La settimana calda della politica maceratese avrà il suo culmine durante il consiglio comunale straordinario di martedì (dalle 16.30) per l’approvazione della proposta di delibera della Giunta di alzare dal 9,9 al tetto massimo del 10,6 l’aliquota Imu sulla cosiddetta seconda casa. Secondo la Giunta è questa l’unica strada da percorrere per recuperare i 750mila euro mancanti. La spiegazione (tardiva) della delicata situazione è stata affidata all’assessore al bilancio Marco Blunno che venerdì ha tenuto una conferenza stampa (leggi l’articolo). La maggior parte dei consiglieri restano molto critici per i metodi utilizzati dalla Giunta Carancini, accusata di decidere sistematicamente da sola e imporre di votare senza possibilità di scelta. La grave situazione di bilancio è stata comunicata ai consiglieri di maggioranza solo martedì sera, dopo l’approvazione della delibera di indirizzo sulle piscine di Fontescodella. Il primo a criticare duramente l’Amministrazione Carancini è stato Massimiliano Bianchini, capogruppo di Pensare Macerata, che dopo la riunione di maggioranza convocata d’urgenza mercoledì sera, ha chiesto un altrettanto urgente verifica politica e dirigenziale (leggi l’articolo). Anche le posizioni di altri capigruppo di maggioranza come Ricotta (Pd), Lattanzi (Comunisti) e Garufi (Idv) sono molte critiche (leggi l’articolo) mentre tutta l’opposizione si è compattata per attaccare il modo di fare della Giunta Carancini (leggi l’articolo).
Oggi interviene attraverso una nota stampa il consigliere regionale del Pd, Angelo Sciapichetti, per difendere l’Amministrazione comunale:
Le parole sono pietre, lo voglio dire soprattutto all’opposizione. In periodi drammatici come quello che stiamo vivendo l’uso di parole quali “ammanco” o, tanto peggio, “rapina” rispetto alla manovra di ottobre che l’assessore al bilancio Blunno è stato costretto a proporre, vanno oltre la normale dialettica politica e rischiano di aprire in città una fase buia, densa di incognite e finisce per portare acqua al mulino del populismo, del qualunquismo o dell’antipolitica che, almeno a parole tutti, vogliamo combattere. Passato il polverone, credo che invece occorra ristabilire la verità dei fatti. La manovra si rende obbligatoria, non solo, ma principalmente a seguito di due provvedimenti governativi che sono stati emanati dopo l’approvazione del bilancio comunale, precisamente il D.L. 95/2012 “spending review” del 6 luglio, convertito in legge ad agosto e a seguito del D.L.174/2012 del 10 ottobre. Ora, se vogliamo accusare Marco Blunno di avere scarse doti di veggenza, facciamo lo pure, ma certo non po’ essere additato come il responsabile di una situazione venutasi a creare per provvedimenti presi dal governo a livello nazionale e che incidono comunque per una cifra pari all’1,6% sull’intero bilancio comunale che non giustificano in nessun modo,l’attacco scomposto e la valanga di fango riversata in questi giorni sul’aministrazione comunale.
Ad onor del vero, bisognerebbe ricordare che l’IMU sulla prima casa a Macerata rimane comunque ferma al 4 per mille (piu’ bassa della media nazionale che è del 4,4) e che , per quanto riguarda la seconda casa, molte città capoluogo di provincia, (almeno 40) di cui alcune amministrate anche dal centro destra, avevano già fissato al 10,6 per mille l’aliquota IMU ; molti di quelli che come Macerata, avevano avuto il coraggio di tenerla più bassa (nel nostro caso al 9,9), si vedono oggi costretti a ritoccare le aliquote per i motivi sopra citati. Perché non ricordare che oltre alle decisioni sull’Imu la giunta ha previsto la sensibile riduzione della tassa di soggiorno, venendo incontro alle proposte degli albergatori ed operatori turistici cittadini?
L’Amministrazione, il PD con il suo capogruppo consiliare Ricotta stanno facendo in queste ore, con senso di responsabilità la loro parte, cercando, invece di inquinare il dibattito politico, di studiare, laddove fosse possibile, forme alternative, che a somme invariate possano alleggerire l’imposta per le attività produttive che in una fase di grande difficoltà come l’attuale vanno in qualche modo tutelate. Quanto alla comunicazione,e alle cifre da riscuotere sul versante urbanistico o all’ulteriore taglio dei costi sul versante della macchina comunale (già abbondantemente tagliati), credo che a nessuno mancherà il coraggio di procedere, nei prossimi giorni, con determinazione e trasparenza“.
