Antonio Maria Golini


Utente dal
4/11/2010


Totale commenti
237

  • Rompono il vetro dell’auto
    e rubano il lettore mp3

    1 - Nov 20, 2014 - 21:28 Vai al commento »
    La situazione dell'ordine pubblico a Civitanova é oramai gravissima, non si sa più dove parcheggiare l'auto senza correre il rischio di subire un furto e la rottura del vetro, la cittá é in mano a balordi di ogni genere, la stazione é presidiata dai soliti rom che ci bivaccano a tutte le ore. L'amministrazione é totalmente latitante e se ne frega, la polizia municipale appare per mezz'ora la mattina giusto per ingorgare un po' gli incroci in prossimitá delle scuole, e poi per vedere un vigile urbano bisogna rivolgersi alla Sciarelli di Chi l'ha visto. Mi chiedo quali siano i famosi 'servizi indivisibili' per usufruire dei quali i cittadini pagano una apposita tassa di recente istituzione, la realtá é che Civitanova é priva di una amministrazione che evidentemente é impegnata in altre occupazioni ed é gravemente inadempiente ai suoi obblighi nei confronti dei cittadini.
  • Corse che saltano, treni in ritardo
    La dura vita del pendolare

    2 - Nov 14, 2014 - 7:08 Vai al commento »
    Ed aggiungo: il silenzio della politica su questo problema rappresenta l'ennesima prova dell'incapacitá storica di chi governa questa regione, provincia e comune di garantire agli amministrati servizi conformi alle tasse pagate, costringendoli a vivere in condizioni da terzo mondo.
    3 - Nov 14, 2014 - 7:05 Vai al commento »
    Chiamiamo le cose con il loro nome: viviamo nel terzo mondo. Si chiacchiera di cavolate come la fantomatica 'metropolitana di superficie' o cose simili, con l'unico scopo di sopprimere la ferrovia a favore della Contram che vuole a tutti i costi i soldi che la regione mette nel trasporto ferroviario. No! Nessuna metropolitana di superficie. Ci serve una vera FERROVIA, come in tutti i paesi civili, con dei treni regolari, nuovi treni moderni (le 'romantiche' littorine risalgono ai primi anni ottanta), bisogna che ci si mettano dei SOLDI perché il trasporto ferroviario é un servizio essenziale per un paese civile. Le tasse le paghiamo, abbiamo DIRITTO ad un servizio ferroviario decente, a prescindere dai costi che - se il servizio fosse in perdita - devono essere pagati dallo stato, poiché trattasi di servizio e non di businnes. Io resto sono solo chiacchiere.
  • Sacchetto giallo il giovedì
    Solo 100 infrazioni
    su 28mila utenze

    4 - Nov 8, 2014 - 0:17 Vai al commento »
    Il fatto che la gente non sia stupida e non si faccia multare non significa che gradisca un sistema di raccolta dei rifiuti scomodo e quasi demenziale, che obbliga i cittadini a tenersi in casa per giorni o settimane sacchetti pieni di monnezza solo per l'ottuso preconcetto verso dei più comodi e logici cassonetti per differenziata. Ci ricorderemo della grande 'soddisfazione' di Silenzi alle prossime elezioni, quando avremo la 'soddisfazione' di votare per chiunque ci liberi di questa amministrazione sconcertante che ha molto ridotto - in tutti i campi - la qualitá della vita a Civitanova.
  • Raccolta porta a porta:
    il sacchetto giallo solo il lunedì
    Un risparmio di 95mila euro

    5 - Ott 15, 2014 - 20:06 Vai al commento »
    Poiché abito in una casa di dimensioni medio-piccole, e non intendo trasformarla in una discarica (visto che devo giá regalare spazio prezioso al comune per l'accumulo di tutte le varie tipologie di rifiuto) conservando spazzatura fino al lunedì, gradirei conoscere l'indirizzo del vice sindaco Silenzi che é così giulivamente soddisfatto di questa stupidaggine, per poter portare a casa sua eventuali sacchetti che poi potrá conferire lui a piacimento ogni lunedì, ogni due settimane, ogni mese. É ora di finirla, non se ne può più. Ricordo all'amministrazione che noi PAGHIAMO per un servizio che è sempre più insufficiente e gestito con modalitá sempre più scomode. Venga a chiedermi il voto, Silenzi, alle prossime elezioni.
  • Addio a Silvano Pietroni,
    una vita per la musica

    6 - Ott 1, 2014 - 20:30 Vai al commento »
    Sono profondamente addolorato, ho conosciuto Silvano Pietroni come cliente del suo negozio, ho apprezzato la sua grande passione che lo aveva portato ad avere un negozio così fornito da fare invidia ai grandi stores delle grandi cittá, ma soprattutto la sua gentilezza, la sua signorilitá, la sua simpatia, il suo modo di fare da signore d'altri tempi, gli incontri casuali in via Gramsci, due chiacchiere, un saluto sempre gentile, insomma, se ne é andata una carissima persona.
  • Pioggia scampata per “Vita Vita”
    Chiusa con successo l’estate civitanovese

    7 - Set 7, 2014 - 21:39 Vai al commento »
    Anche quest'anno per fortuna é passato questo tormentone civitanovese. Da residente del centro cittadino ho subìto tutti i disagi causati dalle pesantissime modifiche della circolazione e della sosta (in pratica dalle 13,00 di sabato tutta la zona del centro era blindata ed off limits fino alle due di notte), con gravissime limitazioni della libertá di circolazione dei residenti, di fatto segregati in casa. Ho poi avuto la 'fortuna' di sorbirmi dalle 19,00 all'una e mezza di notte una sequela di stonati/e che cantavano a squarciagola canzoni di vari autori come Laura Pausini, a tutto volume così che pur abitando al sesto piano mi sembrava di averli in casa. In pratica, un modestissimo karaoke da due soldi. Di certo un'ottima levatura 'culturale'. Il punto é che queste manifestazioni all'insegna della caciara e della confusione hanno fatto la loro epoca, in una cittadina di provincia ancora trovano spazio, ma alla fine quello che resta sono giusto le cartacce della pizza e delle patatine consumate per strada.
  • La pista ciclabile si completa
    Ecco l’ultimo tratto che mancava

    8 - Ago 25, 2014 - 21:09 Vai al commento »
    Soldi buttati via, parcheggi bruciati, un'opera inutile visto che i ciclisti civitanovesi continuano allegramente a pedalare contromano, sui marciapiedi, insomma ovunque tranne che sulla ciclabile che é l'equivalente della ruota del criceto. Classico esempio di come oggi imperi un'idea del politically correct completamente avulsa dalle reali necessitá dei cittadini amministrati. Silenzi mandami una pubblicitá elettorale alle prossime elezioni, te la rimando indietro dopo "l'uso" .....
  • Rom, commenti violenti sui social
    Corvatta va in commissariato

    9 - Ago 21, 2014 - 17:47 Vai al commento »
    Ma basta, sindaco, la faccia finita! Ma non capisce che il disagio - che é reale! - unito alla sensazione di essere abbandonati a se stessi spinge i cittadini all'esasperazione? Lasci stare i commissariati e mandi un po' più in giro la municipale, ripulisca un po' questa cittá che é diventata invivibile e magari la gente si darà una calmata!
  • Antiaccattonaggio, Corvatta:
    “E’ una foglia di fico”

    10 - Ago 15, 2014 - 8:31 Vai al commento »
    Ma Corvatta dove vive? Zone da bonificare? Ma ha visto quanti rom vivono in stazione e presidiano il centro citta? Quanti balordi, soggetti border line, tossici affollano le vie principali del centro? Qui non si tratta di razzismo ma di semplice desiderio di non vedere la propria esistenza, le proprie cose, proprietá etc. minacciate da gente che ha fatto dei comportamenti antisociali la propria unica regola. Qui si tratta di semplice desiderio di tranqullitá. Venga a casa mia, Corvatta, gli farò vedere dal mio balcone vista stazione il risveglio mattutino dei rom in stazione, le loro funzioni fisiologiche, i loro bivacchi appoggiando le chiappe sulle macchine altrui, magari cambia idea, se non é cieco e preconcetto!
  • Rivoluzione parcheggi in centro
    e catene in piazza della Libertà

    11 - Lug 15, 2014 - 20:08 Vai al commento »
    E chi se ne frega? Hanno chiuso? Ok, non ci vado più!
  • Lavori per la ciclabile, il mercato si sposta

    12 - Lug 12, 2014 - 20:56 Vai al commento »
    Ancora una volta la vita dei cittadini - come lo scrivente - residenti nel centro cittá viene complicata dall'amministrazione comunale che non perde mai occasione , tra lavori per un'inutile ciclabile, sagre della porchetta o delle cozze che sia, mercatini di cianfrusaglie, feste della caciara e quant'altro, di piazzare divieti di sosta nei pochi posti disponibili per i residenti del centro, non giá sotto casa, ma anche a 200-300 metri (che, per caritá, in pianura si fanno pure volentieri). In sostanza, lasciare l'auto il venerdì sera per magari non prenderla il giorno dopo (quindi in luogo non interessato dai divieti del mercato) é un'impresa sempre più difficile. Il comune, che viene a chiederci tasse per il funzionamento e per i c.d. 'servizi indivisibili', se deve funzionare così é meglio venga soppresso, visto che non risolve problemi, ma, continuamente, ne crea.
  • Giudice di Pace, Pettinari a Ghio:
    “Non possiamo sfrattare la scuola”

    13 - Giu 25, 2014 - 21:32 Vai al commento »
    Da avvocato, ma soprattutto da cittadino stufo di vedere come la politica riesca sempre a complicare le cose semplici per ragioni incomprensibili ai più, prego solo che qualcuno sfratti Pettinari, e possibilmente sopprima questi enti che oltre che inutili si appalesano, così gestiti, anche dannosi.
  • Urla e proteste per la piazza chiusa
    Sindaco accerchiato dai commercianti

    14 - Giu 8, 2014 - 17:28 Vai al commento »
    Parlo da cittadino che vede ridurre (ancora!) la propria libertá di circolare anche (si, cavolo, anche) con l'auto. Per me il problema non si pone: al centro storico di Macerata non ci andrò più salvo che se proprio non potrò farne a meno. Chi se ne frega ..... Quanto ai commercianti, logicamente sono dispiaciuto per loro se avranno problemi alle loro attivitá: questa é peraltro la prova di come la politica nuoce alla societá civile, quando fa qualcosa e in genere non ci azzecca mai! Quanto a Macerata, chi se ne frega: un simile paesotto e soprattutto i suoi abitanti che da vent'anni si sorbiscono simili amministrazioni non meritano neppure un principio di incazzatura!
  • Niente più auto in piazza della Libertà
    Macerata vara il piano
    per il centro storico

    15 - Giu 6, 2014 - 17:10 Vai al commento »
    Egregio Alberto Poloni, effettivamente non ho il piacere di conoscerla, per quanto riguarda le sue considerazioni sul commercio, naturalmente ogni esercizio commerciale valuta come meglio crede le proprie strategie economiche. Nessun rammarico, quindi, per quegli esercizi che prima plaudono a certe iniziative e poi magari, re melius perpensa, si lamentano del loro fatturato. Nessun commento sul fatto che per il fanatismo di pochi (che rivendicano orgogliosamente di avere il cervello ristretto in un cilicio) si condiziona un'intera città, mi sono già espresso e non voglio annoiare nessun cilicio.
    16 - Giu 5, 2014 - 20:14 Vai al commento »
    Beh, cinicamente, mettiamola così. Oggi sono andato a prendermi il solito 'caffé sporco' da Maga Cacao, in Piazza della Libertá, parcheggiando rigorosamente in Piazza della Libertá. Al momento, da mesi, questa é la mia unica frequentazione del centro storico, dopo che ho trasferito il mio studio a Piediripa, causa inaccessibilitá dovuta ad ottuse battaglie ideologiche di estrema retroguardia iniziate nell'anno zero della giunta del sindaco della 'letizia' (solo la sua ...), Gian Mario Maulo. Bene, se mi chiuderanno la piazza cercherò un altro posto dove prendere questo caffè, e al diavolo Maga Cacao, al diavolo Macerata, al diavolo l'amministrazione e soprattutto i maceratesi masochisti con il cilicio nel cervello che da vent'anni votano sempre alla stessa maniera. Forse gli illuminati che amministrano macerata non lo sanno, ma si può vivere - benissimo - anche senza arrampicarsi sul cucuzzolo di questo inospitale paesotto, anzi, si vive meglio!
  • Giudice di pace a palazzo Trevi,
    gli avvocati: “Collocazione infelice”

    17 - Apr 12, 2014 - 16:40 Vai al commento »
    In un momento in cui chi ha potuto - in tutti i settori: commercio, professioni, imprese, uffici, etc. etc. - è da tempo scappato a gambe levate dal sempre più inaccessibile centro storico maceratese, brilla per perspicacia l'amministrazione che propone di portarvi un ufficio che deve essere facilmente raggiungibile ed accessibile a chi ci lavora quale impiegato o avvocato, o a chi ci deve andare quale parte di una causa o testimone, o perito, o per altre varie ragioni. Quindi l'amministrazione sembrerebbe aver trovato ..... il posto ideale, senza un parcheggio nei paraggi (ma circondato da strisce blu ovunque!), senza un posto per fermarsi un momento con la macchina, senza un minimo di respiro! cioè l'esatto contrario di ciò che l'osservazione della realtà, unita al buon senso, avrebbero caldamente suggerito. Immaginiamoci in una giornata di pioggia battente dover parcheggiare chissaddove e scarpinare sulle celeberrime "scalette" e questo, si badi bene, non per divertimento (o masochismo), ma per raggiungere un Ufficio Giudiziario! Si faccia a Piediripa, il Giudice di Pace, piuttosto che sul cucuzzolo dell'Everest, sarà sicuramente meglio per tutti, compresi gli avvocati che hanno lo studio a Macerata e sanno benissimo quanto sia complicato scarpinare per arrivare in vetta. Se questo è il modo per rivitalizzare il centro, allora stiamo messi proprio bene: costringere centinaia/migliaia di operatori a sudare sangue per poter andare a lavorare ....... 
  • Ciclabile di collegamento
    tra i lungomare,
    partono i lavori

    18 - Apr 9, 2014 - 0:19 Vai al commento »
    Eccoci qua: ennesima opera totalmente inutile fatta solo per fare fuori un po' di parcheggi che sono utilizzati per lo più da residenti del centro cittá come me ... Al diavolo anche questa amministrazione comunale, venitemi a chiedere il voto e vi sputo in faccia!
  • Domenica bollente per il Cuore Adriatico
    Traffico in tilt e lunghe code
    Teresa Lambertucci: “Serve un’alternativa”

    19 - Apr 8, 2014 - 7:54 Vai al commento »
    L'apertura del nuovo centro commerciale, nel quale naturalmente non ho messo piede e difficilmente ce lo metterò, ha avuto comunque un utile effetto collaterale: la sospensione per tutto aprile della z.t.l. della domenica nel centro di Civitanova, dove abito, così che per tutto aprile finalmente mi sará restituita quella libertá di circolazione che altrimenti l'amministrazione mi toglie perché chiude tutto il centro fregandosene completamente della situazione e delle esigenze dei residenti. Quanto al traffico, é vero che la superstrada era in tilt, ma bastava passare sulla collina (salire a Montecosaro, poi a Civitanova Alta) per arrivare a Civitanova senza trovare un metro di coda. Esattamente come ho fatto io per ben due volte, domenica. In ogni caso é chiaro che il problema esiste, seppure esagerato in questi giorni di apertura, poi di certo i problemi diminuiranno. Quello che resterá é purtroppo l'ottusitá di una amministrazione demagogica che sequestra in casa i cittadini con provvedimenti come la z.t.l. che serve solo a fare impazzire - e questo, invece, sempre - il traffico in tutta la cittá.
  • “Sacchetti dell’immondizia fuori controllo”

    20 - Apr 6, 2014 - 0:04 Vai al commento »
    @'Domenico': un cittadino ha un nome e un cognome, tu solo un nome e quindi al massimo sei un mezzo cittadino. E mi fermo qui per caritá cristiana.
    21 - Apr 5, 2014 - 7:55 Vai al commento »
    Il 'Sig. Domenico', che guardacaso non si firma per intero, appartiene a quella categoria di persone che probabilmente, avendo molto tempo da perdere, può dedicarne una cospicua parte ad un'attivitá come la separazione, pulizia, lavaggio, stiratura, lucidatura e asciugatura dei rifiuti, e naturalmente non avendo nulla da fare può attendere pazientemente l'arrivo dell'ora e giorno comandato per il conferimento. Oppure abita in una casa enorme dove dispone di stanze atte allo stoccaggio dei rifiuti che conserva gelosamente ed orgogliosamente fino al loro rilascio all'ora e giorno comandati per il conferimento. Oppure é un fanatico che crede che l'uomo sia nato per soffrire e quindi gode nel farsi imporre, o soprattutto nell'imporre, regole assurde per ogni cosa, e magari godrá il giorno in cui l'amministrazione comunale stabilirá che é lecito andare di corpo solo dalle ore x alle ore y dei giorni alterni. Con obbligo di ritenzione fecale in tutto il resto della giornata. Io non appartengo a nessuna di queste categorie di persone, ho una casa normale, poco tempo a disposizione e credo ci sia qualcosa di meglio e più importante da fare che dedicare tempo e risorse per allo smaltimento dei rifiuti. Sono disponibile a fare la differenziata, a condizioni accettabili, e quindi mediante dei cassonetti, e non mi importa niente delle percentuali alte o basse che con questo sistema si possono raggiungere. Non credo che questo fine giustifichi tutti i mezzi, anche perché a noi cittadini non ritorna niente indietro, neppure sotto forma di sconti sulle tariffe, per quello che conferiamo. Dubito che oggi, dopo anni di questo sistema sovietico, la gente non sarebbe felicissima di differenziare nei cassonetti, al contrario di quanto affermano i severi censori tipo il nostro Domenico, e quindi credo che sia obbligatorio tentare di rimettere dei comodi cassonetti, per riacquistare un minimo di libertá in un settore, la raccolta dei rifiuti, che viene trattato come un affare di stato con forti invasioni nella privacy (v. microchip) e nella libertá individuale. Se intende replicare, Domenico, si firmi per intero.
    22 - Apr 3, 2014 - 21:32 Vai al commento »
    Le scene che lamenta la Sig.ra Ciampechini sono la necessaria conseguenza dell'eccessiva rigidità del sistema di raccolta dei rifiuti di Civitanova. Quando uno ha la spazzatura da buttare e magari deve aspettare giorni e giorni che arrivi il giorno comandato, la butta dove può pur di liberarsene. É molto semplice, se fosse possibile buttarla sempre nei cassonetti, pur rispettando la differenziata, allora non ci sarebbero problemi, ma l'esasperazione della rigiditá di un sistema ottuso determina reazioni forse incivili ma dettate dalla più tipica 'legittima difesa' o dal più tipico 'stato di necessitá'
  • Mauro Giustozzi: “Piazza della Libertà è una vergogna”

    23 - Dic 31, 2013 - 0:25 Vai al commento »
    E basta, non se ne può più di questo continuo piagnisteo dell'intellighentzia maceratese per quattro macchine e qualche decina di persone che 'affollano' - dopo le 19,30!! - una piazza sempre deserta e asfittica! Fatemi un piacere: sigillatelo, chiudetelo a chiave 'sto centro storico, e RICORDATEVI DI BUTTARE VIA LA CHIAVE! P.s.: per me potete proprio chiuderlo, visto che da oltre un anno non ci vengo più! Uno di meno ..... Giustozzi dovrebbe considerare che la 'vergogna' maceratese é la politica delle strisce blu che hanno invaso tutta la cittá negli ultimi 20 anni!!!! Altro che!!
  • Passaggi a livello impazziti, caos a Civitanova

    24 - Nov 13, 2013 - 22:54 Vai al commento »
    É in atto una precisa strategia finalizzata - mediante continui disservizi, compresi questi dei passaggi a livello - a creare disaffezione ed ostilitá al fine di dismettere un servizio fondamentale per l'utenza come la ferrovia Civitanova/Fabriano, magari passandoloalla Comtram che non vede l'ora di intascare i soldi della regione per il trasporto locale. Non é affatto vero che i treni sono vuoti, anzi é vero il contrario: i treni sono pieni, di studenti, pendolari, etc., e le ferrovie ancora fanno circolare mezzi di 30 anni fa! C'erano più corse negli anni 60, ora non fanno altro che sopprimere partenze ad ogni cambio di orario. La ferrovia é una infrastruttura fondamentale in tutti i paesi del mondo, vedi la Svizzera dove in treno si arriva comodamente dappertutto, da noi - paese del terzo mondo - no, si protesta non solo (giustamente) quando ci sono questi episodi, rispondenti, lo ripeto, ad una precisa strategia, ma anche quando si devono aspettare 2 minuti al passaggio a livello, poi un domani avremo un servizio in meno e saremo costretti ad infognarci sulle strade in macchina anche quando avremmo potuto tranquillamente farne a meno .....
  • Letta: “Ancona
    capitale dell’Adriatico”

    25 - Ott 15, 2013 - 21:07 Vai al commento »
    Ah che meraviglioso democristiano questo Letta ! Va ad Ancona e la proclama capitale dell'Adriatico, chissá cosa dirá quando andrá a Bari, a Venezia, a Brindisi, a Pescara ...... Questo é di gran lunga uno dei peggiori governi italiani ......
  • Commercio, parla Peroni:
    “La Ztl rimane”

    26 - Ott 10, 2013 - 23:01 Vai al commento »
    Le amministrazioni di Civitanova Marche - dove vivo dal 2004 - si distinguono per la passione che mettono nell'organizzare manifestazioni all'insegna della cialtronaggine (per esempio quella sul 'cioccolato' di cui parla l'assessore, ma anche la celeberrima - sarebbe meglio dire famigerata - Vita vita) e per il totale disinteresse verso le condizioni dei residenti che sono gli unici in Italia a non vedere istituito un regime di permessi che consenta loro di non rimanere segregati in casa ogni volta che si svolge l'ennesima demenziale iniziativa o z.t.l.  
  • Bruno Mandrelli e il tribunale:
    “Ecco la mia proposta per il centro”

    27 - Ott 6, 2013 - 20:58 Vai al commento »
    Non so se ridere o piangere. Il sogno dell'Avv. Mandrelli corrisponde all'incubo di pressoché tutti gli altri colleghi, me compreso, che si troverebbero a dover frequentare uffici giudiziari irraggiungibili, scomodi e senza parcheggio. E questo, poi, perché? Per ridare - artificialmente - vita ad un morto che proprio le maggioranze di cui fa parte Mandrelli hanno voluto cadavere, accanendosi con politiche sulla sosta che fin dal principio era chiaro dove ci avrebbero portato. Se dai sogni/incubi passiamo alla realtá, se il tribunale si deve spostare da dove sta, che vada in una zona più comoda ed accessibile; non lo si porti in cima al K2, si abbia rispetto almeno per le esigenze degli utenti occasionali (testimoni, consulenti, etc.), visto che quello per le esigenze degli avvocati é passato da un pezzo ...... Anche da parte degli stessi avvocati, a quanto pare ....
  • Città Solidale, 20 anni dopo
    “Quando i partiti
    fecero un passo indietro”

    28 - Set 14, 2013 - 20:46 Vai al commento »
    Gian Mario Maulo fu il sindaco della 'letizia' (la sua) e della 'mestizia' (quella di tutti gli altri cittadini maceratesi). Dopo di lui, nulla fu più uguale a prima, nel senso che fu peggio, ed il risultato finale lo vediamo dopo vent'anni sotto gli occhi di tutti. Credo non servano altri commenti ....... E lo dico da ex cittadino maceratese, insoddisfatto di tutte le amministrazioni cittadine, e quindi, in primis, di quella Maulo.
  • Nuova pista ciclabile a Civitanova

    29 - Set 9, 2013 - 20:49 Vai al commento »
    Concordo totalmente con quello che scrive areAzione. Quello che manca spesso é il buon senso, e quindi si leggono assurdità su chi vorrebbe parcheggiare davanti alla porta della Ternana o amenitá simili. Non mi riferisco nello specifico a commenti di Iesari, ma ad altri che hanno evocato questi 'vizi' per costruire la loro tesi. Pure io, che - lo ripeto per la centesima volta - non amo affatto l'auto tanto che oggi ho finalmente potuto ricominciare ad utilizzare il treno (fermo per tutto il mese di agosto e più), sono stato destinatario di risposte in cui si alludeva a chi vuole usare l'auto per andare in bagno, anche se non é affatto così. Aggiungo che in genere le ciclabili, all'estero, le fanno a margine delle grandi arterie cittadine, e lì hanno un senso perché consentono di percorrere in bicicletta vie altamente trafficate, consentendo quindi una mobilitá alternativa. Da noi, invece, le ciclabili sono concepite come 'giocattoli' ad uso del cittadino/criceto che corre (a vuoto) sul lungomare e poi, sulla SS16, come dice areAzione, soffoca senza pietá e senza ciclabile. Alla fine della fiera, sono solo operazioni d'immagine ed ideologiche, senza alcuna reale utilitá. Basti pensare che mentre si celebrano le glorie delle ciclabili, si vuol sopprimere la linea ferroviaria per Fabriano! Tutto il contrario di ciò che prescriverebbe il buon senso ...... E guardacaso, le ciclabili le fanno sempre sui parcheggi gratuiti ..... E qui il dubbio sulla mala fede ci sta tutto.
    30 - Set 9, 2013 - 7:21 Vai al commento »
    @Oro: conosciamo il soggetto, da anni, da quando appunto, nel secolo scorso, militava là dove lei dice ..... ed ora, più modestamente, per le sue 'insistenti' polemiche su queste colonne ..... @Cerasi: che noia ..... Comunque ancora non ci ha detto se tutti i giorni va a lavorare in bicicletta .....
    31 - Set 8, 2013 - 22:29 Vai al commento »
    @Mauri70: in Germania 'la gente, laddove non é possibile andare in bici, si porta la bici dentro la metropolitana o nel tram'. Bene. Mi dica dove vede, da queste parti, una metropolitana o un tram. E magari, giá che c'é, mi dica dove vede un treno. Mi dica se secondo lei uno come me, che lavora a Macerata, ci dovrebbe andare in bicicletta tutti i giorni. Seriamente.
    32 - Set 8, 2013 - 20:08 Vai al commento »
    @Iesari: condivido in pieno il ragionamento di areAzione che sintetizza bene il mio pensiero, basato sul buon senso, e aggiungo che fare 5 km d'estate con 40 gradi in bici non é possibile se non per sport, visto che all'arrivo si puzza come capre e, per esempio, non si può lavorare in un negozio come commesso/a, o non si può fare altro, se non dopo aver fatto una doccia; viceversa non si può fare un tragitto di 5 km sotto la pioggia battente, per evidenti ragioni, d'inverno. La bicicletta presenta evidenti limiti, come mezzo di locomozione pratico ed abituale, che non la rendono un valido sostituto di un autobus, di un treno, di un'auto, tanto é vero che l'uomo, poi, ha inventato l'auto. I paesi dell'Europa continentale hanno diverse abitudini rispetto alle nostre, alcune migliori - é vero - ed altre no, ed il buon senso aiuta a capire quali seguire e quali no.  Il mio riferimento al cambio delle mie abitudini risiede nel fatto che - come lei stesso, mi sembra, riconosce - non sono un fanatico dell'auto ed uso quando possibile i mezzi pubblici, ma sono semplicemente uno che crede che l'auto sia necessaria per vivere e lavorare, e purtuttavia sono assolutamente convinto che fare ciclabili a casaccio non serve a niente sul profilo pratico, é pura ideologia e al massimo accontenterá qualche ciclista della domenica che farà due passi sul lungomare invece che altrove. Le chiedevo quindi cosa avrei dovuto cambiare, delle mie abitudini, o della mia mentalitá, per capire e condividere l'utilitá di una pista ciclabile che, così concepita, fu ben definita da qualcuno come la ruota del criceto. Se infatti vogliamo concepire le ciclabli come rete stradale per l'utilizzo della bici, allora facciamole là dove c'é il traffico, per esempio, come diceva qualcuno, sulla SS16 dove potrebbero avere un qualche effettivo utilizzo in funzione decongestionatrice. Non sul lungomare dove chi vuole, tra l'altro, in bici giá ci va. @Cerasi: passando dal serio al faceto, in attesa che lei polemizzi anche con se stesso pur di 'esserci', ed in attesa che dica una sola parola, una, che non sia sui commenti altrui ma esprima il suo pensiero sul tema, mi sono ricordato di averla vista spesso, in passato, uscire dal bar Nino in via Roma, e fuori non c'era una bicicletta ma una più intollerabile macchina dove lei entrava senza alcun apparente rimorso. Penso non ci sia altro da dire .....
    33 - Set 8, 2013 - 15:11 Vai al commento »
    @Perilli: io mi riferivo al caso di chi abita in centro e deve andare al supermercato e quindi deve usare la macchina e parcheggiarla al suo rientro, dopo gli acquisti: anche questa è una ridicolata?
    34 - Set 7, 2013 - 23:24 Vai al commento »
    @Iesari: abito al centro di Civitanova, lavoro a Macerata e mi sposto usando molto il treno e lasciando l'auto a Macerata durante la settimana, poi il venerdì la riporto a Civitanova per il week end e lì la uso occasionalmente per necessitá. Durante il week end vado molto a piedi, nel centro cittadino, ma mi può capitare di andare all'Ikea o in un outlet, o in un supermercato.  Mi dica: dovrei andarci in bici? Per cortesia, non aggiri la domanda, alla quale si può dare una risposta con un si o con un no. Talvolta lascio l'auto, specie quando c'é molto movimento (d'estate, per esempio) proprio in via Leonardo Da Vinci, quella dove avrá luogo la ciclabile, quindi quando sará realizzata avrò di certo più disagi di oggi, e questo solo per assecondare una moda che é diventata un refrain continuo da qualche tempo, un chiodo fisso dietro al quale non é difficile intravedere la strategia di spremitura del cittadino di cui parlano altri commenti. Ora le chiedo: lei conclude il suo commento con un invito a modificare un po' le proprie abitudini, e quindi la prego, mi dica: cosa c'é da cambiare nelle mie 'abitudini'? L'unica cosa che posso fare, a questo punto, é solo di liberarmi della macchina! Bisogna che tutti gli ideologi delle ciclabili si mettano in testa che la bicicletta non può sostituire l'auto o dei validi mezzi di trasporto pubblico, che non ci sono, nella vita quotidiana delle persone normali. Chi vuole andare in bicicletta ci vada pure, ma non pensi di poter obbligare tutti al proprio stile di vita.
    35 - Set 7, 2013 - 23:03 Vai al commento »
    Cerasi sono stufo di discutere con lei. Se ha qualcosa da dire sull'argomento di un articolo di Cronache Maceratesi (e sottolineo il SE) lo dica commentando direttamente l'articolo ed esprimendo il suo punto di vista, cosa che ho fatto io e molti altri, così sapremo come la pensa (anche) lei e saremo anche messi in condizione, eventualmente, di infischiarcene. Eviti invece di commentare i commenti degli altri, cosa che rappresenta la sua unica attivitá letteraria/commentatoria oramai da anni, perché ciò si risolve sempre in polemiche capziose sul capello spaccato in quattro, basate sul nulla, il cui unico fine é quello di consentirle di avere una qualche visibilitá. La saluto, definitivamente, avendo compreso che evidentemente lei é un cittadino modello che utilizza quotidianamente la bicicletta per il suo lavoro e/o diporto e fa lo 'spesone' una sola volta a settimana, e porta tutto sui portapacchi in sella alla sua fedele bicicletta, e quindi non concepisce che qualcuno possa invece avere necessitá di usare la macchina.
    36 - Set 7, 2013 - 13:02 Vai al commento »
    @Cerasi: per cortesia la smetta con questo atteggiamento da perenne provocatore che non legge neppure i commenti e spara su tutti gli interlocutori solo per affermare, con i suoi commenti, che esiste pure lei. Ho detto chiaramente e lo ripeto che quando posso non uso l'auto, e tutti coloro che mi conoscono sanno che sono un fanatico del treno, quindi la smetta di lanciare giudizi affrettati e strumentali su persone che non conosce e di cui non legge neppure i commenti.Le ho fatto UNO degli esempi di casi nei quali nella vita delle persone normali capita di essere obbligati a prendere l'auto per  mancanza di mezzi pubblici. Ce ne sono migliaia. Un altro esempio: quando piove. Mi fermo qui perché tutti quelli che capiscono di cosa sto parlando non hanno problemi a condividere un ragionamento di buon senso. La smetta, per cortesia, con questi microsillogismi che sono solo un esempio della faziositá di coloro che, avendo individuato uno stile di vita che va vene per loro, e credono sia il migliore, pretendono di imporlo a tutti.
    37 - Set 7, 2013 - 10:39 Vai al commento »
    @Cerasi: in una cittá pianeggiante per piccoli spostamenti si può andare a piedi, ma se si deve andare ad un supermercato a qualche chilometro e comprare che so una cassetta d'acqua e non ci sono mezzi mi spiega come ci va lei?? In bicicletta?? ma su!! Prima di parlare bisogna collegarla, la famosa testa!
    38 - Set 7, 2013 - 0:47 Vai al commento »
    Basta con queste piste ciclabili, non se ne può più, é diventato impossibile circolare tra ciclisti che vanno contromano, piste ciclabili, isole pedonali e ostacoli vari. Oggi non si può prescindere dall'uso dell'auto, e lo dice uno che quando può non la usa, perché mancano i servizi pubblici. Prima dateci 15 linee di metro come a Parigi e solo dopo potrete impedirci l'uso - indispensabile - dell'auto, cavolo!
  • Corso Matteotti: parte l’isola pedonale
    Altri due negozi aprono in centro

    39 - Ago 28, 2013 - 13:52 Vai al commento »
    @Mcrrr: da un anonimo non ci si può aspettare niente; quanto al 'livello' dei commenti, giudichi lei quello medio generale. @Filippo Davoli: ovviamente no. L'affermazione paradossale che ho fatto sopra, a ben vedere, era più un'iperbole, perché l'idea di trasformare il centro maceratese in un quartiere a luci rosse non potrebbe mai realizzarsi per varie ragioni: una, culturale, risiede nella bigotteria di una cittá dove tutto 'si fa ma non si dice', quindi figuriamoci se qualcuno andrebbe mai a cercare qualcosa del genere al centro cittá; una, logistica/imprenditoriale, risiede nel fatto che le venditrici della 'merce' 'de qua agitur' sono furbe, e quindi vanno lá dove c'é movimento, non certo al centro del deserto dei tartari. Mi perdonerai le due parole latine, ma dovevo elevare il livello dei commenti per portarlo a quello preteso dall'anonimo Mcrrr. Tornando al centro maceratese, quindi, non sará mai - neppure - un quartiere a luci rosse; resta solo, quindi, l'ipotesi di trasformarlo in un cimitero (manca ben poco). Quanto alle due neoimprenditrici, infine, non so neppure cosa propongono e quindi non intendevo certo esprimermi su di loro o le loro attivitá. Volevo solo avvisarle, come farebbe qualsiasi persona di buon senso, delle immani difficoltá cui vanno incontro, e metterle in guardia sulle possibili delusioni che le attendono. Le aspetto a Piediripa (dove lavoro da un anno, con grande giovamento per il sistema nervoso) ....
    40 - Ago 28, 2013 - 7:30 Vai al commento »
    Si trattava di un evidente paradosso per dire che la situazione dell'accesso al centro maceratese é talmente disperata che l'unica 'attrattiva' che potrebbe forse risollevarla sarebbe la sua trasformazione in un quartiere a luci rosse (come si sa, infatti, si sostiene che il mondo giri intorno a .....) ..... Di certo dubito che l'ennesimo negozio di calzini o chincaglieria varia, o magari l'ennesimo bar, potranno avere vita facile al centro del deserto dei tartari ......
    41 - Ago 27, 2013 - 20:28 Vai al commento »
    Alle due neoimprenditrici: tanti auguri. Se vi illudete che un cittadino parcheggi a Villa Potenza, aspetti la navetta o faccia scarpinate alpine a piedi per venire da voi, avrete un bel po' a deludervi quando constaterete che non é così. C'é un'unica 'merce' - forse - che potrebbe attrarre clienti in centro nonostante tutte le barriere all'accesso che si trovano a Macerata, ma é una 'merce' che nella Civitas Mariae non é pubblicizzabile, così che anche quella 'merce' la si vende altrove ......
  • La Regione invita il “recanatese”
    Leo Messi alla giornata delle Marche

    42 - Ago 27, 2013 - 20:21 Vai al commento »
    Siamo arrivati al puro delirio! E poi dovremmo pagare le tasse per mantenere l'ennesimo carrozzone, la regione!
  • Pedonalizzazione e centro storico
    Tartabini: “E’ l’ora delle scelte coerenti”

    43 - Ago 21, 2013 - 19:37 Vai al commento »
    Più che di coerenza parlerei di ostinazione, pervicacia, nella realizzazione di un intento chiaro fin dal primo intervento sul centro storico, che risale addirittura a circa 20 anni fa, sindaco l'indimenticabile poeta Maulo. Quello di trasformare il centro in un deserto dove qualche appartenente all'intellighentja possa vivere magari assistito da permessi per entrare comodamente in auto senza dover vedere troppa gente in giro. A questo punto, coraggio: chiudete proprio tutto, a tutti, senza eccezioni di alcun genere. Nessuna macchina nel centro storico, per nessuna ragione. Fate salire sindaco, assessori e consiglieri comunali a piedi per ogni seduta di consiglio, dopo aver parcheggiato fuori dalle mura, e magari vedremo improvvisi ripensamenti. Perché i politicanti italiani sono tutti così: predicano in un modo e razzolano in tutt'altro - come i preti: e infatti questa é la Civitas Mariae .....
  • Centro storico, la Giunta ha deciso
    Corso Matteotti chiuso entro fine mese

    44 - Ago 16, 2013 - 22:19 Vai al commento »
    Chi se ne frega! Ora che non ci lavoro più, al centro storico non ci vado più: che vado a fare? Devo sputare sangue, scarpinare a piedi, in salita, sotto la pioggia, sotto il solleone, sotto la grandine, ma chi me lo fa fare? Godetevelo pure così, vuoto. Andremo altrove, cosa che peraltro giá fanno in tanti.
  • Da Sanremo a Macerata
    Marco Mengoni canta allo Sferisterio

    45 - Ago 16, 2013 - 8:34 Vai al commento »
    E chi se ne frega! Ma chi é questo cialtrone, uno che quando conta sembra che stia sulla tazza .....
  • Civitanova: aumenta la raccolta differenziata

    46 - Lug 23, 2013 - 21:22 Vai al commento »
    Alle prossime elezioni ci ricorderemo dell'entusiasmo dell'assessore Silenzi per aver imposto a parte della cittadinanza (di cui, purtroppo, faccio parte) una metodologia demenziale per la raccolta dei rifiuti, molto invasiva nella vita del cittadino e soprattutto nelle nostre case che di fatto erano giá state trasformate in luoghi di stoccaggio dei vari sacchetti, requisiti d'imperio da parte del comune senza alcuna considerazione per le esigenze dei cittadini in una visione della realtá condizionata da un acritico ambientalismo fine a se stesso e senza reale riscontro nella cittadinanza. Al di lá dei trionfalismi di Silenzi, di cui ci ricorderemo bene, la veritá é imfatti un'altra: molta gente residente nella zona c.d. 'chippata' (cioé ove si usano i sacchetti con il microchip: delirio puro) non fa altro che buttare i propri sacchetti fuori della zona in questione, ed infatti non sono mancate su vari siti internet o social network le foto di come in certe vie la spazzatura sia raddoppiata. D'altra parte d'estate la spazzatura puzza, eppure siamo obbligati a tenercela in casa per depositarla in strada nei giorni 'comandati', quando basterebbero dei normali bidoni/cassonetti per differenziata per convincere i cittadini a fare spontaneamente ciò che si pretende di imporre con metodologie sovietiche. Ci risentiremo alle elezioni.
  • Centro storico: ok i “consigli aperti”
    ma quali sono le idee del Comune?

