Ospedale, Parcaroli dagli eredi Costa:
«Esproprio? A un prezzo soddisfacente»

MACERATA - Dopo l'affidamento della progettazione a un raggruppamento di imprese, il sindaco si dice soddisfatto: «Il percorso è iniziato, adesso aspettiamo la consegna e l’approvazione». Ha parlato del colloquio avuto con i proprietari del terreno: «La parte pubblica non può certo fare regali, ed è anche vero che il privato ricaverà benefici economici anche dalla valorizzazione dell’area adiacente a quella dove sorgerà l’ospedale»

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Sandro Parcaroli

di Luca Patrassi

Pubblicata la graduatoria, si è ora in attesa della verifica dei requisiti in capo all’associazione temporanea di imprese – tra le ditte presenti la romana Mnr e l’anconetana All Ingegneria – scelta dalla commissione esaminatrice tra le sedici imprese che hanno presentato la domanda di partecipazione per la progettazione del nuovo ospedale di Macerata.

Soddisfazione nel capoluogo, in particolare in Comune con il sindaco Sandro Parcaroli che osserva: «Il percorso è iniziato, adesso aspettiamo la consegna e l’approvazione del progetto da parte delle società che si sono viste aggiudicare il bando per la progettazione del nuovo ospedale. Il prossimo quattro ottobre ci sarà la seduta del Consiglio comunale aperto sulla sanità e i vertici della Regione, con il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore Filippo Saltamartini, che ci spiegheranno come si articolerà il percorso che porterà alla realizzazione di un’opera di assoluto rilievo per il nostro territorio».

Il sindaco Sandro Parcaroli, una volta in possesso della progettazione approvata, dovrà procedere all’esproprio dei terreni che si riveleranno necessari alla realizzazione dell’ospedale: «Avevo già parlato con il compianto marchese Costa, ho avuto altri incontri con gli eredi. Si tratta di trovare un punto di accordo su un prezzo che possa essere ritenuto congruo e di soddisfazione per entrambe le parti. La parte pubblica non può certo fare regali, ed è anche vero che il privato ricaverà benefici economici anche dalla valorizzazione dell’area adiacente a quella dove sorgerà l’ospedale».

La stima per la realizzazione dell’opera è invece di circa 185 milioni di euro: è prevista la realizzazione di 379 posti letto ampliabili a 434 immediatamente attivabili – si legge nel bando di gara – in caso di eventi emergenziali. La struttura sarà realizzata in un’area di circa tredici ettari. Le linee di indirizzo allegate al bando dicono: «Degenze, sale operatorie, laboratori, ambulatori, servizi speciali di diagnosi e cura saranno il più possibile centralizzati e utilizzabili da molteplici professionalità, fatte salve ovviamente le situazioni per le quali specifiche e inderogabili necessità indichino di riservare una particolare risorsa a una specifica branca specialistica.

Il nuovo ospedale dovrà essere caratterizzato dalla massima flessibilità raggiungibile, che dovrà essere sia strutturale che impiantistica. In quest’ottica sarà possibile operare riconfigurazioni delle aree di degenza e trasformazioni delle stesse in aree di degenza diurna, di terapia intensiva o in aree ad elevato contenuto tecnologico, che si dovessero rendere necessarie lungo il ciclo di vita delle opere». Se i tempi di realizzazione saranno lineari senza incontrare intoppi burocratici e ricorsi vari, sarà anche il caso di avviare una riflessione sulla destinazione dell’ex ospedale che pure occupa un’area importante a ridosso del centro città oltre ai vari riflessi economici e sociali.

 

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