Ana Maria, sparita nel nulla da 9 giorni
La mamma: “Facci almeno sapere
che stai bene”

CIVITANOVA - Ancora nessuna traccIa della sedicenne. Ore di angoscia per la famiglia: "Non sappiamo più cosa pensare. A Roma la cercano anche tra i barboni"

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ana maria2di Laura Boccanera

«Non so più cosa pensare né cosa fare, non so se andare a Roma a cercarla o aspettare che magari torni qui e bussi alla porta. Sono ormai senza parole e senza lacrime». E’ stato il primo Natale senza Ana Maria in casa Di Toro Sacchi. La sedicenne, sparita da Civitanova ormai da 9 giorni non si è fatta viva neanche per le festività natalizie e i genitori sono in apprensione più che mai. Non si dà pace la madre adottiva della ragazzina che continua a fare appelli, anche su Facebook, nella speranza che qualcuno possa notare questa sedicenne mora dalla carnagione olivastra. Le ricerche non si sono interrotte e i carabinieri sono in attesa di visionare i filmati provenienti dalle telecamere di sorveglianza del terminal romano dei bus. «Sempre che poi sia a Roma – continua la mamma – abbiamo contattato anche gli angeli della strada, la stanno cercando anche tra i barboni, sono preoccupata, dove sarà, con chi? Sta arrivando il freddo, non ha soldi». Domande e ansie di un comune genitore quelle della donna che non sa più a che santo votarsi. Il Natale appena trascorso ha messo ancora più in evidenza l’assenza della giovane Ana Maria, arrivata dalla Colombia proprio nella notte di Natale di 6 anni fa, la stessa notte di Natale che quest’anno invece l’ha vista sparire, senza lasciare traccia. «Mi figlia non era con noi, solitamente trascorriamo le festività in famiglia, con i parenti, lei invece stavolta non c’era e non si è fatta sentire, non so più cosa pensare, tante supposizioni ci sono nella mia testa, ma nessuna può essere dimostrabile, non c’è un appiglio, nulla». La giovane infatti sembra essere come scomparsa, nessuna traccia lascia presupporre una fuga con qualcuno che la ragazza può aver incontrato: dalle chat, anche private, di Facebook non emerge nessuna conversazione o conoscenza che sfugga alla famiglia, il telefono, controllato, non ha evidenziato chiamate e la mamma racconta di non aver avuto particolari scontri o litigi con la figlia nell’ultimo periodo e le rivolge un altro appello: «facci sapere almeno che stai bene e cosa vuoi fare, siamo in pena per te».



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