LUBE CAMPIONE D’ITALIA
A Perugia arriva il terzo Scudetto

LA FINALISSIMA - La vittoria in rimonta (3 a 1) chiude la serie contro gli umbri dopo un quarto set infinito vinto da Macerata 35 a 33 con il muro decisivo di Podrascanin che ha scatenato la festa biancorossa. La società: "E' la vittoria più bella della storia". Coach Giuliani: "Oggi è anche il compleanno di mio figlio, non potevo chiedere di più"

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LA FAMIGLIA LUBE - Simona Sileoni, Luciano Sileoni e Fabio Giulianelli

LA FAMIGLIA LUBE – Simona Sileoni, Luciano Sileoni e Fabio Giulianelli festeggiano il terzo scudetto

 

di Andrea Busiello

(foto di Maurizio Spalvieri)

Per la terza volta nella sua storia, la Lube Macerata sale sul tetto d’Italia. Dopo i successi del 2006 a Pesaro contro Treviso e del 2012 a Milano contro Trento, i biancorossi conquistano il massimo alloro chiudendo definitivamente sul 3-1 l’ultimo atto dei Play off contro la Sir Safety Perugia dell’ex Boban Kovac.

Nella decisiva sfida odierna giocata al Pala Evangelisti, i ragazzi di coach Alberto Giuliani, dopo una partenza a rilento (perso 22 a 25 il primo set), rimontano e vincono 3-1 mandando in estasi gli oltre 300 tifosi giunti nel capoluogo umbro da Macerata. Spettacolare il quarto set vinto dalla Lube 35 a 33 dopo un’autentica battaglia. L’ultima palla, quella decisiva, è stata messa segno con un muro da Podrascanin quando l’orologio segnava le 21.55. A quel punto sono partiti i festeggiamenti in mezzo al campo prima di alzare la coppa.

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Vittoria scudetto lube 2014In lacrime il patron Fabio Giulianelli e il diesse Stefano Recine. Il primo, ha subito dedicato la vittoria “A tutta la Lube, a tutti coloro che gravitano intorno a questa società solida che prende le decisioni nella maniera giusta.  Siamo venuti fuori da diversi momenti difficili in questa stagione, e ce l’abbiamo fatta grazie alla forza della squadra, di un grandissimo gruppo di fantastici giocatori. Abbiamo vinto due scudetti in tre anni, voglio sottolinearlo perché per riuscirci bisogna essere veramente forti ed avere una società solida. Ho capito di avere una squadra che lotta sempre, palla su palla. Ci eravamo detti di non mollare mai, nemmeno di un centimetro, e così è stato. Il quarto set di stasera è stato l’emblema dello sport più bello del mondo, la pallavolo. Quest’estate festeggeremo come sempre insieme ai nostri splendidi tifosi”.

Il pensiero di Recine è andato “A tutti i ragazzi, sono stati fantastici e oggi hanno dimostrato di essere una vera squadra”.

Per coach Giuliani, al suo secondo scudetto con la Lube “Questa è la vittoria più bella, la dedico al mio staff, al mio vice Cadeddu e a mia moglie che mi ha sopportato in tutta questa stagione. Bellissimo festeggiare in questo giorno visto che è il compleanno di mio figlio Ludovico che compie 16 anni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero della presidentessa Simona Sileoni: “È la vittoria più bella della storia della Lube, vincere in questo modo è stato meraviglioso.  La lista delle dediche è lunga ma adesso penso solo a gioire”.

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Patron Giulianelli e coach Giuliani

Incontenibile anche la gioia di Luciano Sileoni: “Dentro di me ci ho creduto sempre, anche se in questa finale abbiamo sofferto tantissimo. Merito dei nostri avversari. Sono stra felice, è il terzo scudetto della Lube ed ogni volta è più bello di quello precedente. Adesso festeggiamo”.

Di ritorno da Perugia, i festeggiamenti con squadra e tifosi proseguiranno per tutta la notte nell’azienda della Cucine Lube a Treia.

Un tricolore arrivato a coronamento di una stagione in cui la formazione cuciniera ha sempre dominato in campionato: primi al termine della Regular Season con un ruolino di marcia fatto di 18 vittorie e 4 sconfitte (tutte al tie break) nelle 22 partite giocate, imbattibilità casalinga per tutta la stagione (21 partite su 21 considerando anche le 4 gare di Champions League ed il quarto di finale di Coppa Italia), capitan Zaytsev e compagni sono stati protagonisti di una cavalcata esaltante anche nei Play off, in cui hanno hanno eliminato Verona nei quarti (2-0 nella serie) e Modena in semifinale (3-0). Fino a questa sfida con Perugia, equilibratissima nelle prime due partite, entrambe decise al tie break (Gara 1 vinta dai marchigiani e Gara 2 dagli umbri), prima di tingersi definitivamente di biancorosso con il 3-0 rifilato alla sir in Gara 3 a Osimo, e la vittoria odierna.

