Giulio Silenzi e Romano Carancini
di Federica Nardi
Un confronto serrato tra Macerata e Civitanova sull’ospedale unico con il sindaco del capoluogo che non vorrebbe cedere di un passo sugli annunci fatti in Consiglio comunale. Questa le notizie che trapelano a due giorni dal direttivo provinciale del Pd dedicato al tema della sanità. Una riunione che, ufficialmente, restituisce compattezza al Pd maceratese ma che nei fatti, dietro le porte chiuse, sarebbe stata teatro di recriminazioni e malumori (leggi l’articolo). Protagonisti della bagarre il sindaco di Macerata Romano Carancini e il vicesindaco di Civitanova Giulio Silenzi, preoccupato che la paventata chiusura (o depotenziamento) dell’ospedale di Civitanova, in vista di un nosocomio provinciale a Macerata, possa segnare negativamente la prossima tornata elettorale.
Al centro Romano Carancini all’ingresso del direttivo provinciale del Pd
Secondo i bene informati sarebbe stato un botta e risposta senza esclusione di colpi: dal rimpallo di responsabilità sul Palas allo “sgambetto” Lube subito da Carancini proprio in campagna elettorale, l’ospedale unico avrebbe riacceso livori e contese tra costa ed entroterra. Una discussione dove il sindaco del capoluogo avrebbe avuto l’ultima parola, ribadendo con forza che il nuovo ospedale deve essere costruito a Macerata. Di parere diverso Ivo Costamagna, presidente del Consiglio comunale di Civitanova, secondo il quale «il problema non è la collocazione di un futuro nuovo ospedale: va capito prima di tutto se gli accentramenti, anche strutturali, siano funzionali all’interesse primario del cittadino oppure no – dice Costamagna in una nota – Serve tempo, almeno tutta la legislatura, serve coesione della maggioranza, serve condivisione con i cittadini. Ceriscioli il tema l’ha posto. Il nostro sindaco Corvatta è stato estremamente preciso nell’interlocuzione avuta con gli organi regionali, altri ne hanno invece fatto un uso strumentale. Si torni a parlare di ciò che c’è all’ordine del giorno. E l’ospedale di Civitanova lo si potenzi, perché oggi va completato, non certo chiuso». L’intenzione di mantenere la struttura civitanovese è condivisa anche da Fratelli d’Italia, che oggi ha annunciato una raccolta firme per coinvolgere la cittadinanza (leggi l’articolo).
L’ospedale di Tolentino
Una discussione che probabilmente riserverà ancora sorprese nel breve e nel lungo periodo, mentre la riforma sanitaria nel Maceratese va avanti tra accelerate e passi indietro. La strada dell’efficienza e dell’efficacia, due parole chiave nel nuovo riassetto sanitario, sta incontrando più ostacoli di quanto previsto. Dopo lo slittamento della chiusura dei punti nascita, deciso dal Tar, anche a Tolentino il vento è cambiato e l’ospedale ha riottenuto il day surgery una volta a settimana, almeno nel mese di febbraio. Una prima conquista (nei prossimi giorni potrebbero essere annunciati ulteriori ripensamenti riguardanti la struttura tolentinate) dopo la sollevazione, per mesi, dei movimenti cittadini e politici in difesa dell’ospedale. Ma probabilmente temporanea e dovuta alle difficoltà di riconvertire il nosocomio in casa della salute e che sarà valutata di mese in mese a seconda delle necessità organizzative. Una novità che non suscita ancora commenti nella politica locale, dove oggi i Comunisti si sono invece detti favorevoli all’idea, lanciata dal Movimento 5 stelle, di convocare un Consiglio comunale straordinario per permettere ai cittadini di Tolentino di esprimersi con un referendum sulla riorganizzazione sanitaria. I Comunisti rimarcano anche una differenza di trattamento, da parte del Pd regionale rispetto all’Area vasta 2: «Dopo le manifestazioni nei palazzi della Regione, organizzate dai vari comitati locali e la diffida dei sindaci dell’Area vasta 2, a larga maggioranza Pd e Giunta Regionale hanno concesso diverse deroghe alla famigerata delibera del 22 dicembre, lasciando invece Tolentino e tutta l’Area Vasta 3 sprovviste di modifiche» si legge nella nota diffusa dai Comunisti, che si chiedono anche perché «la proposta fatta dal Gruppo uniti per salvare il Punto di primo intervento di Tolentino, in grado di soddisfare tutti i criteri e allo stesso tempo di salvare i Servizi dell’Area vasta 3, con un risparmio intorno ai 300mila euro, sia stata bocciata dalla Regione».
