di Andrea Busiello
La prima è andata. Nella magica notte del Pala Baldinelli, la Lube vince Gara 1 della Finale Scudetto (leggi l’articolo) e vede più da vicino il sogno tricolore. Giù il cappello a Perugia che si è dimostrata una grandissima squadra, trascinata da un giovanotto di cui ne sentiremo parlare per tanti anni (chissà che dall’anno prossimo non arrivi proprio a Macerata?): Alexander Atanasjevic è senza ombra di dubbio l’ostacolo numero uno tra la Lube e la strada da percorrere verso lo Scudetto. L’opposto serbo, autore di 29 punti, ha dimostrato di essere un vero fuoriclasse, nonostante i suoi 22 anni. Nella serata osimana, sono stati diversi gli spunti da segnalare: dall’uomo in più che ha trascinato i biancorossi, al doppio fair play (giù il cappello!) del vice presidente Albino Massaccesi, senza dimenticare l’arguta tattica umbra sul servizio flottante di Buti, quando tutti i suoi compagni si schieravano in campo in maniera obliqua in modo da non far vedere la partenza della palla ai ricettori della Lube.
La Lube ha vinto sicuramente anche grazie al suo magnifico pubblico che ha spinto i ragazzi di Giuliani dalla prima all’ultima palla. Alla fine del terzo set Perugia sembrava aver messo le mani sul match ma l’incitamento costante dell’intero Pala Baldinelli ha dato quella marcia in più a Zaytsev e soci, protagonisti di due set (gli ultimi) praticamente perfetti. Si parlava di fair play perchè il vice presidente della Lube Albino Massaccesi è stato protagonista di due episodi che fanno vincere il volley, ma soprattutto lo sport e la sportività in generale. Il primo, nel corso del terzo set. Un tifoso della Lube appostato a bordo campo comincia a inveire pesantemente contro Atanasjevic, con il chiaro intento di disturbarlo e lasciarlo meno sereno. Una tattica che non c’entra nulla con lo sport ma che viene “praticata” da tutte le tifoserie che vogliono creare tensione all’avversario. Massaccesi, invece di stare lì e guardare inerme, si fa tutto il campo e va faccia a faccia con il tifoso biancorosso: non è dato sapere cosa è stato detto ma dai modi usati e dal risultato ottenuto è sembrato piuttosto chiaro che l’intento sia stato quello di allontanare il supporter e intimarlo a non fare mai più una cosa del genere, lontana dai canoni di sportività che il pubblico del volley è solito rispettare.
Il secondo episodio è riferito a fine partita, quando viene riferito da qualche addetto ai lavori di una grave scorrettezza da parte dello staff di Perugia nei confronti di quello di Macerata. In sostanza, gli scoutman del team umbro sono entrati di nascosto nella stanza dove Giuliani e soci avevano scritto le tattiche da utilizzare per mettere in difficoltà la formazione allenata da Kovac. Cosa che ha mandato su tutte le furie tutti i biancorossi, ma Massaccessi con classe ha detto: “Non è stato certo un bel gesto, ma non tanto per Perugia ma per il mondo del volley. Noi parliamo di sport, abbiamo vinto sul campo la prima gara della finale Scudetto. Il resto, a me personalmente, non interessa e non voglio che si parli di questo piuttosto che dello spettacolo offerto dal Pala Baldinelli stasera“. L’adrenalina nei play off ci deve essere, ma mai scavalcando i codici etici che rappresentano questo sport.La Lube ha messo solo il primo mattoncino verso lo Scudetto, domenica a Perugia alle 17.30 la seconda sfida della serie.
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Grande Alpino e’ sempre lu mejo
mi sento onorato di essere Amico e compaesano da 50 anni di Albino Massaccesi ( abbiamo iniziato per primi nella provincia di Macerata a giocare a pallavolo negli anni 1965-66 )perchè tali comportamenti assunti da una persona già brava competente e seria la fanno diventare anche GRANDE rari nello sport e nel mondo attuale.Piero Bonarini Porto Potenza Picena
Signori si nasce e non si diventa! Grande Vice presidente.