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Che l’amministrazione abbia gestito male la comunicazione su questo tema lo ho già detto . Vorrei però ora cercare di i capire qualcosa nel merito . Blunno prima e ora Sciapichetti spiegano che le cause della manovra di fine ottobre dipende da alcuni provvedimenti del governo successivi al Bilancio del Comune di luglio C’è qualche esponente dell’opposizione o qualche conoscitore di questi numeri che riesce a spiegarci se questo non è’ vero e perché ? La nuova politica si fa con la trasparenza (mancata all’amministrazione) ma anche con l’abbandono della polemica fine a se stessa
They’ve had it now!…..
Sig. Sciapichetti, dopo Monti, Spacca, Carancini, Ricotta e compagni, anche Lei viene a giustificare l’operato di questa squallida Amm/ne comunale ? La maggior parte dei cittadini, con molte difficolta’ e sacrifici, non riesce ad arrivare alla fine del mese, contrariamente alla Sua rosea e fortunata posizione di Consigliere regionale !!!! Con i tempi che corrono e’ meglio che i politici parlino meno e facciano qualcosa di positivo per la societa’, come la riduzione delle scandalose indennita’ , l’abolizione dei vitalizi e tanti altri benefici che il comune cittadino nemmeno si sogna di avere. Immagino la risposta: dalla prossima legislatura !!!!!!!!!!!!!
Macerata “granne” non ha un piano di protezione civile E’ SCANDALOSO.
Non sono note le motivazioni della sentenza di condanna dei componenti della commissione grandi rischi che aveva operato a L’Aquila in epoca antecedente al terremoto del 06.04.2009, sono note al contrario le inefficienze prima e dopo la catastrofe ma anche le gravi conseguenze della mancata informazione dell’allerta alla popolazione.
Quella notte i superstiti erano perfettamente ignari dei luoghi di ammassamento tant’è che in moltissimi si erano ritrovati in piazza …proprio al centro di quella che sarebbe diventata la zona evacuata in fretta e furia come tutto il centro storico dalla protezione civile.
Ricordo il vero e proprio linciaggio mediatico nei confronti di Santoro colpevole di aver messo in discussione l’efficienza della protezione civile “lesa maestà” nell’immediatezza dell’evento e il ritardo nei soccorsi alla popolazione.
Eppure le fonti normative e le circolari prefettizie erano chiare ed univocamente disponevano misure di prevenzione sistematicamente disattese ad ogni livello di responsabilità.
E pensare che sarebbe bastata “un’esercitazione” della popolazione scolastica di ogni ordine e grado magari con una simulazione conoscitiva per far sentire meno sole le famiglie aquilane. Purtroppo così non è stato!
Questa è la grande colpa dei sei scienziati, non aver organizzato in fase preventiva una coscienza e conoscenza dei piani di protezione civile – ove esistenti – comunali, provinciali, regionali e Nazionale tale da garantire una corretta informazione del rischio sismico che stava vivendo quella comunità.
Piani di protezione civile, si diceva, ove esistenti ed ove efficaci nella pianificazione del territorio interessato in quanto a Genova detto piano, affatto cogente sui Permessi di Costruire, non è certo servito ad evitare la catastrofica alluvione. Tuttavia le risorse messe in campo non giustificano l’inerzia della Pubblica Amministrazione in quanto il Piano di Emergenza rappresenta non solamente un adempimento normativo ma il necessario supporto operativo al quale il Sindaco, autorità sanitaria locale, si riferisce per gestire l’emergenza col massimo livello di efficacia.
Il mio suggerimento per la città di Macerata è dunque quello di dare un senso all’Assessorato alla Protezione civile affinché si faccia promotore di una variante al PRG, questa volta non per individuare un nuovo centro commerciale o una cittadella per lo sport, ma per localizzare gli spazi e le attrezzature necessarie per far fronte a situazioni d’emergenza derivanti da calamità naturali.
