di Maria Cristina Pasquali
Soili Herpe, un nome strano. Che evoca atmosfere quasi orientali. Sembra impossibile che un nome così possa essere maceratese. Soili Herpe, 36 anni, è maceratese purosangue. Cognome di nascita Calcagni è diventato Herpe dopo aver sposato il francese Renaud Herpe , 38 anni, ex giocatore della Lube. Il motivo del nome ce lo rivela lei stessa: “Mio padre che era appassionato di motociclismo, quando mia madre era incinta e pensava di avere un figlio maschio.Voleva dare a suo figlio il nome di Iarno, motociclista finlandese che perse la vita in un incidente. Poiché invece nacqui io pensò bene di darmi il nome della moglie di Iarno, Soili.”
Nata e cresciuta a Macerata Soili possiede una laurea in Scienze bancarie ma soprattutto un carattere determinato e intraprendente. Già gestiva ben 4 centri di abbronzatura ed estetica Light quando incontrò il campione Renaud Herpe, ingaggiato come giocatore di pallavolo dalla Lube di Macerata. Il giocatore per intenderci che schiacciò la palla dello scudetto del 2006. Per Amore del suo Renaud ha lasciato Macerata.
Quando hai incontrato Renaud?
Esattamente nel 2006 a Macerata e fu subito amore. Dopo un primo periodo insieme lui partì per la Russia dove Renaud fece una stagione per la squadra della città di Ufa- Un periodo trascorso con qualche difficoltà in quanto dovevo fare 13 ore di viaggio per raggiungerlo . In quella località della Russia non avevo molte cose da fare e allora approfittai del mio tempo libero per prendere lezioni di francese. Nel 2008 ci trasferimmo per la stagione in Grecia . Fu molto bello , la vita ad Atene mi piacque molto anche per il clima ed il mare stupendo di questo paese.
E quando avete deciso di sposarvi?
Nel 2009 ci siamo sposati e poi abbiamo trascorso un anno a Trento in Italia e un anno a Verona. Ora abbiamo anche una bambina di sette mesi che si chiama Victoria. Fino al 2011 si può dire che la nostra vita è stata una lunga luna di miele e una splendida vacanza soprattutto per me che lo seguivo ovunque senza lavorare come invece facevo a Macerata e solo da quando abbiamo preso la decisione di rientrare a Narbonne, sua città di origine in Francia, ho cominciato a rendermi conto del cambiamento della mia vita.
In che senso?
La famiglia di Renaud possiede da 4 generazioni un’azienda di produzione e vendita di vini . Mio marito ha giocato altri 2 anni nella squadra locale di Narbonne anche per lasciare alla sua città una sorta di eredità di tutto quello che aveva imparato dopo tanti anni di lavoro e di successi. Il suo sogno però era stato sempre quello di tornare, rilevare e portare avanti l’attività di famiglia. L’azienda della famiglia di mio marito un tempo era molto grande, ora ci lavorano una decina di persone. Io e mio marito l’abbiamo rilevata 3 anni fa e sono io che me ne occupo al 100% da 3 anni apportando tutte le innovazioni necessarie. Decidemmo di riprendere l’azienda della sua famiglia già nel 2007. Non sarei partita dall’Italia senza un progetto lavorativo. I miei suoceri mi danno una mano. Ovviamente anche noi risentiamo della crisi e cerchiamo di andare avanti come possiamo. Le difficoltà che incontro nell’ambito lavorativo riguardano soprattutto il sistema e le consuetudini francesi che sono diverse dalle nostre.
Insomma vuoi dire che la scelta fatta per amore ha avuto un prezzo ?
Si , per amore ho lasciato le mie attività maceratesi che gestivo con successo , delle quali però sono ancora socia , ho lasciato la mia famiglia, gli amici e Macerata che ho sempre amato. Mi mancano l’Italia ed il carattere degli Italiani. Dal punto di vista lavorativo io credo che abbiano una marcia in più. Sono più intraprendenti elastici, flessibili con maggiore capacità di adattamento, sanno affrontare le difficoltà trovando sempre nuove risorse .
Vorresti dunque tornare a Macerata?
Pur non avendo entrambi alcuna preclusione a spostarci in un’altra parte del mondo per il momento non c’è nessun programma di tornare a Macerata , Siamo d’accordo io e mio marito nel ritenere che non offrirebbe nessun futuro ai nostri figli,
Narbonne è una città turistica e tranquilla vicina al mare come Macerata ed a un’ora e mezza dai Pirenei, Ha più o meno lo stesso numero di abitanti, Si vive bene qui.
