“C’è la mano di Capponi
su attracco meccanizzato e fotovoltaico”

CRISI DI TREIA - Continua il botta e risposta tra gli ex amministratori. I dimissionari Sandro Luzi, Simone Medei, Andrea Mozzoni, Tullio Patassini e Corrado Speranza ribadiscono le loro posizioni

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A sinistra e a destra i due consiglieri Andrea Mozzoni e Corrado Speranza, con un responsabile UNPLI

La crisi di Treia continua a tener banco e gli occhi dell’intera provincia sembrano essere puntati sul Comune di Dolores Prato tanto che, fatto insolito in politica, ieri ben 14 sindaci maceratesi hanno espresso la loro solidarietà bipartisan a Luigi Santalucia, sindaco di Treia dimissionario (leggi l’articolo). Intervengono oggi Sandro Luzi, Simone Medei, Andrea Mozzoni, Tullio Patassini e Corrado Speranza che con le loro dimissioni hanno avviato un inatteso effetto domino.

«Circa le considerazioni espresse da tutti coloro i quali, sono sinora intervenuti, in modo corretto e rispettoso, in merito ai problemi che interessano da vicino i concittadini treiesi, riteniamo doveroso ribadire e precisare quanto segue su temi importanti.
Come noto a tutti, il nostro impegno amministrativo si è caratterizzato da una costante azione di lavoro, ivi comprese: la rinuncia, su nostra proposta nel 2010, da parte di tutta la Giunta, Sindaco compreso, alle indennità; le sollecitazioni, chiare e trasparenti, evidenziate – a maggior ragione – nel 2012 dal nostro manifesto a sostegno di una più concreta azione e coesione amministrativa. E tale coerenza qualifica ancora oggi la nostra posizione, assolutamente estranea a finalità elettoralistiche.
ATTRACCO MECCANIZZATO –  Confermiamo quanto da noi già scritto: trattasi di un’opera “progettata da anni, la cui realizzazione è in continuità con quanto deciso, progettato e speso dalle precedenti amministrazioni…”.
Daremo pubblicazione agli atti amministrativi che lo dimostrano. Essi risalgono già al 2001, Sindaco Capponi: infatti, il programma delle opere pubbliche 2002/04 (delibera di giunta n. 197 del 2001) prevedeva un parcheggio interrato con attracco meccanizzato al centro storico per un importo di oltre € 1,5 mln. Tanto che, la giunta, sempre presieduta dal sindaco Capponi, nel dicembre 2001 (delibera n. 273) conferiva il relativo incarico per lo studio di fattibilità, con conseguente impegno di spesa pari a lire 58 milioni. Considerato che tale progetto prevedeva un importo complessivo di oltre 3 mln di euro, la prima amministrazione del sindaco Santalucia, per ragioni di costo, si determinava per un progetto “più modesto e di minor impatto”, e così approvava il progetto preliminare dell’attracco meccanizzato (delibera 155 del 26/11/2007) per un importo di euro 1,210 milioni. In continuità con tali decisioni, l’”attuale” giunta Santalucia, il 5/10/2009 (delibera 124), assumeva un atto di indirizzo per la “prosecuzione del procedimento” relativo all’attracco meccanizzato, sino all’approvazione del progetto esecutivo del medesimo importo e caratteristiche di quanto a suo tempo già deciso. Tutto ciò anche perchè tale opera faceva parte del programma elettorale della lista per Santalucia Sindaco, sottoscritto da tutti i candidati, compreso Capponi, e votato dalla maggioranza dei treiesi.

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L’assessore Tullio Patassini

FOTOVOLTAICO – Gli atti amministrativi dimostrano che “gran parte del fotovoltaico di Treia è stato autorizzato dalla Provincia di Macerata, soprattutto nel periodo 2009/10 – Giunta Capponi”: sul territorio treiese sono installati impianti per complessivi 38.197 kilowatt, dei quali ben 34.684 (circa una settantina di ettari) autorizzati dalla Provincia e 3.512 kilowatt dal Comune.
Anche qui, daremo trasparente pubblicazione a tali provvedimenti.
Le leggi vigenti in materia (D.L.vo 387/2003) non consentivano sostanziali ed efficaci opposizioni a tali insediamenti, perchè anche il fotovolatico a terra era considerato “opera di pubblica utilità”, in deroga agli strumenti urbanistici dei comuni, per consentire all’Italia il rispetto di precisi impegni internazionali sul risparmio energetico, salvo esporsi al rischio di enormi pretese risarcitorie da parte degli investitori. In mancanza di idonee linee legislative nazionali e regionali, abbiamo comunque adottato misure per limitare, mitigare e compensare l’impatto visivo/ambientale che tali impianti andavano ineluttabilmente a provocare sul nostro territorio. Le opere di compensazione, incamerate dal Comune di Treia per un valore complessivo di circa 1,5 mln di euro, sono costituite da interventi di manutenzione straordinaria su strade comunali e di miglioramento degli impianti sportivi.

Infine, non meritano risposta, certe dichiarazioni rilasciate da Franco Capponi che, per il loro gravissimo contenuto, saranno sottoposte al vaglio delle competenti Autorità, in quanto abbiamo già conferito mandato ai nostri legali per la tutela della nostra dignità personale».

 



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