Lucia Pistelli
di Leonardo Giorgi
La proposta c’è stata, ma Lucia Pistelli ha declinato l’invito. La funzionaria di Cna Marche non si candiderà a sindaca di Cingoli. Dopo le voci che nelle ultime settimane la davano come possibile nome per guidare una lista di opposizione (così come quello di Alessandro Maccioni che non ha ancora sciolto le riserve) contro quella del sindaco uscente Michele Vittori (leggi l’articolo), è la stessa Pistelli a confermare a Cronache Maceratesi l’indiscrezione sulla difficile concretizzazione della sua candidatura: «Lusingata della proposta fatta da alcuni esponenti politici con i quali condivido l’appartenenza ad un preciso schieramento di centro sinistra – spiega Pistelli, legata al Partito socialista fin da giovanissima – e seppur stimolata dagli attestati di stima anche di coloro che hanno fatto percorsi diversi, ho già da settimane declinato l’invito».
«Lavorare in una associazione di categoria – continua -, avere responsabilità non solo a livello territoriale ma anche regionale rende questo mio no una questione di opportunità. Questa mia scelta ipotecherebbe progetti che coinvolgono altri soggetti». La funzionaria vuole però precisare che la scelta di non candidarsi «non vuole essere un segnale di disinteresse o disaffezione per il nostro comune, dove sicuramente c’è tanto da lavorare per preservarne le bellezze e ancora di più per promuoverne lo sviluppo; un impegno, questo, dal quale non mi sottrarrò sicuramente, come d’altronde ho fatto fino ad ora, qualora come rappresentante di Cna si presentasse l’occasione».
Infine, una speranza per il futuro del Balcone delle Marche. «La nostra Cingoli merita un impegno serio e consapevole e mi auguro che da oggi in poi, a prescindere dalle posizioni politiche, chi continuerà ad amministrare o chi lo farà per la prima volta, imparerà a declinare al plurale ogni propria azione».
Per quanto riguarda le comunali, lo scacchiere di Cingoli resta ancora vuoto o quasi. Oltre al primo cittadino uscente, la situazione resta tutta da definire: tra centro sinistra e “civici” si cerca ancora un nome forte da opporre a Vittori, mentre il centro destra dovrà decidere definitivamente sul ritorno ad un’unica coalizione dopo la scissione alle elezioni di 5 anni fa (leggi l’articolo).
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