Tifosi lube vittoria scudetto 2014

luciano sileoni scudetto 2014 lubeLA PARTITA – Giuliani conferma il sestetto di Gara 3, con Kurek e Parodi a formare la diagonale di posto 4. Ma la cucine Lube Banca Marche parte decisamente col piede sbagliato, fallosa al servizio (6 errori) e anche in attacco (3 errori, 34% di efficacia), nonostante il buon lavoro della ricezione. Perugia si porta subito sul 6-1, con il tecnico dei marchigiani che prova a dare sostanza sia in prima che in seconda linea inserendo Kovar per Kurek. C’è la reazione dei biancorossi firmata dai muri di Stankovic e Podrascanin, ma dopo il 10-11 la squadra cuciniera lascia scappare nuovamente gli avversari (13-17 con i blocchi di Buti e Barone, in campo Monopoli per i maceratesi), fino a deporre le armi dopo i due errori consecutivi di Zaytsev e Kurek (22-25).

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Vittoria scudetto lubeNel secondo set il tecnico dei marchigiani lascia in panchina Parodi per dare spazio alla coppia di schiacciatori formata da Kovar e Kurek. Per la Cucine Lube Banca Marche comincia un’altra partita. I biancorossi optano con successo per il servizio tattico, limitando gli errori e mettendo spesso in difficoltà la seconda linea avversaria. Continuano il buon lavoro in ricezione (strepitoso Henno sulle bordate di Atanasijevic), ma soprattutto salgono di tono in attacco, specie con gli uomini di banda (Zaytsev 4 punti col 57%, Kurek 5 col 67%), tenendo botta anche quando la Sir Safety, sotto 15-18 dopo un ace di Kovar, era riuscita a riacciuffare la parità a quota 19 con un primo tempo di Barone. Nel finale, decisivo un muro del medesimo Kovar su Atanasijevic (24-22), con il set point subito trasformato dall’errore in attacco di Cupkovic.
Servizio tattico decisivo anche nel terzo parziale, quando i biancorossi, avanti 20-15 grazie al cambio palla sempre più fluido (Baranowicz ricorre spesso e con successo anche alla pipe, Kurek sugli scudi), devono sudare fino alla fine per domare una Perugia tornata decisamente in partita con un ottimo turno al servizio di Vujevic (un ace), sul quale Petric trova il muro che vale il 20-21.

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Ci pensano allora Zaytsev (anche col servizio) e Kovar a ristabilire le distanze, sfruttando nel migliore dei modi la concretezza del proprio muro-difesa. Finisce 25-21 per i biancorossi, dopo un errore in battuta di Buti che trasforma il set ball conquistato da un ace di Podrascanin.
Lube avanti 2-1, ma Perugia non muore mai. Neppure quando, naturalmente nel quarto set, l’arbitro Cipolla estrae il rosso a Vujevic, spedendo i biancorossi sul 19-17. Perugia reagisce subito murando prima Kurek per la parità a quota 19, poi per il break, firmato da Buti. Il muro di Baranowicz su Petric riporta la Lube sul -1 (22-23), poi il blocco di Stankovic su Atanasijevic per il 24 pari. Poi un punto a punto entusiasmante, con la Lube che si vede annullare quattro match ball, difende di tutto con Henno annullando a sua volta ogni chance degli umbri di portare la gara al tie break, e con un muro di Podrascanin (MVP) chiude 35-33 portando in bacheca il suo terzo scudetto.

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Lube-Perugia gara 4Il tabellino
SIR SAFETY PERUGIA: Buti 10, Paolucci, Petric 18, Della Corte n.e., Giovi (L1), Cupkovic, Barone 3, Della Lunga, Mitic 1, Vujevic 12, Atanasijevic 24, Fanuli (L2),Semenzato 2. All. Kovac.
CUCINE LUBE BANCA MARCHE: Henno (L), Parodi 4, Zaytsev 18, Stankovic 7, Patriarca n.e., Kovar 15, Monopoli, Giombini, Kurek 14, Baranowicz 3, Podrascanin 10. All. Giuliani.
ARBITRI: Cipolla (PA) – Pasquali (AP).
PARZIALI: 25-22 (28’), 22-25 (28’), 21-25 (28’9, 35-33 (45’).
NOTE: Spettatori 4600, incasso 75000 Euro. Perugia bs 21, ace 3, muri 9, errori 9, ricezione 56% (32% prf), attacco 45%. Lube bs 21, ace 5, muri 14, errori 6, ricezione 53% (23% prf), attacco 48%.