    47 - Giu 1, 2013 - 20:32 Vai al commento »
    Egr. Dr. Liuti, le do una notizia: la situazione, che molti definiscono triste, in cui versa il centro storico di Macerata, é causata al 90% dalle politiche dell'amministrazione comunale da Maulo in poi.  Quindi come può attendersi che la causa del problema possa trovarne la soluzione?  Per il Comune il centro storico non rappresenta alcun problema, visto l'intervento soddisfatto del Sindaco, e fra un po' non lo rappresenterá proprio per nessuno, perché per chi - come me - non ci va più il problema non esiste più, e per chi ci va volentieri non esiste lo stesso. Tutt'al più il problema sussiste per chi é obbligato per lavoro o altro a salire 'obtorto collo' sul cucuzzolo, ma stia tranquillo che anche costoro, prima o poi, il problema se lo risolveranno da soli. Come? Domanda retorica. Comunque quello del centro storico non é di certo un problema per la maggioranza dei maceratesi, che da vent'anni confermano queste amministrazioni senza cacciarle via pretendendo a gran voce una inversione di tendenza. Quindi, quale sarebbe il problema???
  • Centro storico: vivo, morto o X

    48 - Mag 23, 2013 - 9:37 Vai al commento »
    Chiacchiere, ancora chiacchiere, logorroiche insopportabili inutili defatiganti chiacchiere. Tutti, anche i sassi (quelli senza paraocchi ideologici, s'intende) hanno capito la causa del problema e cosa bisogna fare. Ma ancora si fanno chiacchiere. Evidentemente ai maceratesi piace così, altrimenti avrebbero preteso un'inversione di tendenza. Motto cittadino: "Continuiamo a farci del male" .......
  • Civitanova, ecco i rifiuti col microchip:
    le telecamere filmeranno chi sgarra

    49 - Mag 19, 2013 - 19:40 Vai al commento »
    Semplicemente delirante. Sacchetti dotati di microchip, telecamere, tutto questo per aggiungere un ennesimo obbligo, un'ennesima vessazione ai cittadini giá pesantemente vessati. Volete la differenziata? Bene! Mettete sotto le case dei cassonetti differenziati dove mettere i vari rifiuti sufficientemente (si, perché non siamo periti chimici o industriali in grado di scomporre ogni oggetto negli elementi fondamentali, e poi abbiamo anche altro da fare) differenziati. Perché non si può fare questa semplicissima cosa? E invece no, non si può fare, ed andiamo avanti con il DELIRIO! Domani cosa ci sará? I vigilantes che dopo aver controllato il tuo sacchetto ti spareranno se ci troveranno dentro un granello 'illegale'? Sarebbe ridicolo, se non fosse una grave compressione della libertá dei cittadini.
  • Pedonalizzazione in centro storico
    “E’ l’ora di decidere”

    50 - Apr 16, 2013 - 22:10 Vai al commento »
    Delirio .....
  • Centro storico: le idee per il rilancio

    51 - Mar 6, 2013 - 22:20 Vai al commento »
    Per compiacere la maggioranza (?) dei commentatori di CM formulo la seguente proposta per la rivitalizzazione del centro storico maceratese, precisando che da tempo non ci vengo più dopo aver avuto il privilegio di arrampicarmici per diciotto lunghi anni. Ora, per sudare, vado in palestra (almeno in palestra mi posso fare la doccia dopo la sudata). 1) chiusura totale del centro cittadino ad ogni tipo di traffico che non sia ad emissione zero, quindi a trazione animale, mediante la chiusura totale dei varchi nelle mura urbiche che saranno accessibili soltanto mediante porte a misura d'uomo. Si deciderá con un referendum se ammettere le famigerate carrozzine delle mamme (in fondo hanno 4 ruote ed assomigliano troppo ad autovetture in miniatura e sono diseducative perché il minore potrebbe un domani desiderare un'auto a causa del suo trasporto in carrozzina) previa verifica che vengano spinte esclusivamente da trazione umana; qualora non vengano ammesse, le madri potranno portare i figli solo mediante 'marsupio'; 2) scavo di un fossato intorno alle mura del cardinale Albornoz, da riempire con acqua prelevata dal Chienti e dal Potenza mediante un acquedotto di tipo romano, e coccodrilli selvatici; 3) i residenti del centro storico, così 'sigillati' all'interno delle mura vivranno isolati dal resto del mondo, ricavando dagli spazi all'interno del centro storico degli orti o dei piccoli allevamenti di pollame e/o altri animali per il loro sostentamento, provvedendo al ripristino dell'economia curtense e del baratto; agli altri cittadini sará tassativamente vietato muoversi all'esterno dei loro quartieri, pena punizioni corporali, ma sará concesso di uscire ogni mese per un giorno per recarsi a Civitanova Marche; 4) ogni mese verrá convocata un'apposita 'Adunanza generale per la rivitalizzazione del centro storico' così concepita: qualche decina di cittadini sorteggiati dai Capitani del Popolo verrá condotta tramite carri trainati da animali fino alle porte della cittá e di lì, rigorosamente a piedi, entrerá all'interno delle mura dove dovrá assistere a scelta: ad una messa in Cattedrale, ad un mercato di prodotti etnici, ad una riunione del consiglio comunale, ad altre iniziative eventualmente deliberate dal consiglio dei capi famiglia, con l'obbligo di sorridere vistosamente durante tutta la permanenza nel centro storico, proclamando la gioia di vive a Macerata e nel centro storico di Macerata e cantando a squarciagola inni sacri. Immagino che giá dopo pochi giorni le sorti di Macerata torneranno ad essere 'magnifiche e progressive'
  • “Grande filosofo e vero galantuomo”
    Marcello La Matina ricorda János Petőfi

    52 - Feb 24, 2013 - 22:03 Vai al commento »
    Nessuno meglio del Prof. La Matina può ricordare il Prof. Petöfi, avendolo conosciuto e frequentato in una collaborazione che dura - per quanto ne so io - da almeno vent'anni ed i cui frutti saranno degnamente raccolti dal Prof. La Matina nella sua carriera accademica. Io ricordo da sempre, pur avendo studiato alla Facoltá di Giurisprudenza, la figura austera ed elegante di questo Professore, così distinto, gentile, educato, così diverso da quel 'generone' universitario romano caciarone, di passaggio a Macerata per arrivare a Tor Vergata o Sapienza, da non potere passare di certo inosservato; era un pezzo di Mitteleuropa nella provinciale Macerata. Un vero signore, oltre che un grande professore.
  • “Lo spopolamento del centro storico è frutto di precise scelte”

    53 - Feb 16, 2013 - 16:42 Vai al commento »
    P.P.S. A Cecco non rispondo: ringraziando Dio non é un P.M. ed io non sono sottoposto ad alcun interrogatorio, e poi non c'é nulla da rispondere: quel che penso è chiarissimo e chi vuol capire lo capisce senza problemi
    54 - Feb 16, 2013 - 16:34 Vai al commento »
    L'architetto Sbarbati afferma e si chiede: 'come fa a pensare [il sottoscritto, n.d.r.] con il lavoro che ho svolto per quaranta anni, che io mi possa essere recato a Macerata solo “occasionalmente”? E’ proprio un ingenuo' Glielo spiego subito: é proprio lei, architetto, che ce lo ha più volte detto, quando rivendicava che da trenta o più anni lei va tutti i mesi a tagliare i capelli al centro storico di Macerata. Punto.  Di più: in un commento ha anche aggiunto che l'unica volta che ha avuto problemi di parcheggio - sempre di ritorno dal barbiere - era perché un tizio si era messo in doppia fila dietro la sua auto. É quindi lei che ci ha indicato i termini della sua frequentazione del centro maceratese, in più di un commento (alcuni molto simili, come concetti e stile, infatti le fece questa estate con uno pseudonimo). Da quanto lei stesso ci dice, non vedo perché dovrei essere un ingenuo, a meno che lei stesso non riconosca in questo modo che é 'da ingenui' dare un qualche peso alle sue parole. É possibile anche che sia così, visto che oggi cambia totalmente la sua versione e viene a darci tutt'altra versione che la vede improvvisamente frequentatore assiduo del centro storico maceratese.  Si, ma quando succedeva ciò? Lei parla di essere venuto a Macerata assiduamente per la scuola (immagino qualche annetto fa, vero architetto?), lei parla di Upim e Standa (idem), di quando faceva sport (idem), insomma, di diversi anni fa. Quando il centro e la cittá erano aperti, al contrario di oggi. Cosa c'entra questa sua felice esperienza - che tira fuori solo ora, solo dopo averci detto quello che ci ha detto - con chi ci va tutti i giorni per lavoro OGGI con tutti i problemi che molti sollevano? Nulla, egregio architetto. Io non ho fatto alcuna indagine sul suo conto, ma visto che lei si definiva 'grande urbanista' ho cercato il suo nome prima sul celebre Morini, magari vicino a quello di Peter (Pierre) Charles L'Enfant, poi visto che lì non c'era, sul più prosaico google, ed é uscito il sito del suo studio, comodamente attrezzato in una via periferica di un paesino della provincia maceratese. Bella coerenza! Beh, però ha ragione, ha fatto molto bene, per lavorare é molto più comodo così: vuol mettere ricevere i suoi clienti al cucuzzolo di Macerata, magari col fiatone per aver fatto le scalette a piedi sotto il sole a picco e con un borsone pieno di progetti ? Però consenta a chi ha fatto per davvero questa vita di poterlo almeno dire ed almeno di potersi lamentare. Lei stesso ci dice che é un architetto, grande urbanista, in pensione da anni, prima ci ha detto che va tutti i mesi a Macerata per il rituale taglio di capelli, quindi ci permetta di dare alle sue parole il significato che hanno, cioé che lei frequenta molto poco il centro maceratese. Fortuna sua. Oppure si esprima in modo più comprensibile e felice, e non se la prenda se non abbiamo capito ciò che lei non ci ha detto: il genio é incompreso ai più, probabilmente é questo il suo destino. Quanto al ridicolo, però, non c'é nulla di più ridicolo di chi accusa gli altri di ridicolo, senza aver prima tolto il naso rosso da clown, e questo, con la deferenza dovuta ad un grande urbanista, lo dice un avvocato modestissimo, abituato però a leggere ciò che deve commentare. P.S.: continua il mysterium trinitatis, ora pubblico e rivendicato .......
    55 - Feb 16, 2013 - 11:34 Vai al commento »
    @Cecco Angiolieri: vedo che con Robert e Silvano ha finalmente trovato una trinitá (uno e trino?) con la quale può darsi ragione reciprocamente, ed infatti gli interventi sembrano proprio delle difese d'ufficio dell'uno a favore dell'altro . Ne sono felice, ciò confermauanto affermavo sudi lei e sulla sua intolleranza. Non dovrei dire a lei in cosa sbaglia Silvano, a meno che non siate la stessa persona, ma solo per sfatare la sua affermazione secondo la quale io non risponderei (addirittura 'a tono'), le dirò che: -l'architetto e autodichiaratosi 'grande urbanista' Silvano ha sostenuto che per trent'anni si é recato al centro storico di Macerata una volta al mese per tagliare i capelli. Partendo da questo dato di fatto, che penso potremo definire una frequentazione men che occasionale, pretende di dettare sulla base della sua esperienza le 'linee guida' con le quali stabilire il livello di fruibilitá del centro per tutti. E questo é un errore: c'é infatti chi in centro ci lavora, chi ci va per diporto, tutti i giorni, una volta a settimana, più volte al giorno. In sostanza, anche io posso dire che una cittá dove ho passato tre ore è splendida, ma certo la mia opinione é meno credibile di chi ci vive o ci lavora. Io - come ho giá più volte detto - al centro di Macerata ci ho lavorato per 18 lunghissimi anni, desiderando sempre di più di andarmene. Perché? Perché sono pazzo, direte lei e l'urbanista, magari anche 'grande psichiatra'. In realtá non é così: non potersi avvicinare al luogo di lavoro non più di 500 m, e poi dover per forza andare a piedi, e questo in salita, e questo con la pioggia, il sole, il vento, la grandine, l'afa, etc. etc., tutto ciò rappresenta una oggettiva difficoltá che l'urbanista Silvano non conosce né quanto a Macerata, perché come lui stesso ci dice ci viene una volta al mese per tagliare i capelli, ma nemmeno quanto a Corridonia, dove lavora lui, perché il suo studio, stando a quanto appare sul suo sito internet, é in una via della periferia, aperta (orrore!) al traffico veicolare,come pure a Corridonia é aperta al traffico la celebre piazza 'metafisica' progettata da celebre collega di Silvano. Quindi mi spiega perché io, che ho sperimentato sulla mia pelle e sulle mie gambe ciò che dico, dovrei fare ciò che dice l'urbanista, che non sa di cosa sta parlando? Perché io, che ho fatto le 'scalette' a piedi anche quattro volte al giorno per ANDARE A LAVORARE, dovrei dare retta ad uno che in cento ci va una volta al mese? E soprattutto, perché sbaglio se dico ciò che dico? -sempre l'architetto ironizza affermando che uno che compra una giacca da 600 € se ne frega dei 2€ del parcheggio. Ed anche qui sbaglia, almeno 3 volte. 1) perché infatti non sa che in centro ci sono negozi che vendono prodotti da quattro soldi: per chi compra una sciarpa da 5€ in saldo da Bulli e Pupe probabilmente anche il parcheggio incide. O no? 2) perché proprio chi hai soldi non viene più al centro di Macerata, potendo comodamente raggiungere localitá più accessibili: il ragionamento é 'ma chi me lo fa fare? Andiamo dove é più comodo'. 3) perché poi non si é accorto che infatti anche quei negozi che vendono giacche a 600€ sono tutt'altro che pieni ma anzi sono oramai, anche essi, tristemente vuoti. Ed infatti, capisco che lui non lo sappia, visto che a Macerata centro ci viene una volta al mese, per tagliare i capelli. Ed allora, magari, rinunci a pontificare: ci porti la sua testimonianza, ci dica che questa é la cittá che magari va bene PER UNO CHE NE USUFRUISCE OGNI TANTO COME LUI, e non per tutti quanti. Ora, immagino che anche quanto sopra non soddisferá i suoi esigentissmi canoni logico/dialettici, per cui aprirá ulteriori fronti di polemica e magari di insulto. Io, personalmente, la saluto: non amo le riunioni di condominio, specie quando c'é quello che notoriamente e volutamente le fa finire in rissa. Me ne andrò in qualche pub della periferia maceratese, sperando, magari, di non incontrarlo pure lì (magari lì fa il bravo perché tutti conoscono il suo vero nome) ........
    56 - Feb 16, 2013 - 8:59 Vai al commento »
    Egregio Robert Children, ennesimo anonimo con nome di fantasia, lei semplicemente di ciò che ho scritto non ha capito niente e mi fermo qui: vada a rileggere. Qui nessuno - e ribadisco nessuno - ha il monopolio della veritá o può 'spiegare' ad altri perché bisogni fare in un modo oppure in un altro. Qui al massimo tutti - e ribadisco tutti - esprimiamo legittime opinioni diverse e non dobbiamo insultare gli altri per questo. Sul tema del centro c'é un dato di fatto oggettivo: che il centro - detto sbrigativamente - é 'morto' e sono vent'anni che si pratica una certa disciplina dell'accesso. Ora ci sono almeno due ipotesi: continuare così o cambiare radicalmente sistema. Cosa fare? Secondo me l'esperienza ed il buon senso danno risposte obbligate. I topolini da cavia, negli esperimenti sull'apprendimento mediante esperienza, quando toccano la mela collegata alla corrente, prendono la scossa: in genere dopo qualche tentativo capiscono che devono toccare la mela 'giusta' e la scossa non la prendono più. I maceratesi o meglio l'amministrazione maceratese ed i suoi esagitati supporters, come per esempio alcuni commentatori di CM, se mi si consente il paragone, sono 20 anni che continuano a prendere la scossa andando a toccare sempre la mela 'sbagliata'. E ci fanno pure i saccenti!  
    57 - Feb 15, 2013 - 17:59 Vai al commento »
    @Riccardo Pietroni: lascia stare. E' una battaglia persa. Per uno come te (e come me) che dice le cose ovvie che dici tu (e sono anche io - grazie al fatto che probabilmente siamo coetanei - fra quelli che affollavano il centro nell'era "a.M.", cioè "ante Maulum") ci sono schiere di maceratesi masochisti pronti a dirti che sei un troglodita che vorrebbe andare in macchina anche al gabinetto, travisando i fatti, le affermazioni, e, soprattutto, non avendo alcun reale contatto con la realtà. Ho commentato altri articoli dicendo cose (assolutamente ovvie e scontate) molto simili alle tue, ed ho raccolto anche l'opinione contraria di un sedicente "grande urbanista" che frequenta il centro maceratese una volta al mese, dicendo ovviamente che va chiuso, e chiaramente ignorando del tutto le esigenze di chi in centro ci vive e magari - come ho fatto io per 18 anni - ci lavora. Lui però il suo studio ce l'ha in una tranquilla via periferica della città dove lavora. Della serie: "armiamoci e partite". Racconto invece una scena che ho visto stamattina alla garitta di Rampa Zara, che tutti potranno valutare per le loro conclusioni: una povera crista con evidente accento romano cercava di spiegare all'impiegato in garitta che un vigile urbano le aveva detto che probabilmente era entrata in uno dei varchi della z.t.l. soggetti a telecamere, e spiegava di averlo fatto per errore seguendo il navigatore satellitare, cercando di far capire quale dei varchi poteva essere quello superato per errore; questo per cercare di rimediare preventivamente ad un eventuale verbale. Dopo dieci minuti di tentativi, desisteva dall'idea e se ne andava; non era riuscita neppure a far capire dove era successa la cosa e quindi si era rassegnata all'idea di prendersi una multa. Ecco, dopo una scena così, la domanda che mi sono fatto è stata questa: ma chi glielo ha fatto fare, a questa povera disgraziata, di venire a Macerata? Poi non meravigliamoci se la città muore e se l'immagine del maceratese in giro per l'Italia è quella del gretto inospitale. Con buona pace dei grandi urbanisti.
  • Centro storico? Un patto fra bellezza e comodità

    58 - Feb 11, 2013 - 18:42 Vai al commento »
    @Cecco Angiolieri. Non ho nulla da aggiungere a quanto già detto, se non che ho capito benissimo chi è lei. Lei è il vicino di casa che nessuno vorrebbe mai incontrare ad una riunione di condominio. Lei è isolato non perchè non vi sia chi la pensa come lei (figuriamoci: i maceratesi da 20 anni premiano, sia pure in misura decrescente, le amministrazioni che hanno prodotto tutto ciò ....) ma perchè la sua intolleranza (che, mi creda, più di uno mi ha fatto notare sebbene non ve ne sia alcun bisogno, essendo palese) la fa stare bene solo in compagnia di soggetti come lei, in un continuo cortocircuito in cui lei e i suoi interlocutori vi date ragione l'un l'altro aumentando così l'incapacità di dialogare con chi, malauguratamente, porta un'idea o un concetto differente. Lei non vede argomentazioni perchè legge in modo preconcetto: non può esservi alcuna argomentazione in grado di convincere chi agisce in base ad una fede (nessun raziocinio quando la linea è "In hoc signo vinces"). Lei si trincera dietro l'anonimato (a parte che alle riunioni di condominio, dove magari occupa il palcoscenico per ore) e questo è tutto dire; eppure la capisco, perchè se per caso svelasse la sua identità e sempre se per caso gestisse un pubblico esercizio, un bar, un pub, probabilmente perderebbe clienti.
    59 - Feb 11, 2013 - 9:21 Vai al commento »
     @Cecco Angiolieri. Non è la prima volta che lei, in replica ad un mio commento, afferma che io non capirei "una mazza" [sic]  in tema di urbanistica, storia o quant'altro. Cosa rispondere al suo scomposto intervento che peraltro prevedevo in questi esatti termini già mentre scrivevo il mio commento un'ora fa? Innanzitutto che lei non ha affatto compreso nè lo spirito, nè la lettera, del commento in questione. Non tento neppure di spiegarglielo, magari qualcun altro animato da buon cuore provvederà (ammesso che lei, con le sue "abitudini" dialettiche, non abbia fatto terra bruciata intorno a sè come pure mi pare probabile). Secondariamente, che attendo già da mesi di conoscere le credenziali che fanno sì che lei si ritenga un degno portavoce di Georges Eugènes Haussmann o di Oscar Niemeyer, vista la saccenza con la quale lei aggredisce il prossimo che ha l'unico difetto di non pensarla come lei. Naturalmente, il tutto accompagnato con il suo vero nome e cognome: è pur vero che il suo alias la dice lunga sulla sua pretesa di "fustigare" il prossimo, ma a questo punto, vista l'insistenza delle sue invettive, sarebbe il caso che fustigasse almeno mettendoci la faccia.
    60 - Feb 11, 2013 - 8:02 Vai al commento »
    Un paio di settimane fa sono stato a Wien per qualche giorno; albergo sulla Kärtnerstrasse, una delle pochissime vie chiuse al traffico nel centro di Wien, a pochi passi dalla Stephansplatz. Sono andato - per motivi troppo lunghi da spiegare e contrariamente alle mie abitudini - in auto, e reduce dalle esperienze maceratesi, mi ero preparato ad abbandonare l'auto in Stiria e proseguire in autostop (!) Al contrario, innanzitutto ho constatato come il centro sia sostanzialmente tutto aperto al traffico, tanto che la via posteriore dell'hotel era aperta (pensa un po'!), e poi ho comodamente parcheggiato in uno dei tanti parcheggi sotterranei a pochi metri dall'hotel! E Wien ha: un servizio di tram (Strassenbahn) che tutti conoscono, che arriva dappertutto; una metropolitana (U-bahn) con 5 o 6 linee; autobus a gogo. Situazione simile a Paris, dove vado tutti gli anni, città che non ha affatto un'isola pedonale (e qui abbiamo ben 15 linee di metro). Ora, se in due capitali europee l'uso dell'auto non è osteggiato, pur in presenza di servizi pubblici di prim'ordine, cosa fa avere ai maceratesi la pretesa, da un lato presuntuosa, dall'altro palesemente autolesionistica, di voler inibire l'uso dell'auto praticamente per tutta la città? Cosa avranno mai quei 'coppi' del centro maceratese in più rispetto al centro di capitali europee dove non c'è tutto questo accanimento? La differenza è la miopia degli amministratori e l'autolesionismo ed il provincialismo dei maceratesi, la mentalità del 'Paese mio che stai sulla collina/disteso come un vecchio addormentato', sbandierata come vanto senza accorgersi che in realtà rappresenta il certificato di morte di questa 'città'.
    61 - Feb 9, 2013 - 23:58 Vai al commento »
    Il ragionamento di Liuti parte dalla oramai inevitabile constatazione della realtá e della sua più probabile causa (cioé che la gente va dove le é più comodo andare), poi si perde in un contorto ragionamento per caldeggiare l'ennesimo parcheggio esterno alla cittá dove la gente 'dovrebbe' per forza andare per salire al centro. Come se non ce ne fossero giá abbastanza, di fatto inutilizzati. Afferma Liuti che il comune non può fare nulla: falso! Il Comune può agire giá domani liberalizzando la sosta nella prossimitá del centro (mura, quartieri satelliti) dove oggi si parcheggia solo a pagamento.  Afferma Liuti che l'apertura del centro alle auto non serve perché la sera dopo cena non si trova comunque un posto: sbagliato! Primo perché il centro si vivacizza un po' solo quando é aperto, cioé dalle 13 alle 16 e dopo cena; poi perché intanto facciamo entrare la gente, quando avremo riempito tutto chi non troverá posto resterá fuori ma intanto abbiamo fatto entrare anche tanti che invece, a centro chiuso, sarebbero restati fuori pure loro. Non c'é dubbio che la prima cosa da fare sia invertire la tendenza, aprire il centro per quanto possibile, togliere di mezzo le strisce blu e le limitazioni della sosta che da quasi 20 anni asfissiano Macerata. Perché una casa comoda sará brutta, non so (perché? qualcuno me lo deve spiegare, perché é tutt'altro che scontato), ma una casa bellissima (e pure questo é tutto da dimostrare) ma deserta non capisco a chi serva, visto che tutta 'sta gente che paga il biglietto per vederla neppure la vedo .......
  • Chiude anche il Bar Pierino
    in un centro storico da rivedere

    62 - Feb 5, 2013 - 21:29 Vai al commento »
    Il povero Pierino é l'ennesima vittima della ottusa guerra all'accesso veicolare alla cittá portata avanti ad oltranza dalle amministrazioni comunali in carica da Maulo in poi. La gente in centro non ci va perché non può entrarci in auto o non può quanto meno lasciarla gratis in prossimitá del centro (cioé delle mura). Macerata é una cittá svantaggiata dalla natura (é in salita!!) ed affossata dall'ideologia e dalla mancanza di iniziative: mai fatte neppure le infrastrutture indispensabili come le scale mobili che hanno fatto da oltre dieci anni pure a Camerino, non parliamo di un servizio di autobus degno di questo nome.  La fuga dal centro ne é la inevitabile e - fin dal principio - prevedibile conseguenza.
  • “Via libera alle auto in centro storico”
    50 commercianti alla riunione in Comune

    63 - Dic 1, 2012 - 20:55 Vai al commento »
    La scoperta dell'acqua calda. Che il deserto odierno del centro maceratese sia l'effetto devastante della decisione di chiuderlo risalente alla preistoria dell'era Maulo (preistoria di ideologia, eravamo negli anni '90 ed imperavano visioni integraliste di 'novitá' come l'ambientalismo militante che doveva essere imposto 'manu militari' a tutto e tutti, per 'educare' il popolo bue; preistoria intellettuale: a momenti c'era ancora il muro di Berlino e regnava un atteggiamento di assoluta intolleranza verso opinioni diverse da quelle dell'amministrazione) lo sanno tutti, pure le pietre, pure i bambini. Gli unici che non lo sanno, forse, sono solo gli amministratori maceratesi. Oltretutto la blindatura del centro sarebbe stata approvata dai cittadini, se per esempio gli stessi fossero stati consultati in merito in questi lunghi 20 anni? Siamo sicuri che questa impopolare e sbagliata posizione aprioristica sia anche democratica? Facciamo un referendum sulla questione e magari vedremo ..... Ed ancora: in 20 anni di blindatura si é almeno fatto qualche cosa per offrire mezzi alternativi di accesso al centro storico? Autobus? Scale mobili? Qualcosa che non obblighi i cittadini a spolmonarsi bestemmiando per le coste cittadine??? Nulla di nulla ..... Ecco, oggi o si cambia radicalmente marcia (aprendo tutto ciò che si può, cancellando le strisce blu) - ma non sembra dai balbettii degli assessori che sia stata ancora ben compresa la situazione - o si muore, o meglio: Macerata muore ...
  • Centro gremito, parcheggi chiusi
    e auto multate

    64 - Nov 26, 2012 - 21:06 Vai al commento »
    Tipico esempio dell'autolesionismo masochistico maceratese ....
  • L’amministrazione attiva la Ztl
    I commercianti spengono le luminarie

    65 - Nov 23, 2012 - 15:17 Vai al commento »
    Alle lamentele dei commercianti per la z.t.l. della domenica pomeriggio aggiungo quella di un residente, cioè io, che tutte le domeniche pomeriggio è costretto a scegliere fra due alternative: o restare segregato in casa oppure uscire con l'auto e rientrare soltanto dopo la fine della z.t.l. (cioè dopo le 20,00). L'amministrazione civitanovese, infatti, non ha mai tenuto in alcuna considerazione l'esigenza di mobilità dei residenti, che possono avere ragione, per qualsiasi motivo, di usare l'auto per andare da qualche parte, ma che poi, una volta usciti, non possono rientrare sia perchè non è consentito l'accesso neppure a loro (gli arzilli vecchietti che presidiano gli ingressi in luogo dei vigili urbani, infatti, sono inflessibili e non sentono ragioni), sia perchè per effetto della z.t.l. il traffico si moltiplica a dismisura ed il centro cittadino diventa irraggiungibile. Quindi, in sostanza, da anni i residenti attendono che a Civitanova venga fatto ciò che in tutte le città si fa CONTEMPORANEAMENTE all'istituzione della z.t.l., cioè i permessi per i residenti e comunque una normativa a tutela dei residenti.  
  • Cade durante un’arrampicata
    Muore l’avvocato Torquato Sartori

    66 - Ott 15, 2012 - 10:01 Vai al commento »
    Mi associo alle parole di cordoglio e di sgomento di Colleghi; avevo parlato con il caro Totò proprio venerdì sera, a Camerino, nel corso di un concerto cui era venuto ad assistere, e come sempre era stato simpatico, pungente nelle critiche al declino della professione ........ arrivederci caro Avvocato Sartori ....... che la terra Le sia lieve .......
  • Macerata peggiora
    Siamo al delirio culturale

    67 - Ott 14, 2012 - 19:16 Vai al commento »
    Alle parole di Marco Ricci, che sottoscrivo al 100% da (ex) maceratese trasferitosi ben 8 anni fa a Civitanova Marche (quindi atipico....), aggiungo solo la constatazione di quanto Macerata diventi sempre più inaccessibile di giorno in giorno: un po' come il "salotto buono" che negli anni '50 veniva tenuto rigorosamente sempre chiuso ed alla fine stava lì solo a prendere la polvere e le ragnatele .... e se magari andavi a guardare, dentro c'erano solo i mobili da quattro soldi del "buffet" e del "controbuffet" che tanto andavano di moda all'epoca ma non valevano nulla. 
  • GIU’ LA SARACINESCA
    In centro la Macerata che chiude

    68 - Set 28, 2012 - 13:25 Vai al commento »
    Egregio e tuttora anonimo Castigamatti: 1) ti tranquillizzo, non era mia intenzione convincerti di nulla. So che non cambierai mai opinione, neppure davanti all'evidenza. 2) l'uso del nome di fantasia coincide quasi sempre con i commenti più sgarbati (a dire poco), arroganti e violenti che vengono postati qui e altrove; quasi a dire che dietro l'anonimato il commentatore perde tutti i freni inibitori e si permette di superare i limiti della tolleranza, della civiltà e dell'educazione. Ecco perchè secondo me proprio quelli andrebbero proibiti: e non dirmi che i liberi professionisti sono più liberi di un lavoratore dipendente, caso mai il contrario, perchè il dipendente non può certo essere licenziato per un commento su internet, salvo casi particolari e direi eccezionali, mentre invece un cliente (che non è obbligato a servirsi di un avvocato/commercialista/geometra/architetto/etc.) può mollarlo quando crede, anche a causa di un commento su C.M., senza alcuna spiegazione. 3)prendo atto, infine, che quello delle manine è solo un problema tuo e di qualche altro. 
    69 - Set 28, 2012 - 10:14 Vai al commento »
    Egregio e tuttora anonimo Castigamatti, prendo spunto dalla fine del tuo ultimo commento per ricordare il noto detto "excusatio non petita accusatio manifesta": che mi frega a me del fatto che tu non metti mai per principio la spunta sulle manine? ne ho mai parlato? piuttosto tu ed altri vi siete lambiccati a lungo il cervello su questo argomento, forse sgomenti per il fatto che un'opinione a voi sgradita (la mia) venisse approvata con questo metodo del quale si può dire che sarà forse discutibile, ma di certo non più di chi continua a commentare in modo altrettanto anonimo (esattamente come le "manine"), e questo già - a mio giudizio - la dice lunga sul metodo e sulla scarsa convinzione delle proprie idee dei commentatori fantasma (come tu tuttora permani) che sotto a quello che dice non ci mettono neppure non dico la faccia, ma nemmeno la firma. Manco si trattasse di confessare peccati mortali o imbarazzanti avventure da Decamerone .......  Premessa a parte, devo dire che oltre ai due metodi già illustrati (il parlare d'altro e l'attribuire alla controparte concetti che non ha espresso) ce n'è un altro, che si usa quando si è alle strette e non si hanno argomenti: buttare tutto in cagnara, insultare ed alzare la voce. Esattamente ciò che leggo nel tuo ultimo commento, nel quale mi dai del "caffettaro solitamente munito di auto fuori misura" (ma che ne sai tu? sono anni che - pur possedendo una normalissima auto - viaggio in treno da Civitanova, luogo della mia residenza, a Macerata .......) oppure sostieni che non sono mai uscito dallo studio (vabè, questa si commenta da sola) e continui a fare finta di non capire ciò che io ho detto veramente. E poi: dove sta scritto che un utente di un negozio che per caso potesse parcheggiare in piazza debba per forza lasciare la macchina lì tutto il giorno? questo è ciò che sembra emergere dalla tua affermazione che "se apri il centro a tutti ed in qualsiasi ora, dopo dieci minuti non c'è più posto per nessuno": a parte il fatto che ci sarebbero dei posti in più rispetto ad oggi, ma poi se uno va in centro per fare una cosa, se trova un posto lo occupa, fa la cosa che deve fare e poi se ne va, con un ricambio fisiologico magari incentivato dall'uso del "disco orario" ....... non mi sembra così assurdo o complicato. Se non trova posto si arrangerà diversamente, magari parcheggerà dove oggi è costretto a parcheggiare obbligatoriamente. Insomma: aprire il centro significa aumentare l'accessibilità anche a chi va in macchina. Quanto ai negozi: come ho già detto e constatato in anni e anni di frequentazione "sul posto" (ed anche fuori dallo studio, che peraltro era a 20 metri da piazza della Libertà), il centro rivive quando è aperto alle macchine. Probabilmente oggi i negozi non ne usufruiscono, perchè il centro è aperto dalle 13,00 alle 16,00 o giù di lì; se fosse aperto sempre magari anche i negozi ne potrebbero beneficiare. Perchè se uno deve fare una compera veloce ed ha modo di lasciare la macchina non dico DAVANTI (cosa che NON HO MAI DETTO) ma "vicino" al negozio del centro, forse la sua compera la farà lì e non al Cityper. Forse:  non c'è certezza del risultato, specie dopo anni di questa situazione, ma caso mai la certezza del contrario, e cioè che questo sistema ha ucciso Macerata. Maulo: lo nomino perchè rappresenta un ideale spartiacque tra un prima ed un dopo nel quale le sue scellerate decisioni sono state confermate anche da altre amministrazioni. Non se la prenda quindi il buon Maulo, ma prima di lui si stava meglio.  
    70 - Set 27, 2012 - 22:24 Vai al commento »
    Egregio anonimo "Castigamatti", ti ringrazio del voto ("già meglio") che mi attribuisci così cortesemente, ma non so cosa ti induca a pensare che le posizioni (di chi poi? questa volta ho volutamente rifiutato polemiche personali che in genere impazzano in questo sito) si avvicinino. Io ho solo ribadito ciò che ho sempre sostenuto (insieme a molti altri, per la verità) sul centro storico morto e sepolto, precisando ciò che magari altri hanno distorto. Non mi pare neppure molto logica la tua affermazione che "risolvendo i tuoi [cioè i miei, n.d.r.] problemi di accesso non si risolvono quelli commerciali. E sono quelli che ora ci interessano". Caso mai il contrario: risolvendo i problemi di accesso (i miei come quelli di tutti) si potrà incentivare il commercio; quanto al fatto che "sono quelli che ora ci [cioè: TI] interessano", ho già spiegato che vivere il centro storico non significa solo consumare, ma magari andare a fare due chiacchiere con gli amici, cosa impedita proprio dai "problemi di accesso". Il che è gravissimo: di fatto a Macerata è impedita la libertà (anche costituzionale) di circolazione e movimento del cittadino. Mi pare che il tuo sia un discorso poco logico e molto ideologico. Come tanti altri che ho sentito in verità. Il massimo (la prova provata), poi, la conclusione: "le quattro mamme con la carrozzina" (immagine idilliaca che dubito vedrai al centro storico, a meno che le mamme in questione non si imbraccino figli e carrozzina sulla pendenza himalayana delle celeberrime scalette) forse sono proprio tra le vittime della blindatura, e poi, scusa, perchè le "mamme con carrozzina" sarebbero preferibili a chi magari vuole solo andare a prendersi un caffè o un aperitivo senza carrozzine e quant'altro? Non è demagogia spicciola la tua?
    71 - Set 27, 2012 - 21:50 Vai al commento »
    Quando non si hanno grandi argomenti e purtuttavia si vuol avere ragione per forza si adottano alcune tecniche, due di queste sono il parlare d'altro e l'attribuire all'interlocutore un concetto diverso da quello che ha espresso. Quanto al primo sistema: si dice che la vera colpa del deserto del centro storico maceratese è la crisi, la mancanza di reddito, i costi troppo alti dei negozi, etc. etc. Tutto vero. Diamo per scontato che questi fattori siano effettivamente esistenti, ma non dimentichiamo però che a Macerata - oltre a tutti questi problemi - c'è un problema in più. La oggettiva difficoltà di accesso al centro. Che fa la differenza fra il deserto maceratese e la migliore situazione di altre città. E' come dire che un centometrista che deve correre i 100 metri con una gamba rotta vada volutamente a rompersi pure l'altra prima della gara! Se la situazione è quella che è, di crisi dei consumi etc. etc., a maggior ragion forse non è il caso di rendere ancora più difficile consumare a Macerata centro con ponti levatoi, fossati e coccodrilli. Ma poi perchè parlare solo di "consumi"? la gente può andare in centro anche solo per incontrarsi e farsi due chiacchiere: anche questo è impedito dalla crisi? no, cari signori che volete "parlare d'altro": questo è impedito proprio e solo dalla blindatura post mauliana! e non venitemi a raccontare palle: la gente in centro non ci va più neppure per incontrarsi e decidere dove andare a fare una serata (cosa che invece avveniva regolarmente fino alla fine degli anni '80), e se proprio vogliamo dirla tutta, l'asfittico centro maceratese si rianima un po' solo dalle 13,00 alle 16,00, guardacaso quando ci puoi andare in macchina! E parlo a ragion veduta: ora che non ci lavoro più, ogni tanto un salto ce lo faccio proprio a quell'ora, magari per andare alle Poste Centrali. In altri orari, nemmeno mi azzardo! Quanto al secondo: io non ho mai chiesto di far transitare i tir in Corso Matteotti, nè di riaprire sempre e comunque tutto il centro maceratese, come mi si vuol attribuire; io ho sempre chiesto di consentire un maggiore accesso magari ad alcune qualificate categorie di suoi fruitori, di togliere tutti i parcheggi a pagamento che oramai sono in tutto l'abitato urbano maceratese; in sostanza di sbloccare un po' questa città. Invece vedo la tendenza opposta, fra telecamere, zone blu etc. etc. Concludo: l'apertura/sblindatura del centro non sarà la panacea di tutto, c'è la crisi, lo sappiamo, ma Macerata ha già una gamba rotta per natura e parte svantaggiata; anni e anni di questa demenziale politica hanno rotto volutamente pure l'altra, ed ora non lamentiamoci se Usain Bolt vince i 100 metri e noi siamo un cimitero a cielo aperto. 
    72 - Set 25, 2012 - 9:17 Vai al commento »
    @filosofo: premesso che non è necessario trovarsi per forza d'accordo su qualcosa, ma può rimanersi, civilmente, in disaccordo, forse non sono stato chiaro sul fatto che lo spostamento a Piediripa o altrove di attività commerciali/professionali è una manovra difensiva resa necessaria non tanto da un destino ontologicamente prestabilito (cioè che deve essere così per forza), quanto dalla delirante politica della viabilità/sosta/mezzi pubblici delle ultime amministrazioni maceratesi. Cioè: sarebbe molto bello poter lavorare bene nel centro storico, ma siccome non lo si può fare, allora si va via. Certo: nessuno pretenderebbe mai che un negozio Ikea apra in Piazza della Libertà: la tipologia di commercio sarebbe incompatibile (già per la grandezza dei mezzi di trasporto coinvolti) con l'urbanistica del centro. Ma di qui a dire che un commercialista/avvocato/commerciante di biancheria è costretto a spostarsi altrove perchè per tutti (quindi anche per lui e i potenziali clienti) il centro è inaccessibile ce ne corre. Questa seconda ipotesi è quella attualmente praticata "manu militari" dalle ultime amministrazioni maceratesi p.M. (post Maulum), ed i risultati sono questi. 
    73 - Set 24, 2012 - 22:15 Vai al commento »
    Ma, scusate .... ma cosa pensavate che sarebbe successo dopo quasi 20 anni di blindatura del centro storico contraddistinta da: -aumento delle zone interdette al traffico; -regime di sosta a pagamento in tutto il centro storico ed anche per gran parte della periferia a ridosso delle mura salvo sporadiche ed insufficienti zone; -politica dei permessi inesistente: i permessi vengono rilasciati solo ai "residenti" senza considerare tali i dipendenti, gli autonomi ed i professionisti che hanno la loro base lavorativa in centro; -assenza di un vero servizio di mezzi pubblici degno di questo nome e di una città, magari ancora per poco, capoluogo di provincia (vedi Ancona per esempio). Probabilmente, per una diplomazia degna di miglior causa, l'autore dell'articolo non si è sentito di dare la colpa di questa situazione al vero colpevole: l'amministrazione maceratese dal 1993/1994 in poi ("post Maulum") senza alcuna soluzione di continuità. Ma come potrebbe sperarsi che qualcuno prenda la macchina dalla periferia o da altre città, parcheggi nei parcheggi a pagamento ad un chilometro dal centro e si faccia tutta la strada con una pendenza quasi alpina (con la pioggia, con il vento, con il sole a picco!) per comperare un paio di mutande o per andare in banca (non è casuale la progressiva chiusura di tutti gli sportelli del centro: la banca cerca di rendersi più accessibile per il cliente, mica sono scemi!)? Perchè un povero cristo dovrebbe spendere, in questo tempo di crisi, oltre al prezzo dei carburanti, anche quegli euro di parcheggio che rappresentano un vero e proprio pizzo comunale per andare  prendere un caffè in centro quando può farlo senza tante complicazioni da un'altra parte? Ma chi è quel padreterno che non ha neppure lontanamente immaginato ciò che oggi è triste, tristissima realtà, cioè che tutti FUGGONO dal centro storico di Macerata per andare in luoghi più comodi, e che era fin troppo prevedibile quando si prendevano con leggerezza decisioni scellerate per la città? Chi è quell'indottrinato catechizzato che suppone che la gente debba "soffrire" su per le scalette per andare per forza nel centro cittadino?  Ad agosto ho trasferito la mia attività professionale a Piediripa e sono .... rinato! Nessuna scarpinata per andare a lavorare; parcheggio gratis senza problemi; il pozzetto degli spicci per il parcheggio, in macchina, che prima durava due giorni, è sempre pieno ..... Questa è la triste, tristissima realtà: serve una reale e totale inversione di tendenza, sblindare tutto ciò che si può, aprire tutto ciò che si può aprire, togliere tutte le strisce blu che si possono togliere, e non sperare che offrendo manifestazioni demenziali il "popolo bue" accorra a frotte in uno dei luoghi più inaccessibili che io conosca (e lo conosco bene, ci ho lavorato per 18 anni!), cioè il "cucuzzolo" di Macerata, oppure che la gente parcheggi a Villa Potenza per salire al centro! 
  • Pippo Baudo a Castelraimondo
    “Torno con Il Viaggio
    in questa terra di eccellenze”