A mio avviso se l’imminente variazione di bilancio contiene le risorse per questo importante adempimento, l’amministrazione Carancini potrà mangiare il panettone altrimenti è meglio, per senso di responsabilità, che vadano tutti a casa SUBITO.
Bravo Giuseppe.
Le parole non sono di questo mondo, sono un mondo a sé stante, un mondo del tutto indipendente, come il mondo dei suoni. Si può dire tutto quello che c’è, così come si può musicare tutto quello che c’è. Ma non si potrà mai dire qualcosa proprio così come è. Molti però ignorano tutto questo e quasi soccombono nel tentativo di dire la vita. La vita però dice se stessa. Parla attraverso i fenomeni….Se solo riuscissimo a trovare le parole giuste noi potremmo raccontare la vita. ( Hofmannsthal) Fortunatamente le parole non sono pietre, altrimenti i politici sarebbero tutti morti lapidati. Con parole improprie si potrà aprire una fase buia? Macerata ha già anticipato da tempo il risparmio energetico. Purtroppo non è facile trovare le parole giuste per raccontare i fasti della politica; che miracolo sarebbe se la vita ci suggerisse la comprensione di questi fenomeni che ci tormentano nel quotidiano, altro che populismo, qualunquismo o antipolitica ci suggerirebbe!! Forse suggerirebbe la rivolta, ma l’Europa ha il Nobel per la Pace, quindi resta solo la tolleranza, predicata ed esaltata da Voltaire, che arricchiva con il commercio degli SCHIAVI. Chiedo perdono a Voltaire per averlo citato in maniera malevola, assimilandolo agli innominabili il cui nome la vita non ci ha ancora suggerito.
Caro Angelo,
scusa tanto se mi permetto:
una settimana fa si è votato favorevolmente il regaluccio di un milione e mezzo a vantaggio della ditta delle piscine: non c’erano già le nuove leggi del governo Monti che citi (una del 6 luglio e una del 10 ottobre)? Sì.
E allora, anziché aggravare ulteriormente la precarietà dei cittadini (di quelli normali, ovviamente: voi, come noto, non rinunciate a un centesimo), non si poteva studiare in quell’ambito una diversa soluzione?
E proprio non si può richiedere, alla famosa azienda che da tempo deve al Comune un milione di euro, di restituirlo una buona volta?
Il senso di responsabilità che invochi, non sarebbe il caso che una buona volta lo manifestassero i nostri amministratori negli interessi della cittadinanza e non solo il contrario?
Giuseppe,
Il Comune di Macerata non ha un piano di protezione per il terremoto, perchè non ne ha bisogno, avendo i migliori esperti in accordi sotterraneii in grado di tenere sotto controllo tutto, anche quello.
O almeno credono.
SCIAPICHETTI, DA VECCHIO DEMOCRISTIANO (anche più della sua età) C’HA RAGIONE A DIRE CHE LE PAROLE SONO PIETRE E HA RAGIONE QUANDO, RIVOLGENDOSI ALL’OPPOSIZIONE, OVVERO AL CAPOGRUPPO DEL PD RICOTTA, HA INVITATO ALLA MODERAZIONE. SCIAPICHETTI VA SEMPRE PIU’ FORTE.
Come saranno riusciti a far parlare Sciapichetti? Le parole sono …. la pala con la quale gli hanno fatto scavare la sua fossa, prima di fucilarlo. Troppo facile per i commentatori uccidere un uomo ferito (politicamente) a morte.
Non resta che scrivere qualcosa sulla lapide. Ci penserà il prossimo segretario del PD.
Caro Sciapichetti, se devi parlare vieni in una riunione di maggioranza, per tutti i chiarimenti del caso. Lo ritengo inopportuno esprimersi sulla stampa. E’ ora di fare la vera politica, quella per i cittadini.