Ti capita mai di incontrare degli italiani?
Gli italiani sono veramente dappertutto ed nel corso dei miei viaggi in genere ho sempre incontrato due tipologie: gli italiani che stanno fuori per turismo o per lavoro che in linea di massima sono più curiosi ed estroversi. Poi ci sono gli Italiani figli e nipoti di famiglie italiane emigrate tanti anni fa. Questi tendono a formare dei gruppi con i loro simili,nei quali si riconoscono come italiani ma capita che le tra le nuove generazioni alcuni non parlano più neppure la lingua.
Insomma cosa diresti ai giovani maceratesi che non trovano lavoro?
Realizzarsi nella vita è una cosa importante . Se questo richiede muoversi dal proprio Paese non si deve avere paura. Specialmente oggi . A me non sono mai piaciute le persone che si lamentano. Bisogna fare delle scelte, anche per amore, non solo per lavoro, ma mi rendo conto che non è da tutti avere questo coraggio.
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“Grosso sforzo” lasciare MC ed il proprio lavoro per fare la mantenuta in giro per il mondo. “Grosso sforzo” andare a lavorare nell’azienda di famiglia di tuo marito…eh già!
Che gran patata!!!!!!!!
in effetti……
Non credo proprio! Abbiatelo voi il coraggio di aprire quattro attività in questa morta provincia! Giovanissima tra l’altro! Soili Herpe ha competenze aziendali e carattere da vendere!
Cara Silvia Cavalieri prima di giudicare ed aprire la bocca solo per dare il fiato bisognerebbe conoscere non dico tanto ma quantomeno un minimo di quello che è la realtà. Mi viene da pensare che per primo non sai leggere, mia sorella Soili Herpe non credo si possa definire mantenuta, dato che al tempo ha creato e gestito 4 aziende di successo oltre ad esserne tuttora socia. Nei periodi che ha seguito on giro per il mondo suo marito di certo non lo ha fatto facendo la signora, in un anno ha inparato il francese la sua 5 lingua che gli ha poi permesso di andare a gestire l’azienda che ora gestisce. Ora gestisce un azienda a tempo pieno in Francia, è socia di un altra in Italia e fa la mamma. Se questo vuol dire essere o fare la mantenuta bè vedi tu. Ieri era la festa della donna e mia sorella è una DONNA con le palle ce ne fossero cosi. Certo che l’invidia è proprio brutta.
Brutta cosa l’invidia, vero SC!?
Silvia Cavalieri è evidente che non conosci la donna in questione. mi permetto di darti un consiglio, la prossima volta fallo tu un “grosso sforzo” informati prima di giudicare così eviti di fare una brutta figura!
Jarno Calcagni io credo che nella vita come hai scritto sopra bisognerebbe almeno conoscere un pochino come stanno realmente le cose….. e poi alle persone piace parlare…… io non conosco tua sorella ma credo che sia una vera e gran donna…..
Caro il mio Jarno,
creare un’azienda comporta l’immissione di fondi, nonché il godimento di credito presso istituti bancari..i quali, a sua volta, chiederanno non poche garanzie, specialmente di tipo personale (ovvio!)
Questo fa presupporre, che la tua giovane sorella ha avuto, più che le palle, “le spalle” coperte…una condizione non comune in questo periodo.
Vallo a dire a chi si fà 30 anni di mutuo per comprarsi la sua UNICA casa!
Per quanto riguarda le lingue, ti informo che stai parlando con una che parla le sue 5 lingue…ma che non avendo “papà e mammà” a farle trovare la pappa pronta, s’è tirata su le maniche ed ha lasciato il paesello.
Nelle tue parole ci trovo tanto quel non-so-chè di John Elkann che, candidamente, dice che ha solo saputo cogliere le occasioni.
Io mi chiedo cosa spinga una persona a scrivere commenti su CM, buttando m***a su una persona che FORSE neanche conosce….
A fà a cappellate co li passeri se rmane a mani vuote!!!
per Silvia già vedo ben 4 pollici versi! ….Permalosi i “figli di papà”!….con ciò non intendo mettere in discussione le qualità della Calcagni!
Leggendo sembra che in Francia si perde ancora in cognome proprio e si acquista quello del marito: ma è così??