    74 - Set 24, 2012 - 19:14 Vai al commento »
    'Caro' Pippo il Catanese, dopo 50 anni (50!!!!) che imperversi in tv - quando hai iniziato io non ero ancora nato!!! - con i tuoi programma misti di banalitá e presunzione, dopo 50 anni che ci propini il c.d. 'Nazional popolare' (cioè la tv spazzatura ante litteram) ancora hai il coraggio di andare in tv? Ma una bella casa di riposo proprio no? Alla tua etá magari un bel brodino caldo e magari raccontare a chi ha voglia di starti a sentire dei 'bei tempi andati' ...... Dai Pippo, su, falla finita una buona volta! Ri-ti-ra-ti!!!!7
  • Raccolta differenziata
    Scattano i controlli e le prime sanzioni

    75 - Set 2, 2012 - 0:24 Vai al commento »
    L'ho sempre fatto (dormire tranquillo).
    76 - Set 1, 2012 - 21:58 Vai al commento »
    A Cerasi non replico più: non saprei in che lingua farlo. A Robert, però, faccio presente che di scivolata in scivolata (sugli specchi) finalmente ha deciso di fare la cosa giusta, cioè smetterla di tentare di impedire al suo prossimo (nel caso specifico: me; chissà però a quanti altri sarà capitato di imbattersi negli atteggiamenti di Robert o tipi come lui) di esprimere un'opinione a lui sgradita. E forse, smettendola, smetterà anche di dire falsità: "l'apertura mentale dei più" è quella che si è concretizzata, FIN DAL PRIMO COMMENTO SUCCESSIVO AL MIO, nell'insulto e nell'inaccettabilità proclamata di un'alternativa al sistema oggi praticato. Perchè? mistero (tuttora tale). E quanto - infine - alla mia decisione di non parlare di miei parenti stretti con uno sconosciuto nel bel mezzo di una rissa in un sito internet, dovrebbe ben capirla proprio Robert, che all'80mo commento di questo articolo ancora non ci dice neppure COME SI CHIAMA per davvero.  
    77 - Set 1, 2012 - 12:22 Vai al commento »
    Egregio Robert, a quanto pare lei, non contento di aver visto dimostrate in un precedente commento due sue clamorose "sviste", continua ad errare. Ottimo il suo compitino, a parte qualche imprecisione su cui meglio appresso, ma lei dimentica un concetto fondamentale: se io parlo malissimo (ammettiamo come dice lei: in modo terrificante) della raccolta differenziata porta a porta, è lei - che è un semplice interlocutore, in teoria disinteressato personalmente all'argomento - che ha automaticamente il diritto di insultarmi? Tutti i miei commenti sarcastici e carichi di invettive o quel che vuole lei NON SONO MAI STATI DIRETTI AD UN ALTRO INTERLOCUTORE SE NON DOPO CHE QUEST'ULTIMO AVEVA INSULTATO ME. VADA A LEGGERE. Facciamo qualche esempio. Due donne parlano di Belen ed una delle due dice che è una zoccola. Questo autorizza lei, che ascolta il discorso o vi partecipa, a dir loro che sono due mignotte? non credo. Lei potrà partecipare alla discussione sostenendo le sue tesi, ma se insulta per primo una delle due è un cafone. Punto. Siamo al bar. Uno dice che la Juventus è una squadra di ladri. Lei si gira e gli dice "stronzo"? Se lo fa è un cafone. La prova della sua mala fede è nella incompletezza del suo compitino. Rosso50  infatti non si "incazza" dopo una sequela di insulti, ma fin DAL SUO PRIMO COMMENTO, cioè il secondo della serie, che testualmente le trascrivo in stralcio per quanto ci interessa:  "Mi sa tanto che qui di OTTUSO C'E' SOLO LA TUA TESTA. [...] Ma ahimè, siamo in Italia, la terra dell'assurdo dove si pretende che ci si venga a pulire il sedere DOPO AVER CAGATO". Ora, Robert, risponda: in che modo il mio precedente e fino ad allora unico commento poteva aver offeso Rosso50? Ed il commento di Rosso50 è un commento costruttivo o comunque può ritenersi non offensivo? E così tutti i successivi interventi dei vari anonimi (categoria alla quale lei pure si iscrive). Cioè: se si dice una cosa contro la differenziata tutti coloro che sono a favore della differenziata possono insultare colui che protesta? Oppure si può parlare della differenziata solo come permettono i vari robert, cecco (Angiolieri? D'Ascoli?), filosofo, Cerasi etc. etc.? E la libertà di espressione dove va a finire? Signori cari, questo - sia pure sotto il profilo minimo di una risibile discussione sul nulla in un sito internet - si chiama fascismo. Parli di ciò che dico io come dico io, sennò mi sento autorizzato ad insultarti fino a quando non te ne stai zitto. Se fosse come dice lei la satira e la critica aspra al "sistema" (di cui - a meno che non confessi legami lavorativi finora ignoti con il sistema della raccolta "porta a porta" - lei non fa parte) sarebbero consentite solo entro certi limiti, e quindi per esempio non potremmo vedere la Guzzanti imitare aspramente Berlusconi (tanto per fare un esempio), se non a pena di sentirsi (legittimamente, secondo quanto dice lei) insultare per strada: allora non ci lamentiamo degli editti bulgari di Berlusconi, per favore. Preciso che detesto Berlusconi all'ennesima potenza, ma del pari e proprio per questo detesto quelli che si comportano come Berlusconi dopo averlo stigmatizzato. E questo perchè ciascuno vede il "fascismo" degli altri, ma ahimè non si accorge del proprio. Quindi, io non ho scatenato alcuna rissa, ma ho solo posto con modi "forti" (anche perchè sono stufo delle liturgie "politically correct" per le quali il cittadino - già vessato in ogni nanosecondo della propria vita - deve soffrire/godere pure nel momento in cui butta la spazzatura seguendo prescrizioni da ministero della repubblica popolare cinese: di qui il mio accenno al masochismo visto che ad alcuni piace vivere così) ma pur sempre civili un problema, criticato l'istituzione (e quindi nessuno degli interlocutori poi costituitisi nel discorso) e proposto una semplice soluzione. Chi voleva poteva spiegare - cosa che ancora NON E' AVVENUTA - senza insultare (a meno che io non l'avessi insultato per primo)  perchè la raccolta porta a porta DEVE necessariamente essere preferita: lei dice che costa meno, a me risulta il contrario; di certo è più scomoda. Sono rientrato ieri dalle vacanze ed ho già tre sacchi di giallo sul balcone che NON POTRO' SCARICARE prima di lunedì, e se permette, se a qualcuno ciò può non dare fastidio e magari fare piacere, a me DISTURBA e pure molto (anche se il giallo "non deve puzzare"), soprattutto perchè la soluzione semplice (cassonetti differenziati) c'è ma ne è imposta senza una reale ragione una diversa molto più scomoda. E che mi dice poi della stucchevole polemica "cerasiana" sui titoli di studio? anche quella l'ho provocata io? cioè: se uno scrive due parole in latino (il cui uso aiuta perchè esprime un concetto in modo molto più sintetico .....) automaticamente chiunque è autorizzato a dirgli che "saprà due parole in latino" ma del resto "NON SA UNA MAZZA"???   Infine una chiosa su mio padre l'organista, Corridonia etc. etc.: nel momento in cui un anonimo (cioè un illustre sconosciuto) si mette a parlare della mia famiglia, su un sito internet, in un contesto di rissa NON CERCATO NE' CREATO DA ME, cosa che personalmente non trovo nè educata nè gentile (a proposito del cercare le amicizie!), di certo non mi metto ad alimentare la conversazione sull'argomento.  Però se vuole possiamo parlare di lei, dei suoi genitori, dei suoi nonni o di chi vuole. 
    78 - Set 1, 2012 - 9:56 Vai al commento »
    Egregio cecco, i miei maestri di vita e di professione mi hanno sempre insegnato che è meglio dire 'forse non mi sono spiegato bene' piuttosto che 'tu non hai capito', anche se immagino lei usi sempre la seconda espressione nelle sue discussioni come quelle al bar dello sport. Sbagliando, quanto meno in questo caso, nel quale da capire c'era ben poco, visto che nei suoi 43mo e 51mo commenti lei ha balbettato alcune frasette che tutto erano fuorchè comprensibili e tutto erano fuorchè tali da spiegare PERCHE' questo sistema sia insostituibile, ma sembravano provenire dai vari catechismi ad uso dei militanti di associazioni ambientalistiche e simili. Anzi, il 53mo commento inizia con una simpatica offesa nei miei confronti (che non capirei 'una mazza' di urbanistica etc. etc.) che immagino lei si sia permesso quale epigono del barone di  Haussmann o come assistente sul campo di Oscar Niemeyer (esticazzi! Direbbe il Grande Capo) dopo la quale, onestamente, passa pure la voglia di leggere il resto (cosa che, ciononostante, ho fatto). Costi-benefici, quindi? Cioè secondo lei, svuotare i cassonetti due volte a settimana costa di piú - e produce meno benefici (fra i quali spero sia contemplata anche la comodità per l'utente) - che il passare casa/casa due volte settimane a raccogliere sacchetti? Ma dai ..... Ma ci crede? Anzi, caso mai sarà il contrario, secondo me. Piuttosto a questo punto mi sorge un dubbio: ma lei lavora per il porta a porta? P.s. Non citi Manzoni, Cerasi potrebbe prenderla male. 
    79 - Ago 31, 2012 - 20:17 Vai al commento »
    E mamma mia, Cerasi, ma non le sta bene niente! lei è una polemica continua vivente! e se uno dice una parola in latino, non va bene, se tira fuori Mozart (Mozart! ci rendiamo conto? lo conoscono pure le pietre .... avessi tirato fuori, che so, Carlo Gesualdo da Venosa o Dieterich Buxtehude .... ma Mozart!) non va bene ..... ma insomma, mi dica: quale è l'unico codice linguistico che le sta bene? dobbiamo parlare come i personaggi dei programmi della De Filippi o della D'Urso che non azzeccano un congiuntivo oppure è troppo pure questo? e suvvia, si tranquillizzi .... esca e vada a farsi un giro per "Sagnulià" ...... non si arrabbi più per favore ..... p.s.: per quel commento che tanto la irrita ho impiegato al massimo 10 minuti oggi pomeriggio, al rientro a casa, dopo la doccia, dopo aver disfatto le valigie e dopo aver fatto altre cento cose ...... 
    80 - Ago 31, 2012 - 17:04 Vai al commento »
    Dopo l'inquietante scambio di "opinioni" che precede (meglio sarebbe chiamarlo rissa da stadio) vanno tratte alcune conclusioni. I temi in discussione, alla fine, erano tre: 1) la raccolta "porta a porta", 2) la crisi del centro storico, 3) il valore dei titoli di studio (lauree nello specifico). Il mio primo commento voleva solo criticare l'attuale sistema di raccolta porta a porta, in favore se possibile di un sistema più comodo per l'utente (mediante cassonetti differenziati in prossimità delle abitazioni); successivamente ho incidentalmente spiegato perchè mi trasferivo a Piediripa a lavorare, in relazione alla mia esigenza di smaltire ivi dei cartoni ed è quindi sorto il secondo tema. Dalle reazioni che sono seguite, decisamente agitate (cito solo alcuni autori di commenti al limite, o oltre il limite, dell'insulto: Rosso50 commento n. 2 e n. 16; Gianfranco Cerasi commento n. 29; sirandrew commento n. 35; cecco commento n. 52; Cerasi commento n. 58: chi vuole li vada a leggere se crede) ho avuto la decisa sensazione di aver toccato degli argomenti "tabù", o meglio di aver osato esprimere un'opinione non esprimibile. Ascrivo questo atteggiamento intollerante al fatto che entrambe le tematiche sono strettamente collegate ad una visione "integralista" dell'ambientalismo tipica di alcune frange politiche e sociali; sta di fatto che una semplice ipotesi per entrambi i problemi (mettere 'sti famosi cassonetti e sblindare un po' il centro maceratese, di cui tutti dicono che oramai è morto e sepolto) ha suscitato reazioni tipiche di una curva da stadio piuttosto che un pacato confronto di opinioni. Qualche precisazione: 1) dice tale Robert che non ho saputo sostenere la mia opinione: lo creda pure, se vuole, ma se rilegge i commenti scoprirà che è esattamente il contrario, perchè alla fine, non ho fatto altro che CHIEDERE per quale ragione indiscutibile non si potevano mettere i cassonetti invece che proseguire con il porta a porta, in un commento (n. 41) diretto a cecco; in successivo commento, il 45, richiedevo ulteriori chiarimenti a cecco, che aveva abbozzato una risposta balbuziente ed insufficiente. Orbene, caro Robert, alla mia semplicissima richiesta NESSUNO HA RISPOSTO; tragga lei le sue conclusioni. Sul fatto che scaricare la spazzatura quando si vuole in un cassonetto è più comodo che farlo a piacimento del Con.sma.ri. di mattina presto credo che si possa ragionevolmente concordare e non servano dimostrazioni. O anche no, volendo, ma mi sembra abbastanza evidente da sè. 2) nella foga "argomentativa" il Cerasi mi attribuisce "paragoni idioti e fuorvianti" fra città diverse (Macerata e Civitanova nella specie); non so se detto paragone sia come lo definisce Cerasi, non mi ergo a giudice (come Cerasi fa sempre), ma di certo so che non l'ho fatto io, avendolo fatto il sedicente "filosofo" nel suo 51° commento in cui confronta ben 3 città (con tanto di elenco numerato): Macerata, Corridonia e Civitanova. In un successivo commento (il 55°) io facevo una precisazione su quanto affermato da filosofo su Civitanova (e cioè che lì la vita c'è sempre e non solo quando c'è z.t.l.); quindi Cerasi commenta senza sapere chi dice le cose che lui commenta! 3) sempre il Robert (ma anche altri per la verità) mi attribuisce visite "bigiornaliere dal barbiere" prendendo spunto da una imprecisa formulazione del mio pur sempre comprensibile 54° commento, nel quale dicevo a cecco che se lui in centro ci va per andare dal barbiere io ci andavo mattina e pomeriggio (per lavorare). Il concetto era chiaro (chi va due volte al giorno dal barbiere? nessuno!), ma l'ho precisato nel 56° commento dove ho spiegato chiaramente l'errore precedente e chiarito definitivamente la questione. Quindi in sostanza Robert commenta senza neppure leggere tutti i commenti! Mi fermo qui e vado alla conclusione. La libertà di espressione vuole che si possa parlare di tutto senza dover subire la "violenza verbale" dell'insulto specie se proveniente da soggetto anonimo (quali sono tutti quelli - ad eccezione di Cerasi in verità - che hanno dato il meglio di sè in questa rissa): tentare di imporre ad un interlocutore il silenzio con insulti e offese varie è atto intollerabile in democrazia. Probabilmente questi sono gli stessi che poi si stracciano le vesti quando si impedisce loro di parlare. D'altra parte, poi, non lamentiamoci se l'immagine del maceratese in giro per l'Italia è quella di un gretto vergaro ruspante sospettoso e diffidente di tutto e tutti; se uno legge il papiro di commenti che precedono cosa dovrebbe pensare? Infine, il terzo tema (quello della laurea) nasce, vive e muore tutto nella testa di Gianfranco Cerasi che l'ha sollevato, coltivato e decantato, sulla quale preferisco astenersi da qualsiasi indagine e/o commento. Un invito, quindi, a darsi una calmata a tutti coloro che hanno vissuto i miei commenti (ed ancor prima le mie opinioni) come peccati di "lesa maestà", ed infine l'auspicio di poter sempre seguire la "regola" di vita ben delineata da Lorenzo da Ponte nel finale del "Così fan tutte" di Mozart, alla quale cerco (magari senza riuscirci e me ne rammarico) di adeguarmi sempre: "Fortunato l'uom che prende/Ogni cosa pel buon verso/E fra' casi e le vicende/da ragion guidar si fa [...] e del mondo in mezzo ai turbini/bella calma troverà".
    81 - Ago 30, 2012 - 19:34 Vai al commento »
    Noia abissale ...... 
    82 - Ago 30, 2012 - 18:40 Vai al commento »
    Che noia .... 
    83 - Ago 30, 2012 - 17:12 Vai al commento »
    C'è di peggio, Cerasi: chi si crede al di sopra dei comuni mortali pur non avendo appiccicata alla parete nemmeno quella laurea tanto desiderata e mai raggiunta, e quindi disprezzata nel più tipico dei ragionamenti esemplificati dalla nota storiella della 'volpe e l'uva'
    84 - Ago 30, 2012 - 13:26 Vai al commento »
    Oggi, a quanto pare, a Macerata quando non si ha nulla da fare si pontifica su Cronache Maceratesi. 
    85 - Ago 30, 2012 - 11:49 Vai al commento »
    Ribadisco che non mi faró trascinare in una rissa. Gradirei peró sapere a che titolo il Sig. Cerasi distribuisce patenti di idiozia al prossimo. Capisco infatti che la quantità dei suoi commenti su tutto ció che compare su questo sito (se fossero stampati servirebbe una nuova ala alla Mozzi-Borgetti per contenerli tutti) lo illuda di appartenere al ristretto numero dei 'maitres á penser' di Cronache Maceratesi, peró certi toni sono assolutamente inaccettabili, specie se guardiamo alla qualità di ció che scrive.
    86 - Ago 30, 2012 - 8:29 Vai al commento »
    P.s. I discorsi sul centro storico sarebbero lunghissimi ma non è questa la sede (l'articolo parla d'altro ed il tema era stato da me introdotto giusto per una riga) ed è palese (e qui constato) che lei cerca solo la rissa. Ed io non mi sono mai fatto trascinare in una rissa: non lo faró quindi neppure con lei, Cecco, ed il suo alias da Decamerone.
    87 - Ago 30, 2012 - 8:16 Vai al commento »
    @Cecco: solo una precisazione: io in centro ci andavo tutti i giorni non per andare dal barbiere (come lei faceva ogni tanto) ma per lavorare. E con questo la saluto: continui a cantarsela e suanarsela da solo, ed a tirarsela, ed a dare prova del suo estremo provincialismo nell'illusione di essere un illuminato che peraltro continua a rimanere - chissà perchè - rigorosamente anonimo.
    88 - Ago 29, 2012 - 15:34 Vai al commento »
    @Cecco: la sua supponenza mi indurrebbe ad astenermi dal replicare per non legittimare certi toni; ma lei dice cose che mi impongono un telegrafico riscontro.  In centro storico ci ho lavorato 18 anni e non ho mai chiacchierato con nessuno da Pompei; c'è chi  va ogni tanto dal barbiere (una volta a settimana?), io ci andavo tutti i giorni mattina e pomeriggio: valuti lei chi dei due dice stupidaggini in merito alla comodità di accesso del centro maceratese per una fruizione non occasionale come la sua (come per chi ci lavora o, oramai, lavorava). Il centro di Civitanova - dove vivo, quindi anche qui parlo a ragion veduta - è invece sempre affollato, ma quando fanno le ztl il traffico impazzisce a tutto danno della fruizione. Tragga lei le sue conclusioni; se vuol rispondere per me puó farlo pure in turco, non me la prenderó di certo; magari se si firma é meglio (ma capisco che preferisca rimanere anonimo...)
    89 - Ago 28, 2012 - 22:38 Vai al commento »
    @Giampaolo (Sbarbati) e filosofo: sebbene fuori dall'argomento principale, una breve replica sui centri storici. Finchè erano aperti e c'erano (che orrore!) le auto, vivevano. Dopo sono morti. Dato di fatto: la morte del centro storico di Macerata è iniziata con le scellerate ordinanze di Maulo e non si è piú arrestata. Per me l'analisi finisce qui, contra factum non valet argomentum.
    90 - Ago 28, 2012 - 15:38 Vai al commento »
    @filosofo: con lei si aggiunge un nuovo alias all'elenco degli interlocutori anonimi, pur ostentando una conoscenza delle origini della mia famiglia (che peraltro sono molto piú lontane, in entrambi i rami, seppure una mia nonna è effettivamente vissuta a Corridonia per 60 anni) e quindi una probabile conoscenza personale che poteva quanto meno consentire un dialogo fra persone. Cosí non è, per sua scelta, forse per il timore (mio sospetto, confutabile in qualsiasi momento con lo sforzo di una firma credibile ed autentica) di non essere convinto al 100% di ció che sostiene. Ed infatti: -in sostanza pare di comprendere che nel futuro che lei filosofeggia (mi permetta un gioco di parole con il suo alias) dovremo rassegnarci al turismo delle isole ecologiche, e che magari finalmente queste, come miraggi, verranno segnalate pure nei gps (sul mio tomtom di qualche anno fa ancora non ci sono, spero nei prossimi modelli), pena la morte in mezzo alle fiamme prodotte dall'incendio del proprio cartone, dantesco contrappasso all'immondo desiderio di volersene sbarazzare velocemente senza doversi raccomandare al padreterno o a qualche consigliere comunale o senza inoltrare istanze con marca da bollo all'ennesima struttura burocratica; -prendo atto che lei celebra il de profundis dei centri storici: se non ci sono piú quelli che ci vanno perchè ci lavorano (e mi creda, il vero problema è la blindatura del centro, l'ho subita per 18 anni e ne so qualcosa) o fanno acquisti - come lei predice quando afferma che professionisti e commercianti dovranno andarsene - mi spiega chi ci andrà e a fare cosa? Le famigliole a fare le passeggiate oppure i turisti per una mezz'ora prima delle recite dello Sferisterio? E magari ai pochi sventurati che oseranno faremo pure pagare il biglietto? Cordiali saluti e si faccia coraggio, la prossima volta si firmi con nome e cognome
    91 - Ago 28, 2012 - 15:22 Vai al commento »
    @Cecco: mi scusi ma leggendo il suo commento non ho affatto capito (limite mio, per carità) per quale ragione non si puó fare ció che chiedo, cioè per quale ragione sussiste un imperativo categorico ambientale contrario alla soluzione ovvia e semplice che propongo. Anzi, a mio modo di vedere 'discarica a cielo aperto' è quella in cui la mmonnezza viene gettata in strada, e non quella dove la mmonnezza viene conferita in cassonetti. Almeno sulle parole, se possibile, mettiamoci d'accordo, poi ognuno rimanga pure della sua idea.
    92 - Ago 28, 2012 - 0:01 Vai al commento »
    @Cecco: scusi ma si sbaglia, non ho alcuna area o discarica o altro.  Che differenza fa se i suoi sacchetti perfettamente differenziati con dentro rifiuti debitamente differenziati li mette in cassonetti differenziati quando vuole lei piuttosto che lasciarli in strada quando vuole qualcun altro? Per l'ambiente cambia qualcosa? è meglio un modo o l'altro? Se si, non capisco la ragione. Me la puó spiegare cortesemente? La ringrazio.
    93 - Ago 27, 2012 - 17:15 Vai al commento »
    @Cerasi: forse semplicemente lei ha osato troppo. E basta.
    94 - Ago 27, 2012 - 13:38 Vai al commento »
    @Sirandrew: anche lei si iscrive brillantemente all'albo dei tolleranti per cui non mi resta che complimentarmi con lei e la sua ottima conoscenza del francese ... se poi mi farà la cortesia di uscire dall'anonimato sarà un piacere conoscere il nome di un così sottile polemista.
    95 - Ago 27, 2012 - 13:34 Vai al commento »
    Egregio Cerasi, ho volutamente abbandonato la discussione con lei spiegandone le ragioni.  La prego peró di non rendersi interprete 'autentico' del mio pensiero che è già chiaro di per sè. Quanto al c.d. 'punto di vista degli altri' ce l'ho ben presente, sebbene molto articolato e spaziante dall'autolesionismo/'masochismo' di chi gode nell'adempiere assurde prescrizioni (tipica caratteristica necessaria per sopravvivere a Macerata) al 'sadismo' di chi gode nell'imporle, passando per l'interesse di chi lavora per questo servizio senza che sia indispensabile svolgerlo così e l'interesse di chi lo assume al medesimo titolo. Punti di vista differenti di cui non resta che prendere atto senza ulteriori scambi e soprattutto senza tentare di rendersi interpreti autentici di quanto espresso dall'interlocutore.
    96 - Ago 27, 2012 - 8:54 Vai al commento »
    @Alessandro S.: credo di aver suggerito semplicemente un modo ovvio per farla in maniera piú comoda. E quello che è piú comodo si fa piú volentieri. Se poi ci si mettono anche le multe e gli sceriffi, allora capisco la sua affermazione di odiare la differenziata.
    97 - Ago 26, 2012 - 19:05 Vai al commento »
    @Cerasi: getto la spugna, quel che ho scritto è chiaro, non pretendo di essere approvato nè di essere compreso, ma certo non voglio farmi trascinare in un'interminabile discussione sul nulla tanto piú che sono a Parigi ed ero intervenuto da qui solo perchè trovavo provocatoria la frase dell'assessore alla quale ho inteso replicare dal mio punto di vista. La saluto quindi e la lascio ai suoi ragionamenti
    98 - Ago 26, 2012 - 14:03 Vai al commento »
    @Cerasi: basta, abbandono il dialogo con lei perchè purtroppo nemmeno l'ovvio è tale per tutti: si tenga il suo porta a porta e si alzi alle 8,00 per lasciare i rifiuti anche quando magari è tornato tardi dalla festa dei giovani socialisti o da quella della bocciofila e magari vorrebbe dormire fino alle 10,00 ma non puó perchè quella mattina ritirano il giallo/blu o altro. Se le fa piacere, buon per lei, io sogno un mondo un po' piú a misura d'uomo e non di ideologia. Non voglio continuare a farmi del male, se permette. @El dindo: posso concordare con lei sull'inutilità di certi imballaggi, ma se me li consgenano cosí cosa devo fare? Dove la butto questa roba? Me la tengo in attesa del porta a porta?  @Robert: preciso che i miei imballaggi erano tutti di cartone/carta: perchè non avere un cassonetto della carta a disposizione e dover invece andare a cercare (si, cercare, perchè io non ne ho vista una segnalata) un'isola ecologica, entrare negli orari di apertura etc. etc.? Perchè?  Dove sta la necessità di tutto ció? Nell'esigenza di assumere personale? Alla fine, credo che la ragione ti tanta ostinazione possa essere solo questa.  P.s.: il mio trasferimento di studio è dipeso dall'impossibilità di continuare a lavorare nel centro storico di Macerata che per ragioni ottuse ed ideologiche (un sottile filo rosso, a quanto pare, delle amministrazioni maceratesi) fu blindato tanti anni fa da un sindaco di nome  ed oggi è inaccessibile (dopo 18 anni di scarpinate continue credo di saperne qualcosa) ..... Ecco quindi perchè sono quasi letteralmente costretto - come molti altri professionisti, per la verità - ad andare a lavorare a Piediripa. 
    99 - Ago 26, 2012 - 9:31 Vai al commento »
    @Cerasi: certo che è un mio punto di vista, siamo nell'ovvio visto che io non ho mai affermato di possedere il dogma dell'infallibilità, ma finora nessuno mi ha spiegato perchè ció che propongo in base al semplice buon senso non va bene. E pure la vecchietta potrebbe tranquillamente  usufruire del cassonetto sotto casa, visto che tanto deve scendere ad abbandonare in strada il suo sacchetto. @Robert: tutto quello che lei dice è facilmente contestabile: io non voglio un raccoglitore personale che passi a a casa mia a chiamata, io voglio solo un buzzico (cassonetto) dove buttare io la spazzatura quando ne ho e quando devo. Conlcudo con un esempio lampante dell'idiozia del sistema: giorni fa ho ricevuto dei mobili ed altro, imballati in copiose quantità di cartone, per il mio nuovo studio a Piediripa. Ebbene, ho dvotio girare come un pazzo per trovare quei pochissimi cassonetti ancora disponibili a raccogliere - rigorosamente - carta/cartone. Cosa avrei dovuto fare? Tenermi tutta sta roba in studio, aspettare il mercoledí e lasciarla fuori dalla porta? Ecco, questo è un esempio lampante della stupidità di un sistema che pretende di imporre ai cittadini quali devono essere i loro bisogni, piuttosto che rilevare quali sono le esigenze dei cittadini per soddisfarle. Quanto alle ragioni, rinvio a mio precedente commento ..... 
    100 - Ago 25, 2012 - 20:20 Vai al commento »
    @Cerasi: io ragiono in base ad un concetto scomparso dalla realtà, il semplice buon senso: vari cassonetti differenziati dove gettare tutto in modo differenziato quando se ne ha voglia o bisogno. Le sembra tanto strano? Eppure, lo ripeto, è semplice buon senso senza tante chiacchiere pedagogico/paternalistico/ideologiche .....
    101 - Ago 25, 2012 - 17:59 Vai al commento »
    Mi complimento con rosso50 per l'eccellente livello di tolleranza verso le altrui opinioni che traspare dal suo commento che precede
    102 - Ago 25, 2012 - 17:47 Vai al commento »
    Ovvero ancora della serie: continuiamo a farci del male e diciamo pure che ci piace .... NO GRAZIE, non ci sto
    103 - Ago 25, 2012 - 17:46 Vai al commento »
    Ovvero dela serie: cervelli all'ammasso, almeno fino a che un bambino non scopre che il re è nudo ......
    104 - Ago 25, 2012 - 17:45 Vai al commento »
    @Cerasi: ci sono comuni come Civitanova dove vivo nei quali questo demenziale sistema si pratica in tutto il comune. Quindi come vede il problema c'è, specie se questa è la tendenza generale (certo: le pecore vanno tutte in branco) .....
    105 - Ago 25, 2012 - 17:19 Vai al commento »
    P.s. Caro Sig. Massimo gli occhi li ho aperti da un pezzo e sono stufo di paternali e paternalismi, grazie ....
    106 - Ago 25, 2012 - 17:12 Vai al commento »
    Mi fa piacere riacontrare che chi mi chiama in causa non legge neppure esattamente il mio nome (chi mi chiama Golino, chi Sig.ra Golini), e questo per dire che quando si parla per partito preso si commette pure l'errore di non comprendere neppure il nome dell'interlocutore. Figuriamoci il resto ..... Torno a ripetere che, ferma l'opportunità della differenziata, nulla vieta di farla posizionando cassonetti differenziati in giro per le città, dove la gente conferisca differenziatamente i rifiuti differenziati. Chiaro? Cosí facendo il cittadino potrebbe conferire quando ha bisogno o - perchè no? - quando gli fa comodo: tanto per fare un esempio, se io parto la domenica per un mese di vacanza ed ho il sacchetto del giallo pieno, non posso smaltirlo perchè me lo ritirano il lunedí e quindi me lo ritroveró a darmi il benvenuto al mio rientro dalle vacanze: non è ottusità questa? Viceversa, con il cassonetto differenziato, lo butto quando voglio. Questa invece mi pare logica. Ma a quanto pare la logica non appartiene a tutti e poi una domanda: quante assunzioni clientelari si possono fare per questo porta a porta? Diceva Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma in genere ci si azzecca .....
    107 - Ago 25, 2012 - 10:07 Vai al commento »
    Prendo atto che per rosso50 e massimo (entrambi privi di cognome e quindi anonimi) non sono lo stato o la pubblica amministrazione al servizio dei cittadini ma sono questi ultimi al servizio dello stato e della p.a. Il contrario esatto di ció che penso, visto che il servizio si paga pure e va svolto almeno nel modo ottimale per chi ne dovrebbe essere 'servito' senza tanti obblighi o complicazioni (cioè nel modo che suggerivo). Ma, tant'è: o questo è veterocomunismo (nella sua odierna declinazione del veteroambientalismo) oppure piú semplicemente masochismo. Non mi interessa: come dice Nanni Moretti 'continuate a farvi del male' ...
    108 - Ago 24, 2012 - 22:36 Vai al commento »
    Premetto che fortunatamente non abito nel centro storico di Macerata, ma avendo sperimentato a Civitanova Marche questo delirante modo di raccogliere i rifiuti, mi permetto di smentire l'assessore ed affermare che andare ad elevare sanzioni per errori di conferimento è veramente vessatorio. I cittadini dovrebbero essere serviti ed agevolati da una amministrazione, e non attirati in dei veri e propri tranelli quali questo sistema, delirante, lo ripeto, di raccolta. A mio giudizio andrebbero dislocati cassonetti differenziati ove il cittadino possa disfarsi del rifiuto quando vuole e  ne ha bisogno effettivo e non quando, ottusamente, gli viene permesso da una ottusa burocrazia. Ma, ahimè, siamo in Italia, la terra dell'assurdo, e ció che è ovvio è impossibile e la regola è, invece, proprio l'ottusa assurdità! 
  • Quando il treno diventa bus
    L’estate “diversa” dei pendolari

    109 - Ago 24, 2012 - 22:45 Vai al commento »
    La sostituzone dei treni con i bus, se puó fare gola alla Contram (che da mesi c specula sopra, in pien accordo con Trenitalia che non fa mistero di voler dismettere la linea), in realtà non interessa un fico secco e non piace affatto ai pendolari che continuano a preferire e volere il treno, e giustamente: se devo infognarmi sulle strade, allora prenod la mia macchina, no? La mancanza di una ferrovia efficiente è uno dei tanti scandali di cui dobbiamo ringraziare la classe politica indigena, e che valgono a confermare la marginalità di un paesotto come Macerata ed il suo territorio, e la pessima qualità della vita di questa landa dimenticata da Dio .......
  • “Spending review”
    e castelli in aria

    110 - Ago 5, 2012 - 20:47 Vai al commento »
    L'analisi di Liuti può essere anche condivisa, ma manca nella parte in cui omette di considerare l'importanza dirimente di una tipica caratteristica italiana che pure viene accennata in conclusione dell'articolo: "In Italia, del resto, può accadere tutto e il contrario di tutto". Ed infatti, la tanto sbandierata soppressione, ops riduzione, ops castrazione, ops diversa permanenza, ops convivenza, ops separazione delle province, che tutti vorrebbero (soppressione di tutte, tout court), non è stata mai fatta e non si farà mai, neppure nella forma minima che oggi timidamente si è proposta. D'altra parte, una legge dello stato - in un paese serio - dopo aver stabilito i criteri per i quali tutte quelle province già esistenti sono destinate ad accorparsi ad altre per mancanza dei requisiti minimi, stabilirebbe anche tutte le norme, comprese quelle di dettaglio, per stabilire quale sarà il comune capoluogo, ed ogni altro aspetto. E quindi sapremmo già quale sarebbe lo scenario "post" accorpamento: quale provincia, quale capoluogo, etc. etc. Ebbene, così non è, non sappiamo oggi quale sarà l'agglomerato che verrà costituito, da chi, quale sarà il capoluogo. Non sappiamo nulla. Infatti siamo in Italia, non in Svizzera, e l'Italia è notoriamente il paese dell'annuncio non seguito mai da una realizzazione concreta di ciò che si è annunciato, e se per caso si realizza qualcosa non è mai negli stessi termini in cui lo si è annunciato. Per me il problema non esiste: quale che sia il capoluogo, la provincia è un ente sostanzialmente inutile da sopprimere in tutta Italia. Ma per ora non vedo proprio l'esistenza attuale del problema: in Italia il provvisorio è il normale modus operandi della pubblica amministrazione, quindi rimarremo in questa situazione ancora a lungo.  Piuttosto, mi porrei il vero problema: cosa sta facendo Macerata per sopravvivere? non sarà importante, ma dopo 18 anni anche io - finalmente - trasferirò la mia attività professionale a Piediripa. "Uno di meno" nell'invivibile centro storico ..... che me ne frega quindi del capoluogo di provincia?
  • Partenza flop per la differenziata
    “Viviamo tra i sacchetti”

    111 - Ago 2, 2012 - 8:08 Vai al commento »
    Benvenuti nel delirio. Sono anni che a Civitanova, dove vivo, è in vigore questo assurdo sistema che ottusamente pretende di stabilire quando uno può o non può buttare la spazzatura. Cioè, se io devo buttare il "giallo" di venerdì, non posso (perchè i giorni sono il lunedì ed il giovedì) e quindi devo farmi un bel week end con la mia spazzatura in casa. Non si potrebbero istituire dei cassonetti per la raccolta differenziata, ove conferire sacchetti differenziati quando uno ha bisogno? Neppure nei regimi socialisti più spinti (e questo, lo dico senza alcuna allusione al colore politico dell'amministrazione maceratese, visto che anche nella Civitanova M. governata dal PDL era la stessa cosa) si pretendeva di pianificare persino il conferimento della spazzatura. Tanto più che oggi come oggi viviamo in una società di obblighi e divieti, per cui un povero cristo deve trovarsi a fare analisi chimiche o altre elucubrazioni per poter buttare un imballaggio o un rifiuto, cosa che trovo assurda. Aggiungo che se si rendesse semplice e comoda, la differenziata funzionerebbe di più: a Civitanova, oramai, dopo anni di sacchetti gialli/blu etc., la gente butta tutto dove capita pur di liberarsi del rifiuto. Se invece gli si mettesse un cassonetto (differenziato, lo ripeto per l'ennesima volta) sotto casa, credo che sarebbe più disposta ad ottemperare a questa richiesta. Il buon senso, come sempre, non alberga nell'amministrazione pubblica (in questo caso mi riferisco al Con.sma.ri. che gestisce questo servizio), mentre la mentalità "integralista" di alcuni settori ambientalisti impazza a tutto spiano, visto che la ragione del c.d. "porta a porta" viene individuata dai suoi sostenitori nella pretesa necessità di "educare" la popolazione! 
  • Tagli al campanile
    Via il rintocco delle mezz’ore

    112 - Lug 29, 2012 - 23:05 Vai al commento »
    Fosse per me zittirei anche il lungo scampanio a distesa di mezzogiorno, che mi comincia sempre quando sono al telefono ed a finestre aperte è proprio molesto ....... (lavoro in centro anche se, per fortuna, ancora per poco) ......
  • Chi si prende cura di Macerata?

    113 - Lug 3, 2012 - 21:13 Vai al commento »
    Al di là dell'opinione degli inguaribili entusiasti è abbastanza palese che Macerata è molto sporca. Qualche esempio: Viale Don Bosco, cacche di cane ovunque; Vicolo Ferrari, completamente lurido con sporcizia varia comprese le immancabili cacche di piccione che abbondano in tutto il centro cittadino. La 'conquista' della c.d. 'raccolta porta a porta' fa stazionare spazzatura in quantità industriale direttamente in strada davanti alle porte di case/uffici per intere mattinate. Mi fermo qui per carità cristiana, certo la colpa non è di questa specifica amministrazione ma - almeno credo - del principio che ha preso piede da molti anni per cui oramai gli operai comunali non fanno piú il loro effettivo lavoro ma vogliono fare tutti gli 'impiegati' come i vigili urbani: ne vedete piú uno per strada? I turisti dicono che è pulita .... beh, esiste un'espressione, 'pulire solo dove passa il Papa' (o, in qualche declinazione differente, 'il vescovo'): ecco, mettiamola cosí, a Macerata si pulisce solo dove passa il turista, cioè quelle quattro vie/piazze (e ci mancherebbe pure!) ma il resto della città, tutta, è in stato di abbandono. 
  • Civitanova, si va verso una maxi pista ciclabile?

