5 Stelle: “Pronti a prenderci Macerata”
Carancini: “Aperti al confronto”
Bianchini: “I partiti devono cambiare”

L'attività politica e amministrativa riprende dopo la pausa elettorale, presto dovrebbe ripartire anche la verifica, ferma da mesi ma gli scenari sono ora diversi alla luce dei risultati delle elezioni. I gruppi di maggioranza si sono riuniti per parlare di Piano Casa, Casermette e Smea-Cosmari
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Grillini in festa nella sede di Macerata

Grillini in festa nella sede di Macerata

di Alessandra Pierini

Le elezioni  appena concluse hanno paralizzato, in qualche modo, l’attività politica di Macerata. La verifica iniziata ormai da mesi e che doveva essere “lampo” si è invece dilatata ad oltranza, anche in virtù del fatto che il vice sindaco Irene Manzi era in corsa per il Parlamento. I risultati elettorali la vedono ormai imminente alla partenza per Montecitorio perciò il suo ruolo rimarrà vacante. Questo cambiamento viene visto da alcuni come occasione per un rimpasto di Giunta che ristabilisca gli equilibri, anche in seguito ai cambiamenti interni a partiti e coalizioni e chi invece lo vede come opportunità per ridurre il numero degli assessori anche se i giochi sembrano fatti da più di un mese con l’ingresso in Giunta di Narciso Ricotta, attualmente capogruppo del Pd.

Intanto ieri sera, in vista del prossimo consiglio comunale, i gruppi di maggioranza si sono riuniti per discutere diversi punti all’ordine del giorno: il primo è quello relativo agli stralci del piano casa e ancora una volta si ripete la scena, ormai diventata piuttosto comune, delle due delibere per lo stesso tema presentate una dalla Commissione Ambiente e l’altra dall’amministrazione (che ha previsto incentivi per la cessione volontaria della volumetria), il secondo riguarda la trattativa Smea – Cosmari, la cui conclusione è stata sollecitata sia dai sindacati che dal presidente della Provincia Antonio Pettinari e per finire le Casermette per le quali il sindaco Carancini ha spiegato che non esiste ancora niente di concreto.

Massimiliano Sport Bianchini

Massimiliano Sport Bianchini

Critico il leader di Pensare Macerata Massimiliano Bianchini presente alla riunione di ieri ma per ribadire che secondo il suo movimento non è questa la strada da percorrere: «Abbiamo bisogno di parlare di contenuti, di servizi che offriamo, di cultura, mentre sembra che esista solo l’urbanistica. Così allontaniamo i cittadini ancora di più. Per le Casermette, anche se c’è solo uno schizzo, vogliamo chiarire subito che non condividiamo l’idea di due centri, uno storico e uno amministrativo, perchè questa divisione penalizzerebbe ancora di più il centro e perchè occorre prima un piano di recupero di spazi lasciati vuoti».

Al di là delle questioni amministrative, le forze politiche cittadine dovranno comunque fare i conti anche con il nuovo scenario emerso con forza dopo le politiche in questa città e in particolare con il Movimento Cinque Stelle che si è affermato come primo partito cittadino. «Siamo già pronti per le prossime amministrative del Comune di Macerata» : un annuncio che ha il sapore della minaccia quello fatto dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle nelle testimonianze raccolte da Cronache Maceratesi subito dopo la fine dello spoglio (leggi l’articolo) . «Abbiamo iniziato a lavorare da tempo per le comunali tanto più che – scherzano – ormai al sindaco Romano Carancini non dovranno sostenerlo con delle puntelle ma con delle punture ricostituenti visto come sta amministrando». I Cinque Stelle maceratesi si dicono stufi «per la politica incentrata sugli interessi di pochi, specie in ciò che riguarda l’urbanistica e l’edilizia, settori in cui è stato fatto un vero e proprio sciacallaggio. Il centro sinistra ha tradito le aspettative. Ci si lamenta che Macerata muore ma poi ci si accorge continuamente che basta poco per la rinascita e di certo non serve un nuovo parcheggio».

Il sindaco Romano Carancini

Il sindaco Romano Carancini

Il sindaco Romano Carancini non si lascia intimorire: «Ci misureremo con loro, non è un problema. Il dato di Macerata mi sembra in linea con quello nazionale e il voto a M5S non va secondo me interpretato tutto come voto di protesta, c’è anche una componente critica costruttiva. Sono pronto a confrontarmi con rispetto e proposte». Il primo cittadino commenta i risultati: «I dati testimoniano insoddisfazione che genera spirito critico verso l’attuale politica, bisogna prenderne atto. I partiti comunque, pur ridimensionati, non vengono travolti e continuano a rappresentare due terzi dell’elettorato. A Macerata il dato aggregato di Senato e Camera vede il Pd come primo partito con un risultato superiore al 2008, a differenza del Pdl che retrocede in maniera sensibile».
Massimiliano Bianchini di Pensare Macerata si pone con un atteggiamento aperto rispetto al nuovo movimento: «Non è un voto di protesta ma di proposta. Vedremo che succederà comunque il voto popolare non va demonizzato. E’ l’ulteriore conferma del fatto che i partiti devono cambiare metodologia, battaglia che porto avanti da anni. Con i Cinque Stelle ci confronteremo sulle proposte. Intanto ripartiremo subito con la discussione già avviata con le altre liste civiche, in primis sulla sanità, in seguito su altri temi che abbiamo a cuore».



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