Silvia Cavalieri, i tuoi commenti sprizzano invidia da ogni parola!!! Non credo sia corretto giudicare e criticare senza conoscere le situazioni!! Ti consiglio di cogliere meglio le occasioni che ti si creano, soprattutto quelle per tacere in certi contesti!
Signora S C ancora una volta ha perso occasione per stare zitta! Lei che non conosce Soili non sa che viene da una famiglia di semplici operai, che si è sempre fatta in 4 per studiare, che si è messa in gioco come imprenditrice a macerata, partendo dal nulla! La sua è la classica invidia nei confronti di chi pur non essendo figlio di nessuno è riuscito a realizzarsi!!
Chi è causa del suo mal pianga se stessa!!!
In bocca al lupo Soili e siamo fieri di te per come ci rappresenti all’estero
Conscendo Soili non credo abbia bisogno di essere difesa, ma leggendo alcuni commenti al vetriolo ho deciso di spendere qualche parola per lei
Mi limitero’ a dirvi che ho condviso con Soili i 5 anni di scuola superiore, ho un ricordo stupendo di quel periodo, e di come lei sempre con il sorriso affrontava una vita che all’epoca non le era affatto amica….. una grinta e una carica da fare invidia, sempre generosa e sempre disponibile ad aiutare gli altri .
Ora è vero che nella vita c’è chi puo’ essere piu’ o meno fortunato, chi puo’ avere le spalle coperte ( cosa che Soili di sicuro non aveva ) e chi meglio ancora ha un’azienda familiare e aspetta solo il passaggio generazionale………
ma è la voglia di investire su se stessi che fà la differenza.
Soili avrà capito chi stà scrivendo questo commento ( di maschi in classe eravamo in pochi ) e voglio dirle una cosa: leggendo questo articolo sono venuto al lavoro con una grande carica, e posso solo ringraziarti.
Per chi afferma di conoscere 5 lingue, parla di mutuo, di aver lasciato il paesello e di non avere la pappa pronta grazie a mamma e papà……….. dico solo una cosa……..: se sei orgoglisa di quello che hai fatto, delle tue rinunce e dei tuoi sacrifici, ma soprattutto del percorso di vita che stai facendo….. allora non hai bisogno di sputare veleno.
Se invece qualcosa non ti soddisfa, forse hai samplicemente fatto qualche scelta sbagliata, ma non te la prendere con chi le ha fatte giuste e si è realizzato.
Sia chiaro, non sto’ giudicando nessuno, e tanto meno chi non conosco, ma quando leggo cattiverie gratuite sputate addosso a chi non se le merita, ritengo sia doveroso dare a Cesare quello che è di Cesare.
Una vera première dame.
Cara Silvia conosco tanto te quanto Soili e Jarno da quando avete mosso i vostri primi passi nel mondo del lavoro. Quello che ne è stato della tua vita, non giustifica giudizi tali nei confronti di Soili ne di chiunque altro. Non son quà a far l’avvocato difensore di nessuno, ma un po di sana umiltà, rispetto ed anche educazione sta bene dappertutto. La tua invidia repressa nei confronti di chi, nonostante tutto, son riusciti a volar più in alto di te, stona molto e fa di te una persona mediocre che personalmente, ignoravo tu fossi. Se credi che tali atteggiamenti siano quelli che ti possano far spiccare il volo più alto…fai pure!!! A Soili: sai quanta stima e ammirazione ripongo in te, nei tuoi soci e in tuo fratello, ma la cosa più bella in assoluto l’hai fatta in Francia, in barba ad ogni maldicenza, hai una figlia che è l’8a meraviglia del mondo, indi x cui…. W SOILI E LA SUA FRANCIA!!!!
Il baldo Franco che solea saltar per l’aere,
chiese al Maceratino istriota
conoscete Madam Soili Messere?
NO, la dama è sicur m’ignota.
Buongiorno a tutti, questa è una stupida sciarada scritta senza un valido riferimento a fatti persone e cose realmente esistenti. Ma l’ho immaginata a livello di spirito antico e provinciale che ancora si annusa nell’aria maceratese e che non è né bene, né male. E’ qui.
Potevo risparmiarmela? ….può darsi.
Un bacione a Soili!
ciao Soili, in bocca a lupo per tutto!!
Quanti ragazzi della Pace se ne sono andati dall’Italia!! Non immaginavo..
Perché non parlate pure dei maceratesi nel mondo che a malapena sopravvivono con il lavoro, con questi articoli si da solo l’impressione che l’erba del vicino è’ sempre migliore. Non andatevene dall’Italia che nessuno vi sta aspettando a mani aperte all’estero!
