Fratelli d’Italia: da sinistra il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli, Elena Leonardi, Massimo Belvederesi e Pierpaolo Borroni
Leonardi e Belvederesi
(foto Federico De Marco)
Banchetti, raccolta firme e volantinaggio tra la cittadinanza per difendere l’ospedale di Civitanova. Si mobilita Fratelli d’Italia sull’ospedale unico che sorgerà nel Maceratese (leggi l’articolo). Oggi l’annuncio del gruppo dove era presente anche il candidato alle ultime regionali Francesco Acquaroli. «Dal prossimo sabato (13 febbraio, ndr) – spiega Pierpaolo Borroni, coordinatore cittadino del partito – saremo lungo corso Umberto I per una campagna che tuteli l’ospedale cittadino. Avvieremo una raccolta firme affinché la città non debba perdere il servizio sul territorio. Vogliamo impedirne la chiusura o se si deve scegliere che non sia penalizzata Civitanova perché significherebbero perdite di posti di lavoro e perdita di un servizio con ricadute anche nel periodo estivo quando la popolazione raddoppia».
Francesco Acquaroli
L’iniziativa vede l’appoggio e il sostegno della vicepresidente della commissione Sanità Elena Leonardi che è tornata a ribadire come sulla questione dell’ospedale unico c’è troppa confusione ed è mancato il confronto con il territorio. «Il governatore Ceriscioli – dice la Leonardi – deve convocare un tavolo per riunire i sindaci e valutare la situazione. Arrivano proposte e dichiarazioni contrastanti dallo stesso presidente della Regione quindi serve fare chiarezza. Fermiamo tutto e ragioniamo. Io personalmente ho partecipato, in sette mesi che sono in commissione Sanità, a due inaugurazioni che hanno interessato un miglioramento per l’ospedale di Civitanova. Ora lo si vorrebbe chiudere? E le risorse già investite? Ci vuole un confronto anche con i medici». Il segretario provinciale Massimo Belvedersi commenta l’uscita di Ceriscioli paragonandolo al suo predecessore. «Sta portando avanti – afferma – quello che Spacca aveva deciso e messo nero su bianco. Invece va fatto un passo indietro, ad iniziare dalle aree vaste che devono avere ciascuna più potere decisionale sui propri territori. Va dato ad queste la personalità giuridica in modo che affrontino i problemi del territorio più da vicino».
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