di Filippo Ciccarelli
Organigramma della Provincia di Macerata, atto terzo. Nel nostro articolo dello scorso 3 aprile avevamo sottolineato come, coerentemente con la riorganizzazione dei settori della Provincia portati a 10 proprio dal Presidente Pettinari, con il ritorno in ruolo del dirigente Cesare Spuri dal 23 dicembre 2012 ci fosse una posizione apicale in più, peraltro in assenza del curriculum e del decreto presidenziale di nomina (leggi l’articolo). A fornire chiarimenti sulla vicenda è il Presidente Antonio Pettinari, che spiega la situazione di Spuri, tornato dopo l’esperienza al Comune di Macerata dove si è occupato di Urbanistica.
“In realtà i dirigenti sarebbero 12, perché anche il dirigente Giustozzi è in aspettativa, ma coerentemente con quanto previsto dal diritto del lavoro, se decidesse di terminare il suo attuale incarico all’Università di Macerata dovrebbe essere reintegrato in Provincia, proprio come è accaduto con Cesare Spuri, nella posizione che gli spetta. Cioè quella da dirigente” dichiara Pettinari.
Ma come si spiegano 11 dirigenti effettivi, cioè stipendiati a pieno, per 10 settori da dirigere?
“Noi rimaniamo fedeli alla razionalizzazione dei settori, non ho intenzione di aumentarli di nuovo perché c’è un dirigente in più: le professionalità di Spuri possono essere valorizzate, come stiamo facendo, con degli incarichi e dei progetti specifici. Il primo che gli è stato affidato, per esempio, è quello di coordinare il gruppo di tecnici che si sta occupando del polo scolastico di Camerino (leggi l’articolo). Al momento stiamo studiando anche altri incarichi, e non appena la lista sarà completa provvederemo al decreto”.
Perché non è disponibile online il curriculum del dirigente Spuri?
“Non appena sarà ufficializzato il decreto, verrà messo su internet, dove peraltro sono disponibili quelli dei suoi colleghi”.
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E’ l’occasione di far un invito al Presidente Pettinare a fare tagli non “orizzontali” ma dove c’è da tagliare. Uno stipendio di un dirigente equivale a circa 4-5 stipendi di un operaio. Fate voi i conti. A volte è meglio tagliare un dirigente e lasciare personale “con le braccia”. Ricordiamoci tutti che quando andiamo a pagare l’assicurazione vi sono anche mediamente 30-40 euro di tasse che andranno alla nostra Provincia. Saluti
Più che i tagli in provincia direi… tagliamo la provincia!!!
“Ecco come stanno le cose”
I cittadini comuni Italiani purtroppo si suicidano perchè non arrivano a fine mese e Pettinari in questo articolo da spiegazioni riguardo ai dirigenti della Provincia di Macerata , che sono pagati in media 100.000 euro l’ anno !!!!!!!!!!!!!!
VERGOGNOSO …………………non averle ancora chiuse
Chi decide che gli stipendi debbano essere così alti per i dirigenti? Anche dovessero essere dei geni non dovrebbero prendere più di tre volte lo stipendio di un operaio! (Per me ). Perchè non si è mai fatto un dibattito pubblico su questo tema?
vorrei dire alla maniera di Totò .. “acca nisciuno è fesso” e vorrei aggiungere che sarebbe il caso di dire come stanno le cose e che giocare a nascondino “de sti tempi” è davvero miserevole. 11 dirigenti per 10 dipartimenti ! quando in realtà basterebbe riaccorpare il tutto e far funzionare alla perfezione la macchina della Provincia, ammesso che ancora serva, con cinque dirigenti; lavoro e formazione, lavori pubblici, cultura, economato, personale e servizi sociali. Perchè non ci dice Pettinari quanto costa alla comunità gli 11 dirigenti in un anno compresi i premi di produttività ? Il premio di produttività di uno, dico uno, un pensionato medio non lo prende nemmeno in un anno. Lo stesso discorso è per la Regione e il Comune. A Macerata 50mila abitanti 10 dirigenti, in Regione 450 dipendenti 80 dirigenti. Abbia il coraggio Pettinari di dare un segnale serio dicendo basta con i premi di produttività e destiniamo il tutto ai servizi sociali. Li conosce il nostro presidente i numeri dei disoccupati, cassintegrati, esodati, pensionati al minimo della nostra provincia ?? comunque viva l’Italia.
