I sindaci con Santalucia:
“Siamo in trincea, vessati dallo Stato”

Quattordici rappresentanti dei principali Comuni del Maceratese in una lettera pubblica esprimono la loro solidarietà al primo cittadino dimissionario di Treia

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il sindaco Luigi Santalucia

il sindaco Luigi Santalucia

Dario Conti, Camerino, Nelia Calvigioni, Corridonia, Daniele Piatti, Loro Piceno, Romano Carancini, Macerata, Mario Lattanzi, Monte San Giusto, Stefano Cardinali, Montecosaro, Piera Mancini, Petriolo, Luigi Monti, Pollenza, Rosalba Ubaldi, Porto Recanati, Francesco Fiordomo, Recanati, Mario Scagnetti, San Ginesio, Cesare Martini, San Severino, Adriano Marucci, Serrapetrona, Giuseppe Pezzanesi,  Tolentino. Un lungo elenco di sindaci del Maceratese che in modo inusuale aprono un fronte comune di lotta contro i tagli agli Enti Locali. Lo spunto è la notizia delle dimissioni del sindaco di Treia, Luigi Santalucia che alle prese  con  l’approvazione del bilancio 2013  ha gettato la spugna di fronte alla ennesima stangata per i cittadini (leggi l’articolo). Una solidarietà trasversale di 14 sindaci che contestano le politiche fiscali imposte dal governo. Di seguito il testo integrale della lettera:

«E’ con grande dispiacere che abbiamo appreso la notizia delle dimissioni del sindaco di Treia Luigi Santalucia. Francamente tale decisione non ci ha sorpreso in quanto sono ormai molti mesi che il nostro esimio collega manifestava una tale intenzione motivandola con la sua più assoluta contrarietà alle devastanti politiche fiscali imposte dal governo Italiano  ai nostri Enti (Imu, Tares, patto di stabilità, soglia di indebitamento, ecc.); in quanto tali provvedimenti hanno delegittimato il nostro, un tempo fondamentale ruolo istituzionale di amministratori locali, facendoci diventare meri esattori di tasse.

Con tale nota ci preme manifestargli tutta la nostra vicinanza e la nostra stima,  in particolar modo ci sembra doveroso riconoscergli il merito di essersi fatto promotore  in tutte le occasioni di incontro, ufficiali e non, e verso i vari organismi ed enti sovra comunali, di una dura protesta per la situazione in cui noi sindaci insieme alle nostre amministrazioni ci troviamo ad operare. Ricordiamo i recenti incontri, ad esempio quello con il direttivo ANCI riunitosi a Treia su espressa richiesta del Sindaco Santalucia al fine di rappresentare la preoccupazione per l’introduzione della Tares, devastante per il sistema impresa.

Dal 2010  è in atto un cambiamento epocale all’interno degli enti locali in quanto ciò che prima veniva garantito con la fiscalità generale tramite i trasferimenti dello Stato oggi deve essere garantito con le cosiddette imposte locali e di conseguenza noi tutti in quanto cittadini ci troviamo a pagare molto di più per avere gli stessi o addirittura meno servizi che in passato.

Non vogliamo entrare nel merito delle vicende interne all’amministrazione del Comune di Treia, ma ci ha lasciato perplessi e basiti come qualcuno per meri fini elettorali stia cercando di screditare  il Sindaco Santalucia  facendo intendere che sia lui l’ideatore o il promotore di politiche di incremento delle tasse. Forse c’è ancora qualcuno che non ha capito bene la portata e l’incidenza sulla realtà quotidiana delle varie norme di finanza locale in essere che ci obbliga a tagli drastici o addirittura in alcuni casi annullare capitoli di bilancio quali quelli relativi alle manutenzioni stradali, al turismo, alla cultura se non addirittura al sociale. Sicuramente non si è capito cosa comporti la scadenza al 30 novembre del bilancio previsionale (quando normalmente deve essere approvato entro il mese di dicembre dell’anno precedente). Oggi gli amministratori sono costretti a fare i “taglieggiamenti” vengono messi in trincea senza né munizioni né elmetto con il disinteresse degli altri organi di Governo nazionali. In quale Stato degno di questo nome ci si inventano vincoli come quello del “patto di stabilità” che, pur avendo la disponibilità economica, impedisce agli enti di pagare le imprese che hanno eseguito i lavori non permettendo così di mantenere gli impegni presi?

In pratica oggi siamo commissariati con la differenza che i cittadini scaricano tutta la propria indignazione e delusione sugli amministratori locali. Ma noi con il nostro senso di responsabilità rimaniamo tra i cittadini tra i cittadini a difendere i loro ed i nostri diritti. Sono sistemi così assurdi e complicati che anche un docente di economia avrebbe difficoltà a capire! Sta di fatto che noi ci auguriamo che Luigi Santalucia ritorni sui suoi passi, ma capiamo che oggi come oggi le dimissioni per un sindaco siano forse il solo vero atto di libertà che può concedersi».

 



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