    114 - Lug 2, 2012 - 7:36 Vai al commento »
    @Pantos o Antonio Pantò: questo è il tuo primo intervento in replica al mio: " da che mondo è mondo i centri storici e le località balneari sono abitati da gente che non necessita dell’auto per muoversi quotidianamente o che ha garage o box auto, altrimenti è come tirarsi una mazzata sugli zebedei! ti ricordo che i parcheggi del porto, di via castellara e dietro la stazione, mi risultano vuoti anche di venerdi, sabato e domenica. da lì il centro dista circa 2 minuti e mezzo.  se resistete, potete  tranquillamente andare in bagno" Scusa ma dove sta scritto che "da che mondo è mondo i centri storici e le località balneari sono abitati da gente che non necessita dell'auto per muoversi quotidianamente"? dove lo hai letto? in qualche sussidiario di partito e/o movimento ambientalista ? in qualche catechismo??? Non è ideologia pura questa, completamente slegata dalla realtà? Ed ancora: " ti ricordo che i parcheggi del porto, di via castellara e dietro la stazione, mi risultano vuoti anche di venerdi, sabato e domenica. da lì il centro dista circa 2 minuti e mezzo.  se resistete, potete  tranquillamente andare in bagno": anche qui, a parte l'evidente falsità di ciò che dici, ma non hai neppure letto quello che avevo scritto, perchè mi riferivo alle domeniche a piedi nelle quali il centro cittadino è completamente bloccato ed al "parcheggio dietro la stazione", come pure al porto (sempre che sia consentito l'accesso, e spesso non lo è con tanto di militare della capitaneria all'ingresso che infatti una volta non mi fece entrare sebbene residente) neppure si può entrare. E' evidente che è da un pezzo che non ci vai, di domenica. A conferma della tua abitudine di commentare senza leggere, il commento successivo che dice: " golini, forse non capisci.il sindaco vuole chiudere solo nei week end estivi! ossia sabato e domenica. per le emergenze è ovvio che devono lasciar passare, altrimenti la spesa grossa potresti farla in altri giorni o orari!" Ed infatti io proprio alle domeniche mi riferivo!!!!!!! Mi fermo qui ....... Insomma, Pantos o Antonio Pantò, uno certe abitudini dialettiche o ce le ha o non ce le ha, non te la prendere. Quanto al nostro "incontro" sfortunato, ti ricordo che non sono io ad aver commentato te ma il contrario. Cordiali saluti  
    115 - Lug 1, 2012 - 16:45 Vai al commento »
    @Pantos: quando si passa dal 'tu non hai capito' al paternalistico sarcasmo, come fai tu, significa che anche i pur modesti argomenti di cui si dispone sono finiti. Grazie della preoccupazione, ma se permetti alla mia salute ci penso io e non consento a te o ad altri di prenderla a pretesto per imporre a tutti di tornare all'età della pietra come certi 'progetti' vorrebbero. Quanto ai chiarimenti, li offro solo sul mio pensiero e non certo sulle idee del Sindaco che conosco solo per quanto se ne sa dagli organi d'informazione; pur cercando di parlare piú terra terra possibile, so che potrebbe sempre non bastare e quindi sono sempre a disposizione per spiegarmi ancora meglio.
    116 - Giu 30, 2012 - 10:17 Vai al commento »
    @Pantos: a parte il fatto che chi esordisce un colloquio con un interlocutore dicendo o scrivendo che l'interlocutore "forse non capisce" mi sta immediatamente antipatico, poichè presume (nel doppio senso di "ritiene indiscutibilmente" ma anche di "ritiene presuntuosamente") di essersi spiegato bene e magari non è così; a parte il fatto che io ho chiaramente spiegato l'avversità proprio alle chiusure domenicali (e speriamo non ci siano pure quelle del sabato che è l'unico giorno di "respiro" del week end); a parte il fatto che durante queste chiusure domenicali - come ho chiaramente detto, ma forse non mi sono spiegato così bene da farmi comprendere anche da te, Pantos - tutto il centro è bloccato e non passa nessuno, per nessuna ragione, salvo che tu per "emergenze" intenda soltanto veicoli di soccorso quali Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed Ambulanze; a parte il fatto che il sabato è il giorno che molte persone hanno disponibile anche e proprio per incombenti quali la spesa settimanale e quindi bloccare la circolazione - contrariamente a quanto tu dici - penalizzarebbe proprio coloro che per ragioni di lavoro non hanno tempo durante la settimana, A parte tutto questo, ti spiego in modo che spero chiaro e comprensibile la mia proposta: LASCIARE TUTTO COME E' SENZA CHIUDERE E/O BLOCCARE STRADE NORMALMENTE DESTINATE AL TRAFFICO URBANO. In subordine, qualora le ideologiche politiche del "chiudere è bello" abbiano la meglio, la proposta subordinata è: ISTITUIRE UN PERMESSO DI ACCESSO ALLA Z.T.L. AI RESIDENTI E RISERVARE AGLI STESSI, SOLO DURANTE QUESTE INUTILI INIZIATIVE, DELLE VIE DOVE POTER PARCHEGGIARE L'AUTO IN PROSSIMITA' DELLA LORO RESIDENZA (per esempio le varie vie tra il Corso ed il mare dove a passeggiare, chissà perchè, non ci va mai nessuno visto che tutti "passegghia solo pe lo corso"). Spero di essermi spiegato bene, Pantos, fammi sapere se hai bisogno di chiarimenti. 
    117 - Giu 29, 2012 - 7:21 Vai al commento »
    @Pantos: è evidente che non hai letto ciò che ho scritto. La domenica pomeriggio, quella delle infernali z.t.l., è quasi impossibile anche avvicinarsi a chilometri di distanza, dal bagno. Questo perchè non ci sono nè parcheggi nè permessi per i residenti. Ai punti di blocco dell'accesso ci sono dei pensionati che non sanno nemmeno cosa stanno a fare ma bloccano tutti, anche i residenti, anche con l'esibizione di documenti a riprova della residenza. I parcheggi che menzioni sono strapieni di auto (non so tu quando li hai visti vuoti: forse a mezzanotte). Quindi di cosa parli? leggi prima di rispondere. Durante le giornate "normali" io non mi lamento e non trovo problemi, pur essendo il traffico di Civitanova abbastanza sostenuto. Trovo però ASSURDO che l'amministrazione che mi crea un problema chiudendomi la città per queste infernali domeniche a piedi non mi metta a disposizione una soluzione comoda come credo sia mio diritto. Quanto al fatto che "da che mondo è mondo i centri storici e le località balneari sono abitati da gente che non necessita dell’auto per muoversi quotidianamente o che ha garage o box auto", non capisco da dove trai questa certezza: vallo a dire alle persone che un tempo lavoravano al centro (storico) di Macerata (professionisti, dipendenti di uffici, banche etc. etc.) e che alla fine sono fuggiti - magari a Piediripa - per non dover bestemmiare tutti i giorni per raggiungere il loro luogo di lavoro! Ma dove vivi? Ma cosa dici? uno che abita in una "località balneare" non ha bisogno della macchina per andare a fare la spesa e magari rientrare a casa con due cassette di acqua minerale? e come ce le porta a casa? in bici? ecco: queste sono le risposte "ideologiche" e prive di ogni contatto con la realtà che confermano l'assurdità di certe politiche della viabilità e della sosta.
    118 - Giu 28, 2012 - 8:03 Vai al commento »
    Intervengo in un dibattito che - da quello che ho visto - ha riproposto in modo anche abbastanza "violento" (almeno stando agli eccessi verbali di alcuni commentatori) una visione oramai tipica di un certo ambiente politico (sinistra/ambientalisti) che vorrebbe una città totalmente a sua immagine e somiglianza, fregandosene totalmente delle esigenze dei cittadini che - ahimè - la macchina ce l'hanno e la usano, magari, oggi, visti i costi, anche il meno possibile, e malvolentieri, ma che la usano e a volte anche solo per necessità. Da circa 8 anni abito al centro di Civitanova M., sul corso Umberto I, e da anni l'amministrazione di centro destra di Civitanova fa le famose "domeniche a piedi" chiudendo totalmente il centro cittadino: bene, qualcuno dirà. Male, dico io, perchè pure i residenti non hanno alcun permesso e/o altra facilitazione che consenta, qualora abbiano la malaugurata idea di uscire con la macchina (per qualsiasi ragione) nel pomeriggio di "quella maledetta domenica", di rientrare in casa. Questo fa sì che la domenica pomeriggio bisogna restare praticamente segregati in casa. Ora, immagino già le risposte polemiche: andare a piedi; andare in bici (si, magari d'inverno con la pioggia); prendere il comodo "bus navetta" per arrivare allo Stadio, indi di lì prendere l'autobus e/o fare l'autostop, o magari il car pooling per arrivare alla propria destinazione ..... insomma: le stesse identiche chiacchiere che ho sentito per 34 anni a Macerata, città distrutta dalle scellerate decisioni sulla viabilità e sosta che, inaugurate dalla prima giunta di centrosinistra negli anni '90, mi hanno indotto a trasferirmi a Civitanova nel 2004 proprio per fuggire da una città piena di divieti e con una pessima qualità della vita (perchè al di là delle chiacchiere e delle statistiche, se per andare in centro devo parcheggiare a pagamento a grande distanza e scarpinare a piedi per chilometri, la qualità della mia vita fa schifo). Ora, nel mondo immaginario di certi fanatici le auto dovrebbero essere totalmente bandite dal mondo; purtroppo però nel mondo reale non si può fare a meno di usarle. Ben venga ogni iniziativa, pista ciclabile, pista pedonale, isola pedonale, isola spaziale, quindi, ma senza introdurre l'ennesima penalizzazione con soste a pagamento, divieti e quant'altro, e magari, Sig. Sindaco Corvatta, se vuole fare qualcosa di veramente diverso dal suo predecessore, istituisca finalmente una cosa che tutte le città hanno e che manca solo a Civitanova: il parcheggio e/o permesso d'accesso alla z.t.l. per i residenti, che consenta loro di godere della stessa libertà di movimento (si: perchè se nel pomeriggio di un giorno di isola pedonale devo tornare a casa per andare al bagno, NON POSSO FARLO!) dei comuni cittadini. 
  • Rampa Zara, un passo alla volta

    119 - Giu 25, 2012 - 19:02 Vai al commento »
    Al di là delle opinioni politiche che ognuno di noi - legittimamente - ha oppure - altrettanto legittimamente - non ha, è innegabile l'approccio ideologico della pedonalizzazione forzata imposta a Macerata. Se infatti si fosse ragionato, si sarebbe compreso facilmente che chiudere il traffico a Macerata ne avrebbe determinato la desertificazione e lo spopolamento; eppure lo si è fatto, perchè qualcuno nelle 'segrete stanze' ha deciso anche per il popolo bue che 'è meglio cosí' perchè - a prescindere da qualsiasi esperienza specifica, hic et nunc - cosí ha letto sul sussidiario di qualche partito e/o movimento ecologista nel paragrafo a questa tematica dedicato:'bisogna chiudere e pedonalizzare i centri storici'. Amen! Ora, secondo me è ideologico ogni approccio privo di riflessione critica sul problema, che si pretende di risolvere sulla base di criteri 'a priori'. Tipico è l'esempio del link menzionato da Iesari che, seppure con qualche fatica, abbiamo decifrato anche noi pur essendo (!) in inglese, la lingua del futuro: è logico che in ogni città ci devono essere posti dove i bambini possano giocare, ma questi posti devono essere obbligatoriamente gli stessi dove lavorano professionisti, uffici etc? Cioè cosa vieta di aprire al traffico il centro storico? L'obiettivo strategico di far giocare i bambini sui duri ciottoli di porfido di Pazza della Libertà? Ma siamo seri ..... Chiudiamo tutte le attività commerciali per trasformare tutto il centro cittadino in un giardino d'infanzia? Ecco: questo per me è un approccio aprioristico al problema, perchè non tiene conto delle peculiarità della realtà che si amministra. Che tutti conosciamo e non mi ripeto. Ed infine una piccola considerazione sull'abuso di Europa che ogni volta che c'è un sacrificio da fare viene tirata fuori dal cilindro come un mantra: 'ce lo chiede l'Europa'. Perchè oltre ai sacrifici che ci chiede l'Europa non ci vengono dati anche servizi di livello europeo? Nel link di Iesari si vede pure un tram: lo vedremo mai, un tram, a Macerata? 
    120 - Giu 24, 2012 - 22:21 Vai al commento »
    Caro Andrea, secondo me il primo e principale provvedimento da prendere è uno e uno solo: riaprire di corsa tutte quelle blindature che da Maulo in poi si sono strette attorno ad un centro che, se prima era un'attrazione, ora è rimasto "vuoto di persone e cose", così come si rilascia un immobile dopo uno sfratto. Perchè di sfratto si è trattato, cioè dell'imposizione, manu militari, di modalità di accesso (cioè: di NON accesso) tali da scoraggiare chiunque così da sloggiarlo definitivamente (v. banche, uffici, studi professionali che se la sono data a gambe levate). Come ho ripetuto fino alla noia (e mi scuso per l'ennesima ripetizione), sono uno degli oramai pochi avvocati che - per varie vicende che non interessano a nessuno - lavora ancora sulla cima del cucuzzolo, ed ogni volta, raggiungere il mio luogo di lavoro è stressante e complicato. Parcheggi lontano, e poi scarpini a piedi per centinaia di metri, e questo con qualsiasi tempo (pioggia, caldo, freddo) o qualsiasi situazione (che tu debba scaricare cassette di documenti, oppure altro) il che non è assolutamente possibile. Piuttosto che ipotizzare opere "mirabolanti" (che però hanno fatto pure nella vicina Camerino), basterebbe acquistare, con modica spesa, un po' di secchi di vernice per cambiare in BIANCO quell'insopportabile colore BLU che oramai colora tutti i parcheggi di Macerata, e nel frattempo riaprire tutti i varchi e togliere tutti i divieti d'accesso e lasciare che la gente salga al centro come meglio crede. Io credo che la storia insegni qualcosa: la blindatura mauliana/meschiniana ha ucciso Macerata, e su questo, credo, concordano tutti. La sblindatura potrebbe farla rinascere un po'. Ed infine: va capito una volta per tutte che non tutti hanno le stesse ragioni per andare in centro: chi ci va per fare shopping una volta ogni tanto può arrivarci in un modo, chi ci va tutti i giorni per lavoro, magari in fretta o senza poter programmare l'accesso una settimana prima, deve poterci andare a suo comodo ed agevolmente (tipico il caso di qualche giorno fa: arrivo in Tribunale e mi accorgo di aver dimenticato delle cose in studio: alla fine ho perso quasi 3/4 d'ora!) Oppure che Macerata resti il deserto che hanno voluto che sia e che ora, finalmente, è. 
  • La vita del centro storico
    passa solo da Rampa Zara

    121 - Giu 19, 2012 - 19:43 Vai al commento »
    @Giovanni Domenella: solo per la precisione, io non sono contrario a questo progetto, semplicemente credo che non risolverà niente se l'obiettivo è quello di riportare la gente in centro. @pierre: e che dire delle fantomatiche scale mobili sotto le c.d. Scalette? sono almeno 30 anni che sento parlare di un'opera che potrebbe essere molto utile, nel frattempo le hanno fatte pure a Camerino, ma da noi .... chiacchiere e basta! 
    122 - Giu 18, 2012 - 14:43 Vai al commento »
    @Iesari: ho letto la sua replica questa mattina dopo essere tornato in studio dal tribunale, dopo - cioè - aver parcheggiato in via Piave in zona disco, dopo aver fatto circa 500 metri o giù di lì in salita ed a piedi con una temperatura di circa 30-32 gradi. Come tutti i giorni. Come oggi pomeriggio. Come ieri, come domani. Anzi, mi è pure andata bene, perchè avendo parcheggiato all'inizio di via Piave, almeno ho evitato le famigerate scalette. Mi fermo qui. E' evidente che lei ha una frequentazione, sia pure assidua, pur sempre occasionale del centro storico. Che le permette di prendersela comoda e scegliere percorsi di vario genere. Io purtroppo devo fare quei percorsi per recarmi sul mio luogo di lavoro, e non è - senza alcuna polemica - la stessa cosa. Non è il massimo arrivare sul proprio luogo di lavoro avendo già sudato le proverbiali sette camicie lungo le scalette. Anche a mio giudizio sarebbe bellissimo avere dei servizi pubblici capillari e ottimali, ma così non è e non potrà essere, visti anche i sempre più frequenti tagli nel settore dei servizi: non potrei certo pretendere che per ogni mio spostamento sia disponibile un treno, un autobus o altri mezzi. Non sarebbe neppure giusto, in fondo. Ecco perchè per certi tipi di utenza l'auto privata è una necessità e non può essere demonizzata. Se poi si vuole dire che avere la presenza di professionisti e altro al centro non è una ricchezza, beh, non c'è problema: se ne vanno tutti, quindi il messaggio è passato al 100%. Senza alcuna polemica nè - come pure dice lei - senza che ci sia nulla di personale (come potrebbe? non ci conosciamo seppure), prendo atto della divergenza di opinione e ricambio i suoi cordiali saluti.
    123 - Giu 18, 2012 - 7:39 Vai al commento »
    @Iesari: se lei va in centro per diporto o per altre ragioni posso capire che faccia quel percorso. Io invece mi riferisco a chi in centro ci deve andare per lavoro, magari in fretta, magari sotto la pioggia battente, magari con 40 gradi, magari con carichi di documenti o altro, magari con sei buste della spesa e due cassette dell'acqua. Cosa devono fare costoro? Parcheggiare al parksi, poi andare a piedi??? La risposta non gliela do io, ma i tanti professionisti, esercizi commerciali, e uffici che se ne sono andati via. La risposta gliela do anche io, che da anni oramai devo ricevere la gente alle 14,00 o alle 15,00, cioè negli orari in cui le maglie della blindatura si aprono temporaneamente ed i parcheggi sono gratuiti. La fuga dal centro storico, un tempo luogo prestigioso (ed all'epoca anche maggiormente accessibile) è l'unica cosa che "hanno capito in molti se proprio non tutti". Le ragioni sono evidenti e palesi. E quanto ai soviet, mi scusi, ma quando uno mi dice che bisogna rilanciare "tutte quelle soluzioni che esistono per ridurre l'uso dell'auto", dando quindi per scontato e pacifico che l'auto non debba essere utilizzata (e mi creda, parla con uno che quando può - cioè quando glielo consentono orari e servizi - viaggia in treno) come se fosse il male assoluto, di cosa si deve parlare se non di condizionamento ideologico??? Cioè lei mi viene a dire che l'auto è "più costosa", ed è sicuramente vero che i costi odierni (anche per colpa della politica che usa l'auto e gli automobilisti come bancomat) sono divenuti insostenibili, ma ha provato mai a vedere quanto costa andare in 4 a Milano da Civitanova con il treno o con l'auto? mi dice che l'auto è "più pericolosa per la salute", ma secondo lei un cardiopatico rischia di più prendendo l'auto e parcheggiandola in Piazza della Libertà oppure facendosi le scalette a piedi con la canicola??? Cioè: come vede lei ha un approccio aprioristico col problema, negativo "contro" l'auto tout court, e non lo considera nella sua realtà effettiva ma solo per come lo concepisce lei. Lei concepisce la fruizione del centro storico solo come lo fruisce lei quando si fa la sua passeggiata, e non si pone il problema di chi - non ogni tanto, ma tutti i giorni - deve arrancare per raggiungere il cucuzzolo superando ostacoli a destra e manca e non per divertimento (o masochismo) ma per lavoro o altre valide ragioni. Quanto all'inquinamento, come sempre, a Macerata si perde il senso della misura e si ingigantiscono le cose vittime di un "maceratacentrismo" che non esiste:  se mi parla dell'aria di metropoli come Roma, Milano, o altre, possiamo anche parlarne, ma dire che è inquinata l'aria di Macerata mi sembra veramente ridicolo.  
    124 - Giu 17, 2012 - 20:10 Vai al commento »
    La prossima volta che interverró in un dibattito che mi appassiona solo fintanto che continueró a lavorare nel centro storico di Macerata (ancora per poco) chiederó il permesso preventivo del Sig. Iesari, visto che mi permetto pure di 'insistere' su un concetto che oramai lo hanno capito tutti, pure le pietre, ma solo a Macerata non passa. Prendo spunto dall'auspicio finale di Iesari, che vuole un centro di novo affollato di gente che ci viene per vivere e lavorare. Ebbene, come dovrebbero venirci costoro? Col tram del soviet supremo? Con gli autobus del popolo? Non so dove viva lei, Iesari, ma a Macerata non ci sono i mezzi pubblici - che so - di Parigi (14 linee di metro!!!) o di Londra o di Berlino. A Macerata non c'è neppure un autobus alla stazione che carichi i pendolari all'arrivo dei treni da Fabriano o Civitanova, in genere uno ogni ora!!! Quindi delle due l'una: o Iesari ama questo luogo desertificato che è il centro di Macerata, oppure ci spieghi come dovrebbe venirci un povero cristo per lavorare. Attendo fiducioso un'impossibile 'quadratura del cerchio'. Ha invece ragione Paolomc che dice che un conto è visitare un luogo, un conto è viverci (e lavorarci, aggiungo io). Se io ho uno studio in centro, vado in tribunale, poi mi accorgo che ho dimenticato un pezzo di carta in studio e devo tornare a prenderlo, sono fregato!!!  Queste sono problemi che non si risolvono con l'ennesimo parcheggio a casa del diavolo con ascensori/navette e chi piú ne ha piú ne metta: qui ci vuole libertà d'accesso ai luoghi di abitazione e di lavoro. Nessuno dice di aggiungere strade (sarebbe impossibile, chi l'ha mai detto? Non certo io): basta (ri)aprire quelle esistenti, e riportare la situazione a quella che era a.M. (che vuol dire 'ante Maulum', vero discrimine del declino cittadino). Condivido poi la riflessione di de donati: Macerata, è innegabile, possiede qualche opera architettonica pregevole, ma non facciamo ridere tutto il mondo pensando di essere a Siena, per cortesia!  Non ci sono ragioni per blindare Macerata, mentre tutti oramai, nessuno escluso, possono constatare ictu oculi l'abbandono della città dovuto alla fatica di andarci. 
    125 - Giu 16, 2012 - 23:34 Vai al commento »
    Le quattro riflessioni dell'autore, circa a metà dell'articolo, mi trovano d'accordo solo in parte, poichè l'ultima di esse non è cosí scontata. Se infatti, finalmente, sento fare i conti con la realtà, laddove si riconosce che oggi l'auto è necessaria e - piaccia o no - fa parte della vita di tutti noi, e che la crisi dei centri storici risiede nella loro chiusura al traffico (quando a ció non si aggiunge, come pure riconosciuto nell'articolo, la ripidità del cucuzzolo ove hanno sede), si ritorna al dogma ideologico quando si sostiene che a questi concetti si associa necessariamente - cosí da formare un tutt'uno - la necessità di chiudere i centri storici. Perchè? Quali fondamentali opere d'arte da tutelare affollano il centro maceratese? Siamo a Macerata oppure a Siena? non voglio negare che Macerata possieda qualche bella chiesa, qualche bel palazzo antico, ma è sufficiente tutto ció per blindare una città e limitare una libertà costituzionalmente tutelata, quella di circolazione? Oppure, in questo atteggiamento, prevale una forma d snobismo ideologico completamente svincolato dalla realtà? All'epoca delle scellerate decisioni della giunta Maulo si sentiva dire che i cittadini maceratesi dovevano essere 'educati' a lasciare l'auto a casa: è questo il retaggio culturale? È questa la ragione del 'divieto'? Ben venga il parcheggio, ne vengano altri, certo non faranno male, ma ci si deve rendere conto che la città va aperta, definitivamente, sblindandola da tutte le strisce blu e da tutti i divieti che oggi dissuadono  chiunque dal venirci. Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur ...... 
  • “Una vetrina di vini maceratesi
    per ripopolare il centro storico”

    126 - Giu 20, 2012 - 22:40 Vai al commento »
    @Renzo Serrani: dalle foto pubblicate tutta questa folla non si direbbe. Comunque, il senso delle mie critiche era un altro, e solo in parte coincidente con il commento di Pierre che pure - comunque - condivido.  Il problema, se posso, è "strutturale", e non sarà certo un esperimento come quello di cui all'articolo a risolverlo, anche perchè l'ordine delle questioni è inverso: come ho già detto - e mi scusi se mi ripeto - provi a mettere un milione di euro in cima all'Everest e mi dica quanti andranno a prenderlo.
    127 - Giu 18, 2012 - 17:18 Vai al commento »
    @Pierre: perfettamente d'accordo con quello che dici
    128 - Giu 18, 2012 - 7:51 Vai al commento »
    @DemocraticaMente: il primo commento, cioè il mio, altro non è che la trascrizione di un dialogo assai frequente in città, ne prenda atto e non si rattristi troppo. Secondo me infatti lei confonde i termini della questione: cioè non è sbagliata la "mentalità" di chi - pensa un po'! - non vuole soffrire troppo per fare una cosa (anzi, provare piacere nella sofferenza rappresenta notoriamente una deviazione, chiamata "masochismo"), ma caso mai quella di chi rendendo impossibile l'accesso al centro ne ha decretato la morte. Quindi è verissimo che "la mamma degli sciocchi è sempre incinta", altrimenti non capirei perchè i maceratesi da anni si lamentano dello spopolamento (direi più "morte") del centro cittadino eppure nonostante ciò non hanno mai preteso dalla politica una inversione della tendenza che questa situazione ha creato. Provi infatti a mettere 1 milione di euro in cima all'Everest e mi dica in quanti andranno a prenderlo ......
    129 - Giu 16, 2012 - 19:29 Vai al commento »
    "Che famo stasera?" "Come, non lo sai? hanno inaugurato l'enoteca provinciale!" "Ah si? però che figata!" "Dai andiamoci pure noi!" "Si, vabè, ma dove sta?" "A Macerata, al corso della Repubblica" "Cazzo, ma proprio lì la dovevano fa'?" "Dai, su, te vengo a pijà in macchina" "Sci, vabè, ma dopo do' parcheggiamo?" "E che ne so .... buttamo via che euro e la lascemo al silos" "Sci, se c'è posto" "Allora la parcheggemo per le mura" "E va bè, ma se dovemo pagà allora cerchemo più vicino, scusa" "Allora lascemola do' non se paga ..... beh che ne so, a Villa Potenza, oppure a Piediripa ..... anzi no! lasciamola in Via Piave" "Sci, vabè, però co 'sso callo tocca fasse la doccia appena rriemo su dopo la salita de le scalette" "Beh in effetti tutta 'sta voglia non ce l'ho ....... ce fosse almeno un autobus ......" "Ma va', lascia perde ..... ne passa uno ogni du' ore ..." "Ho capito, dai,  lasciamo perde ..... 'nnamo a Citanò oppure ...... ho saputo che hanno inaugurato un centro commerciale, me pare che se chiama Corridomnia" ..... Ecco, forse qualcuno dovrebbe pensare ad un dialogo come questo e ragionarci su ................ 
  • L’inondazione di centri commerciali

    130 - Giu 8, 2012 - 8:02 Vai al commento »
    Le parole di Candria, in sè, sarebbero anche condivisibili in linea generale, ma il problema politico (che Candria non affronta, e la ragione è chiara) è che è proprio la politica della sosta, dissennatamente praticata negli ultimi 20 anni a Macerata a cominciare dalla prima"preistorica" giunta catto-comunista (Maulo) che ha di fatto desertificato il centro di Macerata, estirpando "manu militari" il piccolo commercio che tanto Candria dice di amare. Cioè, se io dalla periferia di Macerata devo prendere la macchina (perchè Macerata è una città di fatto senza mezzi pubblici), andare a parcheggiare in capo al mondo oppure pagare un pizzo all'APM, e poi magari scarpinare in piena estate per le scalette per salire in piazza e comprarmi un paio di jeans, ovviamente non ci penso due volte e fuggo al primo Corridomnia o Tolentimnia o Morrovallmia che mi fa parcheggiare davanti al negozio dove quindi spenderò i miei soldi. Oppure me ne vado a Civitanova dove parcheggio praticamente gratis ovunque e oltretutto è pure in pianura. Ora Candria è consigliere provinciale, e probabilmente non sarà obbligato ad occuparsi in sede istituzionale della delirante regolamentazione della sosta nella città di Macerata, ma i suoi colleghi di partito, se non erro, sia pure con varie declinazioni storiche (prima Rifondazione Comunista, poi Comunisti Italiani e R.C., ora S.E.L.: più o meno sempre gli stessi, insieme agli altri partiti di maggioranza) siedono da 20 anni nella stanza dei bottoni del comune di Macerata e quindi sono tra i principali responsabili dello spopolamento progressivo di attività commerciali e professionali del centro maceratese. Questo, magari, dovrebbe indurre Candria ad un atto di autocritica e di riflessione sulle posizioni politiche del suo partito o dei suoi predecessori nell'amministrazione maceratese, ma voglio essere propositivo e lo dispenso da questo pur doveroso atto di onestà intellettuale: se Candria vuole contrastare veramente i vari Corridomnia, perchè non fa sì che i suoi colleghi di partito intraprendano una politica per la liberalizzazione della sosta e la maggiore accessibilità del centro maceratese?  Questa sarebbe una risposta concreta, anche se magari tardiva, ma pur sempre un'inversione di tendenza. Al contrario immagino che a breve le strisce blu arriveranno pure a Collevario ............ 
  • Un mare di… rifiuti

    131 - Giu 5, 2012 - 7:32 Vai al commento »
    E se invece di imporre date, colori, materiali etc. etc. in giorni che possono risultare scomodi non solo ai villeggianti (come dice in modo sacrosanto Margot), ma anche ai più normali residenti, si ripristinassero dei cassonetti differenziati dove un povero cristo (che già vive con decine o centinaia di obblighi/divieti/imposizioni) possa buttare la spazzatura quando gli pare? Sembra una soluzione ovvia, ma come sempre la gente fa più volentieri ciò che è più comodo, e se fosse comodo buttare la spazzatura in cassonetti differenziati credo che la gente differenzierebbe di più. Non tutti possono stoccare mmonnezza dentro la propria casa, in attesa che chi di dovere si degni di venirla a prendere nei giorni "comandati", e quindi si arrangiano come possono magari buttandola qua e là. Se ci fossero dei normalissimi cassonetti, invece, almeno non la abbandonerebbero per la strada. E' molto semplice, è - direi - ovvio, ma come sempre la burocrazia segue altre strade, semplicemente assurde. 
  • Quando la pornografia giovanile
    dilaga nel web

    132 - Giu 5, 2012 - 15:08 Vai al commento »
    Aggiungo alle riflessioni dell'amico e collega Giuseppe Bommarito, che condivido al 100%, che è pur vero che internet, cellulari e la tecnologia in genere sono dei "mezzi", come tali quindi nè buoni nè cattivi, ma che normalmente gli strumenti devono essere affidati a chi ha le capacità e la consapevolezza per saperli usare, e certo non è prudente mettere in mano ad un ragazzo (o bambino?) di 10 anni un mezzo come internet. Se poi a questo aggiungiamo che i modelli promossi nei media (in primis la televisione) sono altamente diseducativi (e fra questi mi limito ad elencare: tronisti/veline, calciatori e campioni dello sport in genere, tutti soggetti che fanno passare il concetto che si può diventare miliardari facendo stupidaggini ed idiozie o comunque cose di poco valore oggettivo, mentre l'immagine speculare del laureato in lettere che lavora al call center per 500 euro al mese chiude il cerchio confermando il principio) e che in genere l'imitazione scatta sempre verso i modelli negativi, mai verso quelli positivi, comprendiamo facilmente come intere generazioni di adolescenti siano fortemente a rischio. Perchè infatti non guadagnare qualche spicciolo "vendendo" una foto osè, quando si vedono donne (e uomini) che fanno milioni vendendo calendari o comunque comparendo in tv senza alcuna qualità intellettuale ma solo vendendo la loro immagine in un mercato senza regole? Quindi mi permetto di allargare il discorso a tutto il contesto che stiamo vivendo, nel quale forse bisognerà tornare a dare importanza a concetti come istruzione ed educazione, e collegare strettamente il successo anche economico a valori un po' meno effimeri che non il dare calci ad un pallone, il mostrare due chiappe durante "Striscia la notizia" oppure il guidare una moto (come il noto evasore fiscale Valentino Rossi). 
  • Il muro di gomma che blocca Macerata

    133 - Giu 4, 2012 - 12:07 Vai al commento »
    @Luca89: il suo intervento contiene in sè la conferma della correttezza delle mie osservazioni: 1) primo perchè conferma che ai Maceratesi tutto sommato piace così, altrimenti lei protesterebbe invece che dire - sostanzialmente - di essere d'accordo anche con una politica della sosta assolutamente folle e conclamatamente dannosa; 2) secondo perchè lei di fatto conferma che la ragione dello spopolamento del centro è proprio nel regime della sosta, e nella conseguente difficoltà di accesso al centro, per esempio là dove dice: "Però la crisi del centro secondo me è dovuta ad altro, come ad esempio tutte le opere di decentramento burocratico e istituzionale operate negli anni":  ora, secondo lei, perchè tutti se ne vanno? perchè uffici, banche, studi professionali vanno là dove si può arrivare più facilmente??? ed è proprio questo che ha determinato la morte del centro di Macerata, la continua ed inarrestabile fuga di operatori stressati dal dover per forza soffrire prima ancora di arrivare al loro luogo di lavoro. Comunque si tranquillizzi, oggi i negozi non li affitta più nessuno, nè a 5000 euro al mese nè a meno, ovunque si chiude e si rimane sfitti ......... fra poco, quindi, non ci sarà più il problema dei parcheggi, perchè a parte quei quattro residenti, in centro non ci andrà proprio più nessuno ....   Ed i maceratesi subiranno anche questa, in silenzio. 
    134 - Giu 4, 2012 - 7:49 Vai al commento »
    Il vero problema di Macerata sono ..... i maceratesi, cioè coloro che bevono tutto senza mai protestare e continuano a vivere in una delle città più invivibili del mondo (a dispetto di classifiche fatte sulla carta da gente che in città non ci passa neppure mezza giornata). Altrimenti non si capisce perchè chi ha creato il salasso quotidiano ed immorale del regime della sosta non sia stato preso a calci nel sedere già da anni ed anni, non si capisce perchè chi ha blindato il centro storico (già sfavorito dalla natura perchè su un cucuzzolo inarrivabile) svuotandolo completamente di esercizi commerciali, banche ed uffici, non sia stato preso a ceffoni dall'intera città ........ E invece no: il maceratese medio (vittima del suo stupido campanilismo) soffre in silenzio senza neppure immaginare che un'altra Macerata sarebbe possibile (e con poco: via tutti i parcheggi a pagamento, apertura del centro cittadino, tanto per cominciare) ..... Ecco, egregio Di Geronimo, il perchè del nulla che contraddistingue le amministrazioni comunali maceratesi degli ultimi 20/30 anni, non c'è bisogno di scomodare il "complotto demo/pluto/giudaico/massonico" che probabilmente ha cose più importanti di cui occuparsi che non la nostra misera città, no, il perchè è un altro: perchè tanto i maceratesi sopportano tutto e continuano a farsi del male ........... (a meno che non decidano di andarsene - come il sottoscritto - da questo "vecchio addormentato" ed oramai, direi, moribondo) .............. 
  • Prove di accordo tra Poste Italiane e istituzioni
    La proposta: apriamo un ufficio al Valdichienti

    135 - Mag 12, 2012 - 10:41 Vai al commento »
    Il problema è duplice: 1) da un lato la c.d. "privatizzazione" si è accompagnata con un progressivo snaturamento delle funzioni degli enti ex statali privatizzati senza alcuna regola che non fosse quella del profitto ad ogni costo. Tra essi (penso anche alle Ferrovie) il peggiore, perchè più spregiudicato e senza alcun pudore, sono proprio le Poste che a dispetto del loro stesso nome, oggi fanno tutto tranne che i servizi postali e finanziari di base come era giustamente un tempo. Chi voleva la banca, andava in banca; chi voleva qualcosa di meno "impegnativo" andava in posta ed apriva un libretto; la corrispondenza la facevano le poste. Oggi no: schede telefoniche, prodotti finanziari, assicurazioni, ma anche: vendita di oggettistica di ogni genere (elettrodomestici, libri, cd/dvd,c ciclomotori (!) ed altro, e magari, fra un po', chissà anche viaggi organizzati alla tomba di Padre Pio ......): le poste fanno tutto TRANNE quello che dovrebbero fare. La logica è: chi me lo fa fare a sputare sangue con una raccomandata sulla quale guadagno pochissimi euri, che poi mi tocca pure consegnarla al destinatario (pensa un po' che rottura!) quando posso guadagnare molto di più vendendo una vaporella? ecco: tutto ciò non doveva essere consentito, limitando l'oggetto di attività della privatizzanda società a quello TIPICO precedentemente svolto e nulla più. 2) il management, probabilmente, sia perchè condizionato dalla smania di ricevere gli incentivi promessi dall'ente, sia perchè privo di rispetto verso l'utenza, non è all'altezza di gestire questa situazione. Quando leggo che il gestore di tutto ciò è quel Grisostomi Travaglini che avendo il suo ufficio sopra l'ufficio postale di Macerata Centro ancora non si è accorto del fatto che in quell'ufficio postale bisogna fare sempre, salvo rarissime eccezioni, almeno mezz'ora di coda - fra giuste proteste, mugugni ed altro dei clienti/utenti - prima di essere serviti  oppure che, essendosene accorto, non ha fatto nulla per modificare questa situazione, allora in primo luogo devo concludere che questo dirigente non è in grado di assolvere il suo compito; oppure più semplicemente che il suo compito è proprio quello di incentivare al massimo il "businnes" extrapostale di Poste Italiane, sbattendosene letteralmente dei clienti. In buona sostanza, quindi, la vedo molto male per i tre uffici che saranno sicuramente chiusi: la strategia di Poste è quella di concentrarsi solo dove c'è ulteriore "ciccia" da spremere, dando per scontato che quei "vecchi" clienti (probabilmente visti come una massa che Poste può spostare dove meglio crede) saranno sicuramente appiccicati a qualche altro ufficio postale esistente; e solo in quest'ottica potrebbe giustificarsi l'apertura di un U.P. (di per se assurda anche se in qualche regione è avvenuto) al centro commerciale Valdichienti. Io invece lancio un'altra proposta: commissariare Poste Italiane per l'evidente divergenza fra l'attuale amministrazione e la mission aziendale; azzerare tutta la dirigenza e riportare Poste Italiane a ciò che erano 20 anni fa (magari pensionando qualche impiegato lavativo che non manca pure lì). 
  • Giuseppe Mancinelli è il nuovo sindaco di Penna San Giovanni

    136 - Mag 7, 2012 - 21:41 Vai al commento »
    Complimenti e buon lavoro al neo sindaco Giuseppe Mancinelli che ho conosciuto all'epoca in cui dirigeva la filiale Banca di Roma di Macerata!
  • I cittadini si mobilitano
    contro i tagli alle corse dei bus

    137 - Mag 3, 2012 - 16:26 Vai al commento »
    Nel complimentarni con Marina Santucci per l'iniziativa e per la correttezza e condivisibilità dei rilievi che muove, vorrei aggiungere che la miopia della gestione del trasporto pubblico maceratese è evidentissima nel fatto che alla stazione ferroviaria dove arrivano mediamente 2-3 treni ogni ora (ed in genere due in contemporanea: uno da Fabriano ed uno da Civitanova Marche, per l'incrocio nella stazione di Macerata) non c'è mai un autobus ad attendere i viaggiatori per portarli agevolmente almeno in centro storico. Ora tutti sanno che Macerata è in salita, e che per andare in Piazza della Libertà bisogna fare una scarpinata alpina lungo le famigerate "scalette" (la cui pendenza ha più volte impressionato miei ospiti provenienti dalle Alpi piemontesi o dalla Svizzera), e nonostante ciò bisogna vedere, dopo l'arrivo dei treni, gruppi di persone in marcia dalla stazione lungo Viale Don Bosco per poi procedere ansimando fino all'agognata mèta di Piazza della Libertà. Eppure i padreterni dell'APM non ci arrivano: pensare che basterebbe un autobus ogni ora circa in coincidenza con gli arrivi ................ E poi ci dicono di non prendere l'auto, o meglio: ci tartassano di balzelli se la prendiamo, ma scusate, cosa altro dovremmo fare? 
  • L’appello di Giuliano Bianchi:
    “Difendiamo la ferrovia di Civitanova”

    138 - Apr 9, 2012 - 21:27 Vai al commento »
    @Stexxx79: ti sbagli al 100%: salvo alcune corse (che stupidamente Trenitalia mette le une a ridosso delle altre) i treni in questo periodo sono strapieni, a volte non ci sono neppure posti a sedere a sufficienza e la gente viaggia in piedi, sia per l'aumento dell'affluenza, sia per la riduzione delle vetture (che sono quelle degli anni '80 e quando si rompono non vengono sostituite). Più volte ho viaggiato in vetture stracariche di studenti universitari per Camerino o Macerata, e credimi, se ne prendi uno anche una sola volta, di treno, lo potrai constatare tranquillamente pure tu. La macchina ce l'ho pure io e la uso normalmente, ma quando posso la lascio a casa perchè il treno - non ci crederai - E' PIU' COMODO. Se ci fossero più treni e più mezzi pubblici, forse molti lascerebbero la macchina a casa volentieri. A Parigi, città con 14 linee di metrò, la macchina ce l'hanno in pochi e si può vivere tranquillamente senza avere la macchina. In Svizzera i cittadini hanno votato negli anni '90 un referendum per decidere se potenziare le autostrade o la ferrovia, ed ha vinto quest'ultima a stragrande maggioranza. In Italia si piagnucola per un passaggio a livello ...... che arretratezza. Le file che fai sulla S.S. 16 le fai perchè quel tratto di strada è sempre intasato di macchine e camion, ne so qualcosa io che abito al centro di Civitanova e se devo andare a prendere la superstrada ci metto sempre 15 minuti buoni quelle rare volte che passo sulla nazionale. Altro che passaggi a livello! 
    139 - Apr 8, 2012 - 22:12 Vai al commento »
    E' veramente incredibile il livello medio di ignoranza e di inciviltà dell'automobilista italiano. Nei paesi civili (tra i quali non includo l'Italia, sia chiaro) il servizio ferroviario è ottimo ed è molto utilizzato dalla gente: si pensi alla Svizzera, ma anche alla Germania, alla Francia (ed ora anche la Spagna che ha fatto passi da gigante). Da noi tocca leggere assurdità del tipo che la ferrovia "blocca la viabilità di civitanova e macerata per 4 persone in viaggio" (cfr commento di tale Siggy) oppure del tipo che "la civitanova-albacina è un servizio antieconomico e d’intralcio alla mobilità" (cfr. commento di tale "p4n1k": già dal nick si capisce che non ha le idee chiare). La ferrovia Civitanova/Albacina unisce DUE VALLI che in auto sono congiunte con una viabilità, questa si, ottocentesca: si provi ad andare da Tolentino (ma forse, visto il livello degli interlocutori, dovrei dire "Tulindì") a San Severino (id est: "San Sivirì") passando per quella terrificante strada delle Terme di Santa Lucia. La lungimiranza degli ingegneri che la progettarono fu tale che capirono l'importanza fondamentale di unire le due vallate, cosa finora realizzata solo con la ferrovia: oppure ditemi dove sta la superstrada che congiunge Civitanova con Fabriano, per favore! Ed ancora, spostarsi in treno - quando possibile, cioè quando ci sono le linee ed i treni - è molto più comodo che in auto: in genere si arriva al centro delle città, senza problemi di parcheggio e senza pericolo di infrazioni al codice della strada o incidenti. Gli unici che non fanno nulla sono gli amministratori dell'APM (autobus urbani di Macerata) che non hanno ancora istituito un collegamento con il centro storico all'arrivo di ogni treno in stazione (tranquilli: in genere ne arriva uno ogni oretta, in contemporanea da Civitanova a Fabriano) ...... vabè, lasciamo stare, Macerata è fatta così ..... male! Vogliamo poi parlare della benzina a 2,00 euri al litro? Vogliamo parlare del trasporto su gomma che ci ricatta con una categoria, quella dei trasportatori, che è capace di scioperare per un mese e mezzo (é successo con le c.d. "bisarche": ho atteso più di un mese un'auto in pronta consegna solo perchè i bisarchisti erano in sciopero, e se invece le auto le trasportassero su treni forse non sarebbe meglio)???? Insomma: le ragioni del treno sono tantissime, e gli unici a non capirle sono quelli che ancora usano l'auto pure per andare dalla cucina al cesso e si lamentano se nel traffico veicolare già caotico di suo (perchè non ditemi che Civitanova, dove abito da otto anni, non ha un traffico NORMALMENTE CAOTICO) si devono fermare due minuti per far passare un treno! 
  • In viaggio con i passeggeri-sardine

