Scoperte le grotte di piazza Annessione
“Rischio di cedimenti diffusi”

MACERATA SOMMERSA - L'esplorazione del tessuto ipogeo della città ha portato Silvano Iommi ad indagare sulle cavità ritrovate sotto ai cancelli in seguito al crollo dei muri che le coprivano. L'analisi sullo stato di conservazione delle strutture sotterranee che sorreggono il centro storico
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Le grotte rinvenute sotto piazza Annessione

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Il ritrovamento del sotterraneo

 

Una scoperta senza precedenti proprio sotto al centro storico di Macerata. La rubrica “Macerata sommersa” dell’architetto Silvano Iommi porta alla ribalta le antiche grotte sotto piazza Annessione a Macerata. Un ritrovamento che mette alla luce anche il cattivo stato di conservazione delle fondamenta di quella zona completamente immerse nell’acqua. Cavità fino ad oggi rimaste inesplorate per via dei muri – crollati oggi per le infiltrazioni d’acqua e le vibrazioni provenienti dalla superficie – che i privati furono costretti ad erigere a copertura delle cavità per ordine del podestà Cesare Benignetti che governò la città dal 1927 al 1936.

di Silvano Iommi

Nel commentare un mio post su facebook relativo alle immagini del recente ritrovamento di un antico sotterraneo sotto piazza Annessione, l’avvocato Giovanni Domenella, tra le altre cose, mi ricordava che un’ordinanza del podestà Cesare Benignetti (in carica tra il 1927 e il 1936), intimava ai privati di murare le aperture presenti nei loro scantinati e che conducevano ai più profondi camminamenti presenti sotto le strade pubbliche. Questo è un ricordo interessante perché è un’ulteriore prova che sotto quasi tutte le vie del centro storico, comprese quelle che dal settecento in poi sono rimaste intercluse negli isolati, correvano dei camminamenti sotterranei pubblici di origine remota.

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L’ex convento di Santa Chiara sotto via Garibaldi

Un vasto reticolo ipogeo di percorsi e spazi distributivi che conducevano sempre all’esterno delle varie cerchie murarie succedutesi nei secoli. Il recente e casuale ritrovamento delle ampie cavità sottostanti l’attuale piazza Annessione (avvenuto dopo aver aperto un foro di ispezione su una muratura di tamponamento), sembrano confermare sia il loro isolamento avvenuto a seguito della ricordata ordinanza, sia l’esistenza di strutture a carattere militare sotto gli antichi fortilizi cinquecenteschi sorti a   difesa della porta più importante della città. Naturalmente queste cavità sono oggi un lacerto residuato dai distruttivi lavori eseguiti per fare i sottopassaggi di piazza Garibaldi. Le consistenti e prolungate infiltrazioni d’acqua insieme alle costanti vibrazioni trasmesse dalla superficie, hanno fatto crollare l’intero rivestimento laterizio, avviando nel contempo anche un processo di sfaldamento  degli strati terrosi.

ex convento santa chiara 2Dunque, questa riscoperta costituisce anche un’esplicita denuncia sullo stato di conservazione delle strutture sotterranee che sorreggono il centro storico. A furia di obliterare e manomettere senza una sufficiente consapevolezza dello stato dei luoghi il degrado aumenta insieme ai rischi di cedimenti strutturali diffusi. Se proprio bisogna parlare di un “piano della bellezza” o di un “piano strategico” per la città, dove poter canalizzare le risorse dei fondi europei, non possiamo che partire da queste realtà strutturali. Già gli antichi come Vitruvio e Leon Battista Alberti, ma anche i nostri nonni, ci ammonivano: la salute degli edifici è come quella degli uomini; un buon paio di scarpe e un cappello sono essenziali per la salute dell’uomo come delle buone fondamenta e un buon tetto è essenziale per la conservazione degli edifici.

 

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Anche i sotterranei di Santa Chiara sono immersi nell’acqua

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Volta absidata San Salvatore

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