Non sono di Macerata ma di un piccolo paese al suo interno e dico solo questo: finchè le amministrazioni a qualsiasi livello non ci faranno vedere i bilanci possiamo dire e disdire quello che ci pare e non gioverebbe comunque sapendo come si nascondono certi tipi di spese. Finchè non ci sarà una democrazia partecipata il politico ti dirà, a seconda della convenienza, ” l’Ente gode di ottima salute” e nel contempo, magari qualche giorno dopo, “è necessario fare sacrifici” ( se poi lo dice uno che è abituato a “svenare”…). Bisognerebbe poi sapere i nominativi i medici che hanno prescritto a tanti nostri sindaci e consiglieri e deputati a vario livello, come cura per i loro mali la conduzione della cosa pubblica; tuttavia, questo sistema di finanza statale-locale ricorda i famosi accordi fra “lu fattò” e il creditore che si mettevano d’accordo per levare il poco capitale che avevano ai contadini o piccoli proprietari in tempi molto meno sospetti.
Caro Sciapichetti, il senso di responsabilità dovrebbe costringere il sindaco Carancini a dichiarare il suo fallimento politico e il fuori controllo della situazione e a dare, di conseguenza, le dimissioni.
Puoi stare sicuro che il “nuovo che avanza” sarà migliore del “vecchio sclerotico” di oggi e che verrà mandato a casa…
Ad opera soprattutto del “Movimento 5 Stelle“, che qui a Macerata ancora fa lo struzzo, nel senso che la testa ce l’ha sotto terra, ma il corpo elettoprale esiste, è presente, è pronto, e darà i risultati al momento opportuno.
Caro Angelo, su alcuni punti hai ragione, ma su altri glissi in maniera troppo strumentale.
Sicuramente oggi è molto difficile governare anche un ente locale (e qui concordo con te).
Sicuramente nel bilancio comunale hanno pesato, e non poco, i recenti e i recentissimi tagli governativi, che stanno costringendo tutti gli enti territoriali a sacrifici notevoli (e anche su questo aspetto sono pienamente d’accordo con te).
Però (e da qui in poi vado oltre il tuo ragionamento) altrettanto sicuramente è politicamente assurdo (e ricattatorio verso le forze politiche di maggioranza e di minoranza) far emergere questo disavanzo solo all’ultimo minuto utile, perchè prima era necessario far passare senza ulteriori intoppi l’obbrobrio del polo natatorio di Fontescodella, con la ovvia conseguenza che a questo punto l’unica soluzione possibile è quella di usare la leva fiscale ai danni dei cittadini.
Così come, sono politicamente insostenibili, ed anche un po’ ridicoli (visto che sanno quasi di presa in giro), il piangere da parte dell’Amm.ne Com.le e il bussare alle tasche dei cittadini proprio qualche giorno dopo aver regalato un milione e mezzo di euro alla Fontescodella Piscine s.p.a..
Le ultime due considerazioni – sarai d’accordo con me – non sono pietre scagliate alla cieca e senza motivazione, ma ragionamenti che difficilmente possono essere contestati, per cui esse costituiscono veri e propri macigni per quanto riguarda la non trasparenza e la non serietà di questa Giunta Comunale.
…è stata tenuta al 9.9 perchè era una ruota di scorta per tappare i BUCHI..(politici andate a lavorare) no a scaldare le sedie o farvi una pennechetta …. altrimenti dopo escono altre manovre da fare oltre a quella di Ottobre…fatevi un bagno nella nuova piscina
Appena letto il preambolo del Consigliere Sciapichetti Le parole sono pietre, tàc, subito un’immagine davanti agli occhi:
quella del già On. Ciaffi che diversi anni fa, credo fosse sindaco Anna Menghi, sortiva allo stesso modo in un suo intervento in Aula Consiliare.
Certo, benché ormai logora , o logorata come direbbe Anselmo Paleari, si pensa faccia sempre un certo effetto aprire con una figura retorica per introdurre un discorso retorico , però ci sono contesti e contesti oratori. E qui in fatto di numeri, temo sia poco efficace, poco convincente, per non dire inopportuna. Le pietre, sono le tasse aggiuntive che andranno a colpire quanti rientreranno nel provvedimento finanziario di domani: altro che parole.
E comunque, da evitare richiami al dovere come ” serve senso di responsabilità da parte di tutti” , quando appena una settimana fa l’orchestrina della maggioranza continuava a suonare nel mentre affondava nel buco di bilancio da 750mila euro, che a seconda delle versioni non è un buco, ma normale amministrazione di questi tempi.