    140 - Mar 26, 2012 - 16:26 Vai al commento »
    Due considerazioni. 1) il problema di come oggi Trenitalia svolge il suo compito nell'ambito del trasporto pubblico locale va risolto obbligandola a rispettare i contratti di servizio e se del caso imponendo sanzioni. Credo che su questo non ci siano dubbi. 2) sulla questione generale, vorrei precisare che è logico che il "privato" cerchi il profitto, ma mi chiedo: si può abbandonare al privato (che così - giustamente - ragiona) un servizio essenziale quale il trasporto ferroviario?? premesso che in Italia succede in genere il contrario rispetto a ciò che di buono succede nel resto del mondo, così come non si possono appaltare esclusivamente ai privati la giustizia, la difesa, la sanità, le poste  ed altri servizi essenziali perchè corrispondenti ad altrettanti diritti e libertà costituzionali, credo che in questo "numerus clausus" dei servizi vada inserita anche la ferrovia locale. All'amico Gianni Menghi ricordo infatti che ogni liberismo riserva sempre allo Stato alcune funzioni ritenute non delegabili: perchè non ri-mettervi anche le ferrovie (e magari anche le poste), gestendole meglio di come erano gestite prima, d'accordo, visto l'insuccesso palese della c.d. "privatizzazione"? 
    141 - Mar 26, 2012 - 13:10 Vai al commento »
    @Andrea Reginelli: tutte le società ex statali (Ferrovie e Poste in primis) si stanno buttando su settori che reputano "convenienti" abbandonando completamente i settori che ritengono perdenti in termini economici. Questo però contrasta con il concetto stesso di servizio, che deve essere offerto (a condizioni ragionevoli) anche - eventualmente - a spese della collettività. Certo, nessuno pretende un servizio ferroviario capillare che costerebbe troppo, ma lo smantellamento della Civitanova / Albacina rappresenta un passo indietro di oltre cento anni, per cui nel 2012 abbiamo MENO SERVIZI che nel 1950, il che è semplicemente assurdo anche perchè all'estero (Svizzera, Francia e Germania su tutte) stanno già 100 anni avanti a noi. Certo, io non sono contrario alla TAV, almeno non in linea di principio, ma il punto è che le due cose devono coesistere anche perchè per il traffico pubblico locale i soldi - e non sono pochi - li mette la Regione, ed al momento la strategia è quella (che fa gola a qualcuno in quel di Camerino) di dirottare il tutto su gomma ...... il che è assurdo!
  • Igor Omrcen lascia la Lube
    “A fine stagione andrò all’estero”

    142 - Feb 25, 2012 - 22:46 Vai al commento »
    Onestamente non capisco lo stupore. Il mondo dello sport gira solo per soldi. Gli atleti sono dei mercenari che vanno dove li pagano di più. Tutti, in un determinato tipo di lavoro, accetterebbero un altro posto di lavoro dove guadagnano di più. Sarà sicuramente vero che a Macerata costui prendeva molti soldi, non lo metto in discussione, ma allora la domanda da farsi è un'altra: che glieli hanno dati a fare? cioè, non è stupido lui che se ne va perchè gliene danno di più, ma caso mai una collettività che ci tiene a tutti i costi ad avere una squadra di pallavolo (o di calcio o di altri sport) e che per questo strapaga i giocatori. Fosse per me li manderei tutti a spasso ....... 
  • Cancellati altri quattro treni
    Sabato si torna alla normalità

    143 - Feb 16, 2012 - 21:33 Vai al commento »
    "Sabato si torna alla normalità", cioè al solito servizio da terzo mondo. La soluzione è una sola: commissariare Trenitalia e riportarla in fretta sotto la direzione ed il controllo diretto statale. Altro che privatizzazioni: i "servizi" essenziali (cioè quelle attività che non sono soltanto dei businnes, ma anche delle attività al servizio del cittadino) che sono stati privatizzati (tra gli altri, le poste), hanno perso qualità e sono scesi a livelli che, al tempo in cui erano statali, non sarebbero mai stati neppure immaginabili ..... 
  • Rapina alla gioielleria De Santis
    Sequestrato il titolare

    144 - Feb 14, 2012 - 17:57 Vai al commento »
    Trovo alquanto di cattivo gusto commentare in modo sarcastico questa notizia. E' sicuramente giusto combattere l'evasione fiscale, come pure stigmatizzare categorie che magari non brillano per correttezza fiscale, ma di certo la sede opportuna non è il commento alla notizia che - secondo quanto riportato - ci informa comunque che una persona è stata aggredita ed è stata ricoverata in ospedale (sia pure solo per uno shock). Certo se questo fosse avvenuto ai danni di una qualche famiglia in una casa di campagna probabilmente tutti si straccerebbero le vesti per la poca sicurezza ........ 
  • Ridotte anche domani le corse sulla Civitanova-Albacina

    145 - Feb 13, 2012 - 18:38 Vai al commento »
    Aggiungo a quanto affermato da Paolo Bartoli, che sottoscrivo quasi integralmente, che purtroppo importa e molto che sia su rotaia, perchè andare su gomma è proprio il risultato a cui tende questa defatigante e scellerata strategia messa in atto congiuntamente da Trenitalia e Contram, con Contram che già pregusta il momento in cui prenderà il posto della prima, e Trenitalia che invece sarà sollevata dal traffico pendolare che in fondo odia. E' invece FON-DA-MEN-TA-LE che rimanga in esercizio la linea FERROVIARIA, perchè se dobbiamo andare su gomma, allora andremo con le nostre macchine e non con la Contram. E' necessario costringere Trenitalia a svolgere decentemente il suo compito, oppure affidare la linea ferroviaria ad altre compagnie ferroviarie. Con la Contram e con la corriera, MAI! 
  • Riprende, con meno treni, il servizio Civitanova-Albacina

    146 - Feb 13, 2012 - 13:50 Vai al commento »
    C'è solo un termine per definire il comportamento di Trenitalia in questa vicenda: SCANDALOSO. Il servizio ferroviario era di gran lunga migliore quando le ferrovie erano direttamente gestite dallo stato, altro che privatizzazione ..... 
  • Sospesa anche domenica
    la linea ferroviaria Civitanova-Albacina

    147 - Feb 12, 2012 - 14:34 Vai al commento »
    Come dice Eleonora Santecchia, è un problema di civiltà. Tutto si puó dire dell'Italia tranne che sia in paese civile, ed ogni giorno ne abbiamo conferma.
    148 - Feb 11, 2012 - 21:23 Vai al commento »
    @Rossano Russo: si, lo so, sono commenti senza senso e soprattutto senza alcuna cognizione di causa provenienti da persone che non sanno neppure di cosa stanno cianciando. Ciò non toglie che siano pericolosissimi perchè per esempio a Civitanova la gente (ignorante) si lamenta della chiusura dei passaggi a livello, e visto che Trenitalia non aspetta altro che scapparsene via, anche opinioni senza senso come quelle "de quibus" possono aggravare la situazione ...... ciao ....!
    149 - Feb 11, 2012 - 20:21 Vai al commento »
    @Sarah Spinaci: se la gente prendesse di più il treno circolerebbero meno macchine su tutte le strade, a tutto vantaggio di tutti. E poi il treno è più veloce: io abito al centro di Civitanova e lavoro a Macerata, ebbene, da casa mia a Macerata col treno ci metto 25-30 minuti, con la macchina ce ne metto 45 .... allora, lasciamo stare i proclami, quella "locomotiva dell'anteguerra" permette a molti di viaggiare senza usare l'auto, e se uno l'auto la vuole usare pure per andare al cesso, si accomodi, ma non blateri contro un'infrastruttura utile a chi la vuole usare. Ed infine: aspettare 2 minuti al passaggio a livello non mi sembra un dramma .... anche perchè 3/4 di quelli che stanno lì in coda stanno in giro perchè non hanno niente da fare .... dai ... su, siamo seri per favore.
    150 - Feb 11, 2012 - 17:51 Vai al commento »
    @Troiani/Spinaci: ribadisco che non sapete neppure cosa state dicendo. Nei paesi civili come per esempio la Svizzera i treni sono mezzi di trasporto fondamentali e la gente lo sa, tanto è vero che sono utilizzati moltissimo e con soddisfazione, anche perchè funzionano bene. Nel terzo mondo come da noi in italia, invece, no, e la gente parla ...... a vanvera. 
  • Il centro storico si riprende le Poste
    Ecco come sono i nuovi locali

    151 - Feb 12, 2012 - 23:12 Vai al commento »
    Caro Tommy ... evidentemente alle Poste interessano di più le .... lavapiatti rispetto ad un'attività prevista dalla Costituzione e da diverse leggi della Repubblica ..... la verità è che abbiamo servizi da terzo mondo ma ora dobbiamo stare allegri: abbiamo il nuovo ufficio postale con un ATM in più e, ovviamente, uno SPORTELLO IN MENO!!!
    152 - Feb 12, 2012 - 22:03 Vai al commento »
    @Andrea: egregio signore, sarei lieto se lei ci facesse la cortesia di palesarci anche il suo cognome, quanto meno per fugare il dubbio che lei, dopo Laura Severi(xx)10 e la Dama (di Pisa?) sia il terzo dipendente che conosco, di Poste Macerata Centro, che - ciceronianamente - interviene in questo dibattito "pro domo sua". Abbia coraggio ...... Ad ogni buon conto, lei sbaglia diverse volte: -sbaglia laddove mi attribuisce un desiderio di essere servito prima di chi è avanti a me: se questo è quanto ha compreso dai miei commenti, le ipotesi sono solo due, e cioè che non li abbia letti o non li abbia compresi (lascio a lei scegliere a quale dei due gruppi voglia essere iscritto); -sbaglia perchè il personale di Poste Italiane, nel momento in cui paghiamo per i servizi erogati dall'ente, è a nostra dipendenza (per l'espletamento di quel servizio, of course), contrariamente a quanto da lei affermato; -non mi frega nulla che Poste Italiane produca utili con servizi che non c'entrano nulla con la sua vera "mission", anche perchè se poi sono soldi che finiscono allo Stato andranno dispersi nei mille rivoli della spesa pubblica improduttiva e quindi preferisco che il servizio sia meno redditizio ma sia espletato bene. D'altra parte, in tutte le società evolute, si applica il principio della specializzazione: non ha senso che tutti facciano tutto, ma è più logico che ognuno faccia (si spera bene) ciò che sa fare meglio. Per esempio: gli avvocati non fanno contemporaneamente i medici o i commercialisti o i falegnami, etc. etc. le banche non fanno le scuole superiori, i professori di latino non insegnano algebra, le compagnie telefoniche non fanno le assicurazioni. O almeno non fanno tutto ciò direttamente (nulla vieta, invece, ad un medico di essere socio di una banca e di fare quindi, in questa forma, anche il banchiere, ma questo è discorso totalmente diverso). Le Poste, invece, pretendono di spaziare in ogni settore merceologico: a quando l'apertura del banco ortofrutta (tra l'altro c'è qualcuno che ci vedrei proprio bene a servire pomodori e cipolle)? A quando una bella compagnia aerea PosteAeree? A quando una carrozzeria? e perchè non andare a curarsi i denti all'ufficio postale con un bel laboratorio odontoiatrico? una beauty farm? questi due ultimi sono businnes molto redditizi ..... E' ovvio che tutto ciò non ha senso ........ Fino ad oggi, contrariamente a quanto dice lei, sono in molti a lamentarsi di questo trend, anche perchè la gestione dei vari servizi è caotica e, le ripeto, causa ritardi nell'erogazione dei principali servizi postali, come quando ho assistito di persona allo "sfinimento" di quel giovane africano che magari, complice anche la difficoltà linguistica, si sarà fatto "appiccicare" 'sta benedetta SIM di Poste Mobile e chissà cosa altro in un atteggiamento da "caccia all'uomo" che si percepisce benissimo e - mi creda - visto dall'esterno è molto sgradevole perchè dà l'idea che da dietro lo sportello o peggio dietro la "saletta consulenza" gli utenti siano visti come potenziali polli da spennare ...... Allora, egregio "Andrea", apra gli occhi, si guardi intorno e scoprirà che le cose non stanno come dice lei e come le raccontano alle conventions aziendali (se lei è chi penso), la realtà è ben diversa, è piena di disservizi delle Poste ... capisco che ai quadri e ai dirigenti venga elargito qualche piatto di lenticchia per aver raggiunto il "budget" di servizi e prodotti che con la posta non c'entra nulla (e se non erro in qualche caso questo incentivo è stato causa di grossi problemi), ma questo sistema va totalmente riformato ritornando, come auspicano in molti, all'antico. Abbia la cortesia di firmarsi, la prossima volta che mi scriverà. In genere non tratto con chi non mette la faccia su ciò che dice o scrive.   
    153 - Feb 12, 2012 - 14:50 Vai al commento »
    @Filippo Vannucci: grazie per l'apprezzamento ma ho scritto solo quello che chiunque frequenti un ufficio postale sa per esperienza diretta. Hai ragione: sono tutti così, in molti è in vendita anche il libro di ricette di cucina di Benedetta Parodi (e ho detto tutto) .... Gli unici che ancora non se ne sono accorti - a quanto pare - sono Laura Severi(xx)10 e qualche altro dirigente o impiegato ...... Ciaoooo
    154 - Feb 12, 2012 - 14:20 Vai al commento »
    @Severo10: ecco, brava, che è meglio ....
    155 - Feb 12, 2012 - 12:51 Vai al commento »
    @La Dama: alla misteriosa utente che si cela dietro questo nick evocativo di romantici intrighi degni della Mata Hari dei primi del novecento (che mi piace immaginare sull'Orient Express da Istambul verso Sofia), devo purtroppo replicare che quando uno va in un posto che si chiama Poste Italiane non lo fa, probabilmente, per comprare una lavatrice, oppure un etto di mortadella, oppure delle supposte, oppure una vaporella, o un gratta e vinci, ma lo fa perchè intende fare (al 90%) ciò che viene promesso dalla ragione sociale dell'istituzione che si chiama "Poste Italiane". Ora, come molti, io sono vittima - e lo rivendico! - di questa "chiusura mentale": cioè io vado in un posto qualsiasi per fare ciò che in quel posto qualsiasi si fa secondo il nome di quel posto qualsiasi. Per esempio: vado in banca a fare operazioni bancarie, in ospedale a farmi curare, in salumeria a comprare il prosciutto, dal benzinaio a fare il pieno, in chiesa per assistere alle funzioni religiose, etc. etc. Non ho mai pensato di andare in ospedale a spedire una raccomandata o dal salumiere a farmi diagnosticare un raffreddore. Cosa cavolo dovrei quindi andare a fare in un posto che espone il logo "Poste Italiane"? Senza alcuna chiusura mentale, me lo spieghi lei, dama misteriosa (anche se un qualche sospetto su chi sia ce l'ho ......). Se le poste intendono occupare manu militari altri settori commerciali, che lo facciano pure, ma PRIMA ASSICURINO L'ORDINARIA ATTIVITA' CHE E' COMPRESA NEL LORO NOME E QUINDI PRIORITARIA. Se vogliono vendere pappagalli, lo facciano: quando tutti gli utenti in coda per una raccomandata sono stati serviti, nulla vieta che il solerte impiegato allo sportello venda pappagalli ..... e che cavolo, ci vuole tanto a capirlo??? Qui non si tratta di "giudicare l'organizzazione di un ufficio non conoscendo le attività interne di retrosportello", come la nostra dama sostiene, qui si tratta di chiamare le cose con il loro NOME, e mi sembra che questo sia ciò che ho fatto punto e basta, dopo anni e anni di insopportabile frequentazione di quell'ufficio postale. Quanto ad esporre "le proprie esigenze o problematiche a chi di dovere", cara Dama, è stato già fatto ed una prima volta mi si rispose "Ma questo ufficio funziona benissimo" ........ altro caso di eccessivo e acritico "amore" per l'azienda, chissà ..... E poi lasciamo stare la Nokia: un imprenditore privato può fare ciò che vuole, sapendo ciò che rischia. Se io compro oggi le scarpe - che so - di Tod's perchè attratto dal marchio, il giorno che Tod's facesse lavatrici non è detto che io le comprerei. Poste Italiane, invece, si avvale proprio di un marchio che storicamente è collegato con i servizi "basici" (corrispondenza e libretti), e che attira clientela per quelli, per propinare oggetti vari, cianfrusaglie varie e prodotti che con quel marchio non c'entrano nulle. Allora che facciano un bel cambio di ragione sociale: si chiamino "Banca Conad Auchan" ed allora staremo zitti.  Fino a quando si chiameranno "Poste Italiane" si pretenderà da loro che facciano bene ciò che sta scritto nel nome (e questo comporta l'implicazione logica dell'azzeramento delle code), e solo dopo tutto il resto. Ripeto, è molto semplice, solo chi non vuole non lo capisce. 
    156 - Feb 12, 2012 - 11:53 Vai al commento »
    @Severi10: "Troppe parole ..... cariche di rabbia,,,,per non dire nulla!!!!!". O vi insegnano a negare anche l'evidenza, alle Poste, oppure lei non capisce ciò che ho scritto. -Mi dica dove sta la "rabbia" in ciò che ho scritto. Quanto alle parole, saranno molte, non so, ma tutte indispensabili ...... C'è, ed era espresso in modo chiaro e palese, il motivato fastidio per l'inefficienza delle Poste Italiane, ed in particolar modo dell'ufficio postale di Macerata centro, nota a tutti e talmente conclamata che solo lei pare non essersene ancora accorta. -Mi dica se in tutto ciò che ho scritto (che per lei è "non dire nulla" ... meglio così!) c'è una sola parola falsa o sbagliata. Poi faccia una prova: si metta una barba finta, un cappello, un paio di occhiali scuri ed un impermeabile e così camuffata venga a fare la fila per una raccomandata ed un bollettino, e nel lungo tempo d'attesa vedrà pure lei e trarrà conferma di quanto dico. Ma lei lo sa che qualche tempo fa c'era una impiegata che importunava i clienti in coda con il catalogo dei prodotti in vendita ed esordiva l'abbordaggio dicendo "Visto che deve stare in fila le vorrei illustrare i prodotti che vendiamo ...." etc. etc.??? Ma lei lo sa che - come confermatomi da un dipendente di Poste Italiane che, contrariamente a lei, è molto critico con l'ente - era stata diramata una circolare in cui si esaltava la "coda" come momento di socializzazione e potenziale contatto commerciale per i prodotti non postali???? Le sa lei queste cose o, come si dice a Macerata, dorme "da piedi de lu lettu"???? L' "amore" per un'azienda non comporta l'acritica accettazione di ogni cosa quell'azienda propini, ma anche la capacità di individuare le criticità che vanno segnalate e corrette. Altrimenti, più che di "amore" per un'azienda si può parlare di sudditanza o peggio di compiacenza.  Che mi sembra esattamente il sentimento che anima le sue risposte. Buona domenica anche a lei. 
    157 - Feb 11, 2012 - 17:10 Vai al commento »
    @Severi10: dal nick che utilizza e dal nome "Laura" con cui si firma deduco che lei sia una dipendente di Poste Italiane che conosco e che per molto tempo ha prestato servizio proprio in quell'ufficio postale (Macerata Centro). Quindi persona non attendibile per definizione perchè "parte in causa". Premesso quanto sopra, vorrà tenere presente che: 1) i "passi da gigante" di Poste Italiane di cui lei parla non so cosa siano, io vedo solo disservizi ovunque (e sono in foltissima compagnia). Qualche esempio: ricevute di ritorno di atti giudiziari restituiti SENZA DATA E SENZA FIRMA DEL DESTINATARIO completamente in bianco (quindi totalmente inutilizzabili); ricevute di raccomandate restituite dopo più di un mese dal recapito; posta non consegnata o consegnata a persona sbagliata (mi è capitato per molto tempo all'indirizzo di residenza con la mia corrispondenza regolarmente nella cassetta della mia vicina di casa) o consegnata in ritardo; e l'elenco potrebbe continuare ed è noto a tutti. Mi fermo qui solo per carità cristiana perchè sparare sulle Poste Italiane sarebbe come sparare sulla proverbiale Croce Rossa. 2) Se per "passi da gigante" lei intende la vendita di elettrodomestici, gratta e vinci e/o altri oggetti utilissimi, per carità, ma del tutto privi di ogni legame con il nome ed il concetto stesso di "Poste" e "Italiane" (che - la informo - è ancora la ragione sociale della società per cui lei lavora), credo che chiunque le potrà spiegare la differenza fra le Poste Italiane ed un SUPERMERCATO; Poste Italiane sono (o almeno erano) una istituzione che dovrebbe sbrigare la corrispondenza e svolgere altri servizi finanziari di base, esattamente come faceva (molto meglio di oggi) quando era statale. 3) Non vedo la logica per cui se le cause durano tanto allora bisogna aspettare ore per fare una raccomandata: oggettivamente il ragionamento è assurdo e si commenta da sè. 4) Nessuna offesa, infine, da parte mia verso i clienti extracomunitari: ho solo fatto un esempio concreto che ho visto con i miei occhi quando, nel container dei Giardini Diaz pieno di gente che aspettava, un suo collega sportellista di nome Andrea (che quindi lei può ben capire chi sia) stava tentando in TUTTI I MODI di convincere un ragazzo di colore (suppongo senegalese) a fare una SIM di Poste Mobile (altra cosa che con le poste non c'entra nulla) FACENDO PERDERE TEMPO A TUTTI QUELLI CHE ERANO DIETRO. Quanto ci guadagnava a fare quella SIM? questo lo sa lei .... io so quanto tempo ha fatto perdere a me. E questo, dopo la prima volta, l'ho potuto notare MOLTE ALTRE VOLTE sempre con ragazzi/e stranieri presi d'assalto come l'assalto alla diligenza nel Far West! ed anche in questo caso, mi fermo qui per carità cristiana perchè potrei fare molti altri esempi di gente allo sportello "sequestrata" per promozione commerciale mentre gli altri clienti aspettano. Quindi, concludendo, io del "nuovo assetto commerciale di poste italiane" me ne sbatto altamente, come pure non me ne può fregare di meno di cosa fa o non fa Poste Italiane, contrariamente a quanto lei afferma in conclusione del suo "ragionamento" con un'interrogativa retorica nella quale mi chiede se io sia infastidito "da tutto ciò". Sono "infastidito" (e moltissimo, mi creda, come tutti quelli che affollano quell'ufficio postale bestemmiando per l'attesa) dal fatto che vorrei usufruire di un servizio efficiente e così non è. E provi a dimostrare il contrario se può, piuttosto che fare puerili polemiche dettate da un fuorviante "amore" per l'azienda che le dà lo stipendio.
    158 - Feb 10, 2012 - 22:10 Vai al commento »
    "Il mondo sta cambiando, e ormai non offriamo più solo i servizi classici delle poste, ma anche quelli di banche ed assicurazioni". In questa frase della direttrice Pisana Vecchiotti è espresso in modo perfetto tutto il problema di Poste Italiane. Cioè il fatto che la società denominata Poste Italiane S.p.a. è diventata una entità che fa tutto (dalla vendita di prodotti bancari e assicurativi, ma anche: gratta e vinci -!-, aspirapolveri, libri di cucina, pentole, vaporelle, ferri da stiro, schede telefoniche) tranne che quello che sta scritto nelle sua stessa ragione sociale, cioè: LA POSTA (almeno come era intesa fino a 10 anni fa: corrispondenza e servizi economici di base, cioè bollettini e libretti. Punto). Ecco quindi la ragione delle code: mentre noi stiamo in coda da mezz'ora, bestemmiando, per fare delle raccomandate o magari pagare un bollettino, non ci accorgiamo che allo sportello l'impiegato zelante sta spiegando da 20 minuti al senegalese che è andato lì a pagare una bolletta "Vede, se lei chiama spesso in Senegal con la nostra SIM spende tot e tot" etc. etc. Idem con l'albanese, idem con il macedone, e poi magari si perde tempo a consigliare "investimenti", e poi magari altre cianfrusaglie che oggi rappresentano da un lato il nuovo businnes di Poste Italiane, e dall'altro un lucroso (forse ....) incentivo ai dipendenti (soprattutto i dirigenti che sono assatanati). E' semplicemente uno scandalo. Il nuovo ufficio postale sarà bello, non so, e non muoio certo dalla voglia di entrarci, perchè so che ci troverò code a non finire come al solito e so che chi ci entra per usufruire dei normali servizi POSTALI sarà come sempre guardato come un seccatore perchè non vuole comperarsi bond argentini oppure un telefonino.  Spero di essere smentito ...... ma sono certo che non sarà così. Mi dispiace contraddire l'assunto della direttrice Pisana Vecchiotti, ma bisognerebbe tornare all'antico, chiudere baracchette, bancarelle e salette consulenza, e riaprire gli sportelli per la normale utenza. 
  • Ferrovie: chiusa la tratta Civitanova-Albacina

    159 - Feb 9, 2012 - 21:59 Vai al commento »
    @Massimo Sacchi e Andrea Troiani: voi, probabilmente, non vi rendete neppure conto di ciò che dite. La linea ferroviaria Civitanova Albacina, già nel modo scandaloso in cui viene gestita oggi, è una importantissima infrastruttura che evita a chi vuole di andare ad intasare le strade già piene di gente che prende la macchina anche per andare al .... cesso, e poi si lamenta che c'è troppo traffico. Dal centro di Civitanova a Macerata, per fare un esempio, ci si mettono circa 25-30 minuti, mentre in macchina ce ne vogliono minimo 45. Certo, il problema è anche culturale, nel senso che chi prende il treno spesso legge libri o giornali, mentre invece chi guida forsennatamente l'auto al massimo ascolta musica house a palla .... e poi dice cretinate. Ma certo, questa è l'Italia. ******* Quanto al comportamento di Trenitalia c'è solo una parola per definirlo: SCANDALOSO. E' necessario innescare un movimento d'opinione che costringa Moretti a fuggire a gambe levate dalla carica di amministratore delegato di Trenitalia, e comunque una cosa è certa: le ferrovie erano certamente MIGLIORI quando erano statali. Infine un'ultima considerazione: non ha alcun senso spostare il traffico dalla ferrovia alla Contram: se devo viaggiare su gomma, allora sarò costretto a prendere la macchina, la mia, ovviamente, non quella della Contram. A tutto discapito della viabilità già fallimentare della nostra provincia. 
  • “Ho democraticamente occupato Macerata”

    160 - Feb 7, 2012 - 9:49 Vai al commento »
    L'unica cosa giusta che mi sembra di aver letto è la seguente: Ho occupato Macerata per contare il numero delle persone in centro storico e scoprire che una domenica di neve (ops, di me) è più affollata e ricca di una normale domenica d’autunno E questo dovrebbe far riflettere. Se a Macerata circola più gente quando ci sono situazioni "estreme" come queste vuol dire che la "normalità" è semplicemente invivibile. 
  • Da 30 anni Civitanova
    non era così bianca

    161 - Feb 6, 2012 - 22:09 Vai al commento »
    In tema di raccolta dei rifiuti, il sistema c.d. "porta a porta", cioè abbandono della mmonnezza per strada in attesa che qualcuno li raccolga, mostra in queste circostanze tutta la sua assurdità. Oggi (lunedì) era il giorno del sacchetto "giallo", che noi cittadini dobbiamo TASSATIVAMENTE lasciare fuori dalle porte dalle 7,00 alle 8,30 o giù di lì. Bene, a parte il fatto che poi sono rimasti lì fino a dopo mezzogiorno (quando sono uscito e lì li ho rivisti tutti). E poi in questi casi (come per esempio quando il lunedì capita in giorno festivo: tipico esempio il lunedì "dell'Angelo" dopo Pasqua) non si ha mai la certezza della raccolta: ci si chiede infatti "passeranno? non passeranno?" perchè logicamente non si può essere certi che con la neve i mezzi raccolgano la mmonnezza. Quindi: non era meglio lasciare dei comodissimi cassonetti differenziati dove buttare i rifiuti adeguatamente differenziati? Evidentemente i geni che lavorano al Con.sma.ri. non ci arrivano ............  E questo senza neppure affrontare il tema dell'impossibilità di trasformare le proprie case in centri di stoccaggio fino al giorno della raccolta ...... Ripeto: è assurdo. 
  • Nuove idee per Macerata:
    una seggiovia sulle Scalette

    162 - Feb 7, 2012 - 17:41 Vai al commento »
    @Bernabucci: non ho fatto alcun paragone, infatti, non è possibile, perchè a Perugia alcune infrastrutture CI SONO da molti anni, ed a Macerata no. Cosa vuole paragonare, quindi? a Macerata non c'è nulla da paragonare, punto e basta. A Perugia arrivo con la macchina in estrema periferia (parcheggio Pian di Massiano, mi sembra sia pure gratuito) e senza fare un minimo di sforzo in 10 minuti sono al centro città. A Macerata parcheggio in periferia a pagamento ed arrivo in centro dopo aver scarpinato e bestemmiato per le scalette. Ripeto: cosa vuole paragonare? @Davoli: scusami, ma è proprio lì che affondano le radici della mancanza di iniziative di Macerata, quando si diceva che la città andava bene così, che in fondo "si sta bene", in fondo è una città "vivibile", e quindi tutti avevano anche un ottimo alibi per la loro assoluta incapacità di "governare": ora, non vorrei fare una gaffe linguistica proprio con te, ma governare ha la stessa radice del greco "kubernetes", cioè nocchiero, cioè colui che conduce una nave da un porto ad un altro. Ecco, in questo senso "etimologico" (e direi estremamente pregnante) del termine Macerata non è stata "governata" da nessuno, perchè - abbandonata a se stessa - non ha goduto di alcuna progettualità. Colpa anche dei maceratesi, per carità, che evidentemente sono di bocca buona. Quanto al fatto del "maggiore decoro", non sono d'accordo totalmente anche se su una cosa hai ragione: la vecchia "balena bianca" era troppo "furba" per tartassare i cittadini come avviene oggi per esempio nella politica della sosta: ce li vedi tu i vecchi consiglieri comunali DC blindare la città di strisce blu? certo che no, altrimenti a chi andavano a chiederli poi i voti? e anche qui, però, bisogna sempre ricordare chi è il principale autore della legge elettorale che ha consentito questi deliri di onnipotenza amministrativa .... come dire: sempre lì si deve ritornare per capire da dove viene l'attuale situazione ............
    163 - Feb 7, 2012 - 10:23 Vai al commento »
    Se Macerata avesse avuto negli ultimi 30 anni (e dico avesse avuto: periodo ipotetico dell'IRREALTA') la medesima capacità progettuale non dico di Perugia (minimetrò e scale mobili per il centro), non dico di altre città più o meno grandi, ricche ed evolute, ma di .... Camerino (!), oggi magari potrebbe avere realizzato (potrebbe avere realizzato, perchè invece non lo ha fatto) delle scale mobili sotto le famigerate scalette (pendenza, che purtroppo percorro tutti i giorni, molto simile a quelle alpine). Un'opera pubblica del genere, oltre che essere indiscutibilmente utile tutti i giorni dell'anno (per chi la vuole usare, naturalmente, perchè chi vuole continuare a scarpinare può ben esercitare il suo masochismo arrampicandosi per le scalette col fiatone e con il rischio d'infarto come meglio crede) rivelerebbe la sua utilità a maggior ragione in situazioni come questa, quando cioè le scalette sono pericolosissime perchè gelate e scivolose, e questo a tutto vantaggio della cittadinanza e di chi si trova a dover salire al centro storico per varie ragioni. Ma siamo a Macerata, e non - ahimè - a Camerino (non a caso portatrice di un orgoglio campanilistico che forse, per certi aspetti, è pure giusto) .... queste "meraviglie" che sono il frutto delle "magnifiche sorti e progressive" noi, figli di un Dio minore, non le avremo mai .... al massimo potremo ottenere il ripristino della Rota Provinciae Marchiae che magari irrogherà meritate pene corporali per chiunque si faccia possedere dal demonio sognando la modernizzazione di questo paesotto medievale e chissà, magari anche una bella statua di Matteo Ricci ...........
  • Arriva il Buran
    Porterà neve compatta e tanto freddo

    164 - Feb 2, 2012 - 14:42 Vai al commento »
    @Macerata granne: scusa se mi permetto, ma da quanto mi risulta il sindaco non ha potuto fare a meno di chiudere le scuole poichè raggiunto da una formale allerta meteo catastrofica diramata dagli organismi preposti (fra tutti la tanto osannata "protezione civile" e forse - anche se non ne sono certo - la prefettura). D'altra parte chi glielo fa fare al sindaco di prendersi la responsabilità anche penale di "sconfessare" cotante previsioni magari correndo il rischio che se un bambino che va a scuola si fa male scivolando sull'unico fiocco di neve caduto per sbaglio lo crocifigga su tutti gli organi di stampa (e magari anche in tribunale) per aver "ignorato" l'allerta meteo tempestivamente e precisamente diramata????? Quindi, l'origine del problema è sempre quello: chi diavolo fa queste previsioni? che affidabilità hanno? sono semplici "suggerimenti" oppure visioni oniriche oppure certezze indiscutibili (come ci vengono proposte)????? io direi che chi ci costringe ad andare di corsa a comprare catene e gomme termiche perchè ci spergiura che è in arrivo l'era glaciale, il buran etc. etc., forse dovrebbe essere ritenuto responsabile se poi queste previsioni non solo non si avverano (e questo ci può anche stare), ma soprattutto se si discostano notevolmente dalla realtà come - almeno per ora - sta avvenendo. E poi, la butto là: tutta questa sicurezza, tutta questa enfasi sul maltempo .... ma sarà proprio casuale?? tutti gli organi di informazione, ma soprattutto tutti i vari centri di derivazione più o meno statale (ripeto: protezione civile, prefetture, etc. etc.) concordano nell'insistere su una previsione che (almeno per ora) pare sbagliata .... e noi magari corriamo al supermercato a fare incetta di provviste ..... ora io seguo l'opinione di un noto e longevo politico che diceva che "a pensare male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca" .... in un'epoca contraddistinta da cali di consumi e da problemi sempre più gravi che affliggono la popolazione, questa bella "allerta meteo" mi sembra capiti a fagiolo ...... 
    165 - Feb 2, 2012 - 8:16 Vai al commento »
    Finora il livello di attendibilità di queste previsioni si puó esprimere con un numero ad una cifra: zero.
  • L’eterno paradosso
    dell’isola pedonale

    166 - Gen 30, 2012 - 11:18 Vai al commento »
    D'accordo con buona parte dell'articolo, mi permetto di aggiungere soltanto qualche "corollario". 1) non si può continuare così in attesa del mirabolante parcheggio a Rampa Zara che un domani, forse, si farà. Serve immediatamente un gesto di rottura con una politica oramai ventennale i cui esiti sono oramai sotto gli occhi di tutti e che mi sembrano ben delineati nell'articolo e prima ancora erano testimoniati dalle stesse parole dei residenti "imprigionati" nel loro quartiere. D'altra parte, costruire un ennesimo parcheggio "a distanza" non serve molto, perchè se per arrivare alla meta (agognata?) bisogna scarpinare per chilometri in salita, sarà destinato a rimanere vuoto. 2) bisogna liberare il centro cominciando però dalla semi periferia. Perchè il disco orario in via Piave? perchè il disco orario in via Manzoni? perchè tutte le zone intorno alle mura sono a pagamento? perchè interi quartieri periferici sono a pagamento?? non ha senso tutto ciò: ripristinando la possibilità di parcheggiare non NEL centro ma VICINO AL centro credo che si potrebbe invertire un po' la tendenza ...... e per far questo non credo servano anni di progetti di massima, esecutivi, appalti, gare, ricorsi al TAR etc. etc. Per fare questo credo basti un'ordinanza del sindaco. 
  • Trasporto pubblico tra efficienza ed incertezze
    “Ma qui non usiamo i forconi…”

    167 - Gen 22, 2012 - 13:30 Vai al commento »
    Aggiungo per meglio rendere il clima promozionale ed autoreferenziale "pro domo Contram" della conferenza stampa che il Dr. Stefano Belardinelli (indicato come presente a titolo di delegato di Confindustria trasporti) era (e non so se è tuttora) il presidente di Contram. Quindi in sostanza gli "interlocutori" sul tema erano il presidente (o ex presidente, ripeto: non dispongo di un dato aggiornatissimo) di Contram ed il vicepresidente di Contram. Un po' poco per dire che parlassero fin troppo esplicitamente a nome di qualcuno che non debba fin troppo chiaramente circoscriversi a Contram ........... cioè un operatore che più perde spazio Trenitalia più vede aumentare il proprio spazio di businnes. In sostanza, un diretto concorrente di Trenitalia.
    168 - Gen 22, 2012 - 1:46 Vai al commento »
    Da utente ferroviario della Civitanova / Albacina che prendo tutti i giorni sono semplicemente sconcertato delle dichiarazioni (peraltro spudoratamente interessate e nel più proverbiale dei "conflitti d'interesse") del vice presidente della Contram, che reputo frutto di un'esigenza aziendale di aumentare il più possibile il proprio businnes. A parte la promozione aziendale, legittima anche perchè ingenuamente palesata, rimane il fatto che il traffico su rotaia rappresenta la scelta più moderna ed efficace in tutto il mondo civilizzato, e fra tutti si prenda l'esempio illuminante della Svizzera dove da decenni la ferrovia rappresenta un mezzo di trasporto capillare ed amatissimo dal pubblico. Certo, in Italia la gente il treno non lo amerà molto, ma quando c'è lo prende d'assalto come sta avvenendo in questo periodo anche grazie ai rincari del carburante di cui si parla nell'articolo, che se penalizzano la Contram penalizzano tutti gli altri utenti. Il punto però è che se i treni sono sempre più pieni, è anche vero che di treni se ne fanno circolare sempre di meno: una semplice assurdità, evidentemente, dovuta ad un'anomalia tutta italiana consistente nel favorire il traffico su gomma a discapito di quello su rotaia. Un tempo si doveva fare questo per consentire lauti guadagni ad una nota famiglia di industriali  torinesi; non vorrei che oggi si debba fare anche per alimentare il businnes di un triste consorzio camerte. La ferrovia va potenziata per moltissime ragioni evidenti: quanto meno perchè più rapida (se da Civitanova a Macerata in treno ci vogliono 25-30 minuti, in autobus non bastano 45 o 50 minuti ....), ecologica, e questo è bene che tutti se lo mettano in testa lasciando stare idee anacronistiche e assurde.
  • Per il centro storico
    occorre un pacemaker