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Temo che i ‘maggiorenti’ del PD si stiano giocando carriere politiche e destini personali (dicasi candidature importanti) sulla pelle dei cittadini, ovvero su un tema delicatissimo, cruciale come la sanità! Temo di non sbagliare! Meditiamo!
Son quegli scontri d’energie creative che non possono non produrre scintille, un po’ come quando gli dei litigavano tra di loro sull’Olimpo. Ma il popolo non deve spaventarsi perché ha tutto da guadagnarci, ne usciranno creazioni meravigliose quali potrebbero essere ad esempio un nosovolley o un lubecomio.
Dal di fuori, ma magari sbagli, sembra che la discussione si sia spostata dal:
“serve un nuovo Ospedale e semmai dove e semmai quanto costa e semmai se serve”
a:
“come poter utilizzare questo argomento per il proseguimento della mia carriera politica”
Siamo alle solite!!! Dopo aver fatto importanti investimenti milionari (in euro non il vecchie lire) per costruire un’ala nuova e rinnovare il pronto soccorso dell’ospedale di CIVITANOVA MARCHE come, d’altronde, anche a MACERATA, che ti tirano fuori dal “cilindro” i nostri politici? Chiusura degli ospedali esistenti per costruirne uno nuovo: in un primo momento si è parlato di MONTECOSARO perchè “baricentrico” (?), ma se dista appena km.6 da CIVITANOVA MARCHE ? baricentrico a che? forse agli interessi di qualche imprenditore della sanità privata come CARLO DE BENEDETTI (tessera PD N°1 guarda caso!) che ha costruito ed inaugurato circa un anno fa una mega struttura sanitaria per anziani la “SANTA MARIA IN CHIENTI” gestita dal SANTO STEFANO RIABILITAZIONE della KOS GROUP SPA del gruppo CIR controllata dal suddetto attraverso la COFIDE.
Poi è uscita la candidatura di VILLA POTENZA (altro ?) che non mi sembra abbia le caratteristiche ottimali di viabilità come la vallata del Chienti con la parallela superstrada CIVITANOVA MARCHE / FOLIGNO in via di ultimazione.
Sappiamo tutti che il peso della SPESA PUBBLICA AD USO DELLA POLITICA “BRUCIA” IL REDDITO DEGLI ITALIANI e che la corruzione nella pubblica amministrazione pone l’ITALIA in fondo alla classifica UE dopo la BULGARIA ed a livello della GRECIA, ROMANIA e CIPRO.
Secondo un rapporto della COMMISSIONE UE l’alta velocità del trasporto ferroviario è costata in media 61 milioni di euro al Km., contro i 10,2 milioni della PARIGI/LIONE ed i 9,3 milioni della TOKIO-OSAKA: ma secondo voi, lettori di CM, le differenze di costi che ho elencato sopra, da che derivano????
La risposta è facile: stanno usando i vostri soldi pagati in imposte, tasse, addizionali regionali e varie in modo insensato!!!
Fatemi un favore date un lavoro a Silenzi, anche 10.000 euro al mese basta che lo mandiamo via dalle Marche…meglio pagarlo almeno fa meno danni!
Ecco bravi!!
Mentre Pesaro e Ancona, grazie ad amministrazioni regionali fin qui ” strabiche” verso il nord della regione e mentre Fermo già da tempo ” lavorava” per un nuovo ospedale in vista della costituzione della nuova provincia ( le hanno soppresse , dite??? Sicuri???? Ma fateve ‘na passeggiata vai!!..Ce crede solo Morgoni!!) , Ascoli era già a posto e …Macerata????
Macerata con un ospedale piazzato a limite delle mura , con possibilità di sviluppo e accesso pari a ZERO, con altre 3/4/5 ( quante sono?????) strutture- non strutture , fanalino di coda…..
Se vogliamo pensare di avere,non domani, ma almeno tra 20 anni, un ospedale degno di tale nome, accessibile a tutta la provincia, con servizi adeguati, reparti di eccellenza, parcheggi comodi, posti letto adeguati, è ora ( anche passata) che si inizi a parlarne.
