Leonardo Di Geronimo
di Maria Cristina Pasquali
Classe 1972, Leonardo Di Geronimo, maceratese Doc, dopo aver convalidato la laurea in Economia conseguita all’università di Macerata, da 8 anni gestisce il portafoglio investimenti di diverse imprese di costruzione di San Paolo in Brasile. Lavora con quote di investimento di Hotel (27 Hotel del Gruppo francese Accor e Hotel Transamerica) nello stato di San Paolo e si occupa di diversi progetti nel litorale destinati a grandi investitori. Entusiasta della vita e pronto a scommetterla proprio fino in fondo, cosa non comune dalle nostre parti. Sicuramente contagiato dalla gioia di vivere “brasileira” si è stabilito a San Paolo, 20 milioni di abitanti circa, la 10^ metropoli con il livello di produttività piú alto al mondo, nello stato più ricco del Brasile
Ciao Leonardo, prima domanda: ma un maceratese… maceratese, secondo te, non si sarebbe tenuto il posto in banca? Quale è stato il motivo che ti ha spinto ad andare a vivere in Brasile? «A Macerata ho lavorato prima come istruttore di nuoto (7 anni) e poi impiegato in banca (circa 8 anni). Nel ’99 ho avuto l’opportunità di conoscere il Brasile tramite la mia ex moglie (italo-brasiliana, di padre italiano) e madre dei miei figli, con la quale mi sono sposato nel 2002 a Macerata.
Samba Parade
Ho lasciato l’Italia perché nonostante la prospettiva di una carriera in banca, sin dai primi viaggi, sono rimasto colpito da questo paese multiculturale e multirazziale e dalle possibilità di business che mi avrebbe potuto offrire. E’ stata quindi una scelta sentimentale e di vita. Mi sono convinto che la mia realizzazione sarebbe stata proprio lì. Dal 2006 risiedo in Brasile.»
Teatro Municipale di San Paolo, celebrazioni 150 anni Unità’ d’Italia
Ora dunque lavori nel settore immobiliare? «Sì, e da un anno ho anche aperto il mio ufficio di consulenza a San Paolo e Riviera de San Lorenzo (litorale). Ho rappresentato l’Associazione costruttori di San Paolo al salone internazionale immobiliare di San Paolo (SISP) in occasione della missione imprenditoriale italiana organizzata dalla Camera di Commercio di Milano (PROMOS). Da circa 3 anni collaboro con il deputato Fabio Porta, eletto nel collegio America Meridionale e, tra le altre attività, abbiamo partecipato al Forum Economico Italia-Brasile dove la Regione Marche ha avuto un ruolo importantissimo. Almeno 4 giorni a settimana sono fuori per lavoro, nello Stato di San Paolo, litorale e altri Stati del Brasile (Santa Catarina, Rio de Janeiro, Rio Grande do Norte.»
Ti senti a tuo agio nell’ambiente brasiliano? «I brasiliani per alcuni aspetti sono simili agli italiani. Il paese é talmente grande che ogni regione/stato ha le sue caratteristiche, i suoi problemi e i suoi punti di interesse. In pochi km si mischiano vite da milionari e vite miserabili. Sostanzialmente un popolo ancora felice, nonostante evidenti problemi sociali. Abito a San Paolo, in una zona abbastanza tranquilla da un punto di vista della sicurezza e con molto verde. Ovviamente in una megalopoli di più di 20 milioni di residenti e 60 km di diametro, bisogna prendere precauzioni e garantirsi una certa qualità di vita soprattutto per i figli. Dopo i primi mesi di difficoltà oggi vivo bene San Paolo. Il costo della vita a San Paolo é altissimo, uguale se non superiore ad altre capitali. Da quasi 3 anni sono divorziato e vivo da solo, o meglio con la mia labrador Asia e spessissimo in compagnia dei figli, Luca (10 anni) e Lorenzo (8 anni). Abito in una zona residenziale, completa di tutte le strutture sportive e di sicurezza, quasi all’uscita da San Paolo.»