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TUTTA LA GIOIA LUBE NELLE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

HUBERT HENNO: “Questo scudetto lo abbiamo meritato appieno, è la vittoria di tutti, abbiamo dimostrato che siamo i più forti superando un momento difficilissimo, in cui è stato detto e scritto di tutto nei nostri confronti”.

NATALE MONOPOLI: “E’ lo scudetto più bello dei tre che ho vinto con la Lube, perché è stato davvero soffertissimo. Adesso bisogna festeggiare, e fortunatamente siamo molto bravi anche in questo”.

IVAN ZAYTSEV: “Non riesco a esprimere a caldo tutta la gioia che sto provando in questo momento. E’ stata una stagione durissima, l’abbiamo conclusa alla grande dimostrando a tutti coloro che ci hanno criticato la nostra forza”.

Lube Scudetto (Spalvieri) (19)LEONDINO GIOMBINI: “In 25 anni di carriera questo è il mio primo scudetto, e mi sta regalando sensazioni bellissime anche perché la Lube mi ha dato l’opportunità di vincerlo nelle mie Marche”.

MARKO PODRASCANIN: “Abbiamo dimostrato a tutti che siamo un grande gruppo e una grande squadra, vincendo il trofeo più importante. Il titolo di MVP? E’ di tutta la squadra”.

MICHELE BARANOWICZ: “Sto provando una gioia immensa, questo titolo lo sognavo sin da quando ho iniziato a giocare da bambino, e non mi sembra ancora vero di essere riuscito a raggiungerlo. Un grosso grazie ai miei compagni di squadra, allo staff e alla società”.

DRAGAN STANKOVIC: “E’ stata una stagione molto tribolata, e vincendo questo scudetto, la squadra ha dimostrato un grandissimo carattere. Abbiamo davvero gli attributi. E adesso festeggiamo”.

SIMONE PARODI: “E’ il degno epilogo di un campionato fantastico, in cui abbiamo sempre primeggiato. Abbiamo dimostrato di essere una squadra fortissima con questo scudetto”.

STEFANO PATRIARCA: “Non ho parole, è l’emozione più grande della mia carriera. Un sogno vincere lo scudetto con la società in cui sono cresciuto”.

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Il muro di Podrascanin

JIRI KOVAR: “Mi viene da dire soltanto che è tutto molto bello e siamo stati tutti grandissimi”.

BARTOSZ KUREK: “Ho realizzato due sogni quest’anno: il primo era di giocare nel campionato italiano, e adesso anche di averlo vinto. Sono felicissimo, siamo davvero un gruppo fantastico”.

ALESSANDRO PAPARONI: “Ho sofferto molto più dei miei compagni di squadra in campo. E’ durissima stare fuori per un giocatore, specie in momenti come questo. Ma questo scudetto lo sento anche mio”.

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LE PAGELLE DI PERUGIA-LUBE

HENNO 7.5: La sua partita non è brillante ma nel finale difende delle palle incredibili e la valutazione lievita vertiginosamente.
PARODI 6: La sufficienza la guadagna perché la Lube vince lo Scudetto. Contributo scadente in attacco e al servizio.
ZAYTSEV 7.5: Si carica sulle spalle la squadra in tutte le fasi delicate del confronto. Se la Lube ha conquistato il suo terzo Scudetto, di sicuro lui ha grandi meriti.
Sileoni Giulianelli vittoria scudetto lube 2014STANKOVIC 8: Realizzare cinque muri nella finale Scudetto è qualcosa di straordinario. In attacco viene servito poco ma il suo lavoro a muro è fantastico.
KOVAR 6.5: Prova altalenante la sua. Male al servizio, si riprende con percentuali discrete in attacco e due muri preziosi.
MONOPOLI sv.
GIOMBINI sv.
KUREK 6.5: Tre muri e discreta efficienza in attacco. Male al servizio, dove sbaglia sei volte.
BARANOWICZ 7: Altra prova positiva. Gioca con tutti i suoi compagni con precisione, mette a referto anche un muro e un ace.
PODRASCANIN 8: Firma il punto che vale lo Scudetto e già ciò avrebbe un valore immenso. A corredo, 6/9 in attacco e un ace realizzato.
GIULIANI 10: Aveva promesso un regalo speciale per il compleanno del figlio Ludovico (16 anni). Da buon padre ha mantenuto la parola, conquistando il suo terzo Scudetto (2° a Macerata). Una giornata memorabile per lui e la Lube.

 

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