    169 - Gen 8, 2012 - 19:11 Vai al commento »
    Letto l'articolo di Liuti, sono in parte d'accordo ed in parte in disaccordo con quello che dice. D'accordo laddove afferma - finalmente! - che il centro storico di Macerata è morto. Non sta morendo, non è moribondo, è semplicemente morto. Nel ventaglio di ipotesi pratiche che si pongono ad un qualsiasi cittadino al di fuori delle mura urbiche, a qualsiasi scopo (acquistare beni, prendere un caffè, fare due passi), l'idea "vado al centro storico di Macerata" semplicemente non esiste. Troppo scomodo! come ci arrivo? dove parcheggio? quanto devo pagare? quanto devo scarpinare su per le "scalette"??? ma chi me lo fa fare? magari vado da un'altra parte. Detto, fatto. Punto. Questa situazione oramai è talmente evidente, grazie anche all'esodo di tutti quelli che in centro storico ci lavoravano in situazioni in cui necessitavano di comoda affluenza di pubblico (studi professionali, banche, negozi), che solo i ciechi non la vedono, insieme ad un'amministrazione comunale vittima di ideologie risalenti al primo sindaco di centro sinistra. Quindi, ripeto, su questo oramai incontestabile concetto siamo - almeno apparentemente - tutti d'accordo. Il problema è la soluzione, sulla quale - almeno per come l'ho capita - non sono d'accordo. Non credo infatti sia un artificiale parcheggio esterno alla città che potrà risolvere il problema, e certo non nell'immediato. Il parcheggio "Rampa Zara" - se mai si farà - sarà operativo fra anni ..... No. C'è un sistema molto più rapido. Togliere tutte le strisce blu e zone disco orario che sono IL VERO PROBLEMA DELLA SOSTA A MACERATA. Perchè se io non posso parcheggiare in centro storico (e questo posso capirlo per ragioni pratiche: la città è quella che è, gli spazi sono quelli che sono, e quindi anche aprendo a tutte le auto - cosa che comunque trovo giusta in funzione di un principio anche costituzionale, quello della libertà di circolazione - qualcuno resterà sempre senza possibilità di parcheggio .....), quello che non capisco è PERCHE' NON POSSO PARCHEGGIARE GRATIS LUNGO LE MURA? O IN VIA PIAVE SENZA DISCO ORARIO? O IN CORSO CAIROLI/CAVOUR??? O IN MOLTRE ALTRE VIE DI MACERATA???? Ecco, se in centro non posso, e nel raggio della prima periferia neppure perchè mi rapina l'A.T.M., allora Macerata la saluto e me ne vado altrove. Non credo che la gente sarebbe scoraggiata dal venire a Macerata, se le si consentisse di lasciare l'auto GRATIS in fondo alle scalette oppure per le mura, credo che due passi a piedi non abbiano mai spaventato nessuno. Diverso è farsi obbligatoriamente due chilometri perchè il primo posto auto gratuito lo trovo a Villa Potenza! Bisogna ritornare alla situazione della sosta della fine degli anni '80, togliere di mezzo tutte le zone a pagamento ad eccezione di pochissime realtà (eccezioni, non la regola!), e questo si può fare ANCHE DOMANI, con un atto amministrativo di due righe. Certo, bisognerà rinunciare al prodotto di un balzello odioso come la tassa sul macinato che tanto faceva infuriare gli italiani dopo l'unità d'Italia, ma analogo nel principio di iniquità: non è infatti equo imporre una tassa per parcheggiare sul suolo che per definizione è "pubblico" (quindi anche mio). Beh si abbia questo coraggio, allora. Buon senso, ci vuole buon senso, che poi è quello che manca a Macerata da circa 20 anni (su questo tema ed anche su altri) .............
  • Orari negozi, via alla liberalizzazione
    “Non è una legge per …commessi”

    170 - Gen 5, 2012 - 22:01 Vai al commento »
    La liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi porterà soltanto conseguenze negative per i dipendenti di quei negozi i cui titolari decideranno di aprire di più, obbligando i loro commessi a lavorare in orari e giornate nei quali il resto del mondo se ne sta (giustamente) a casa. Sono dell'idea che bisogni ritornare indietro di almeno 30 anni e porre fine a questa "caccia" all'euro che si è scatenata da quando - a mia memoria già negli anni '80/'90 - scriteriati modelli di "sviluppo" hanno iniziato a cercare di vendere di tutto e di più in ogni momento della giornata e con ogni mezzo. Dalle casalinghe irretite da Mastrota nelle telepromozioni fra una telenovela e l'altra si è passati ai tentativi di vendita telefonica, poi sono iniziati a venire su come funghi centri commerciali dove - come osserva giustamente Renato Bianchini con parole sacrosante - la gente si indebita fino al collo per soddisfare l'esigenza di avere l'ultimo cellulare uscito e poi magari si lamenta se con 1000 euri al mese di stipendio deve pagare 2000 euri di rate (magari anche per la tv al plasma 80 pollici perchè sennò non puoi ruttare con soddisfazione davanti ai mondiali!). Non ci siamo proprio. In tutti i centri commerciali e in tutti i "templi" del commercio (compresi molti "prestigiosi" outlets - nuova frontiera del consumismo organizzato per polli in batteria che oggi ci vanno anche con i pulmann G.T. così come un tempo andavano a fare le gite a San Giovanni Rotondo) i dipendenti sono già ricattati perchè lavorino la domenica, i festivi e questo non è assolutamente giusto. Secondo me, ad eccezione dei generi di assoluta necessità (farmaci e pochissime altre cose) il resto dei beni di consumo si deve poter comperare nei normali giorni feriali ed in normali orari di apertura. Se poi il titolare di un negozio vuole aprire di notte che lo faccia, ma che in negozio ci stia soltanto lui! Non è libera - infatti - la scelta di un dipendente che sceglie con una pistola puntata alla testa ....
  • Tantissimi auguri
    a chi ne ha bisogno

    171 - Gen 3, 2012 - 7:41 Vai al commento »
    Non è la prima volta che leggo articoli di Liuti che mi fanno credere che questo giornalista sia un po' fuori dalla realtà. "Tantissimi auguri a chi ne ha bisogno". Giustissimo. Ma poi chi mi tira fuori il Liuti? I rapinatori di Recanati e quella signora (sempre di Recanati) che pretendeva di avere una privacy assoluta da suora di clausura in un reparto ospedaliero di maternità?? Rimango leggermente esterrefatto. E, si badi bene, le posizioni astrattamente xenofobe sono sempre state quanto di più lontano dal mio modo di pensare, e (tanto per fare un esempio) ho sempre considerato l'Olocausto una delle più grandi tragedie della storia, ed ancora non ho mai pensato che la Macerata d'antan (quella degli ipocriti pasticcini della domenica mattina dopo la messa, che tanto piace a tanti Maceratesi - e magari Liuti è fra questi -) fosse il migliore mondo possibile. Però, scusi, Liuti, fra tanta gente che "ha bisogno", lei ha totalmente sbagliato esempi. Ci sono migliaia di italiani colpevoli solo di avere dei "titolari" medievali e cinici che per risparmiare pochi euri di manodopera vanno a lavorare in Romania/Albania/Cina etc. etc. E costoro restano senza lavoro. E senza alcuna tutela. E' vero che i sentimenti popolare di rabbia, che talvolta sono capaci di una ferocia senza pari, non vanno incoraggiati. Ma certo non mi fanno pena nè i "poveri rapinatori" di Recanati, nè i "poveri maghrebini" che andavano come pazzi su macchine rubate! Ma ci rendiamo conto? E se avessero ucciso qualcuno? No, Liuti, non ci siamo proprio. Provincialismo è sia guardare solo al chiuso del proprio orticello (Macerata) come al migliore mondo possibile, sia l'opposto, e cioè guardare il povero che viene da fuori con maggiore comprensione rispetto al povero "locale". Il primo è sicuramente più folcloristico, è vero ("Io essere bovero negro") ..... e quindi si sa, in provincia attira di più l'attenzione. Ma non è giusto. Non è giusto dare compassione a chi ogni giorno ci importuna chiedendoci "un euro per mangiare" pretendendo questo obolo per "diritto divino", e fregarsene di chi se ne sta a casa, magari disperato, magari con dignità, a cercare un lavoro che non c'è solo perchè, ripeto, l'avidità di alcuni è stata senza limiti. Faccio solo un esempio e poi concludo. Nella mia attività professionale mi sono trovato a contatto con imprese fallite che producevano maglie per grandi marchi. Maglie che costano almeno 300/400 euro l'una. E che venivano pagate al produttore 12-18 euro al pezzo. Ebbene: costoro sono stati lasciati senza lavoro da un giorno all'altro perchè i cinesi facevano spendere meno. Ecco, costoro potrebbero avere due opportunità: andare a rapinare ville a Recanati (ed in tal caso avrebbero la comprensione e gli auguri di Liuti), oppure starsene in silenzio a soffrire. Ed in questo caso, a quanto pare, a Liuti non glie ne può fregare di meno.
  • Qualità della vita:
    Macerata crolla al 38esimo posto

    172 - Dic 5, 2011 - 17:02 Vai al commento »
    E cosa ci si aspettava da un paesotto dove devi pagare un obolo ogni volta che parcheggi, dove devi scarpinare per chilometri in salita per andare a lavorare in un centro storico blindato, dove non c'è più nulla oramai in città???? La "qualità della vita" a Macerata è pessima ...
  • Il centro storico verso la pedonalizzazione
    5 euro per l’ingresso in centro?

    173 - Nov 12, 2011 - 10:12 Vai al commento »
    @Jack Rayan: ah certo io - quando avrò trasferito la mia attività professionale altrove - lascerò che il centro di Macerata venga sigillato ..... quanto al tuo ultimo commento, lo trovo utile per due ragioni: 1) segnala ce ci sono residenti che - a differenza di altri - non sono presi da un complesso di appropriazione del luogo in cui abitano, e quindi soffrono per la limitazione d'accesso anche perchè vivono in un posto più triste; 2) segnala le difficoltà che queste politiche scellerate apportano anche a chi, all'interno della z.t.l., ci vive. Quanto al resto, lasciamo i maceratesi/pistacoppi doc e convinti a salmodiare il loro mantra, che come ho già detto più volte è "Continuiamo a farci del male". Buona domenica
    174 - Nov 11, 2011 - 15:01 Vai al commento »
    @Zega: in centro non lo trova. Chi deve ricevere clientela per sopravvivere si trasferisce infatti in un posto accessibile. Credo dovrà andare a Piediripa.
    175 - Nov 11, 2011 - 14:02 Vai al commento »
    @Cerasi: repetita juvant sed non convincunt ... rimango della mia idea anche se parzialmente concordante con la sua come ho detto (tra l'altro se non ricordo male anche lei era contro Maulo all'epoca quindi non capisco la 'difesa d'ufficio'). @Zena: il suo è il tipico egoismo del residente 'pistacoppo' che non ha capito che la cittá non è solo sua .....
    176 - Nov 11, 2011 - 10:48 Vai al commento »
    @Cerasi: scusi ma i suoi ragionamenti - in parte anche veri - mi suonano peró troppo cervellotici, e la storia non si fa con i periodi ipotetici dell'irrealtà del tipo 'se nonno c'avea le rote era un tram'. Io ricordo benissimo la storia: se 'ante Maulum' (cioè 'ante centrum historicum clausum') la risposta corale di un gruppo di amici di quartieri diversi alla domanda 'Dove ci troviamo stasera?' era: 'In fondo al corso', 'post Maulum' essa divenne: 'Da Nino'. O altrove, ma non più in centro. Questi sono i fatti. Ante Maulum c'era la fila di auto per tutto il centro il sabato sera (io c'ero lo ricordo benissimo), poi magari si scendeva, si rimaneva lì o si andava altrove. Comunque il centro assolveva una delle sue funzioni, quella di punto di incontro per tutti. Post Maulum: il deserto dei tartari, nonostante paginate di giornali con interviste di dirigenti dell'allora Pds locale a dire il contrario. Questi i fatti. Negarli è negare l'evidenza e la ragione principale del declino di questa sfortunata città arrampicandosi sugli specchi anche perchè la spiegazione che lei dà non lascia speranze di rinascita, a meno che non si accompagni alla impossibile proposta di chiudere tutti gli esercizi commerciali fuori Macerata. Quanto al suo ragionamento 'macroeconomico' mi permetta una domanda: un centro commerciale sulla vetta dell'Everest non si fa solo perchè ce ne sono altri a valle o anche perchè oltretutto è irraggiungibile? Ripeto: la sua teoria caso mai rafforza la tesi sulla stupidità di chi ha svantaggiato un'intera città e rotto le scatole ai suoi cittadini (perchè mentre il sindaco Maulo si beava della sua perpetua letizia i cittadini maceratesi bestemmiavano come turchi) per ragioni ideologiche e mantra politici.
    177 - Nov 11, 2011 - 7:27 Vai al commento »
    @Cerasi: il suo ragionamento può tranquillamente essere invertito. Perchè anni fa c'erano questi esercizi solo a Macerata città/centro ed ora ce ne sono dappertutto? Se io, cliente affezionato della botteguccia/pub/pizzeria del centro storico pistacoppo avessi avuto facile accesso, avrei continuato a frequentare la botteguccia/pub/pizzeria del centro storico pistacoppo. Piccolo particolare: Maulo chiuse il centro storico pistacoppo. Altro piccolo particolare: da allora iniziò una sciagurata (si: sciagurata) politica di strisce blu dappertutto. Allora, mettiamola così: se un fenomeno come il proliferare di esercizi commerciali (in effetti c'è la libertà d'impresa, quindi .....) può essere stato fisiologico, certo è stato da STUPIDI svantaggiare il centro storico pistacoppo blindandolo peggio di una zona militare (limite invalicabile!). E' chiaro che non tutto è bianco, non tutto è nero, e molto è grigio. Qui di certo c'è che la politica scellerata degli ultimi 20 anni circa ha danneggiato totalmente il commercio maceratese. Lasciando per un attimo da parte le pur legittime rivendicazioni dei commercianti, e pensando per un momento ai poveri cristi che in centro ci lavorano, poi, il suo ragionamento non apporta alcun contributo. Infatti, questi poveri cristi, chiacchiere a parte, se ne vanno altrove. Perchè se per andare a fare shopping posso anche pagare un "pizzo" in termini economici e di fatica fisica, cavolo, per lavorare proprio no!
    178 - Nov 10, 2011 - 21:32 Vai al commento »
    @Festa: il problema, infatti, è la diversa relazione con il dolore: al masochista piace soffrire, a me invece no. Questione di punti di vista.
    179 - Nov 10, 2011 - 18:35 Vai al commento »
    Una prima riflessione: non mi meravigliavo tanto dei pollici rossi, essendo evidente che almeno la metà dei maceratesi apprezza la politica di blindatura del centro, altrimenti non si comprenderebbero le riconferme di amministrazioni che hanno blindato la città e continuano a farlo. Ho già detto che penso che i maceratesi siano masochisti e che il loro motto sia "continuiamo a farci del male"; quindi, non era tanto il dissenso (legittimo ci mancherebbe) sul mio intervento a meravigliarmi, quanto la mancanza di spiegazione delle ragioni del medesimo dissenso. Dopo la mia richiesta, di spiegazioni ne sono arrivate alcune. Quella del Sig. Festa ("G.R."? che vuol dire?) mi sembra da stigmatizzare nella parte in cui ci dà dei visionari: se commentiamo questo articolo diamo per scontato che la notizia abbia un qualche fondamento, e poi, per correttezza, avevo anche precisato l'ipotesi che quanto affermato non fosse vero. Se non ci fosse nulla di cui parlare, allora se la prenda con chi ha fatto l'articolo, non con me che lo commento. Per il resto, prendo atto della opinione sua e degli altri a favore della z.t.l. e di ogni ulteriori parere. Ma faccio una domanda. Un povero cristo (come il sottoscritto) che lavora ancora nel (maledetto ... n.d.r.) centro storico di Macerata, cosa cavolo dovrà fare? continuare a "smadonnare" tutti i giorni e magari pagare pure di più?? la risposta io ce l'ho: andarsene, come hanno fatto in tanti (giustamente). Mi sono già espresso sull'inversione concettuale di chi ritiene che il centro si svuoti non per le difficoltà di accesso ma per altre carenze: in realtà, le "attività" (di ogni genere, economiche, culturali, etc. etc.) vanno là dove c'è traffico, e non il contrario. Questa è sicuramente un'opinione discutibile, ma provata da fatti storici compresa l'evoluzione negativa di questa città. La situazione di Macerata la vediamo (vedete) tutti, è in uno stato pietoso. Ma se ai maceratesi piace, va benissimo così. p.s. per Iesari: lei parla di mezzi pubblici, per cui penso che abiti in un'altra città. p.p.s. per Iesari: i miei modelli lei non li conosce, e non vi rientra l'autore del motto che lei cita ..... p.s. per Festa: la notizia sarà infondata, smentita, etc. etc., però tenga conto che al peggio non c'è mai limite ......
    180 - Nov 10, 2011 - 9:23 Vai al commento »
    Tutti 'sti pollici rossi mi inducono una riflessione: i maceratesi sono effettivamente masochisti. Amano soffrire. Comunque, agli autori dei 17 pollici rossi un invito lo faccio: spiegatemi perchè non vi piace il post. Mi aspetto 17 risposte.
    181 - Nov 9, 2011 - 21:46 Vai al commento »
    Se è vero quello che è scritto nell'articolo, è necessario ed urgente un trattamento sanitario obbligatorio per l'intera amministrazione maceratese. Una città ridotta sul lastrico da circa 20 anni di assurda z.t.l. che hanno reso il centro storico di Macerata uno dei luoghi più inaccessibili del mondo probabilmente non è ancora uno spettacolo abbastanza pietoso per un'amministrazione che evidentemente non ha il contatto con la realtà, se un assessore può anche solo per un istante pensare (non dico dire, ma anche solo pensare) di frapporre ulteriori ostacoli per la fruizione del centro cittadino. L'accesso al centro cittadino infatti dovrebbe essere agevolato e liberalizzato; le strisce blu che perseguitano l'automobilista maceratese anche in quartieri periferici dovrebbero essere ricolorate in bianco, e gli spazi illecitamente (si, illecitamente, perchè senza alcuna proporzione con i parcheggi liberi) sottratti alla collettività dovrebbero essere restituiti all'utilizzo gratuito da parte di tutti i cittadini. Macerata è una città con salite ripidissime, è sfavorita dalla natura ed affossata definitivamente da una politica scellerata che seguendo i "mantra" dell'ambientalismo/mobilità "sostenibile" ha blindato l'intera città rendendola impraticabile e scomoda. No, non ci siamo proprio; questa idea è veramente un delirio e se passerà grazie alla oramai celebre inerzia dei maceratesi (ma si, chi se ne frega, facciamoci ancora del male) confermerà che a Macerata si può fare proprio, veramente, qualsiasi cosa, che la gente ingoia e zitta!
  • La sosta libera
    non è democratica

    182 - Ott 17, 2011 - 22:22 Vai al commento »
    La posizione di Giancarlo Liuti, pur legittima, è totalmente fuori dalla realtà. Appartiene a quella forma di autolesionismo tutta maceratese, sintetizzabile nel motto di Nanni Moretti, "continuiamo a farci del male", che è un po' il motto di chi, non rendendosi conto della sua pietosa situazione (parlo di Macerata, non di Liuti, sia chiaro), non solo non cerca dei rimedi, ma addirittura si crogiola soddisfatto in essa. La città di Macerata soffre una crisi mostruosa; il centro storico è oramai abbandonato da tutti: uffici, banche, studi professionali, negozi, tutti scappano in periferia dove .... guardacaso, non si paga il parcheggio, e c'è ancora qualcuno che, non vedendo l'evidente, pontifica in merito all'opportunità di far pagare il parcheggio e salassare di 39 euri (39!!!!) un povero cristo che magari è a corto di monetine e ciononostante ha urgenza di parcheggiare! Perchè poi, a Macerata si fa presto a buttare via 3-4 euro al giorno, io personalmente non faccio altro che cambiare soldi, riempire un cassettino che ho in macchina per il parcheggio, e vederlo svuotare in un attimo. Certo, siamo tutti d'accordo che una rotazione debba essere in qualche modo favorita, ma a quelli che vanno in centro per lavoro non pensiamo? a quelli che devono stare mezza giornata in centro non pensiamo? vogliamo per forza mandarli a parcheggiare a Villa Potenza e poi farli venire sul cucuzzolo della montagna con le navette che passano ogni due ore e con degli autobus che, semplicemente, a Macerata non ci sono? Dobbiamo per forza farla pagare questa rotazione? non si può usare il disco orario? Ecco: Macerata sta morendo .... lasciamola morire in pace, così, fra isola pedonale, strisce blu e parcheggi GRATUITI che non ci sono ...... ma come dice la canzone "Va tutto bene madama la marchesa", che poi è la traduzione francese del nostro "continuiamo a farci del male".
  • Graziano Pambianchi a ruota libera
    “Rinunciamo a piscine e palas
    e sospendiamo la Stagione lirica”

    183 - Ott 2, 2011 - 14:02 Vai al commento »
    @Lorenzo M.: premesso che questa è la prima volta che intervengo su questo giornale on line sull'argomento, e quindi non può che essere la prima volta che affermo (qui) che ci vuole un musicista per lo Sferisterio, escluso che io la conosca (almeno se non mi precisa le sue generalità complete, e non la sola iniziale del cognome), e quindi non comprendo perchè lei dica che "continuo" ad affermare ciò che affermo qui per la prima volta, mi pare chiarissimo il concetto che voglio esprimere, e cioè che per guidare un teatro lirico (la cui caratteristica specifica è quella di produrre opere liriche, cioè prodotti eminentemente musicali tanto che possono essere fruiti anche mediante l'ascolto di cd) ci vuole una persona che ami la musica e ne sia competente, cioè quello che io, riassuntivamente, definisco "un musicista". Metta lei ciò che vuole all'interno di questa definizione, io cosa voglio dire lo so e credo che lo capiscano tutti. Quanto a Brockhaus, la informo che lo stesso, oltre ad essere un ottimo regista lirico, mi pare insegni nella nostra Accademia di Belle Arti proprio .... la scenografia! quindi, seguendo il suo stesso polemico ragionamento, ben potrebbe essere indicato quale "erede" di Svoboda, fermo restando che lo è di certo avendo allestito e contribuito ad allestire moltissimi spettacoli del Maestro Svoboda tanto che anche l'Aula Magna dell'Accademia è a lui intestata e si chiama appunto Aula Svoboda. Erede, infatti, può certo considerarsi non solo chi svolge la stessa pedissequa attività del "de cuius", ma anche, e forse meglio, chi tramanda l'opera di un Maestro. Concordo con lei, infine, sul fatto che la classe politica ha considerato il c.d.a. dello Sferisterio come se fosse il c.d.a. della bocciofila o quello della municipalizzata acquedotto o trasporti, mentre invece forse il c.d.a. dello Sferisterio deve contenere al suo interno persone competenti del settore operativo che è, lo ripeto, l'opera lirica (cioè, principalmente, musica). Cordiali saluti; se dovesse replicarmi, la prego di palesare al 100% la sua identità: sa, non è mio costume parlare e dibattere con sconosciuti o fantasmi.
    184 - Ott 2, 2011 - 12:37 Vai al commento »
    All'Avv. Pambianchi mi permetto soltanto di ricordare che la sospensione della stagione lirica per un anno potrebbe condurre a conseguenze inimmaginabili e definitive, cioè la perdita del già risicato (ma determinante) contributo statale a carico del F.U.S. Questo contributo, infatti, è molto ambito e viene concesso ai c.d. "teatri di tradizione" come Macerata, e, salvo che la questione non sia stata approfonditamente studiata nella sua fattibilità, non credo si possa richiedere quando per un anno non lo si è richiesto, perchè non si fa la stagione, consentendo così che venga attribuito ad altri teatri che - da quel momento - potrebbero considerarlo più o meno lecitamente "cosa loro". Il problema dello Sferisterio non è tanto sull' "an" della stagione, cioè se farla o meno, perchè è scontato che si debba fare, ma sul "quomodo", cioè sul come. Così come si è fatta finora, infatti, non si può e non si deve andare avanti. Bisogna azzerare al massimo le spese inutili (e per tali intendo, in un momento di crisi, tutte le spese inerenti gli aspetti non strettamente musicali dell'opera lirica) e concentrare le poche risorse sulla realizzazione di opere "di cassetta" (che non si rivelino dei flop) con compagnie di altissimo livello che assicurino a Macerata il pubblico dei veri amanti dell'opera, che non sono i seguaci di Maria De Filippi che vengono a Macerata per vedere Anbeta Toromani, ma sono quelli che partono da tutta l'Italia o da tutto il mondo per sentire (sentire, non vedere) delle grandi voci. Per far questo, esclusa la riconferma di Pizzi, è necessario sciogliere la riserva sul direttore artistico e la nomina di un competente MUSICISTA che sappia leggere uno spartito e possa costruire una stagione congegnata come sopra. Si potrebbe magari per un anno - visto che il prossimo anno cadranno alcune ricorrenze relative alla prima Traviata di Svoboda (quella, celeberrima a livello mondiale, dello Specchio) ed alla sua Lucia di Lammermoor - affidare per quest'anno la direzione artistica a chi fu l'erede del Maestro, quanto meno in loco, visto che oltretutto è anche residente in un comune vicino nonchè docente nella locale Accademia di Belle Arti, e cioè il M. Henning Brockaus, una direzione di transizione in attesa di avere le idee più chiare, con la certezza, però, di ripristinare una grande qualità e probabilmente di non fare flops al botteghino. Che ne pensa, Avv. Pambianchi? Su questo aspetto però si registra una incomprensibile impasse ......
  • Il ritorno dei Papa-boys maceratesi
    “Stanchi ma cresciuti nella fede”

    185 - Ago 28, 2011 - 21:12 Vai al commento »
    Il problema direi ontologico di santa romana chiesa risiede nella totale discrepanza tra il sistema di idee (sotto questo nome riassumo, forse in modo terminologicamente scorretto, l'insieme di precetti, dogmi, consigli di vita etc. etc. ricavabili da quella parte dei testi genericamente definibili come "sacre scritture" che oggi, per convenzioni varie derivanti da decisioni meramente e prosaicamente umane, vengono accorpate nella Bibbia, e cioè antico e nuovo testamento) che la chiesa predica, sistema di idee che per molti aspetti è condivisibile ed ha punti di contatto, per esempio, con il socialismo e con molte altre ideologie apparentemente inconciliabili, ed il comportamento effettivo di una sovrastruttura composta da parroci (a livello di base), vescovi, cardinali, congregazioni, etc. etc., comportamento che non è mai conforme a quel sistema di idee, se non contrario o addirittura in molti casi delinquenziale. Non starò qui a fare i numerosissimi esempi di uomini di chiesa che, a qualsiasi livello, hanno commesso più di un crimine gravissimo; alcuni di essi sono stati addirittura elevati alla gloria degli altari (si pensi, per esempio, al controverso Escrivà de Balaguer, fondatore della controversa Opus Dei, beatificato dal papa attualmente regnante). E quindi: cosa c'entra con il corpus evangelico/biblico il potere temporale della chiesa? ed ancora la situazione di privilegio di molti enti ecclesiastici nella società? ed ancora l'esistenza di strutture come lo Ior? questi sono solo alcuni dei moltissimi interrogativi che mi farei io se fossi cattolico, per valutare e capire l'istituzione chiesa e la sua attinenza ai precetti che la stessa chiesa predica. E' palese che c'è una divaricazione palese fra "religione" (cioè il sentimento religioso ed anche il sistema di idee che descrivevo sommariamente sopra) e "chiesa", quale struttura che probabilmente, a partire dal livello immediatamente superiore a quello delle parrocchie, è una mera struttura di potere e di governo delle masse che sfrutta il sentimento religioso a tale fine. Ratzinger, per le sue prese di posizione, per le sue palesi contraddizioni umane, per il suo intransigente atteggiamento di negazione della carità cristiana in tutte le situazioni in cui la sua effettiva applicazione porterebbe a condotte opposte a quelle della chiesa, è l'emblema di questa divaricazione: ecco perchè un cristiano, secondo me, non potrebbe mai prenderlo a modello. O meglio, se fossi cristiano, non potrei prenderlo a modello. Uomo amante dell'inutile pompa (Cristo non aveva bisogno d'incenso) che esce a celebrare le sue cerimonie in ridicole tenute che avrebbero fatto arrossire anche Wanda Osiris; uomo presuntuoso e privo d'umiltà; uomo "crudele" nella gestione di varie situazioni che oggi rappresentano problemi gravi per tantissime persone (il fine vita, il controllo delle nascite solo per fare due esempi); uomo tollerante con i piccoli peccatucci di sacrestia (nel solco, questo, di una "gloriosa" tradizione ecclesiastica), ebbene, quest'uomo non può essere il vicario di quel Cristo le cui parole, in realtà, sono tutte nel senso opposto del comportamento di santa romana chiesa. Mandare un figlio a Madrid a sentire un simile uomo??? piuttosto gli proporrei di farsi un bel viaggio per tutta l'Europa per aprirsi un po' le idee vedendo come si vive in paesi veramente "laici" dove l'Ici la paga pure la chiesa .........
  • Macerata, una città bellissima

    186 - Lug 18, 2011 - 18:22 Vai al commento »
    Purtroppo per Macerata ed i maceratesi, ha ragione Alexis de Toqueville: il motivo di tanta arretratezza di questo paesotto risiede nelle scelte 'illuminate' della classe dirigente degli anni '50/'60 che - mentre dedicava la città alla Madonna, auspice la stessa curia che, allora benevola e paternalista, oggi palesa tutta la sua arrogante e brutale prepotenza- di fatto tagliava fuori il paesotto da quei circuiti che altrove hanno dato benessere e modernità ... oggi continuiamo sulla stessa via: altri sacerdoti (laici?) celebrano la stessa liturgia di isolamento e blindatura di un contenitore che peró - contraddicendo la sua stessa definizione - è già quasi completamente .... vuoto, e 'contiene' giusto i ricordi del tempo che fu, perchè la gente fugge altrove ..... Direi che i maceratesi dovrebbero maledire quella 'classe dirigente' con quanta più forza e voce hanno .....
    187 - Lug 17, 2011 - 21:09 Vai al commento »
    Macerata è già fuori tempo massimo, infatti, come già rilevato da altri commentatori, le foto non riportano presenza di essere umano. Ecco, forse almeno in questo modo si capisce come la vogliono alcuni: vuota. Le macchine .... eh si, sarebbe bella una città senza macchine. Ma magari ci saranno gli autobus, i tram, o altri comodi mezzi di trasporto che non siano ...... i piedi! Scrive Cherubini: "Fatico un po’ a percorrere le scalette perché la temperatura è molto alta, ma vengo premiato dalla veduta della Piazza della Libertà SENZA AUTO." Eh si, non c'è che dire, molto poetico ..... se vuole ritornare sulla più prosaica terra, pensi a me che le scalette le faccio con tutte le temperature (assicuro che anche a dicembre, quando tira un vento gelido di tramontana e magari piove a vento, non è il massimo) più volte al giorno, e non per ricevere il "premio" visuale da lui ricevuto, ma semplicemente per andare a lavorare, magari con qualche chilo di documenti nella borsa ...... Non ci siamo proprio: Macerata è una città sfavorita dalla natura ed affossata dalla propria classe dirigente, che ha blindato tutto il centro storico, frapponendo continui ostacoli all'accesso, ottenendo così di trasformarla in una di quelle città abbandonate che venivano utilizzate come set per i films western: deserta! In una città così è impossibile vivere: senza parcheggi, senza mezzi alternativi di trasporto, mi spiegate come si riesce non dico a vivere decentemente, ma quanto meno a sopravvivere?? Vogliamo cacciare via i maceratesi? vogliamo fare sì che Macerata divenga mèta di gite turistiche nelle quali le guide dicano ai turisti: "Vedete? questa un tempo era Macerata!"????? Pare proprio di si ......
  • Ferrovie in tilt
    La testimonianza di una pendolare

    188 - Lug 1, 2011 - 9:01 Vai al commento »
    I gravissimi disservizi di questi giorni dipendono, contrariamente da quanto dice Trenitalia, proprio da due fattori: 1) il nuovo sistema automatizzato ed informatizzato di turnazioni, che Trenitalia sta sperimentando sulla pelle dei suoi clienti; 2) dalla obsolescenza del materiale ferroviario, che sulla tratta non elettrificata Civitanova/Fabriano, è rappresentato soltanto da automotrici del tipo "Aln 668" le cui vetture più recenti risalgono al ..... 1981!!!!! E' ovvio che con macchine che hanno circa trent'anni si va avanti con continui problemi, necessità di assistenza, etc. etc. La ferrovia Civitanova/Albacina è specchio di quanto sia arretrata la nostra provincia (e forse l'Italia tutta) per le infrastrutture, visto che in altri paesi del mondo (in primis la Svizzera) le ferrovie sono un efficientissimo mezzo di trasporto. Ma in Italia, si sa, non si vive senza la macchina, e quindi il resto se ne va a rotoli. Sarebbe auspicabile un intervento deciso della politica, ad ogni livello (dal comune alla regione) per OBBLIGARE Trenitalia a fare bene il suo lavoro .... in questo senso, centomila volte preferibile far viaggiare in orario i treni regionali piuttosto che spendere soldi su infrastrutture faraoniche ........
  • “No alla statua, esaltazione della massoneria”

    189 - Giu 27, 2011 - 22:36 Vai al commento »
    Questa proprio mi mancava: un'associazione privata (santa romana chiesa) nella sua espressione maceratese ("santa" maceratese curia) dopo aver sbraitato in modo poco elegante, decisamente arrogante e soprattutto poco cristiano che la città DOVEVA pagare circa 500.000 euri per una statua che la stessa associazione privata aveva deciso di edificare arrogandosi il diritto di stabilirne ogni aspetto (autore, costo, progetto, ubicazione, etc. etc.) oggi - dopo aver fatto trenta - fa pure trentuno pretendendo di impedire ad un'altra associazione privata ("Stringiamoci a coorte"? massoneria? poco mi importa .....) di pagarsi di tasca sua una statua??? Non entro neppure nel merito di questa stucchevole discussione: non c'è possibilità di dialogo con chi pratica l'arroganza a dispetto degli stessi valori che predica a tutti gli altri senza praticarli in prima persona.
  • Il trattore si ribalta
    70enne muore schiacciato

    190 - Giu 19, 2011 - 15:48 Vai al commento »
    @robpant: ho espresso anche io il cordoglio che rinnovo, ma mi sono limitato a stigmatizzare il fatto che oggi molti anziani (ripeto che anche stando nelle migliori condizioni di salute, a 70 anni si è anziani) compiono azioni pericolose. Il fatto che molti giovani guidino ubriachi rappresenta uno dei pericoli della strada, e di questo siamo tutti d'accordo; a questo forse non è il caso di aggiungere quello degli "arzilli vecchietti" che si mettono al volante con la presunzione di essere ancora idonei, o peggio intraprendono attività pericolose. Se la campagna ed il trattore sono la vita di qualcuno, non è detto che per questo si debba morire .......
    191 - Giu 19, 2011 - 10:57 Vai al commento »
    Dispiace molto quando muore qualcuno, per qualsiasi ragione ed in qualsiasi modo ciò sia avvenuto, quindi esprimo cordoglio alla famiglia per il decesso del congiunto. Pongo però una domanda: è vero che oggi a 70 anni non è obbligatorio rinchiudersi in casa con la copertina sulle gambe a guardare la tv, e che si possono fare molte cose ma .... proprio guidare un trattore? Ci sono molti anziani (non nascondiamoci dietro un dito: a 70 anni si è anziani) che guidano l'auto malissimo e causano incidenti, con danni a se stessi o ad altri, oppure che vanno in moto, oppure che si dedicano a sport pericolosi creando problemi in primis a se stessi e poi a tutti quelli che devono intervenire per i "salvataggi". Questa smania giovanilistica (ben espressa dall'assurda frase che spesso capita di ascoltare: "sono vecchio ma faccio tutte le stesse cose che fa un ventenne") porta spesso ad atteggiamenti imprudenti (non in questo caso, sicuramente) o al compimento di attività oggettivamente pericolose come la guida di un trattore che forse sarebbe meglio riservare a persone più giovani.
  • Ma questa statua
    è bella o brutta?

    192 - Giu 19, 2011 - 11:38 Vai al commento »
    Beh, non traspare molto dall'articolo la differenza - che ritengo assolutamente dirimente - fra la statua pretesamente "massonica" per l'unità d'Italia e la statua di padre Matteo Ricci imposta da sua eccellenza. Là infatti sua eccellenza decideva chi, dove, quanto etc. etc., e la comunità maceratese doveva pagare, zitti e mosca. Un po' di persone (moltissime, per la verità) rimasero perplesse, e sua eccellenza rincarò la dose dicendo che chi non capiva i fondamentali guadagni che Macerata avrebbe avuto dallo spendere centinaia di migliaia di euro per la statua era stupido. Io, a mia volta, ero stupido tra gli stupidi, poichè non capivo e continuo a non capire. Qua, invece, si segnala che il costo sarebbe a carico integrale del gruppo dei promotori. Ora, si sostiene che dietro a costoro ci siano le logge maceratesi del G.O.I. e quindi, in sostanza, la massoneria. La differenza di metodo fra massoneria e santa romana chiesa mi pare quindi già qualificante a favore della massoneria. Se poi la statua si farà o meno dipenderà, giustamente, dalle decisioni dell'amministrazione comunale e, una volta autorizzata, dai portafogli dei promotori che, dopo averla richiesta e dopo aversela fatta autorizzare, se la pagheranno di tasca loro. Se una volta tanto santa romana chiesa imparasse qualcosa .........
  • Tragico frontale a Camporotondo
    Muore giovane centauro del posto

    193 - Giu 19, 2011 - 11:05 Vai al commento »
    Nell'esprimere cordoglio per la morte di questo giovanissimo ragazzo, e senza nulla voler dire su di lui e sul suo essere motociclista (magari correttissimo, magari prudentissimo, magari rispettosissimo del C.d.S. e per questo penalizzato in modo doppiamente ingiusto dalla sorte), non posso che associarmi ai dubbi espressi da chi, prima di me, stigmatizza il modo di fare oggettivamente pericoloso di tanti motociclisti o anche, e peggio, degli utenti dei ciclomotori che, pur essendo di cilindrata minima, sono oramai mezzi che raggiungono tranquillamente i 100 km che, su strade secondarie o urbane, sono troppi. Capita spessissimo di essere sorpassati da motociclisti che vanno a velocità assurde, ed il primo pensiero che balena nel cervello, dopo essere stati quasi "toccati" dalla marmitta di costoro è "se ti schianterai da qualche parte te la sarai proprio cercata". Forse è anche il momento di rivedere la presunta positività di "modelli" educativi della nostra epoca, come Valentino Rossi, che viene preso ad esempio da molti, ma che in realtà andrebbe stigmatizzato per tantissimi motivi, in primo luogo perchè evasore fiscale arrogante e conclamato, e pure graziato ingiustamente dallo Stato (che a noi, invece, non toglie un centesimo di quanto dobbiamo), e poi perchè con la stupida ironia e la banalizzazione di ogni cosa lascia credere a persone immature (di 10-15 anni) che tutto possa essere ridicolizzato, e quindi che in fondo, andare a 200 km/h in moto, sia come farsi una stupida risata. Gli esiti di questa risata, poi, li sappiamo .......
  • Cinema all’aperto “tagliato”,
    Irene Manzi: “Non ci sono i soldi”

    194 - Giu 19, 2011 - 15:35 Vai al commento »
    Ma .... se la città è scomoda, se i parcheggi non ci sono, la gente non ci viene, non si fa nulla per cambiare lo "status quo" (per carità: non sia mai!), d'estate si spopola (per ovvi ed evidenti motivi ....) cosa si può fare per rilanciare la fruizione della città? Beh certo non serve invitare la città allo sferisterio: con 100€ a cranio (o giù di lì) da sborsare per andarsi a sentire un'opera (o forse, più propriamente, a sorbirsi una sfilata di costumi contrabbandata per spettacolo d'opera) il maceratese medio (cioè quello che non ha i biglietti omaggio) è tagliato fuori da questa "attrazione" e quindi deve dedicarsi ad altro per "impegnare" le ore serali, a meno che non si convinca a rimanersene a casa in pantofole ("paese mio che stai sulla collina/disteso come un vecchio addormentato" diceva il cinico cantore di "Macerata granne"). Cosa si può fare quindi nelle serate estive a Macerata? Un gelato al sasso d'Italia? Un kebab in corso cairoli? un tempo c'era il "cinema all'aperto" ..... ora, forse non più. Perchè? perchè mancano .... 6.000 euri!! E la gente - GIUSTAMENTE - se ne va altrove. Torno a ripetere la frase che propongo di scrivere a caratteri cubitali sulla facciata del civico palazzo municipale quale motto di Macerata: "CONTINUIAMO A FARCI DEL MALE"!!!!!!!!!!!
  • Cosa funziona a Macerata?