Presidente Pettinari, la questione è un’altra, gli aumenti che sono stati concessi hai dirigenti dal 2008 in poi (non solo da lei chiaramente, ed in piena crisi), si vada a rileggere gli articoli di C.M., è la solita storia, si evidenzia il pelo, per non rispondere su tutto il resto!
Continuo a pensare che questi stano nel mondo dei sogni (o degli stupefacenti, ma quelli pesanti) e che non si rendano conto della situazione economica/sociale italiana…
Adesso si parla di tagliare i lauti stipendi dei dirigenti… Ma di questo passo si rischia che, prima o poi, qualcuno chiederà di tagliare, fisicamente, qualche testa….
@ Gianfranco Cerasi (commento n. 7):
Per tagliare le teste non c’è problema, lo strumento adatto esiste già.
Il problema, con costoro, sarà, eventualmente, quello di trovargli la testa, senza confonderla con altre parti anatomiche.
@ Giorgi
Le altre parti anatomiche, ci vorrebbe il microscopio (ma di quelli professionali) per trovarle…. 🙂
Nella Pubblica Amministrazione, a differenza dei settori privati il rapporto di lavoro dei Dirigenti è regolato dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. Piaccia o non piaccia ci deve fare i conti sia Pettinari che tutti i geni Presidenti che verranno dopo.
Non esiste il licenziamento per “ristrutturazione” e neanche la possibilità dell’ l’esodo incentivato come usa fare per esempio una banca (MPS o nel nostro piccolo la BdM ) o una azienda pubblica (come l’Alitalia) quando deve liberarsi di un dirigente scomodo : gli si “imbocca” qualche milione di buona uscita e quello se ne va buono buono e soprattutto zitto zitto ( tanto anche in questo caso pagano cittadini e azionisti).
Nel pubblico questa “rapidità” decisionale costosa ma efficace non esiste.
Non è neanche pensabile si possa risolvere tutto abolendo le province ( per inciso, sono completamente d’accordo); infatti, con questa situazione si dovrà comunque fare i conti, salvo nel frattempo non cambi tutto il quadro legislativo e normativo di riferimento.
Esiste una procedura (lunghetta per la verità) che dichiara formalmente in sorannumero eventuali esuberi. Una procedura che prevede una sorta di messa “in disponibilità” dei dipendenti che risultassero appunto in sovrannumero (anche Dirigenti) per la durata di un paio di anni. Termine entro il quali l’Ente, in accordo con altri Enti dovrebbe ricollocarli ( nel pubblico) attraverso lo strumento della cosiddetta mobilità esterna.
Sulla carta, se al termine dei due anni ( nel frattempo in ogni caso pagati per non fare niente) non sono stati ricollocati in altri Enti ( i quali possono rifiutarsi di accoglierli se dimostrassero che non hanno disponibilità di possti in dotazione) , potrebbero essere licenziati. Sulla carta però.
Infatti, si tratta in ogni caso di procedure che viaggiano sul filo del diritto amministrativo e del lavoro 8 e qiì i legali ne sanno qualcosa mooolto più di me) e come tali soggette ad una miriade di interpretazioni/contestazioni. Come tutte le procedure della pubblica amministrazione anche queste prevedono la possibilità di “impugnative” ( da parte di chi eventualmente si sente leso) e ricorsi ai TAR fino al Consiglio di Stato ( se serve). Il tutto quasi certamente della durata ben superiore ai due anni sopra richiamati. Poiché nel frattempo quelli “messi in esubero” sarebbero fuori ruolo ma comunque sempre dipendenti, ciò comporterebbe l’obbligo della continuità retributiva e contributiva da parte dell’Ente, nonché una montagna di spese per avvocati specialisti in lunghi e costosissimi contenziosi amministrativi.
Pettinari, queste robe le sa perfettamente e dunque, nel caso specifico dei dirigenti in esubero della Provincia, da vecchio democristiano quale è ha capito che è meglio “non affrontare” il problema prendendo la pentola dalla parte sbagliata, prefereendo ( saggiamente aggiungo io) “sfruttare” i Dirigenti fuori ruolo facendo loro fare qualcosa di utile ( dal suo punto di vista ha spiegato cosa). Magari risparmiando pure su qualche progettista e/o direttore di lavori pubblici che avrebbe dovuto ingaggiare esternamente.
@ Sauro Benedetti (saben):
Ma che scoperte di alta scienza della pubblica amministrazione che ci fa fare anche stamani, con il Suo commento n. 10!
E come si spende generosamente per informare i non addetti ai lavori!