Personalmente lascio ad altri la discussione se sia meglio farlo nella valle del Chienti ( comunque meglio raggiungibile) o nella valle del Potenza.
A Macerata, a Montecassiano, a Morrovalle piuttosto che a Montecosaro…..
Purchè i campanilismi non ottengano il risultato di far dirottare altrove le ( poche e rare) risorse economiche disponibili.
Cerchiamo di dimostraci intelligenti invece di aprire bocca per dire cazzate.
Il futuro della sanità sta in strutture di eccellenza a livello di area vasta e di centri per lungodegenze o poliambulatori sparsi nel territorio.
Non siete d’ accordo?
Beh…….
Vi piaccia o no questo è il futuro!!!
Meglio governarlo o stare a litigare???
P.S.:
Non smetterò mai di ringraziare Giulio Silenzi per averci tolto dalle scatole Lube e tutto il suo baraccone di arroganti e presuntuosi dirigenti.
Civitanova , con i soldi altrui ( a Macerata sarebbe stato coi soldi dei cittadini) ha realizzato un palazzetto per la squadra di un imprenditore che assume operai alla sua azienda tramite una ” SUA” agenzia di collocamento….
Caro Giulio Silenzi…..non eravamo comunisti?
Schermaglie politiche ” pre-programmate”…..tra ” cani ” non si mordono !!!
Oh Giù e venne jo, che te lo daco io l’ospedà. A non te dè bastato a costruì lo palazzetto de Treia a Citanò addè ce vo fa chiude pure l’ospedà? Dopa quarantanni, angora fai facenne la cianghetta a le persò? Co la Lube me si fatto un favore, a Citanò però mesà che te la segnata .. Quanno mparerari che la politica se fa pe le persò e no pe fatte bellu su le spalle de l’atri. A stai in pensiò,a pigli pure lu vitalizziu e angora vai cerchenne de tenette a galla? A d’ero un pischello e tu stavi ghià piccato pe tutti li muri. Ma non te rbasta mai? Non te si straccato de stracca l’atri? Ah, la corba de tutto questo adè pure la mia, perché invece de fa casciara su chi vole l’ospedà più grosso a stemo angora a sendì lo pesarese. Ma che non si capido che quello se sta a fa solo li ” casi ” sua, e che non gliene frega niè ne de me ne de te ne de l’atri a Tulentì, a Visso, a Sanseverì. A stemo a fa come li cappù de Renzo quando li stia portenne a Zeccagarbugli, che se piccaa tra de loro e lo pentolò li spettia a tutti e quattro. E po metteteve d’accordo, ancora a non se riesce a capì quillo che volite a Citanò. Lo sindaco ne dice due, tu seconno come te fa comodo, quellatro non fa testa, volìo di testo. Adè quattranni che fa li proclami, n’avesse mai fatto ricordà uno che adè uno. E po a me a Macerata a me vole tutti vè, adè poco che marvotato tutti quandi. A voatri a vè rmasto poco a sta su rrendro. Io commatterò moccò co lo Parche Sci, ma voatri troppe gatte a pelà a cete jo lo mare. A non ne sete fatta una justa. E lasceteli in pace li poritti, non ve vasta la rotonna, no, volete costruì lo sottopasso a giugno, coscì mannete a zampe per aria tutta Citanò. Ma che nisciù se ccostesse a chiede la carità quassù, nuantri la facimo solo a li stranieri, coscì facimo contendi pure la Voldrini. Damme retta Giù, meglio che non cali che ghia me sta rpiglienne li cinque minuti. Po se la devo di tutta, nuà, a Ceriscioli manco lo dovessimo fa boccà da ste parti. Da quanno lo semo votato adè diventato lo dittatore dell’isola delle banane. A te saluto Giù, tanto a non cervedemo neanche jo lo mare, perché o vaco a P. Recanati sotto l’ombrellò de Fiordomo o a Porto S, Giorgio. E chi ce passa più a Citanò, tocca a rizzasse a le tre per troà un parcheggio a le otto.
Ma non sanno come sprecare i soldi.Un ospedale nuovo a Montecosaro e chiudo no tutti quelli già costruiti e pagati.Poi è molto centrale e comodo per i comuni montani.Come hanno ridotto male questa Italia pur avendo tutte le carte in regola per essere fra le prime nazioni al mondo.