    195 - Giu 12, 2011 - 8:46 Vai al commento »
    @Vannucci: Grazie per i complimenti; in realtà io non faccio altro che dire ciò che è evidente, quindi il mio merito è minimo. Molti maceratesi non riescono proprio ad accettare che Macerata sia uno dei posti peggiori del mondo, per campanilismo, per incapacità di riconoscere il proprio "fallimento" esistenziale, per ragioni di vario genere che impediscono loro di vedere difetti palesi e visibili non appena si mette piede in "città" (uso le virgolette perchè Macerata non è una città, non ne possiede nessuna caratteristica). Io non sono mai stato campanilista, ed alla mia età ho sufficiente maturità per capire, onestamente e senza tanti drammi, che passare la vita qui significa per buona parte sprecarla. Ma cavolo, almeno fateci vivere "bene"!!! la tanto sbandierata "qualità della vita" della provincia dove cavolo sta se per andare a lavorare devo scarpinare per un chilometro in salita tutti i giorni solo perchè una municipalizzata ancora non istituisce una corsa di autobus dalla stazione all'arrivo di ogni treno e perchè l'amministrazione non ha realizzato un'infrastruttura (scale mobili) che hanno fatto pure a Camerino? Dove sta questa qualità della vita se quando arrivo sotto il mio studio trovo i sacchetti della "mmunnezza" (a Napoli la chiamano così .....) abbandonati lì insieme alla cacca dei piccioni??? Sono recentemente stato in Germania, nel Baden Wurttemberg ed ho visto "cose che voi umani" non potrete mai immaginare. Città di 100000 abitanti con servizi di prim'ordine, compreso il tram, pulitissime, ordinatissime, mi veniva da piangere pensando a dove viviamo noi ....... No, non ci sto a far passare la favoletta che a Macerata, in fondo, si sta bene. A Macerata, in realtà, si sta da schifo!
    196 - Giu 11, 2011 - 17:13 Vai al commento »
    Egregio Cerasi, ancora una volta parte da argomentazioni apparentemente in contrasto con le mie per giungere alle mie medesime conclusioni. Io credo che, per quanto riguarda quel fenomeno che per brevità definirò di "declino" del centro storico e della città, Lei abbia invertito i termini della questione, confondendo la causa con gli effetti, perlomeno dal mio punto di vista. E' infatti innegabile che se in un determinato posto c'è movimento di persone, è lì che si stabiliscono le attività umane. Se qualcuno blocca quel movimento, le attività umane e commerciali diminuiscono fino a cessare. Punto. E' esattamente ciò che è successo a Macerata ed io la invito, piuttosto che a dare "la colpa" al fatto che altrove si sono create quelle medesime opportunità che c'erano a Macerata (la concorrenza, questa maledetta!), a chiedersi dove si è sbagliato a Macerata, anche e soprattutto dovendo tenere necessariamente conto di questo fenomeno da lei descritto: come dire che in un mondo globalizzato non v'è motivo per cui un commerciante maceratese debba godere di una rendita di posizione solo perchè determinate cose uno le deve trovare soltanto a Macerata, e quindi l'accesso a Macerata dovrà essere agevolato specialmente per evitare che un potenziale cliente vada altrove. O no? Questo poteva andare bene nel medioevo, forse, ma certo non oggi. A Macerata si è sbagliato a blindare la città, che già è sfavorita dalla natura (è in salita, altro dato innegabile), con parcheggi a pagamento, senza mezzi di trasporto pubblico, così da convincere chiunque a NON VENIRCI. Se uno deve bestemmiare come un turco per venire a Macerata, semplicemente NON CI VIENE. E quindi i bar, negozi, locali etc. etc. (che Lei considera di serie A .... e su questo molto ci sarebbe da ridire, almeno su certi commessi e certi titolari), semplicemente, CHIUDONO. Non c'è tanto da ragionarci su, è semplicissimo. Ora, invertire la tendenza si può: in un mio precedente commento facevo un brevissimo elenco che trascrivo -LIBERALIZZAZIONE DELLA SOSTA E RIDUZIONE DEI PARCHEGGI A PAGAMENTO A MOTIVATE ECCEZIONI; -ACCESSO PIU’ FACILE AL CENTRO STORICO ALMENO PER CHI CI LAVORA; -POTENZIAMENTO DEI TRASPORTI PUBBLICI; -INFRASTRUTTURE COME LE SCALE MOBILI CHE STANNO ORAMAI PURE A CAMERINO Perchè questo non si può fare? Chi lo impedisce? Ecco, giungiamo alla conclusione: lo dice lei stesso che i maceratesi votano in massa per la "continuità" (quasi ventennale) di amministrazioni colpevoli di questa situazione. Lo dice lei stesso che sono masochisti. Devo aggiungere altro? io, come ho detto molte volte, me ne sono andato ..... e l'orchestrina del Titanic la sento solo aprendo "C.M." ........
    197 - Giu 11, 2011 - 13:16 Vai al commento »
    @Cerasi: di fatto mi sta dando ragione. Se prima le cose andavano "bene" (e ho detto anche io che in parte fosse così, negli anni '80 la città era più vivibile e vissuta) ed oggi vanno male, bisogna chiedersi cosa è successo in mezzo. Al di là di tante elucubrazioni, di tanti sillogismi, di tante storielle, quello che è cambiato da Maulo in poi è stata la politica scriteriata della sosta e dell'accesso. Città blindata con strisce blu, dopo, mentre prima era più accessibile e con meno parcheggi a pagamento. Quindi i negozi (di seria A, B e ora anche C) se ne sono andati (per mancanza di gente che salisse a Macerata ...... la gente va dove è più facile andare); quindi i professionisti se ne sono andati; quindi i bar hanno chiuso perchè la gente va a Civitanova, etc. etc. etc. Egregio Cerasi, ripeto: il suo è un intervento che più lo leggo più sembra darmi ragione ...... Quindi, cambiamo totalmente rotta, o no? se la sua risposta è "no", allora mi permetta di attribuirle il motto morettiano che secondo me contraddistingue i maceratesi "doc" ...... e non mi ripeto su quale sia .....
    198 - Giu 11, 2011 - 10:59 Vai al commento »
    Caro Filippo, probabilmente mi sono spiegato male quanto all'ironia: poichè anche io la pratico spesso, e magari in altri commenti sarà stato più evidente, lungi da me l'idea di stigmatizzare chi "castigat ridendo mores", anche perchè il riso spesso amaro indotto da situazioni grottesche e/o comunque stigmatizzabili può essere più utile allo scopo della denuncia rispetto alla paludata esposizione di esse fattane in un testo "giudiziario" o documentaristico che non smuove l'emozione di chi lo recepisce ed è destinato a rimanere lettera morta. Un po' come Rigoletto è l'unico autorizzato a dire la verità, perchè la dice ridendo, e ridendo ferisce per davvero il conte di Monterone, il signore di Ceprano e magari anche il Duca, sono a mia volta certo che l'ironia intelligente ed il riso (ripeto: amaro) possano costituire validi strumenti di denuncia dei problemi. Ora, quindi, il mio "stigma" non è tanto sul metodo, che condivido, quanto sul merito dei problemi che vengono affrontati con il metodo. Che Macerata sia piena di problemi non v'è dubbio alcuno. Problemi gravissimi, che hanno innescato un declino inarrestabile che dura da almeno 20 anni. Non sto qui a fare l'elenco e l'inventario, anche perchè siamo entrambi abbastanza "anziani" da ricordare come poteva essere Macerata negli anni '80, e come ci si viveva meglio, rispetto al paese blindato di oggi. Come questa città era più VIVIBILE e quindi VISSUTA. In un altro intervento dissi una cosa fin troppo ovvia: la gente si agglomera là dove ci sono le grandi vie di comunicazione, spontaneamente, e poi per questo motivo si creano attività, esercizi commerciali, etc. etc., per far fermare chi passa ed offrirgli qualche servizio in cambio di un prezzo. Così sono tutte le principali metropoli europee (Parigi, Londra, Roma, Berlino, tutte sui fiumi; Napoli, Venezia, Genova, i porti del nord Europa; e mi fermo qui). Quindi, non 'è l'attrattiva che richiama pubblico, ma è il pubblico che crea l'attrattiva. Se mettessimo il più grande violinista della storia a suonare sulla vetta del Cervino potrebbe avere si e no 10 ascoltatori ................ Per me, quindi, il problema principale è la viabilità e la sosta; questo è il lato del problema che io tocco con mano tutti i giorni e che mi ha determinato scelte abbastanza definitive (almeno nel mio rapporto con Macerata). Ora, in merito a questo problema, si è scatenata una ridda di commenti in merito ad una proposta (forse era pure una bufala, ma questo è un altro problema) di installare le famose scale mobili sotto la salita delle c.d. "scalette". Apriti cielo, apriti terra: l'orchestrina ha preso a strimpellare il repertorio, frecciatine, battutine, rievocazioni delle "pigne" come emblema di Macerata, rievocazioni delle posizioni del pentapartito maceratese anni '90, insomma, tutto tranne che una semplicissima presa di posizione costruttiva ed elementare: se servono, si facciano queste benedette scale mobili. Visto che chiunque le percorra tutti i giorni, non può desiderare altro. Altro ragionamento su altro problema: possibile che nessun cittadino condivida l'esigenza che il Comune riveda e quindi riduca notevolmente le zone a pagamento che oramai sono in tutta Macerata?? possibile che nessuna forza politica venga a dirci: "Votatemi e vi toglierò tutti i parcometri da Macerata"? Ecco. Se l'ironia, o il sillogismo, o la rievocazione archivistica, servono in un "bellum omnium contra omnes" solo per dire che "il più bravo sono io", allora potranno avere una funzione lenitiva delle sofferenze derivanti dal vivere a Macerata, ma non serviranno a nulla, in un dibattito circolare in cui il punto di partenza e quello di arrivo coincidono tragicamente. Mentre il Titanic affonda. Apriamo invece un dibattito sul concetto che COSI' NON SI PUO' ANDARE AVANTI. Non possiamo andare avanti noi, che dovremmo vivere questa città in modo tale che non sia una punizione divina doverla frequentare; non possono andare avanti coloro che magari vorrebbero fare impresa commerciale in una città dove oramai non viene più nessuno se non costretto. La miopia dell'amministrazione dell'epoca sull'isola pedonale fu ben rappresentata da questo scambio di battute, che lessi in un libro di Luca Patrassi pubblicato negli anni '90, fra un assessore (mi sembra) ed un commerciante che si lamentava dell'isola pedonale notturna: "Ma di notte il tuo negozio è chiuso" disse l'assessore, ed il commerciante rispose "Si ma domani alle 8 mi scade la cambiale e non me la paghi tu!". Oggi sappiamo bene come è andata. Forse quell'assessore farebbe bene a sedersi sulla tazza del cesso (unica poltrona che può occupare, secondo me) e chiedersi quanti danni ha contribuito a fare a questa città. Ecco: utilizziamo l'ironia non per punzecchiarci l'uno con l'altro, accontentandoci di ciò che "passa il convento", ma per dire ciò che è evidente a tutti: MACERATA STA MORENDO E L'UNICA SALVEZZA E' UN DRASTICO CAMBIO DI ROTTA SU TUTTE LE PRINCIPALI QUESTIONI GESTITE A SENSO UNICO DALLE PRECEDENTI AMMINISTRAZIONI. -LIBERALIZZAZIONE DELLA SOSTA E RIDUZIONE DEI PARCHEGGI A PAGAMENTO A MOTIVATE ECCEZIONI; -ACCESSO PIU' FACILE AL CENTRO STORICO ALMENO PER CHI CI LAVORA; -POTENZIAMENTO DEI TRASPORTI PUBBLICI; -INFRASTRUTTURE COME LE SCALE MOBILI CHE STANNO ORAMAI PURE A CAMERINO ...... Ironizziamo su questo, e non sulle reciproche posizioni di chi, comunque, continua a credere in cuor suo che Macerata è il migliore dei mondi possibili, perchè, purtroppo, non è affatto così. Macerata è uno dei posti peggiori al mondo dove trascorrere la propria vita. Altrimenti dovrò continuare a pensare che il motto del maceratese doc, che magari si ritiene nobilitato dal titolo di "accademico della (fu) Atene delle Marche", sia sempre e solo "continuiamo a farci del male", e che l'unica speranza sia appunto quella di fuggire a gambe levate.
    199 - Giu 10, 2011 - 21:26 Vai al commento »
    Questo stucchevole dibattito è emblematico di come l'esistenza di problemi serissimi per una città che è sempre meno tale e sempre più un paese marginale nella provincia dell'impero possa essere occasione per tutto fuorchè per l'espressione di un desiderio di cambiare radicalmente strada, almeno per buona parte dei maceratesi egregiamente rappresentata in questi commenti. C'è infatti chi sfrutta questa "ribalta" (o piuttosto "ribaltina") per un divertissement nel quale fare sfoggio di ironica retorica degna di miglior causa; c'è chi sfrutta lo spazio di questi commenti per rievocare nostalgicamente i tempi in cui praticava da vicino i palazzi del potere, in attesa che venga o torni il "suo turno"; c'è chi si getta a capofitto nella minuta (ed insignificante) polemica politica quotidiana e si arrovella nell'argomentazione bizantina al fine di dimostrare che forse quel tale consigliere e quella tale forza politica dello "zero virgola" quel giorno aveva ragione nel proporre in consiglio comunale quella certa delibera , che avrebbe di certo salvato le sorti della città; c'è chi cerca di prendersi il merito - non mancano mai - di difendere l'indifendibile, cioè santa romana chiesa, che tanti danni ha fatto ovunque, compresa Macerata, e che considera Macerata un feudo i cui cittadini sono solo dei sudditi sul genere "servi della gleba" della Russia zarista (v. la squallida ed esemplare vicenda del vescovo e della statua di Matteo Ricci). Ecco. Come sempre, mentre il Titanic affonda, l'orchestrina di bordo suona. C'è chi suona il trombone, c'è chi suona il violino, ma tutti suonano la stessa musica. Lo spartito si chiama pretenziosamente "Macerata granne", ma in realtà si tratta al massimo di uno stanco e direi squallido valzerino da balera o di un deprimente "de profundis". Mentre l'orchestrina se la canta e se la suona, qualcun altro invece, e giustamente (ed in questo gruppo mi riconosco), solleva alcuni dei reali problemi che vive tutti i giorni sulla propria pelle percorrendo in lungo e in largo questo "vecchio addormentato", che è la splendida metafora (ma forse, più correttamente, una aristotelica definizione: genere prossimo e differenza specifica, cioè un vecchio e per di più addormentato!) che un illustre maceratese (Jimmy Fontana ..... alias Enrico Sbriccoli) coniò (perfido!) per descrivere il "paese suo" che sta sulla collina. Questi ultimi, a breve, penso che prenderanno d'assalto le scialuppe di salvataggio, e quando saranno all'orizzonte saranno ben lieti di non sentire più il suono del "Requiem aeternam" intonato in omofonico contrappunto dai cantori della Macerata granne che, forse, solo affondando con il Titanic si renderanno conto che Macerata granne non è mai esistita, se non nella loro erronea convinzione. I problemi di Macerata sono tali e tanti che è impossibile non vederli, a meno che uno non viva in un perenne incantesimo e si accontenti, come obiettivo dell'esistenza, di farsi due passi serali in una piazza sempre più vuota (a parte che di piccioni e del loro guano) in attesa che qualcuno gli chieda di "dire la sua" sul nulla .......
    200 - Giu 9, 2011 - 17:22 Vai al commento »
    Dopo aver letto il dibattito che precede, mi chiedo: ma tutti gli autori dei vari commenti sono veramente felici e contenti di vivere a Macerata? in questa Macerata? boh .... veramente non so cosa pensare ...
    201 - Giu 9, 2011 - 7:39 Vai al commento »
    L'intervento di Deborah Pantana descrive un ritratto di Macerata quale essa appare effettivamente a chi ha un minimo di senso della realtà, al di là dell'orgoglio campanilistico che impedisce a molti maceratesi di vedere la situazione quale essa è. Macerata è un paesotto in declino da diversi anni, basta vedere lo spettacolo del c.d. "centro" storico ridotto ad un deserto dei tartari pieno di sporcizia ed immondizia per la strada (le "conquiste" della c.d. raccolta porta a porta), pieno di cartelli "affittasi" e vuoto, ahimè, di negozi e persone vere, poichè chi, per esempio, ci lavora, è costretto "manu militari" ad andarsene via perchè lavorare nel centro storico è proprio impossibile. Ho già detto e non mi ripeto che tutto ciò è frutto di una politica della sosta assolutamente scriteriata e praticata da oramai quasi 20 anni dalle giunte comunali che si sono avvicendate, che hanno blindato la città in un mare di strisce blu che hanno allontanato chiunque non sia obbligato a salire a Macerata verso altri lidi più comodi e meno onerosi. Evidentemente tutto ciò ai maceratesi piace, vista la continuità delle loro scelte politiche, così che ho raggiunto la conclusione che i maceratesi siano una particolare specie di masochisti animati dal motto morettiano "Continuiamo a farci del male" .......
  • Una scia di droga
    dal color rosso sangue

    202 - Mag 20, 2011 - 9:13 Vai al commento »
    Concordo appieno con l'amico e collega Giuseppe Bommarito: la situazione delle Marche è tutt'altro che un'isola felice, e pur non conoscendo così approfonditamente i dati esposti nell'articolo, di cui prendo atto, è comunque percepibile in modo fin troppo evidente che c'è una presenza capillare delle sostanze stupefacenti nella vita quotidiana che ci scivola intorno. Il punto è che fino a quando ci scivola intorno, senza coinvolgere noi o nostri familiari, ci possiamo anche permettere il lusso egoistico di "sorvolare" assumendo posizioni diverse da quelle che si assumono quando invece la situazione riguarda amici, parenti, figli, etc. etc. Ecco, questa ipocrisia di fondo va combattuta: la droga (in questo concetto, a mio avviso, vanno inserite tutte le sostanze che creano una dipendenza) è comunque un disvalore, "a prescindere". Va combattuta la "normalità" dell'assunzione di sostanze stupefacenti, l'abitudine a considerare quasi un male necessario del nostro tempo questa prassi assolutamente deleteria e distruttiva per se stessi (e fin qui, si potrebbe anche tentare di ricondurre la questione sotto la tematica della propria libertà anche di autodistruggersi) ma soprattutto - ed inevitabilmente, come purtroppo la cronaca registra quotidianamente o quasi, dimostrando che le isole felici non esistono - per gli altri. Ed allora, no: se la libertà di drogarsi è già altamente discutibile, almeno se si supera una visione "formalistica" del concetto di libertà per entrare nel merito sull'opportunità di certe scelte, di certo non è accettabile la libertà di drogarsi distruggendo vite altrui.
  • Beatificazione di Giovanni Paolo II
    Il vostro ricordo

    203 - Mag 2, 2011 - 21:43 Vai al commento »
    @Tommaso Martello: caro Tommy, io ho fatto il riassunto di fatti storici riportati anche in atti e sentenze di processi celebrati avanti a tribunali italiani, poi uno può crederci o no. Si tratta però di fatti circostanziati e molto coincidenti fra loro. Ognuno può giudicare a seconda del proprio credo e della propria opinione. Tu dici che se è vero ciò che dico, Wojtyla "è riuscito a finanziare il crollo del muro di Berlino". Beh .... insomma, al di là del risultato che può piacere o meno, non è che il papa è andato in una filiale di banca, ha offerto un'ipoteca su San Pietro, ha chiamato un notaio, ha fatto un mutuo e poi ha dato i soldi a Solidarnosc dicendo "fate crollare il muro di Berlino". Non è questo ciò che risulta essere avvenuto. Lo Ior, su richiesta del papa, avrebbe obbligato il Banco Ambrosiano di Calvi a prendere i soldi dell'Ambrosiano stesso (cioè dei clienti dell'Ambrosiano), utilizzarli per costituire società offshore e con quelle finanziare a destra e sinistra. Non è proprio la stessa cosa, mi sembra. Non è una cosa molto pulita, onesta e legittima, mi sembra. In aggiunta a ciò, forse (ma è molto probabile) lo Ior ha usato anche i soldi della mafia siciliana, che infatti per averli indietro ha progettato ed eseguito anche l'attentato del maggio 1983 (se non erro). Calvi è morto ammazzato. Sindona (custode dei segreti dello Ior prima di Calvi) pure. Insomma, tutto questo ha provocato morti, truffe, furti, etc. etc. E Wojtyla ha coperto fino alla fine Paul Marcinkus, che grazie a lui si è portato i suoi segreti nella tomba. Insomma, io lascio che a giudicare sia ognuno, il mio giudizio è severissimo anche perchè questo comportamento contraddice totalmente i messaggi evangelici. Certo un santo è colui che pratica il vangelo, non colui che semina una scia di morti e crimini anche se fosse per "abbattere il muro di Berlino" ...
    204 - Mag 1, 2011 - 22:24 Vai al commento »
    Caro Tommy, con altrettanta stima e confidenza ti dico che sul tema del default (chiamiamolo così) dell'Ambrosiano ho letto libri su libri, compresi gli atti del processo Calvi. Per quanto concerne Luciani, fu proprio per impedirgli pesanti riforme della curia vaticana e dello Ior che - forse - è stato ucciso. Sul punto ti segnalo "In nome di Dio - La morte di papa Luciani", di D. Yallop (Tullio Pironti Editore), in cui si giunge alla (condivisibile) conclusione che l'indomani del giorno in cui morì Luciani fosse in procinto di annunciare grosse novità nell'organigramma vaticano, Ior compreso. Giovanni Paolo I non riuscì mai quindi a "stroncare" nulla, anzi, quando era patriarca di Venezia si scontrò proprio con Marcinkus sulla vendita del 51% della Banca Cattolica del Veneto, di proprietà dello Ior, all'Ambrosiano di Calvi, e perse la partita (uno dei motivi per i quali Marcinkus poteva avere motivi di temere per la sua elezione a papa). Quanto ai legami Ior/Ambrosiano, essi sono stati documentati in svariate sedi processuali anche penali, non ultima la liquidazione coatta amministrativa del Banco, e d'altra parte fu proprio Marcinkus a consegnare a Calvi le c.d. "lettres de patronage" con le quali riconosceva che alcune delle società "offshore" create da Calvi con l'Ambrosiano erano di proprietà dello Ior, quasi a garantirne le esposizioni debitorie; peccato che però le lettere furono ritirate da Marcinkus proprio quando Calvi era lì lì per fallire, e questo tra l'altro innescò la tragica fine della vita di Calvi, con la sua disperata fuga in Svizzera prima ed a Londra poi. Prima di Calvi, la finanza vaticana era stata gestita da un certo Michele Sindona .... e non aggiungo altro. Che c'entra Wojtyla? Beh, a parte il fatto che il papa difficilmente può essere all'oscuro di cosa fa lo Ior, risulta che parte dei miliardi di dollari persi dall'Ambrosiano (per decisione dello Ior) sia finita proprio - e guardacaso - in Polonia .... a finanziare Solidarnosc .... il resto, invece, in centro e sudamerica a finanziare dittatori in funzione anticomunista. Che poi Calvi, l'Ambrosiano e pure lo Ior avessero gestito soldi della mafia siciliana, anche questo risulta da vari atti che adesso non sto qui a sciorinare: ripeto che pur essendo stato accertato che il passivo dell'Ambrosiano ammontava a circa 1000 milioni di U.S.$, il Vaticano ne pagò solo 250 all'Ambrosiano, ma si suppone che altri soldi siano stati girati dall'Opus Dei direttamente alla mafia creditrice, anche per evitare ulteriori attentati a Sua Santità oggi beato Wojtyla. Che guardacaso concesse subito dopo all'Opus Dei lo status di "prelatura personale", che rappresenta il solo ed unico caso attualmente esistente di applicazione di questo particolare istituto canonico. Ora, Tommy, sono certo di non possedere la verità assoluta, ci mancherebbe, ma quello che ti ho sopra succintamente riassunto viene da paginate e paginate di libri letti in questi ultimi 5-6 anni ..... Se non sono certezze, almeno qualche dubbio lo giustificano su Wojtyla, no? Non è tutto oro ciò che luce ......
    205 - Apr 30, 2011 - 18:07 Vai al commento »
    Cosa ricordare di Carol Wojtyla, Giovanni Paolo II, in questo momento di gloria? Beh, per esempio le tante domande sulle tante ombre del suo pontificato alle quali nessuno ha mai risposto nè risponderà, tra profumo d'incenso ed inni di gloria. Eccone qualcuna. 1) Perchè non consentì mai che Mons. Paul Marcinkus chiarisse con la giustizia i moltissimi dubbi sollevati dal suo disinvolto operato alla guida dello Ior, compreso il coinvolgimento dell'istituto nell'omicidio di Roberto Calvi (con tutte le varie attività criminali connesse)? perchè protesse Marcinkus fino alla morte, obbligandolo al silenzio? silenzio su cosa? 2) Perchè consentì (se non ordinò) allo Ior diretto da Marcinkus di finanziare pesantemente - con i soldi del Banco Ambrosiano e con la collaborazione di Roberto Calvi, che guardacaso proprio al papa scrisse l'ultima sua accorata lettera, quando sentiva che stava per morire, di fatto minacciando di svelare segreti pericolosi per il Vaticano - sia la "rivoluzione" di Solidarnosc nella sua amata Polonia, sia feroci dittature centro e sud americane in funzione "anticomunista"? 3) Perchè dopo che fu di fatto accertato che il Banco Ambrosiano aveva perso mille milioni di dollari per opera delle attività svolte con lo Ior (quelle di cui al punto 2 che precede) il Vaticano si rifiutò sempre - con il consenso del Papa, ovviamente - di restituire questi soldi fino a quando non venne raggiunto un accordo con la liquidazione del banco che ottenne l'elemosina di 250 milioni di dollari? Perchè il Papa non fece si che la chiesa facesse fronte alle proprie responsabilità? 4) Perchè dopo l'attentato di Ali Agca (che taluni vedono come un avvertimento della mafia siciliana, che aveva i perso i propri soldi nel default del Banco ambrosiano, affinchè il Vaticano restituisse i soldi, serviti a mantenere regimi militari in sudamerica e Solidarnosc in Polonia) il Papa concesse all'Opus Dei lo status di Prelatura personale che attendeva da decenni? Forse per ringraziare la stessa Opus Dei per la collaborazione prestata per l'estinzione dei debiti di santa romana chiesa con la mafia??? Queste sono solo alcune domande collegate con il principio del pontificato di Wojtyla, molte altre potrebbero seguirne ..... No, non ci siamo, santa romana chiesa sceglie sempre di beatificare personaggi inquietanti, come "San" Josemaria Escrivà de Balaguer, compromesso con il regime di Franco, e sospetto di aver affermato che Hitler non poteva aver ucciso sei milioni di ebrei, perchè saranno stati al massimo tre o quattro milioni ......
  • Lavoro per i giovani
    tornando all’antico

    206 - Apr 30, 2011 - 15:16 Vai al commento »
    Complimenti al Dr. Moschini perchè pur essendo un imprenditore di rilievo nazionale ed internazionale non perde mai il "piacere" di dedicare la sua attenzione e le sue energie alla realtà ed alle tradizioni locali Buon lavoro per questo progetto!
  • Civitanova: piazza gremita
    per la cavalcata della Liberazione

    207 - Apr 25, 2011 - 20:35 Vai al commento »
    Bello, bellissimo, complimenti al sindaco Mobili ed all'organizzatore Santino Tipo, solo che sarebbe ora che oltre che preoccuparsi di organizzare "pomeriggi eccezionali per tutti voi, soprattutto per i bambini", ci si preoccupasse anche dei cittadini che poi sono anche elettori. Sono residente nel centralissimo Corso Umberto, ed ogni volta che c'è la "Z.T.L." della domenica, ed ogni altro evento come il "pomeriggio eccezionale per i bambini" di ieri, sono letteralmente PRIGIONIERO IN CASA poichè se esco con l'auto non ho modo di rientrare in casa sia per l'allucinante mole di traffico in balia di se stesso (nessun vigile, infatti, nei punti più problematici), sia per l'assenza di un permesso o di qualche agevolazione per i residenti che - peraltro - sono ovvie contromisure nell'istituzione di tutte le Z.T.L. in tutte le altre città d'Italia dove questo avviene. Ieri pomeriggio, infatti, dopo il pranzo di Pasqua, ho faticato moltissimo a rientrare a casa mia perchè i PENSIONATI messi qua e là senza nessuna cognizione dei problemi mi impedivano ogni accesso, e solo per un colpo di fortuna verso le 18,00 ho trovato un posto nel parcheggio retrostante la stazione (c.c. Area Ceccotti). Eh no, caro sindaco Mobili, continui pure ad organizzare i suoi pomeriggi eccezionali per i bambini, se le piace tanto, ma SE NON MI RISOLVE QUESTO PROBLEMA IL MIO VOTO ALLE PROSSIME ELEZIONI SE LO SCORDA!
  • Residenti contro la movida:
    “Via Garibaldi abbandonata a se stessa”

    208 - Apr 28, 2011 - 18:15 Vai al commento »
    Non comprendo questa volontà "donchisciottesca" di voler combattere contro i mulini a vento che evidentemente impazza a Macerata. Macerata è - per natura e per scelta politica precisa, avallata, e quindi condivisa, dalle maggioranze di cittadini che eleggono i loro governanti da quasi 20 anni - una delle città più inospitali che io conosca. Basti solo pensare quanto è complicato arrivare al centro, e quanta avversione verso una semplice idea di fare le scale mobili sotto le celeberrime "scalette" fu manifestata proprio su questo sito internet. Facciamocene una ragione: Macerata è chiusa, non vuole "forestieri", non vuole rotture di scatole, non vuole novità.I Maceratesi "doc" (quelli, per intenderci, orgogliosi del loro campanile) sono felici così, in un morettiano "continuiamo a farci del male" che potrebbe ben campeggiare sotto all'altro motto (unico al mondo!) di "Civitas Mariae" che fa bella mostra di sè sulla facciata del municipio. Ribadisco il consiglio già dato a tutti quelli che più o meno fondatamente si lamentano di Macerata: andatevene via, lasciate stare, è una battaglia persa, Macerata e la sua inerzia non le cambierà mai nessuno ...... nessuna protesta, nessun esposto, nessuna interpellanza, nessun blog .... Macerata è impermeabile a tutto ..... Macerata non è neppure gattopardesca: non si cambia tutto per non cambiare nulla, perchè in realtà non si cambia nulla punto e basta, e tutti sono contenti e felici così. Le pastarelle della domenica comprate tornando dalla messa, quattro chiacchiere al bar sport, la passeggiata "per le mura" (sul pavimento storto!), e tutti sono felici così. "Continuiamo a farci del male" .......
    209 - Apr 26, 2011 - 15:31 Vai al commento »
    Ma chi ve lo fa fare? vivere in un posto scomodo, con tutti questi problemi, con tutti questi disagi? perchè? per amore di Macerata? per amore del quartiere centro storico? Io lavoro in centro storico che più centro storico non si può, ad un passo da Piazza della Libertà, e condivido 3/4 di quello che dicono i residenti di Via Garibaldi. Accesso scomodissimo (praticamente si può raggiungere solo a piedi) e nessun parcheggio per me che ci lavoro, ma in compenso entrano tutti compresi i Tir e NON C'E' UN VIGILE URBANO IN GIRO! Gentaglia e brutte facce ovunque, compreso quel vecchio insopportabile che ti chiede anche monete quando già sei incazzato nero perchè devi pagare il parcheggio. Rifiuti abbandonati per terra per intere mattine perchè la Smea ha deciso di venirli a prendere quando vuole, con un bellissimo "effetto Scampia". Strade sporchissime. Cacca di piccioni dappertutto. Piccioni dappertutto. Mi fermo qui. Per questo ho un unico desiderio: andarmene via. A vivere sono andato proprio via, in un'altra città, ora aspetto di spostarmi prima possibile anche con il lavoro. Un consiglio: badate alla salute, cambiate casa, perchè tanto la situazione che avete sotto casa, quella non ve la cambia nessuno!
  • Giorno del Ricordo
    Proposte e iniziative

    210 - Feb 11, 2011 - 8:14 Vai al commento »
    La giornata del ricordo, dedicata alle vittime delle foibe, sembra essere stata interpretata da alcuni come una forma di "compensazione" per la doverosa istituzione della giornata della memoria dedicata alle vittime dell'Olocausto. Non ci sto. Purtroppo, nel nostro paese c'è ancora divisione anche sulle tragedie e sui morti, e quindi se si fa memoria di morti ebrei vittime della persecuzione nazi-fascista, allora bisogna contrapporre a questi morti i morti delle foibe, i morti della R.S.I., etc. etc. come per dire che ognuno ha "i suoi" morti da utilizzare in una dialettica politica che - se ancora si avvale di questi argomenti per le piccole e spicciole questioni di oggi - è gretta e meschina. La storia - con i limiti dell'indagine che non sempre è oggettiva, specie quando riguarda fatti relativamente recenti - ha scritto le sue pagine ricostruendo crimini immani commessi da criminali che vanno tutti condannati. Mi chiedo quanti di quelli che ieri celebravano la giornata del ricordo sarebbero sinceramente ed onestamente pronti a condannare i crimini nazisti o magari sarebbero tentati di accedere a teorie "negazioniste" o - peggio - "riduzioniste", come un certo Josemaria Escrivà de Balaguer, fondatore dell'Opus dei e grande sostenitore di Francisco Franco, che se ne uscì dicendo che Hitler non poteva essere così cattivo come dicevano, visto che non poteva aver sterminato sei milioni di ebrei: saranno stati al massimo tre o quattro milioni .... e naturalmente santa romana chiesa ha innalzato il suddetto Escrivà alla gloria degli altari. I crimini vanno condannati, tutti.
  • Marangoni insiste: “Ecco perché
    Valentino Rossi sarebbe il miglior
    testimonial per le Marche”

    211 - Feb 6, 2011 - 21:55 Vai al commento »
    Allora, fatemi capire: io, laureato, marchigiano residente a Civitanova Marche pur essendo nato a Macerata, di professione avvocato con una vita "normale" (con tutti i "normali" problemi della gente "normale"), dovrei sentirmi pubblicizzato da un ridicolo semianalfabeta che con le sue forze ha raggiunto la terza media (salvo poi prendere una scandalosa laurea "honoris causa" regalatagli da qualche università in cerca di facile pubblicità), che dovunque va fa notizia facendo il buffone, che guadagna milioni di euro per .... salvare vite umane come - che so - un grande cardiochirurgo o un oncologo? progettare grattacieli come un grande architetto? comporre sinfonie e/o opere liriche come un grande compositore (escluso quindi Allevi, che è un Rondò Veneziano in sedicesimo)? no: da uno che guadagna milioni di euro per guidare una moto! che è poi residente a Londra, ed in più è anche un noto evasore fiscale? Scusatemi, ma non lo accetto: se la nostra regione mostra quale propria "eccellenza" le frasi sgrammaticate di Rossi che i tg ci propinano dopo i gran premi e le sue buffonate, allora è proprio una regione da evitare! Non dimentichiamo che l'esempio di Rossi, come quello di tutti quelli che macinano milioni di euro facendo stupidaggini (calciatori, tronisti, veline, campioni di motociclismo, etc. etc.), è estremamente diseducativo: cosa preferirà fare un adolescente, seguire l'esempio di costoro inseguendo un sogno di calciatore oppure studiare e laurearsi, per finire a guadagnare 500 € al mese in un call center?? Ma per favore, fatemi il piacere ..... lasciamo che Rossi pubblicizzi la città dove vive e risiede, cioè Londra (sempre se gli inglesi cadranno così in basso da proporglielo)
  • Un mecenate per lo Sferisterio?
    Carancini corteggia Garrone

    212 - Gen 26, 2011 - 8:06 Vai al commento »
    Va bene cercare soldi per lo Sferisterio, la lirica purtroppo è uno spettacolo che è destinato a non autofinanziarsi perchè costa molto più di quanto il pubblico paga, visto che comunque anche lo Sferisterio, che dispone di 2000 posti circa, non potrebbe mai sostenersi con i costi dei biglietti, a meno che questi non venissero aumentati a dismisura. Ma attenzione: i soldi, in un teatro lirico, vanno spesi nella musica, cioè in quelle componenti che fanno la differenza specifica di un'opera lirica rispetto ad un'opera teatrale di prosa o rispetto al cinema. Quindi, in primis (e ovviamente, direi), cantanti, orchestra e coro, cioè quelle componenti sulle quali si è sempre risparmiato negli ultimi anni, chiamando cantanti spesso di serie B a sostenere ruoli se non di protagonisti assoluti, quanto meno importanti o importantissimi; riducendo continuamente il ruolo, la consistenza e le risorse a disposizione delle masse. Bisogna chiedersi: cosa c'entrano i "mimi" che tutte le estati vengono a Macerata a fare ciò che un tempo facevano le molto più economiche (e maceratesi) "comparse"? Cosa c'entra una compagnia di ginnasti rumeni che ogni anno viene a fare i suoi esercizi di riscaldamento sul palcoscenico, contrabbandando tutto ciò per "balletto"? Mi risulta che questi ragazzi (bravissimi nel loro genere, per carità .... ma tutt'altra cosa rispetto a dei ballerini) abbiano soggiornato in città per oltre un mese e mezzo a spese dello Sferisterio: sono irrinunciabili negli spettacoli di opera, soprattutto se nessuno spartito li prevede, e soprattutto se non ci sono soldi, ed infine soprattutto se poi riviste del settore come "Opera" ci ridono pure sopra smascherando il bluff??? Ecco: soldi per lo Sferisterio, si, ma spendiamoli per la musica, non per questa corte dei miracoli ......
  • Ecozona attiva dal 1 febbraio
    155 euro di multa per i trasgressori

    213 - Gen 17, 2011 - 22:03 Vai al commento »
    Come direbbe Nanni Moretti, "continuiamo a farci del male". Una città moribonda, sempre più desertificata, in salita (dato di fatto oggettivo misurabile con il metro: altezza s.l.m. 311 metri di cui circa 100 sono quelli che misurano il dislivello da Corso Cairoli a Piazza della Libertà), senza parcheggi a meno che uno non voglia spendere decine di euro per lasciare l'auto a mezzo chilometro dal centro .... Una città sempre più irraggiungibile e fuori dal mondo .... Una città lontana da tutto e da tutti ..... ebbene, cosa fa questa città? Crea facilitazioni per l'accesso? No! Fa le scale mobili per salire senza fatica al centro? No! per carità, "vade retro Satana"! Meglio morire spompati dalla salita delle Scalette .... Aumenta i servizi pubblici? No! Abolisce i maledetti parcheggi a pagamento? No! Cosa fa questa città? Proibisce l'accesso! Un'altra barriera, un'altra difficoltà, un altro problema per quei poveri disgraziati che per qualche motivo, magari costretti, devono venire a Macerata imprecando e maledicendo il fatto di doverci venire, e desiderando ardentemente non metterci più piede. Propongo di circondare il perimetro del comune di Macerata con un fossato pieno d'acqua, con coccodrilli ed altri animali pericolosi, chiudere i ponti levatoi e lasciare che i Maceratesi (o la loro classe dirigente, che però votano) vivano finalmente felici perchè isolati dal resto del mondo ....
  • Rimossa un’opera d’arte
    dalla rotatoria di Collevario

    214 - Nov 22, 2010 - 21:49 Vai al commento »
    Strana città, Macerata .... prima di arrivare, trovi una discarica a cielo aperto, quella appunto del Sig. Prato ..... appena arrivi in centro, trovi Peppe che ti chiede pure, a bassa voce (chissà perchè? si vergogna??? non l'ho mai capito) "Qualche moneta per Peppe??" ..... Insomma, non è proprio il massimo .....
  • L’ex sindaco Gian Mario Maulo:
    “Il restauro della chiesa di San Giovanni
    è la soluzione più intelligente”