Si resta a bocca aperta, e sembra quasi che, prima di rivelarcele, Lei pensasse di saperle solo Lei, certe cose, insieme a pochi altri conoscitori di segreti, tra i quali, ovviamente, il Presidente Pettinari.
Bella roba
@Saben
e allora cosa dovremmo fare?
Perché l’attuale (e spero che sia ancora per poco) Presidente della Provincia non ci spiega gli aumenti dei dirigenti della Provincia? Perché non va in piazza a spiegarlo ai cittadini?
@ Alexis de Tocqueville (commento n. 13):
se permetti, Visconte, mi pare che il nostro sublime rovesciatore di frittate cosa dovremmo fare ce l’abbia già fatto ben intendere. Noi dovremmo, in buona sostanza, rallegrarci e ringraziare il cielo di avere un Presidente che non si oppone in alcun modo al decreto della divina provvidenza che c’ha voluto dotare d’un numero leggermente eccessivo di dirigenti sempre più strapagati, perché, con siffatta superba dimostrazione di saggezza da vecchio democristiano, il Pettinari evita alla Provincia inconcludenti lungaggini che frutterebbero soltanto ingenti spese extra.
Lo vedi come siamo fortunati?!
Dirigenti, Capi settore e Presidente in testa.. tutti a caccia la vreccia jò Chienti
@giorgi
Fermo restando che se non avesse avuto bisogno di spiegazioni avrebbe potuto benissimo risparmiarsi la lettura del “mio commento n.10” dato che si capiva fin dalla prima riga di cosa si trattasse, La ringrazio per i complimenti ed anche per il suo simpatico sarcasmo.
Tuttavia segnalo “seriamente” che non bisogna essere scienziati o rovesciatori di frittate ( simpatica pure questa, mi scuserà se la userò in altre garbate polemiche) per sapere certe cose: è sufficiente andarsi ad approfondire il problema chiedendo umilmente ( capisce questa parola?) a chi ne sa più di noi (specificamente più di me) e/o leggersi qualche norma vigente.
Quanto meno Le servirebbe a capire quali teste tagliare e se da tagliare, invece che limitarsi ad esprimere un pensiero acuto, lungimirante e sicuramente molto alla moda come questo:
” Per tagliare le teste non c’è problema, lo strumento adatto esiste già.
Il problema, con costoro, sarà, eventualmente, quello di trovargli la testa, senza confonderla con altre parti anatomiche” (commento n.8 ).
@alexis
C’è una distanza astronomica (culturale e politica) tra me e Pettinari. Dunque, lungi da me l’intenzione di voler fare il difensore d’ufficio di costui ( anche se non avrei remore a sostenere pubblicamente eventuali sue iniziative che ritenessi ben fatte); però questa moda di “sparare” a tutto quello che è pubblico (politico e non) a volte a ragione, altre a prescindere come direbbe il filosofo De Curtis, mi sta dando un po’ noia.
Ammetto pure che la noia deriva dall’osservare il dilagare di un certo comodissimo conformismo “grillesco” a cui non ho minimamente intenzione di adeguarmi.
Per puro diletto personale allora, vado ad informarmi ( seguendo anche i ripetuti consigli profusi in tal senso dal grillismo militante) allo scopo di verificare se Pettinari in questo caso , ha una precisa responsabilità in merito alla nefandezza del “dirigente Spuri pagato senza far niente”. Si scopre che certi popolarissimi meccanismi tanto invocati ( resezioni di teste ) in linea generale non sono disponibili per i Presidenti di Provincia o Sindaci o Presidenti di Regioni così come si vorrebbe far credere ( o semplicemente si crede) .
Tra l’altro, sono pure certo che se fossero disponibili, molti politici non avrebbero remore ad usarli, se non altro per risalire la china della loro impopolarità ( oggi).
Fare un minimo di chiarezza. Tutto quì; senza nessunissima intenzione polemica.
@ Sauro Benedetti (saben):
Continui così, intanto Lei ha già capito che io sono un tipo simpatico, inoltre Lei è bravissimo a cogliere le mie contraddizioni, soprattutto le più arzigogolate che ci si possano inventare, e soprattutto la Sua idea che io sia un personaggio che cavalca le mode del momento regala tanto buonumore a chi mi conosce da tempo.
@ giorgi
Le assicuro che anche Lei regala buon umore con i suoi sagaci commenti. Non so se a tutti, a me certamente.
Si sente forse chiamato in causa per” … idea che io sia un personaggio che cavalca le mode del momento…”?