(Verrebbe da dire che dalla città dei 100.000 , si è arrivati a quella dei 750.000)
A quanti però hanno seguito giovedì scorso la prima puntata di Servizio Pubblico, non sarà sfuggito lo sfogo del Sindaco, donna, di Alessandria, la quale ha ereditato dalle precedenti amministrazioni ( per capirci, quando Monti era in tutt’altre faccende affaccendato tra cattedra alla Bocconi e incarichi europei ) un debito di 150 milioni di euro, tanto che oggi lo stesso Comune è in stato di dissesto finanziario.
Nell’ individuazione delle svariate cause che hanno portato la sua città in tale grave situazione economica , l’attuale Sindaco mette al primo posto il cli-en-te-li-smo, non altrimenti spiegabile un debito di tali proporzioni quando ad Alessandria, dice, sono anni e anni che non si fanno opere pubbliche.
Anche qui, ascoltando il sindaco di quella città la mente va subito a Macerata ,dove invece i progetti per opere pubbliche si fanno e talvolta si materializzano anche , ma male ( dalla Galleria delle Fonti, passando obliquamente per Viale Puccinotti e adesso alle piscine ridotte per superficie ma aumentate per i costi ) allo sbando pubblico, dove di pubblico non c’è che l’investitura del termine, e dove si è proceduto non solo senza un minimo buon senso, ma anche senza mai avere data la giusta attuazione al Piano Casa nelle sue linee guida che – rammento al Consigliere Sciapichetti il quale al termine del suo bel discorso persuasorio sostiene arriveranno dovute spiegazioni da chi deve in termini di trasparenza per quanto riguarda anche i mancati introiti da oneri di urbanizzazione- prevede e si sostanzia del fatto che ad avvantaggiarsi del beneficio urbanistico sia il pubblico e non il privato. Il privato avrebbe dovuto essere lo strumento per perseguire il beneficio pubblico e non il contrario. Quasi ridondante sottolinearlo.
Tu privato -quindi- hai un’area che a me Comune interessa per realizzare un’opera pubblica ? Facciamo un accordo: tu mi dai la tua area per pubblica utilità, io te ne concedo una mia da un’altra parte; oppure anche il permesso a te a costruire nella stessa area, ma sempre che sia io Comune a trarne il maggior beneficio tra cessione e acquisizione di un terreno da destinare ad area pubblica edificabile o verde attrezzato che sia.
Come poteva essere, per calarsi in un esempio concreto, nell’accordo avviato tra pubblico e privato per la Cittadella dello Sport, quando il privato persino per la metà della stima Ute richiesta dal Sindaco Carancini – che per inciso manco avesse tra le mani la lampada di Aladino, ogni volta gli arriva la valutazione desiderata -bassa per la Cittadella, ridotta a metà/ alta, altissima per le piscine – avrebbe concesso la sua area ( quella parte dove andava realizzata la Cittadella dello Sport ) lasciando per sè 2000 mq. accanto alla stessa dove dare sistemazione al vecchio fabbricato agricolo esistente. Ma la risposta la sappiamo tutti quale fu dal proseguo della storia. Finì così infatti che quel terreno il Comune s’impegnò ad acquistarlo a quattro volte tanto quello che gli sarebbe costato se avesse soddisfatto la richiesta del proprietario del fondo; che poi una volta concordata con l’ attuale amministrazione si è dimezzato di valore così da portare il contraente a rifiutare la nuova offerta ( anche lì all’ultimo minuto, nello stile proprio di questa Giunta ,prendere o lasciare) e che infine si è conclusa con un nulla di fatto, ma che tutto sommato per il Sindaco Carancini era quello che ci voleva sullo scadere del vecchio impegno , tanto ormai la Cittadella dello Sport non interessava più nessuno, mentre le piscine per lui che ci aveva messo la faccia ,erano una questione di vitale importanza. E quando la coperta è corta, si sa.
Il tutto perchè? Perchè qualcuno si oppose a quella trattativa e più di tutti un qualcuno. E Perchè ? Chi lo sa. Noi in questo come per altri casi, vediamo gli effetti negativi a cascata: opere pubbliche che ,quando si fanno, o vengono male realizzate o restano monche, incompiute, o finiscono dritte in tribunale per ricorsi, risarcimenti. Azioni legali che manco a dirlo, pagate coi soldi di tutti . In pratica nel susseguirsi delle amministrazioni pubbliche avviene un po’ come per le bugie : detta una, si dice, bisogna dirne almeno altre sette per coprire la prima; Fatto un’ amministrazione un errore in partenza, bisogna proseguire sulla strada ad ogni costo, costi quel che costi. ( di denaro pubblico).