Che mitooooo Soiliiiiiiii ……….nn ce da dire nulla
Concordo con Silvia Cavalieri: un anno passato a studiare francese, un anno passato a fare bagni nel mare della Grecia, e per concludere, l’azienda della famiglia del marito che produce vini da ben 4 generazioni…. be’, con tutto il rispetto, non è esattamente come chi bussa alle porte di tutte le banche per poter avviare una start-up…
Alla dott.ssa PASQUALI vorrei dire che quel “MA SOPRATTUTTO” che ha scritto non è appropriato, poiché il MA è AVVERSATIVO e avendo scritto” Nata a Macerata possiede…. MA SOPRATUTTO…Non dicendo il contrario come suggerisce IL MA avrebbe, in un corretto italiano, dire, se proprio voleva, il SOPRATUTTO, SENZA IL MA
Più che la bella storia di Soili, fece discutere il commento della Signora Cavalieri. Nell’animo del maceratese accanto, sicuramente, a qualità innegabili, alberga un gene malato che se prende il sopravvento trasforma questa città in un luogo di anime morte.
Sei grande Soili!! Bellissima e dall’aria garbata come sempre!! Io che ti ho conosciuta (e ho anche appreso qualche “suggerimento” lavorativo da te, nella “filiale” in via G. Valenti) posso tranquillamente e sinceramente dire che bella persona sei, gagliarda e sorridente su tutte le altre qualità!!
Se leggerai per caso la mia risposta, ti mando un abbraccio
Luca
@Giovanna Cita: carissima Giovanna, tralasciando la discutibile utilità del suo intervento, le faccio notare che prima di correggere gli altri, farebbe meglio a controllare quello che scrive lei
per due volte ha scritto soprattutto con una t sola…………
si potrà anche scrivere in tutte e due i modi , ma almeno si decida……
come padre di soili sono costretto a intervenire per dei chiarimenti. Ricordo a tutti che Soili ha perso la mamma quando aveva 13 anni, ha studiato in Germania e in Inghilterra mantenendosi facendo la cameriera, pur avendo vinto un concorso in banca decise di aprire il primo centro estetico ben sapendo che non potevo aiutarla finanziariamente (non avevo una lira) insieme ai soci ottenne finanziamenti bancari, all’epoca ci si riusciva. Ricordo anche che io non mi sono risposato e non convivo ma mi sono dedicato a Soili e Jiarno e i risultati si sono visti e la loro mamma se potesse sapere e vedere come sono andate le cose sarebbe orgogliosa come lo sono io di loro.
Prima di parlare bisogna informarsi. Chi conosce Soili sa che grande donna e’ e lavorarci insieme è stato un onore perché e stato un grande esempio lavorativo e di vita!
Qualcuno nutre proprio del risentimento verso questo ragazza….ma non credo che a lei importi o si faccia toccare da questa cattiveria gratuita. Le foto che vedo e i commenti di chi le è amico mi fanno capire che ha stoffa da vendere! Un saluto a tutta la Francia!
Grande Soili…da la pace in Francia miticaaaaaaaaaaa…porte toi bien et w la France!!!
e aggiungo…non ti curar di loro, ma guarda e passa!!!
I Maceratesi nel mondo non ci vanno perché hanno rinnegato le loro origini, ma perche’sono capaci di farlo. Perché hanno le qualita’ per farlo . E chi ha le qualita’ per farlo si e’ già da tempo reso conto che con le nuove tecnologie possono stare vicino a chiunque in qualsiasi momento della giornata. Possiamo vivere a Macerata anche senza starci fisicamente. Macerata non e’ un’isola provinciale e contadina che sa ripiegarsi solo su se stessa a zappare la terra . Anche Macerata fa parte del mondo. Anche noi maceratesi siamo cittadini del mondo. Siccome una notevole fetta di nostri concittadini e delle provincia sta “fuori” MI SEMBRA PIU’ CHE DOVEROSO CHE UN GIORNALE COME “CRONACHE” dia spazio anche a loro, poiché loro “Cronache Maceratesi ” le leggono tutti i giorni e si sentono più Maceratesi di noi che stiamo qui. Questo è garantito!
Sbaglio o la sig.ra S C ha preferito la ritirata!?!? Niente niente abbia capito di aver fatto una grossa ca@@ata!?!?
Il successo è sempre figlio dell’audacia!…. Soili lo è stata!