Stadio del Palmeiras
Il Brasile è un paese molto grande… «Il Brasile é un Paese con le dimensioni dell’Europa e, nonostante evidenti problemi di ordine sociale, ogni giorno è un’esperienza nuova e stimolante. Il paese conta oggi quasi 200 milioni di abitanti e 7.300 km di costa. Rappresenta la 7^ economia mondiale, responsabile per il 50% dell’economia sudamericana grazie soprattutto ai giacimenti di gas, petrolio, acqua e ricchezze naturali. Lo stato di San Paolo, il più ricco del Brasile, con 42 milioni di residenti, produce l’11,5% del Pil nazionale. La città di San Paolo, con 20 milioni di abitanti circa, é la 10^ metropoli con il livello di produttività più alto al mondo. É una megalopoli attiva, da vivere 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana, con 12.500 ristoranti e 40.000 attività tra bar, discoteche, musei, centri fiere e esposizioni. Il Brasile è formato da ben 27 stati e ovviamente non é di facile gestione e ci vorranno ancora decenni per risolvere le differenze sociali, abbassare i livelli di corruzione e aumentare gli investimenti in educazione, trasporti e sanità insomma nelle infrastrutture.»
Sono stata a San Paolo e mi ha molto preoccupato il problema della sicurezza… «La sicurezza é uno dei problemi più gravi da risolvere. San Paolo oggi é la Capitale con il maggior traffico di elicotteri-taxi al mondo. I ricchi si spostano in elicottero per evitare il traffico ed i problemi di sicurezza. Il codice penale brasiliano prevede una pena massima di 30 anni per i crimini piú efferati (omicidio, stupro…), essendo basata su una legislazione degli anni ’30 dove l’aspettativa di vita era di 40 anni. Dopo 1/6 della pena scontata in carcere, viene concessa la semi-libertà. Praticamente qualsiasi criminale, dopo 7/8 anni è libero. Penso sia uno degli unici paesi al mondo dove la legge, in occasione del Natale, festa della mamma e del papá concede la libertá ai carcerati di passare le festività con la famiglia. Risultato: piú della metá commette gli stessi crimini per cui é stato condannato. Gli stipendi della Polizia Militare e Civile sono molto bassi e come conseguenza i poliziotti sono facili da corrompere. Ad esempio, il quartiere Morumbi, di milionari e industriali confina con la favela Heliópolis, la più grande di San Paolo. Per tutti questi motivi il sistema sicurezza non funziona. I brasiliani si sono sostanzialmente svegliati e fanno rivendicazioni. Da qualche giorno sono cominciate ufficialmente le manifestazioni contro la Coppa del mondo, corruzione, salari bassi, tangenti sugli appalti degli stadi ecc. ecc… Purtroppo sarà ogni giorno peggio… la Coppa sarà una vetrina negativa per il Brasile, che ha perso l’opportunità di fare investimenti in educazione, salute e trasporto pubblico… ne vedremo delle belle»
Si sta formando una classe media in Brasile? «Attualmente la situazione del Brasile é di crescita, ma non piú di grande espansione come paese emergente. É una realtà economica dove ancora sono possibili investimenti con ottimo ritorno di capitale. Da qualche anno é nata una classe media, dove la coppia lavora ed ha un buon potere acquisitivo (4-5 mila reais in 2 che corrispondono a 1.500 euro). Il salario minimo é di R$ 765,00 (250 euro), che purtroppo riguarda diversi milioni di brasiliani. I residenti delle favelas che non ricevendo aiuti dal Governo, utilizzano le precarie strutture pubbliche di salute e educazione, invadono terreni per costruire le abitazioni e sono ostaggi delle leggi imposte dei trafficanti. Il caro vita qui riguarda la classe medio-alta che paga la scuola privata per i figli, il piano di salute privato per uno stile di vita accettabile»