Pertanto l’unica cosa normale nel ritoccare un bilancio come quello presentato appena due mesi fa, è che se un Comune anziché fare il Comune , anziché perseguire l’interesse pubblico ogni qualvolta metta mano al portafoglio pubblico, cura invece il suo orticello, è chiaro che poi in un momento di crisi come questo, esso per primo ne risente nel settore in cui opera più intensamente.
E allora non arrivano no i proventi per opere di urbanizzazione, laddove il pubblico è la faccia buona di quello privato, del mercato, dove gli interessi sono in conflitto, e della politica che al suo interno vive i suoi sul piano di potere. Si blocca uno, s’inceppa l’altro.
Insomma. Una rotatoria, una strada, un impianto sportivo, un parco, una zona produttiva , una residenziale o commerciale, non la si deve fare perchè in quell’area vanno soddisfatti gli appetiti dei miei di partito, dei miei consanguinei vicini e lontani , di quelli a cui devo la mia elezione passata e futura, la mia stessa tenuta come amministratore, ma perchè ogni iniziativa pubblica rientra in una logica di pubblico interesse.
Il Piano Casa, smodato da saturare il mercato immobiliare, è stato quindi del tutto snaturato a tutto vantaggio di amici, parenti, impresari, professionisti , grandi elettori e senza concedere alla città a distanza di anni , neppure quel minimo di beneficio previsto in termini di edilizia popolare tra Macerata e Frazioni (in tutto 99 alloggi ) cosa che per un’amministrazione di centro sinistra, avrebbe dovuto rappresentare il piano nobile del Piano Casa. Credo io.
Un conto è che una giovane coppia che voglia mettere su famiglia oggi, a dispetto di tutto e del precariato, vada a pagare 600 euro di affitto o di mutuo , quando hanno la fortuna di poterlo ottenere da soli o con la garanzia di una famiglia alle spalle che a sua volta si è appena liberata di quello contratto trenta anni fa per mettere su casa, un conto un canone che lasci loro da poter vivere e mettere al mondo un primo figlio in età fertile.
E’ poco dare opportunità a solo 100 nuove famiglie o dare sostegno a quelle in difficoltà attraverso un alloggio a spesa sostenibile?
Che tipo di politiche avete fatto finora e per chi allora?
Dopodiché, potete fare tutte le manovre ed aggiustamenti di bilancio che volete in zona Cesarini , giustificandoli come meglio potete, ma ficcatevi bene in testa che state amministrando Macerata nel peggiore dei modi e sotto gli occhi di tutti, perchè sbagliata è la vostra politica e scorretto il metodo con cui vi portate avanti ininterrottamente da 12 anni.
Per non risalire troppo indietro e indietro.
Bommarito , mi scusi , mi sono perso qualche passaggio probabilmente sulla storia delle piscine per colpa mia. Io avevo capito che la “transazione” con la societa privata era stata ottenuta attraverso il combinato disposto di meno mq di piscine e più mq commerciali . Mi conferma che oltre a questo è stato riconosciuto un maggior onero a suo vantaggio di 1,5 milioni di euro (la qual cosa mi sembrerebbe ovviamente eccessiva non che la prima parte sia roba da poco) ?
Per Mario Iesari
Come ho scritto nei miei precedenti articoli, la “transazione” tra meno superficie per le tre piscine e più (molta di più) superficie per il commerciale, pomposamente definita rimodulazione, poggia sul riconoscimento da parte del Comune che alla Fontescodella Piscine s.p.a. spetti un indennzzo di 1.500.000 euro a titolo di indennizzo per la sorpresa/bufala geologica (così, ad eccezione della parola “bufala”, è scritto nella delibera di Giunta di fine agosto 2012).
E poichè il Comune, così come l’Università, non avevano la forza di erogare materialmente tale somma aggiuntiva, l’escamotage usato è stato quello di ridimensionare nel complesso per un valore corrispondente a tale importo la consistenza dell’opera tramite la suddetta rimodulazione, e quindi di conseguenza i lavori e gli esborsi gravanti sulla concessionaria.
