Camerino, danni per 10 milioni
Distrutta la Caselle-Ponte della Cerasa

MALTEMPO - I tecnici del Comune hanno fatto una prima stima di quanto servirà per far fronte alle ferite lasciate dai nubifragi sul territorio. L’assessore ai Lavori pubblici Stefano Falcioni: «Dovremo intervenire anche dove si sono verificati gli smottamenti, per evitare che alla prossima pioggia si ripresentino criticità»

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Strada chiusa a Camerino

 

di Monia Orazi 

Secondo una prima stima dei danni causati dal maltempo di questi due giorni fatta dai tecnici comunali, a Camerino il conto ammonta a circa 10 milioni di euro. A fare la parte del leone è la strada comunale Caselle-Ponte della Cerasa, già oggetto di una frana risalente al 2012 provocata dalle forti nevicate di quell’anno ed oggetto di battaglia del compianto sindaco Dario Conti, che aveva stimato in seicentomila euro i danni di allora.

Da allora si transitava con il semaforo che regolava il senso unico alternato, una speranza era data dai fondi per la sistemazione post terremoto pari ad oltre un milione di euro, ma il maltempo è arrivato prima del progetto di ripristino ed ha dato il colpo di grazia. Non è l’unica strada chiusa a Camerino, impraticabile la strada comunale tra gli impianti sportivi e San Paolo.

IMG-20220917-WA0068-1-650x488«Si tratta di una prima stima fatta dai tecnici – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Falcioni – che comprende danni alle infrastrutture pubbliche, alle strade ed ai privati. Una cifra ingente, di fatto la strada Caselle Ponte della Cerasa è distrutta, serviranno diversi milioni di euro per ripristinarla. Dovremo intervenire anche dove si sono verificati gli smottamenti, per evitare che alla prossima pioggia si ripresentino criticità. Le zone più colpite sono Le Calvie dove un privato ha avuto il garage con le auto invase dall’acqua, Canepina con le case vicino al ponte invase dal fango, alcuni trattori sono finiti in mezzo al fiume. Un disastro davvero. Resta interrotta la strada per Figareto, che dovrebbe essere liberata al più presto. Continueremo a lavorare anche nei prossimi giorni». Intanto oggi pomeriggio i sindaci hanno preso parte ad un incontro online con la Protezione civile nazionale, che ha appena pubblicato un’ordinanza in cui si stabilisce lo stato di emergenza per le province di Ancona e Pesaro. Alcuni sindaci del Maceratese hanno ribattuto di avere danni gravi e chiesto di essere inclusi nelle zone in cui vige lo stato di emergenza. Dai vertici della Protezione civile nazionale è giunta la richiesta agli enti locali, di rilevare e segnalare i danni avuti a seguito dell’alluvione e della bomba d’acqua.

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