di Maria Cristina Pasquali
Nella gamma dei giovani rampanti in giro per il mondo spicca Luca Romozzi di nota famiglia maceratese. Presenta un curricolo di studi di tutto rispetto. Maturità scientifica a Macerata. Bocconi a Milano e Master in Turismo alla Ca’ Foscari per poi diventare in poco tempo Commercial Manager per Expedia.com a Londra. Come molti sanno Expedia Inc., con sede legale in USA, è la società leader a livello mondiale nel settore del turismo e dei viaggi con un’ampia offerta di prodotti e servizi per i mercati business e consumer disponibili negli Stati Uniti ed in altri paesi del globo. Una posizione di lavoro che costituisce dunque un approdo più che naturale per l’intervistato di oggi. Sicuramente poliglotta, avventuroso e curioso di conoscere nuove realtà , Luca è appassionato di viaggi e di spostamenti, insomma un cittadino maceratese diventato cittadino del mondo a tutto tondo.
Da quanto tempo sei fuori Italia Luca? «Permanentemente dal novembre 2009, ma ho iniziato a dare un’occhiata al di fuori del Belpaese dal 1997 in occasione del mio primo viaggio studio a Londra»
Quale è stata la tua vita ed il tuo percorso di studi precedente? «Tutto é iniziato dal mitico Liceo Scientifico Galileo Galilei a Macerata, con una pausa di 6 mesi durante il quarto anno per uno scambio culturale ad Adelaide, in Australia che naturalmente mi appassionò. Dal 2002 al 2006 ho frequentato l’Universitá Bocconi di Milano per poi iniziare un Master in Economia e Turismo all’ università Cá Foscari di Venezia (con sede nella bucolica Oriago di Mira, quindi altro che gondole e romanticismo, ma in piena campagna veneta… spettacolo vero!)»
Di che cosa ti occupi ora? «Sono responsabile commerciale Emea per Expedia.com»
Ti trovi bene con la tua nuova vita all’estero? «Si molto, anche se mi sono sempre trovato bene sia in Italia che all’estero nelle le mie “nuove vite”. Penso conti molto di più la consapevolezza di ciò di cui hai bisogno, più che la vita che ti può offrire una città.»
Quali sono i vantaggi della scelta di lasciare Macerata?
«Le infinite opportunità di accrescere il mio bagaglio culturale, aprire i propri orizzonti e sentirsi liberi di mente. Si può anche tornare a Macerata… ma per avere tutto questo devi lasciarla prima.»
So che ti sposti abbastanza per lavoro, ma la tua base è a Londra. Come vivi la città? «Si, da piú di 4 anni vivo in uno dei quartieri più vibranti della città, Shoreditch, e per fortuna in meno di mezz’ora di bus sono al lavoro nel quartiere Angel (vicino Kings Cross)…mi piace fare la vita da villaggetto… ho i miei mercati, i miei posticini x il caffè, i miei amici e solo in rare occasioni mi sposto nella zona west di Londra»
Quando viaggi per lavoro dove viaggi? «Lavorando nel turismo viaggio un pò dappertutto in Europa. Poi, essendo responsabile per i mercati del Medio Oriente e Africa, mi muovo principalmente nei paesi del Golfo (Emirati Arabi, Qatar, Oman), ma anche a Seattle negli USA dove ha sede Expedia»
Che impressione hai degli altri paesi? «Domanda difficile per chi per passione ama viaggiare, visto che ogni paese ti nasconde e ti regala emozioni diverse e sarebbe veramente troppo lungo parlare di tutti i posti che conosco… Per lavoro sono spesso a Dubai, mi piace viverla a piccole dosi, infatti é un concentrato di eccessi racchiuso in una bolla nel mezzo del deserto e poi il mio migliore amico Andrea (un’altro maceratese!) vive là. Ma al di sopra di tutto adoro l’Europa in tutte le sue diversità… non penso riuscirò a stancarmi… ma appena succederà mi piacerebbe poter scoprire il Sud America o l’Asia»
Nel futuro pensi di tornare a Macerata o in Italia? «Mmm… Difficile dirlo, diciamo che ancora non ci ho pensato. Certo per ora non ho neppure motivi validi…»
Che cosa non ti piace della tua vita all’estero? Ti sei inserito bene? « Mi sono inserito molto bene ma se c’é una cosa che non mi piace sono le benedette “procedure” inglesi. Sono troppo “precisini”, si il sole non c’é sempre, ma con la carica adrenalinica che ha la cittá a volte non te ne accorgi nemmeno»
Rimpiangi qualcosa dell’Italia o delle Marche? «Rimpiango il fatto di non aver esplorato più zone delle nostre bellissime Marche e dell’Italia. Purtroppo solo quando sei fuori le apprezzi di più e sento questa mancanza, ma nello stesso tempo, una volta all’estero, hai sempre quel prurito sotto i piedi di dover scoprire posti diversi dalle realtá che hai giá sperimentato o che credi di conoscere… A volte mi mancano gli amici, i paesaggi, “lo magná e la famijia”. Comunque ritorno a casa in media ogni 3 o 4 mesi»
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Grande Lù!
Che forte che sei!!!!
In un paese come l’italia o fai la Bocconi, o la luiss a Roma per far carriera…della serie non tutti se lo possono permettere.
mi permetto di aggiungere, che per aprire la propria mente non basta viaggiare ma bisogna anche cercare di conoscere le persone che vivono in altri paesi, le loro tradizioni, le loro idee. Se uno viaggia all’estero ma poi fa solo shopping, non è che la mente si apra molto….
Il fascismo si cura leggendo e il razzismo si cura viaggiando.