..”la manovra di ottobre era necessaria..”
se non v’erate frecati anche l’anima, non era affatto necessaria e non lo erano neanche tutte quelle fatte finora, facendo pagare sempre i soliti noti.
Sciapichetti ci parli anche del senso di responsabilità che avete avuto quando pochi giorni fa avete REGALATO 1.5 milioni di euro alla Fontescodella Piscine s.p.a.!!
LA LOGICA E’ ORMAI LO SFASCIO. ‘STA GENTE VA IN POLITICA PER GIOCARE E NON SI RENDE CONTO DI QUELLO CHE FA. PER NON DIRE I COMMENTI CHE LEGGO: MA CHE SIGNIFICA CHE HANNO REGALATO I SOLDI A FONTESCODELLA PISCINE? MA CERCHIAMO DI SALVARE LA BARCA EPPOI CI SARA’ IL TEMPO PER I PROCESSI POLITICI E PER TUTTO IL RESTO. E ‘ LA NOTTE DEL BUON SENSO, ALTRO CHE DELLA RAGIONE!
Per salvare la barca, bisogna buttare la zavorra.
claudio …infatti ora sono tutti sotto accusa…ma dopo haver rovinato …..l ITALIA… lasciamoli lavorare tranquilli cosi si mangiano quel poco che rimane x loro è facile aumentare le TASSE… con quei bei stipendi che si beccano alla REGIONE
claudiob
Non vedo cosa ci sia di slegato ricordare il recente regalo di 1.500.000 euro alla Fontescodella S.p.A. al Consigliere Sciapichetti che oggi esorta tutti al senso di responsabilità.
Oppure questa va a senso unico, a giorni pari e dispari ?
In ogni caso, per quel pochino che ho capito come vanno le questioni di palazzo, questa non è nè la notte del buon senso nè della ragione, ma degli accordi. E questo è quello che preoccupa più di tutto, proprio chi ha buon senso.
Dagli accordi e dal tipo di accordi interni alla maggioranza che sono nati nelle ultime ore per superare questo nuovo empasse e solo da quelli dipende la tenuta di questa Amministrazione, per cui superata anche questa crisi le faccende si complicheranno ancora di più e per il Sindaco e per chi ha aspettative di buon governo cittadino. La possibilità che insieme al senso del dovere venga infilato dentro qualche altro piaceruccio a qualcuno in cambio dell’assenso al voto , c’è.
Sempre meglio perciò non fare i caritatevoli per un astratto senso del dovere, ma criticare anche ferocemente le Istituzioni perchè dietro ogni critica c’è sempre un attaccamento civico e un suggerimento da cogliere , che in questo caso è l’appello forte e chiaro dei cittadini a un decisivo cambio di rotta rispetto le scelte politiche e le modalità decisionali portate avanti fin qui da questa Giunta.
Avevo chiesto un chiarimento a Bommarito proprio perchè se come ricordavo, e Bommarito me lo ha confermato, il compenso alla Fontescodella Spa è stato in “natura” (+ area commerciale – piscine) non ha senso logico utilizzare questa argomentazione nel dibattito relativo al disavanzo di bilancio . La transazione (diciamo cosi) delle piscine non ha determinato maggiori costi sul bilancio comunale (certamente minore utilità sociale quella si). In ogni caso anche il mantenimento del progetto originale non avrebbe portato un euro in più al bilancio 2012. Quello a cui non riesco ad abituarmi da qualsiasi parte venga è l’uso della polemica che rende difficile ragionare sugli argomenti . Il risultato è un polverone che , almeno secondo me, va a scapito delle buone argomentazioni che si potrebbero utilizzare in casi come questi per criticare i comportamenti e le scelte della amministrazione.
Bommarito
Scusa Giuseppe, ma nel tuo chiarimento a Mario Iesari, hai omesso di dire che il Sindaco prima di ripiegare su questa modalità di indenizzo alla Fontescodella S.p.A, tentò di inserire a bilancio preventivo 2011 la somma di un milione e mezzo di euro per il polo natatorio.
Tentativo che venne bocciato.
Alla luce del disavanzo in discussione oggi…e meno male.
E’ vero che il bilancio è annuale , ma anche vero che c’è continuità di bilancio.