    215 - Nov 21, 2010 - 19:57 Vai al commento »
    @Tommy: due sole considerazioni, rapidissime perchè altrimenti si innesca una "classifica" su quale dei vari quartieri di Macerata sia il più disastrato. 1) Non sono d'accordo su quello che dici, Via Spalato sarà anche trafficata, ma nessuno ti impedisce, se hai fretta, di lasciare 2 minuti la macchina, magari con le proverbiali "4 frecce" (si lo so, non è molto civile, ma quando ne hai veramente bisogno lo puoi fare ....), anche davanti alla porta del tuo studio. Questo lo puoi fare praticamente in tutti i quartieri, tranne che al centro storico anche perchè per grandissima parte è chiuso al traffico, anche se non per i proprietari di camion e furgoni (come dicevo in precedente commento). 2) Infatti il problema del parcheggio è sicuramente gravissimo, ma per me il vero problema è l'inaccessibilità del centro storico. Se anche non ci volessimo occupare dei parcheggi "dentro" le mura, perchè non parlare di quelli immediatamente "fuori", che sono tutti a pagamento, tutti a disco orario, così che per parcheggiare veramente gratis per una buona frazione della giornata bisogna arrivare a Piediripa o allo stadio "Helvia Recina"?????? Il punto è che questo centro storico è IN-AC-CES-SI-BI-LE, e come tutte le cose inaccessibili viene abbandonata. Un po' come il "salotto buono" della nonna, quello che siccome non si apriva mai e magari era pure chiuso a chiave, non si accendeva neppure il riscaldamento, insomma: alla fine era come se non ci fosse .......
    216 - Nov 20, 2010 - 14:28 Vai al commento »
    Aggiungo alle considerazioni dell'Arch. Bonifazi, che condivido quasi al 100% (soprattutto nella menzione del "diritto alla città": non è lecito porre ostacoli alla fruizione di una città), la constatazione di come la c.d. "isola pedonale" o "z.t.l." che dir si voglia consenta assurdamente il passaggio continuo di furgoni, camion, mezzi di idraulici/muratori/imbianchini etc. etc. che restano letteralmente parcheggiati per ore nei punti cruciali: un esempio? il marciapiede davanti all'ex UPIM perennemente occupato appunto da mezzi di siffatte categorie di lavoratori autonomi. Se io segnalo questa situazione al vigile urbano (se ne trovo uno: anche i vigili hanno abbandonato il centro storico .....) mi sento paradossalmente rispondere "Ma quello ci lavora ...." E io cosa ci faccio, invece, in Vicolo Ferrari nel mio studio? Ecco: questo è solo un esempio di una mentalità che sta conducendo Macerata al cimitero ......
    217 - Nov 20, 2010 - 12:42 Vai al commento »
    Una piccola precisazione: il riferimento al Cityper era solo un esempio, accompagnato anche dal rilievo che oggi a Piediripa non c'è solo il "Cityper" (da intendersi come metafora del commercio "comodo"), ma ci sono anche studi commerciali, studi notarili e legali, uffici pubblici e banche: cioè tutta quella tipologia di "esercizi" che un tempo (ed anche oggi, in altre città, però) si posizionavano al centro, inteso come espressione di prestigio e magari anche "comodità". Se tutti costoro se ne sono andati, forse sarebbe utile chiedersi perchè, io la risposta la so perchè ancora sono lassù, sul "cucuzzolo", e quindi non la ripeto. D'altra parte non snobberei con sufficienza il commercio, come mi pare di intravedere in alcuni commenti, perchè commercio zero significa anche negozi sfitti, bar che chiudono per mancanza di clienti, insomma ..... quel deserto di cui l'unica a non essersi accorta è l'amministrazione maceratese. @Tommy: con altrettanta amicizia, caro Tommy, ti dico che dobbiamo intenderci sul concetto di "comodo". Se dobbiamo fare una passeggiata per vetrine, allora potrà anche essere comodo lasciare la macchina ai giardini, poi salire rampe, rampette, ascensori, per arrivare dietro a San Giovanni. Ma se una mattina sei in udienza e ti accorgi che hai dimenticato un documento in studio, tu puoi facilmente prendere la macchina ed andartene nel tuo studio ed in 10 minuti sei in Tribunale di nuovo. Io, che sto sul cucuzzolo, devo rinunciare immediatamente alla macchina (e questo può anche starmi bene .... non sono un accanito lettore di "Quattroruote"), poi devo rinunciare ad un mezzo pubblico che non c'è (e già qui .... il discorso fa acqua), in sostanza devo per forza fare la solita scarpinata a piedi ...... Ora, una parte della soluzione (non la totalità, ma questo mi sembrava chiaro) del problema potrebbe essere rappresentata da questa famosa scala mobile; ma come altri hanno rilevato, i maceratesi fanno speculazioni e preferiscono .... "attendere". Ecco perchè tutti fuggono dal centro, e non sono solo i venditori di mortadella ma, come rilevavo all'inizio di questo post, anche i professionisti, le banche e gli uffici pubblici. Vorrei solo far notare che il Banco di Roma, nel 2001 o 2002, aprì una filiale a Piediripa che affiancò quella "storica" di Via Gramsci, che alla fine lavorava pochissimo. Bene, dopo la fusione con Unicredit, i nuovi proprietari, gente pratica poco avvezza a spendere soldi per i "sentimentalismi", la filiale di Via Gramsci è stata chiusa in "quattro e quattr'otto". Cosa vorrà dire ciò?
    218 - Nov 19, 2010 - 22:13 Vai al commento »
    Ripropongo in questa sede una mia opinione espressa in calce alla storia della "scala mobile" per le Scalette. Una città deve "vivere" la propria normalità. Deve essere normale, se si vuole, andare al centro per prendere un caffè oppure per lavorare, oppure per cercare un paio di pantaloni da acquistare, oppure ancora per andare al ristorante. E' nato prima l'uovo o la gallina? Tradotto: le persone vanno dove ci sono attrattive o le attrattive vanno dove ci sono le persone? Il cliente va dove c'è il negozio o il negozio si stabilisce dove c'è il (potenziale) cliente? Da che mondo è mondo, tutto si svolge lungo le vie di comunicazione, agli incroci fra strade trafficate, la ricchezza cresce là dove c'è scambio di genti. Nel socialismo reale, si crea il negozio e poi si obbligano i clienti ad andarci. Nella realtà - invece - il cliente va dove vuole, e quindi il negozio deve scegliersi un posto frequentato o frequentabile facilmente. Il declino del centro storico di Macerata è tutto qui. Il centro storico è irraggiungibile, scomodo e costoso. Per andare al centro devo decidere se salassarmi di parcheggio oppure sudare sette camicie. La gente di oggi non ha intenzione di parcheggiare lontano, prendere la navetta, prendere l'ascensore, e poi magari una scaletta, e poi chissà cos'altro, per trovarsi in fondo al corso. La gente di oggi fa prima: va al Cityper per i suoi acquisti e a Piediripa pure per il commercialista e l'avvocato ....... La soluzione è una sola: aprire (o meglio: sblindare) il centro storico, agevolare l'accesso, abbattere tutte le barriere (architettoniche???) e fare sì che andare al centro sia più facile che andare al Cityper (nei limiti del possibile consentito dalla posizione sfavorita dalla natura). Mi pare però che la miope (o cieca) politica maceratese sia andata per quindici anni in direzione contraria.
  • Sferisterio e statua della “discordia”
    La Cultura è l’industria di Macerata

    219 - Nov 18, 2010 - 11:10 Vai al commento »
    @Sandro Pomili: anzichè preoccuparsi del "livore personale" che mi agiterebbe, analogamente a quanto le sue "nostalgie" animano lei, farebbe bene ad informarsi meglio. Se non sa infatti chi sia l'agenzia Silvestri, da Verona (guardacaso ...), che per anni ha piantato le tende a Macerata "offrendoci" (o imponendoci??) le "ugole d'oro" dei seguenti cantanti: Mastromarino Alberto; Martinucci Nicola (a fine carriera ....); Nizza Amarilli; Chiuri Annamaria ...... (le dicono niente questi nomi? hanno monopolizzato i cartelloni per anni, almeno dal 2000 quando ho iniziato io), ed altri che non ricordo neppure, comprendo molte delle sue affermazioni. Comunque prendo nuovamente atto che io e lei abbiamo oggettivamente idee differenti sulle funzioni e gli obiettivi di un teatro lirico; non che le mie siano migliori delle sue, ma sono oggettivamente inconciliabili ed è impossibile trovarne un punto di sintesi. Certamente detta sintesi non potrà essere l'accettazione di considerazioni che lei fa, senza neppure conoscermi, circa i miei "stati d'animo", per delegittimare un'opinione che - mi creda - è molto diffusa e condivisa nel settore, per cui reputo inutile continuare questa discussione.
    220 - Nov 17, 2010 - 21:31 Vai al commento »
    @Sandro Pomili: 1) Turandot e Traviata, nelle ultime edizioni (Pizzi la prima, Gasparon la seconda) erano sempre piene. Io c'ero. Anzi, le dirò: era piena anche la Tosca di Gasparon (orribile), anzi le dirò ancora: era piena anche l'Aida di Gasparon (orribilissima, ma c'era Josè, l'attrazione di Amici di Maria De Filippi ...... sai quanti "ggiovani" avrà attratto .....) .... anzi, le dirò: Pizzi dà sempre a Gasparon questi titoli di cassetta proprio perchè sa che così facendo lo protegge dall'insuccesso che deriverebbe automaticamente dal suo lavoro. 2) Sono anni che leggo le recensioni sulla stagione lirica dello Sferisterio, e non ce n'è una che sia positiva sul piano musicale. 3) Io sono dell'idea che la Musica debba essere diffusa il più possibile, magari evitando di travestirla da cinema o da circo ..... quanto ad Allevi, esso è l'esempio di ciò che Lei apparentemente stigmatizza: che differenza c'è infatti tra lo spacciare per musicista classico un cialtrone come Allevi e lo spacciare per opera lirica il triste spettacolo di Forza del destino di questa estate o la Cavalleria Rusticana/Pagliacci di qualche anno fa dove non c'era un cantante (dico UNO) decente e Mastromarino (Agenzia Silvestri, quella che con Orazi si trasferiva integralmente allo Sferisterio per due mesi) che steccò pure il Prologo???? Se per "guardiano del museo" Lei intende quello che finora io ho riconosciuto di essere, cioè uno che ama la Musica e detesta i dilettanti allo sbaraglio, beh allora mi ci definisca pure, ne sono orgoglioso, perchè l'alternativa è quella di "guardiano del circo Barnum", definizione che, se permette, rifiuto.
    221 - Nov 17, 2010 - 13:27 Vai al commento »
    Egregio Sig. Pomili, con altrettanta cordialità le faccio presente che certi titoli riempiranno sempre, perchè sono popolari e conosciuti. Il fatto che il teatro sia stato spesso pieno non significa però che il prodotto sia stato buono. Compito di una istituzione musicale dovrebbe essere non solo quello di riempire i posti, ma anche di produrre qualcosa di buono e di valido. Se paradossalmente allo Sferisterio dessero dei films porno, probabilmente sarebbe pieno tutte le sere, però non sarebbe cultura. Bisogna decidere se lo Sferisterio deve produrre "utili", e allora magari bisogna farci il Grande Fratello, oppure se deve produrre cultura, nello specifico cultura musicale. Fare cultura allo Sferisterio significa produrre degli spettacoli lirici di livello musicale alto o altissimo. Ciò non avviene più da anni, e sicuramente il trend negativo è iniziato quando è arrivato Orazi. Bisogna tornare ad una gestione prettamente musicale, in mano a persone competenti di musica, che amino la musica e vogliano far sì che allo Sferisterio si faccia la musica, lasciando ad altri le sfilate dei costumi tipo "haute couture" o i set da Guerre Stellari con tutto il corollario di scene, mimi, costumi, ginnasti, parrucche, truccatori, periacti che hanno ammorbato questo teatro, cioè tutte cose che per la buona lirica sono solo di contorno se non superflue.
    222 - Nov 16, 2010 - 21:28 Vai al commento »
    @Pomili: egregio signor Pomili, fin dal primo commento ho detto con chiarezza che a mio giudizio a partire dalla gestione Orazi (da intendersi quindi compresa)lo Sferisterio ha iniziato a sfornare spettacoli sempre più sbilanciati sulla parte registica a danno e discapito di quella musicale. Non mi sembra di non essere stato chiaro, nè vedo contraddizione nel mio pensiero. Io, che sono - in una veste professionale anche se non è la mia attività principale - un musicista appassionato di lirica (oltre che di tanta altra musica), ritengo che la mia opinione sia basata su un'osservazione palese del trend negativo dello Sferisterio. Dal 2000 ho preso parte a quasi tutti gli spettacoli, constatando sul campo quello che dico. Lei non ha un'idea di quanto sia screditato lo Sferisterio nel mondo degli appassionati e degli esperti di lirica, compresi moltissimi operatori che vengono a lavorare a Macerata con lo spirito con cui si fa una "marchetta". Questo dato di fatto non può essere smentito da qualche premio regalato qua e là. Ora, lei può benissimo dissentire e portare gli elementi che ritiene più opportuni a sostegno del suo pensiero. La prego però di non chiamarmi più in causa, visto che mi pare evidente e palese che io e lei non la pensiamo allo stesso modo e non mi pare utile svolgere esercizi di "pignoleria" fine a se stessa. Cordiali saluti
    223 - Nov 16, 2010 - 14:50 Vai al commento »
    @Pomili: beh, venga di nuovo a Macerata e poi mi dirà. Dalla conclusione del suo intervento mi sembra che lei non mi abbia letto, perchè proprio nel mio primo intervento scrivevo: "Ma siamo seri, restituiamo questo teatro al suo vero ruolo di tempio della Musica, affidandone la direzione ad un musicista o anche ad un regista purchè sia chiaro che i pochi/issimi soldi vanno spesi solo ed esclusivamente per chiamare grandi o grandissimi cantanti, per la musica nel suo insieme e quindi anche per le masse che oggi vengono sfruttate e sottopagate. In questo contesto è indispensabile che l’amministrazione si faccia sentire, perchè sarà anche vero che il direttore artistico deve avere libertà di manovra, ma gli indirizzi generali (che non potranno essere solo quelli di dire “i soldi sono questi, facci quello che ti pare”) li deve dare un c.d.a. che è nominato ed in carica, e se esiste deve battere un colpo." Quanto agli "articoli" che lei legge, non so a cosa si riferisce, immagino la stampa locale, quindi non specializzata in materia di lirica, e comunque penso che nulla possa sostituire la visione di un esperto di spettacoli la cui qualità oggi è esattamente nei termini che le ho detto (e questo, nell'ambiente, lo sanno tutti). Ripeto: venga e vedrà ......
    224 - Nov 13, 2010 - 14:30 Vai al commento »
    @Pomili: se un sentimento mi prende osservando la realtà maceratese non è certo la rabbia, ma semmai la rassegnazione e la depressione. Detto ciò tenga conto che in quel famoso "Elisir" di cui parla lei, io c'ero, cantavo nel coro, ed aspettavo che finisse di piovere come il suo pubblico. Io non so quali esperienze di lirica abbia lei, però mi creda, gli spettacoli di questa estate, e di vari anni precedenti, sono stati imbarazzanti. E'stato imbarazzante ascoltare un baritono smemorato (Carlo Guelfi) sostenere malissimo la parte nella Forza del destino, sbocconcellando le frasi, dimenticando gli attacchi, facendosi continuamente imbeccare dal direttore, e questo sa perchè è successo? Perchè a forza di preoccuparsi di scene, costumi, parrucche e cose che nello spartito non ci sono scritte nessuno si era preoccupato per due settimane di individuare un sostituto per il povero Marco Di Felice che da giorni non cantava perchè prossimo ad una laringite o altra malattia. Questo perchè della musica non importa a nessuno il proverbiale cavolo. Ecco, io su quel palcoscenico c'ero, come modesto corista, e mai mi sono vergognato tanto ....... Ora, di questi episodi potrei raccontargliene a decine, da quando nel 2000 presi parte alla prima stagione. Confermo quindi tutto quello che ho scritto, riga per riga: allo Sferisterio non ci si preoccupa della musica, ma solo di organizzare sfilate di costumi e/o set da Guerre stellari. Questo il pubblico della lirica lo sa, mentre i giovani, mi creda, vanno alle partite e non a teatro perchè - ma qui il discorso è più lungo e mi limito solo ad un accenno - oggi l'intera sistema massmediatico allontana i giovani dalla cultura. E guardi, che far lavorare i giovani in teatro, magari affidando ruoli importanti, sarebbe lodevole, se questi venissero scelti non in base ad un criterio economico (costano meno) o peggio estetico (sono belli/e), ma se venissero scelti i migliori, e così non è affatto. Abbiamo avuto cantanti scandalose come la Lady Machbet (già Turandot) del 2008, oppure il Sarastro del Flauto Magico del 2006, e tanti altri ancora che avrebbero dovuto essere presi a calci nel sedere pur essendo dei "giovani". Allora torno al punto: ci vuole cultura musicale per gestire un teatro lirico; se si vuol fare un luna park, allora il discorso è un altro.
    225 - Nov 13, 2010 - 9:24 Vai al commento »
    Estremamente deluso dall'articolo di cui sopra, che in tono "autoassolutorio" pare scritto nello stesso spirito del "va tutto bene così" che è poi proprio la ragione (direi più la tara) culturale che ha portato Macerata ad essere rimasta immutata negli ultimi 60 anni con una arretratezza evidente. Andiamo per gradi. Si tesse l'elogio del non aver voluto insediamenti industriali, con l'argomento risibile che tanto oggi con la crisi sarebbero stati in difficoltà. Quindi, in sostanza, pare di capire che siccome prima o poi si deve morire, tanto vale non venire per niente al mondo! Classico ragionamento consolatorio di chi - rifiutando quegli insediamenti industriali che magari oggi avrebbero anche potuto scontare la crisi, ma nel frattempo avrebbero potuto anche arricchire questa città - fa come la proverbiale volpe con l'uva che non riesce a prendere. Nel frattempo il paesotto (rimasto sempre tale) non ha usufruito di un'opportunità che invece ha trasformato in meglio moltissime zone dell'Italia, alcune delle quali anche a noi vicine. Ma sai, a Macerata c'era la cultura...... si: infatti come dice l'autore l'Università produce grandissimo reddito per i maceratesi .... se si considerano i dipendenti dell'Università e quei pochi cittadini che succhiano il sangue degli studenti con affitti esorbitanti per delle catapecchie cadenti nel centro storico o altrove, questo sarà pure vero, ma non mi risulta che la rimanente stragrande maggioranza dei maceratesi campi con l'università. Anzi, la scelta forse si rivela anche più miope del previsto, perchè con internet ed i vari decentramenti oggi la frequenza è sempre meno obbligatoria e sempre meno a Macerata, i treni sono pieni di studenti pendolari, quindi forse domani l'unico che guadagnerà con gli studenti sarà il venditore di kebab o la pizzeria delle Scalette (quelle famose scalette che come l'ascesa all'Everest sono il vero emblema di Macerata). Dubito infatti che gli studenti vadano a pranzo da Secondo, da Rosa o nelle altre migliori trattorie della città ...... Il terziario "avanzato" .... ma di che stiamo parlando? Macerata al massimo aveva un po' di banche, gli uffici pubblici obbligatori per essere capoluogo provinciale (che di "avanzato" non hanno proprio nulla, anzi ....) e qualche altro ufficio, ma anche qui, la miopia è palese, visto che nell'ottica di razionalizzazione tanti uffici non indispensabili (v. Banca d'Italia) sono stati smantellati, le banche chiudono ed aprono filiali dove ci sono gli euri veri(e quindi non a Macerata, ma per esempio nei comuni degli "scarpari" ... tanto disprezzati ma che magari ci guardano tutti dall'alto in basso) e quindi tutto 'sto terziario avanzato non so proprio dove l'abbia visto Battistini. Lo Sferisterio. Qui va sfatato un mito: l'illusione che lo Sferisterio possa portare reddito immediato a Macerata. Sono undici anni che ci lavoro in qualità di corista (mio secondo lavoro), e la scena ricorrente che vedo a tutte le recite è questa: il bar del Riccio pieno prima dello spettacolo, e poi alla fine tutti a casa con i pulmann ..... dove diavolo l'ha vista, Battistini, tutta 'sta gente che spende soldi in città???? Ad agosto Macerata è totalmente deserta, anche volendo non ci sarebbe nessuno pronto a prendere i soldi dei "forestieri", e ve lo dice uno che svolge il proprio lavoro principale di avvocato in un centro storico sempre più "desertodeitartarizzato" ..... Il problema dello Sferisterio è un altro, e cioè che a partire dalla gestione Orazi (che infatti non era direttore artistico, ma sovrintendente, pur in assenza di un direttore artistico mai nominato: questo qualcosa vorrà pur dire, no???) l'attenzione di questo teatro si è spostata dalla musica alla regia, con il privilegio del ruolo di registi, scenografi, costumisti etc. etc. su quello dei musicisti, in primis i cantanti. I grandi e grandissimi cantanti che sono menzionati nell'articolo sono venuti a Macerata tutti fino alla fine degli anni '80 o ai primi '90, poi è stato il regno di tanti sconosciuti, di tanti "giovani" (magari anche "belli" e "economici"), perchè si spendevano follie per i deliri scenografici dei vari Hugo de Ana etc. etc. Oggi qualcuno sa dirci quali grandi cantanti hanno cantato allo Sferisterio negli ultimi 5 anni? No ... perchè al massimo, l'attrazione era Anbeta Toromani, catapultata direttamente da Amici di Maria De Filippi. Ora, scusatemi, ma secondo voi un melomane spende 120 euri per andare a "vedere" Anbeta Toromani???? Ma siamo seri, restituiamo questo teatro al suo vero ruolo di tempio della Musica, affidandone la direzione ad un musicista o anche ad un regista purchè sia chiaro che i pochi/issimi soldi vanno spesi solo ed esclusivamente per chiamare grandi o grandissimi cantanti, per la musica nel suo insieme e quindi anche per le masse che oggi vengono sfruttate e sottopagate. In questo contesto è indispensabile che l'amministrazione si faccia sentire, perchè sarà anche vero che il direttore artistico deve avere libertà di manovra, ma gli indirizzi generali (che non potranno essere solo quelli di dire "i soldi sono questi, facci quello che ti pare") li deve dare un c.d.a. che è nominato ed in carica, e se esiste deve battere un colpo. Sulla polemica della statua, mi pare che tutto sia stato già detto in commento ad altri articoli, ma certo non mi iscrivo tra quelli come Battistini per i quali il titolo di "civitas Mariae" sia un titolo di cui Macerata "si fregia" anzi tutt'altro. La città, in realtà, non è neppure religiosa, ma solo bacchettona. ****** Ecco, secondo me il problema di Macerata è che ai maceratesi piace così com'è, cioè com'era 60 anni fa ..... e chi mette in evidenza alcuni problemi viene immediatamente iscritto d'ufficio ai partecipanti della "stucchevole liturgia della denigrazione", perchè poi secondo alcuni quello che conta sono le (a mio giudizio ridicole) graduatorie nazionali fatte su non si sa quali parametri .... Beh: Macerata vi piace così?? allora tenetevela ........... Altrimenti facciamo tutti una seria autocritica: il primo passo per risolvere un problema è infatti ammettere che esiste ........
  • Carancini: “Sì alla statua, ma non ora
    E non sarà il Vescovo a decidere”

    226 - Nov 9, 2010 - 16:25 Vai al commento »
    @Ivano Tacconi: Nulla da eccepire sul fatto che Macerata non sia mai cresciuta ed anzi sia rimasta sostanzialmente al palo, tanto che oggi è una delle realtà più arretrate dell'Italia. D'altronde, ne è una prova proprio lo stucchevole dibattito di questi giorni sulle parole di sua eccellenza, che in altre regioni e province sarebbero state prese a pernacchie, ed invece a Macerata innescano un dibattito tristemente serio che sarebbe degno di miglior causa: con tutto ciò che c'è da mettere a posto in questo paesotto, la c.d. "classe dirigente" si preoccupa di una onerosissima statua voluta - a quanto pare - solo da sua eccellenza, che però sua eccellenza pretende venga pagata da tutti ..... Su una cosa però vorrei che si informasse meglio: chi l'ha governata, questa città, dal dopoguerra fino agli anni '90 inoltrati? Lasci stare i complotti "giudaico/massonici" buoni per tutte le occasioni, e si vada a rivedere i nomi e i cognomi di sindaci, assessori e consiglieri comunali dagli anni cinquanta in poi ...... e scoprirà che questa città/paesotto non l'ho governata certo io .......
    227 - Nov 9, 2010 - 7:57 Vai al commento »
    @Ivano Tacconi: Gent.mo Tacconi, solo due precisazioni: 1)se in queste pagine si è sentito solo l'esercito del "no", sarà forse che la stragrande maggioranza dei cittadini è contraria a questa operazione? Sarà il caso di aprire gli occhi e cercare di adeguarsi a quella che probabilmente è una stragrande maggioranza contraria all'idea? 2) nel ricordare che Macerata ha detto di no a moltissime iniziative, non ultime le fabbriche, Lei dovrebbe ricordare però chi fu contrario a queste ultime (mi sembra, per esempio, che la Marzotto volesse fare degli stabilimenti a Macerata): sempre la Curia, sempre la Democrazia Cristiana (di cui, se non erro, Lei stesso ha fatto parte per tantissimi anni .... lo dico così, solo per chiederLe se ricorda niente sul punto), sempre lo stesso clima oscurantista che oggi vorrebbe imporre (con modalità che si commentano da sole tanto sono irritanti) questa statua. "Le fabbriche a Macerata? No .... non c'è bisogno ... e poi Macerata si riempirebbe di comunisti" .... più o meno questo fu il ragionamento con il quale venne gentilmente rifiutato l'investimento di Marzotto nelle "segrete stanze" della politica maceratese degli anni '50. Le stesse segrete stanze in cui si deliberava "Macerata Civitas Mariae" ....... Scusi, ma il Suo discorso non teneva conto di un innegabile dato storico, e cioè che sono decenni che santa romana chiesa, prima tramite la Dc, poi tramite gli esponenti del suo stesso sinodo diocesano, oggi direttamente con le parole vergognose di sua eccellenza, condiziona pesantemente la vita di Macerata, con i brillanti risultati che tutti possiamo tristemente constatare.
  • Il Vescovo: “La statua è una priorità,
    Macerata non sia miope ed autolesionista”

    228 - Nov 7, 2010 - 21:30 Vai al commento »
    L'intervento di sua eccellenza, evidentemente ragionato e tale da far comprendere come la prima uscita sia stata quindi espressione di un vero e proprio consolidato modo di pensare, conferma che santa romana chiesa si preoccupa di tutto fuorchè della sua stessa missione. Il codex juris canonici, norma che disciplina l'agire della chiesa (e quindi anche di sua eccellenza) possiede una norma "di chiusura", cioè il canone n. 1752, secondo la quale la "legge suprema" ed il fine ultimo, per la chiesa, sono sempre "la salvezza delle anime" (salus animarum). Orbene, chiedo a sua eccellenza: cosa cavolo c'entra una statua (cioè un "idolo", cioè un simulacro, cioè una delle cose più terrene che più terrene non si può) con la "salus animae" di sua eccellenza e del gregge di cui suppongo sua eccellenza si preoccupi più di ogni altra sua questione? Forse che la statua in questione aiuterà i maceratesi a raggiungere l'agognata "salutem animarum"? E perchè discriminare, allora, i cittadini di Corridonia? No, eccellenza, non ci siamo proprio: fino a quando a guidare i greggi ci saranno pastori come lei, che evidentemente privilegiano pompa e immagine alla sostanza ed al duro silenzioso lavoro nella carità, santa romana chiesa sbaglierà completamente la sua missione che - parola di c.j.c. - non è l'erezione di idoli ma, appunto, la salvezza delle anime, compresa la sua che - evidentemente - è ben lontana dalla "salus". Rifletta, preghi, si dedichi possibilmente in silenzio ad opere di vera carità e si ritiri da questa che è una iniziativa totalmente sbagliata soprattutto secondo le leggi di santa romana chiesa.
  • Un fondo di solidarietà
    anzichè la statua
    per Matteo Ricci

    229 - Nov 7, 2010 - 20:00 Vai al commento »
    Scrivere una lettera come questa a sua eccellenza significa non avere capito nulla della storia e dell'operato di santa romana chiesa. Ior, Marcinkus, Banco Ambrosiano, Roberto Calvi, otto per mille, finanziamenti a Solidarnosc ed alle dittature latinoamericane, scandali su scandali, pedofilia a gogo, papa Luciani assassinato nei "sacri" palazzi, l'indifferenza di Pio XII verso l'olocausto (cioè lo sterminio di milioni di ebrei), la beatificazione di Escrivà de Balaguer, l'appoggio a Francisco Franco, l'Opus Dei, etc. etc. ..... TUTTO CIO' VI DICE NIENTE???
  • Il vescovo Giuliodori:
    “La statua di Matteo Ricci
    deve essere fatta”

    230 - Nov 6, 2010 - 12:28 Vai al commento »
    Nulla da meravigliarsi in una città nella quale, nella facciata del palazzo municipale, campeggia un'immagine della Madonna con sotto l'iscrizione: "Civitas Mariae", frutto non solo e non tanto di mera devozione popolare e tradizione, ma addirittura di tanto di delibera del consiglio comunale, risalente agli anni '50, sindaco Otello Perugini, mediante la quale si affidava la città alla Madonna suddetta ........ Nulla di nuovo in una città nella quale il centro sinistra vinse le elezioni, spodestando la Democrazia cristiana titolare dello scranno di sindaco da decenni, grazie al cavallo di Troia rappresentato dal vice presidente (se non ricordo male) del .... soviet supremo??? no: del sinodo diocesano .......... Nulla di nuovo in una città nella quale è nato e cresciuto negli anni il pellegrinaggio Macerata/Loreto ..... Una città cattolicissima, a quanto pare ..... Un consiglio a sua eccellenza: non si copra di ridicolo, stia zitto e lasci parlare i tanti servi sciocchi che - più clericali e ruffiani dei preti stessi - non mancano mai, neppure in questa occasione ......
  • Una scala mobile
    nella Macerata del futuro

    231 - Nov 5, 2010 - 15:09 Vai al commento »
    Anche oggi ho scarpinato lungo l'inaccessibile cucuzzolo ..... e mentre tutti parlano (giustamente) ed esprimono la loro, continuo più di prima a desiderare che l'amministrazione faccia finalmente qualcosa per evitarmi questo oggettivo fastidio. D'altra parte, proprio il compito dell'amministrazione è quello di risolvere problemi: per una volta quindi, opererebbe pure all'interno delle proprie attribuzioni e competenze. Altrimenti, l'ho già detto, farò io qualcosa, togliendo il disturbo. Prendo atto infatti che a Macerata si è creata una nuova "Accademia", capace di spaccare il capello in quattro sul perchè e sul percome, ma anche sul siccome, sul perchenò, e tutte le varie sfumature della dialettica, ivi compreso un moto di orgoglio campanilistico (al quale volutamente non replico se non per chiedere a chi attribuisce ad altri una "cultura ZERO" in quale università tenga la cattedra di filologia bizantina ......) su di un mero problema pratico risolvibile "a prescindere" da come la si pensi sui massimi sistemi. Mentre l'Accademia specula, la gente se ne va altrove ...... ed ai maceratesi "doc", evidentemente felici e realizzati di passare tutta la propria esistenza all'ombra della Torre civica, mèta agognata dopo tanta salita (e credi di saperne qualcosa pure io ....), non resta che suggerire, con Nanni Moretti, il più classico degli auguri: "Continuate pure a farvi del male" ........
    232 - Nov 5, 2010 - 7:45 Vai al commento »
    @Iesari: con altrettanta simpatia le rispondo. 1) la mia partecipazione a questo dibattito deriva solo dal fatto che ancora oggi, tutti i giorni, salgo sul cucuzzolo per raggiungere il posto di lavoro. Mi creda: quando si ha fretta e si deve correre a prendere un documento o a fare una cosa urgente, e magari si ha addosso una giacca, una cravatta (insomma: non una tuta o più comodi shorts .....), si arriva in cima con il fiatone e con delle scomode "pezzature" che non fanno piacere ..... e mi fermo qui: mia nonna, ultraottantenne, cardiopatica grave, negli ultimi anni della sua vita usciva di casa ed arrivava in cima con la tachicardia ..... perchè non assistere lei e tutti noi con una scala mobile? 2)le garantisco che nel tragitto quotidiano fra Civitanova Marche dove risiedo e l'ufficio dove lavoro, tragitto che tra l'altro nel 90% dei casi copro in treno (poichè non amo l'auto .....), la parte più sgradevole ed odiosa è quella che va dalla stazione al centro: spesso infatti lascio la macchina in V.le Don Bosco o nelle adiacenze della stazione per tornare a casa in treno(poichè a Civitanova non mi serve, almeno fino al week end che trascorro integralmente lì e comunque abito nella zona più centrale), e quando ritorno a Macerata in treno la mattina lì devo lasciarla perchè spostarla sarebbe inutile .... ebbene: arrivato in stazione, non resta altro che scarpinare .... le ripeto: chiunque come me deve farlo diverse volte al giorno trova inaccettabile ed intollerabile l'assenza di un mezzo pubblico (basterebbe un autobus ogni ora ....) oppure non può che auspicare e benedire l'adozione di un'iniziativa come queste scale mobili di cui si parla; 3) le do io un'altra dritta: sono anni oramai che a Civitanova M. chiudono il centro la domenica, ma come lei stesso riconosce, fare mezzo chilometro a piedi in pianura è sempre più agevole che fare i 100 m delle scalette ...... senza alcuna polemica, è comunque un dato di fatto, ovvero un problema che necessita di una soluzione che non sia il semplice "non ci si può fare nulla"; 4) il giorno in cui io - come moltissimi altri professionisti hanno già fatto: infatti oggi al centro sono rimasti solo quelli che hanno un immobile di proprietà, magari di famiglia, e sono POCHISSIMI - me ne sarò andato, magari, a Piediripa, potrò disinteressarmi tranquillamente della sorte di Macerata. Qui non si tratta di un dibattito ideologico, sui massimi sistemi (cosa nella quale i maceratesi eccellono: qualcun altro infatti invitava a smetterla con le c.d. "pippe mentali"), ma di una normalissima questione pratica superabile con un mezzo tecnico: siccome fare una salita è scomodo, ovunque al mondo si sono trovati dei sistemi per evitare all'uomo di fare la salita. Gli ascensori, le funivie, le ferrovie a cremagliera, sono tutti sistemi che devono risolvere il medesimo problema. La Svizzera, paese civile come pochi al mondo e ... guarda un po'! - tutto in salita, è pieno di queste cose. Una questione banale, si direbbe .... ovunque, ma non a Macerata, dove si tirano in ballo le pigne delle scalette, la Macerata d'antan, etc. etc. Ecco, questa mentalità è ciò che ha portato Macerata ad essere quel "cimitero a cielo aperto" che è oggi ........ Quando si sarà consentito un facile accesso al centro storico, il resto verrà. Fino a quando sarà blindato, le varie "iniziative" forzate - che ricordano le "adunate" di vari regimi, o le parate sulla Piazza Rossa ..... quanto meno per l'artificialità della loro stessa concezione - serviranno a ben poco, soprattutto nella normalità della vita quotidiana dei cittadini.
    233 - Nov 4, 2010 - 21:25 Vai al commento »
    @Cerasi: io non voglio proprio nulla, per me Macerata può tranquillamente morire, oppure trasformarsi in una città museo nella quale, però, io non entrerò. Detto ciò, alcune riflessioni. 1) di tutto mi si può accusare, tranne che di provare una qualche nostalgia per la Macerata di 25 o di 40 o 50 anni fa. Anzi, io dico proprio il contrario, e cioè che pensare di trasformare il centro di Macerata nel salotto buono (quello stantio del buffet e del controbuffet, che tutte le nostre nonne aprivano solo in occasioni eccezionali) in virtù delle glorie del passato (ed in qualche caso anche delle "pigne" delle scalette, che qualcuno ritiene addirittura emblema della città .....) è fuori dal mondo. 2) devo contraddirla: 25 anni fa non so, ma dal 1988, anno in cui presi la patente, ho frequentato regolarmente il centro storico di Macerata, di sera, con l'auto o senza, era sempre pienissimo, la vita brulicava, c'era gente a piedi, macchine in coda (uh ... che orrore!) fino a dopo mezzanotte, il tutto fino a quando la sciagurata decisione della giunta Maulo di chiudere il centro ne decretò la morte. 3) il suo ragionamento, consistente in sostanza nel dire: "troppe macchine, non si può andare in centro con la macchina", dovrebbe concludersi con un plauso all'idea delle scale mobili, o di ogni altra idea che consenta a chiunque di andare in centro senza imprecare ad ogni maledetta "scaletta" della oramai celebre Piaggia della Torre: non comprendo quindi la sua contrarietà, che mi pare contraddittoria con le premesse che lei pone; 4) infine: un conto è il diporto, cioè un'attività piacevole ma non indispensabile. Un altro conto è il lavoro e l'attività economico/produttiva che oggi, al centro, sono fisicamente impediti dalle insormontabili difficoltà di accesso. Se si può anche "tollerare" che il centro di Macerata, la sera, sia noioso perchè non c'è nessuno, anche se ovviamente sarebbe auspicabile il contrario,per i motivi di cui stiamo discutendo, di certo è intollerabile ed inaccettabile che chi ancora lavora nel centro storico sia costretto a sudate olimpioniche ogni volta che accede al proprio ufficio o studio, che in definitiva altro non è che un posto di lavoro. Ora, è questa normalità che manca a Macerata: si discute di come popolare artificiosamente il centro con iniziative lodevoli ma occasionali, e si dimentica che viverlo normalmente è impossibile. Ecco a cosa potrebbero servire le scale mobili, ma a quanto pare .... ai maceratesi non piacciono .......
    234 - Nov 4, 2010 - 17:26 Vai al commento »
    @Cerasi: la ringrazio per il suggerimento, ma credo che non si possa ragionare così: volendo evitare la scalinata delle scalette si può partire dalla stazione ferroviaria, andare per le mura, poi salire dai cancelli ... e magari perdere un'ora in più. Concordo al 100% sul fatto che l'era delle "pippe mentali" sia finita: mentre Macerata si masturba, il resto del mondo va avanti e noi restiamo al palo. Infine mi permetto di dissentire sul fatto che per rendere attraente Macerata bisogni creare ad hoc delle iniziative. Tutto ciò mi sa di occasionale e di artificiale e non risolve il problema che per pochissimo. Io non credo che sia auspicabile che a comando la gente venga "convocata" a Macerata con iniziative più o meno eterogenee (dalla proverbiale Sagra della porchetta ad occasioni culturali di vario genere), e poi ripiombi nel deserto appena finisce questa iniziativa. Un po' come avviene a Sagnulià .... La città dovrebbe vivere sempre, e questo perchè magari la gente va a prendersi il suo semplice caffè in piazza e non da Nino o da Delizie (contro i quali, beninteso, non ho nulla). Per fare ciò la città deve aprirsi e divenire accessibile .... La gente va dove riesce ad andare facilmente, la storia dell'uomo si è svolta tutta lungo le grandi vie di comunicazione (strade, fiumi, il mare). Negare ciò sarebbe miope ed antistorico. Una volta che il posto è accessibile, automaticamente ci si piazza spontaneamente il punto di interesse (negozio, bar, etc. etc.). Non avviene il contrario, o almeno io la penso così. Quanto allo Sferisterio, non dico nulla pur lavorandoci da 11 anni come corista e conoscendo benissimo la situazione, se non che il declino a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni fa da degno pendant al declino complessivo di questa città/paesotto ......
    235 - Nov 4, 2010 - 15:30 Vai al commento »
    @Tamara Moroni: abbia pazienza se ho detto che lei opera "come [=nello stesso modo di] molti maceratesi" (cosa evidentemente possibile anche per chi, come lei secondo quanto mi dice, di Macerata non è) .... in realtà, io proprio non so chi sia lei, tanto è vero che non sono io ad averla commentata ma viceversa .....
    236 - Nov 4, 2010 - 15:04 Vai al commento »
    @Tamara Moroni: dal tenore delle sue osservazioni comprendo tre cose: 1) che non ha ben compreso il senso della mia affermazione secondo cui Macerata è sfavorita dalla natura, evidentemente riferita al fatto che è oggettivamente più scomodo fare un percorso in salita rispetto al farne uno in pianura; quanto alle bellezze artistiche, ne sono anche io un estimatore (pensi un po'!), ma un conto è visitare un museo e un altro conto è viverci, essendo costretti a fare lo slalom fra i proverbiali "cristalli" quando magari si ha fretta di andare al ... cesso ......; 2) che lei, come molti maceratesi, non è esente dall'abitudine di giudicare o comunque etichettare chi non conosce: mi attribuisce un lavoro sedentario quando in realtà, come le dicevo, devo muovermi spesso fra vari uffici dislocati nella città/paesotto .... 3) che lei, come molti maceratesi, non è esente dall'abitudine di spiegare al prossimo cosa è bene per lui o cosa non lo è: se permette decido io dove fare le mie sfacchinate, e se ringraziare o meno la provvidenza per quelle che mi impone Macerata .... per ora ho deciso di abbandonare Macerata quanto a luogo di residenza, e spero presto di abbandonarla anche come luogo di lavoro. Spero di essere stato chiaro, anche se so che è una battaglia persa ......
    237 - Nov 4, 2010 - 13:37 Vai al commento »
    Dal sarcasmo con cui è stata accolta questa iniziativa devo supporre che i maceratesi siano tutti atleti oppure tutti masochisti, oppure, più semplicemente, non frequentino il centro storico che pure tanto decantano quasi fosse quello di Siena (paragone al quale - ovviamente - non credono neppure i proverbiali "pistacoppi" che sono gli unici, oramai, a popolare in frotte sempre più produttive - di cacca - il centro storico "de quo"). Io, invece, devo purtroppo farmi la salita delle scalette diverse volte al giorno, poichè sono uno dei pochi professionisti che (obtorto collo, per fattori troppo lunghi da spiegare) ancora lavora nel cuore della città vecchia, e, considerato che la macchina devo lasciarla dove c'è posto e dove posso evitare per quanto possibile di farmi rapinare dalle esosissime gestioni dei parcheggi, sono costretto a lunghe scarpinate su quel maledetto costone. Ora, capiamoci: si può rimpiangere quanto si vuole la Macerata "d'antan", quando c'era la Befana del vigile, quando si faceva la passeggiata per le Mura da sole, quando ..... quando il mondo girava diversamente da come gira oggi. La vita reale, infatti, è un'altra. Piaccia o non piaccia, la gente a Macerata non ci viene più. Al centro storico ancora meno. Macerata è una città sfavorita dalla natura: non è un caso che le vere "città" (almeno sotto un aspetto urbanistico) siano tutte pianeggianti e non è un caso che proprio le città della pianura padana siano le più ricche, sviluppate e floride d'Italia. Macerata invece è un paesotto arroccato su un cucuzzolo, il che può forse andare bene quando sei circondato da barbari con intenzioni bellicose, perchè infatti proprio la posizione ti rende irraggiungibile, ma va meno bene quando devi lavorare e devi scarpinare su e giù come un forsennato. La situazione di Macerata è - per forza di cose - già tragica, visto che la città/paesotto è moribonda. Ora, sono d'accordo che ci siano tantissime cose da fare: prima fra tutte cambiare la mentalità spocchiosa di molti maceratesi (forse non tutti) che vedono ogni novità come la violazione di uno status storico che peraltro non c'è più. Il centro storico di Macerata fa schifo, fra guano di piccioni e raccolta differenziata della spazzatura che viene oramai abbandonata in strada. L'isola pedonale è un miraggio: non può entrare nessuno (guai se io un giorno dovessi accedere con l'auto sotto il mio studio), ma in compenso il centro è pieno di camion e furgoni che sono lì perchè .... "ci lavorano"! I parcheggi sono comodissimi: puoi lasciare l'auto a Piediripa e poi fare l'autostop, oppure attendere 3 ore e prendere la "navetta" ....... ma siamo seri! I mezzi pubblici non ci sono: non c'è neppure un autobus ad attendere fuori dalla stazione i treni che arrivano con cadenza oraria .... (non siamo mica alla stazione Termini ....) Allora, e concludo: ben vengano queste scale mobili, anche se so che non si faranno mai. Io, pur essendo nato e cresciuto a Macerata, dove ho vissuto per 34 anni, mi sono trasferito 6 anni fa a Civitanova Marche e sto benissimo: la città di certo non è attraente architettonicamente, ma ci si vive bene. A breve sposterò anche la mia attività professionale fuori dal cucuzzolo: è inutile insistere a restare a Macerata, perchè tanto queste benedette scale mobili non le faranno mai ..... ai maceratesi non piacciono ...... storcono il naso, senza accorgersi che non sono ad una festa, ma ad un funerale .......
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