L’idea che non ci si possa fidare molto dei Brasiliani è fondata? «Quando si lavora con investitori, industriali/imprenditori di un certo calibro in questo caso si lavora benissimo. Per evitare situazioni spiacevoli con soci poco raccomandabili è meglio aprire un’attività da soli o, se c’é la necessità di una partnership, chiedere l’appoggio della Camera di Commercio Italo-Brasiliana per organizzare incontri mirati con professionisti e aziende selezionate»
Quali aspetti della vita “brasileira” non ti piacciono? «Non mi piace il fatto di dover pagare praticamente tutto, anche perché noi italiani non ci siamo abituati, dalla scuola privata dei bambini, al piano di salute, alla sicurezza ma non si puó fare diversamente, il pubblico ancora non funziona. Ovviamente pagando, si hanno a disposizione le migliori strutture e tecnologie»
Riviera di San Lorenzo
Quanti sono gli italiani in Brasile? «San Paolo oggi dovrebbe essere la capitale con il maggior numero di italiani e discendenti di italiani nel mondo, quasi 5 milioni. Sicuramente l’Edificio Italia al centro di San Paolo, con il Circolo Italiano e il ristorante Terrazzo Italia, rappresenta il punto d’incontro piú tradizionale. Ci sono migliaia di ristoranti italiani e di qualsiasi nazionalità, oltre alla cucina brasiliana che è eccellente. Si mangia benissimo. Dal 2008 sono socio del Palmeiras, squadra di calcio di serie A, fondata nel 1914 da immigranti italiani, chiamata anche Palestra Italia. É grande antagonista del San Paolo, Corinthians e Santos e quest’anno festeggeremo 100 anni di storia con il nuovo Stadio Allianz Parque. Non poteva mancare il calcio»
Hai nostalgia dell’Italia? «Sinceramente non ho rimpianti, ho fatto quello che ho voluto. Ho solo un po’ di nostalgia della famiglia e degli amici piú cari. Professionalmente mi reputo soddisfatto. Sperando che gli obiettivi prefissati possano essere raggiunti, penso di tornare a Macerata nei prossimi anni. Per il momento rientro una volta l’anno»
Di Geronimo con i figli
Con il cane Asia
Evento con Vivian Fittipaldi cugina di Emerson Fittipaldi
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Caro amico maceratinho, non credo che occorra essere intelligente come Leonardo o coraggioso come Geronimo, per capire che il Brasile è un’ottima opportunità e che vale la pena lasciare Macerata per tentare la fortuna. Tu l’hai fatto in giovane età e grazie anche alla tua ex e mi fa tanto piacere. Sappi che anche qui da noi tanti servizi che prima erano gratuiti, oggi li paghi anche salati (scuole, libri, ticket sanitari, assicurazioni per la tutela sanitaria etc etc), ma a differenza tua, noi qui siamo, purtroppamente, rassegnati a pagare e rattristarci perchè non abbiamo grandi prospettive. Ci è stato tolto il sorriso e la voglia di combattere per mancanza di prospettive e di riscossa……… almeno fino a STASERA!!!
Caro Leonardo, sei uno spirito libero che ha avuto il coraggio di lasciare il suo Paese ed un buon lavoro per amore e spinto dal desiderio di vivere in sintonia con le proprie aspirazioni.
Quando eri “ragazzo” mi piacevano di te la simpatia, l’affettuosità e, non ultimo, l’educazione.
Oggi ti apprezzo per tutto quello che stai realizzando.
Un abbraccio
Silvio & Fam.
sono sempre più sorpresa dalla quantità di giovani maceratesi che lavorano all’estero anche in altri continenti. Il Brasile poi….e’ il mio sogno…Bravo…anzi bravissimo Leonardo……non ti conosco ma mi sembri simpaticissimo!!!! oltre che capace….