di Luca Patrassi
La grinta non gli è mai mancata, al pari della capacità professionale, ed oggi Antonino Bedini, titolare del ristorante “La taverna dell’artista” di Montelupone, torna alla carica per denunciare quello che non funziona in tema di applicazione delle misure governative per la prevenzione del Covid. La situazione è difficile per tutti e per le attività economiche in particolare, costrette da tantissimi mesi a fare i conti con chiusure e aperture molto parziali ed onerose per via dei tanti vincoli da rispettare. Per i ristoratori si tratta di fare i conti con un Dpcm che ha allentato un po’ i cordoni della borsa, ma non più di tanto e, stando a quanto denuncia Bedini, c’è chi approfitta della situazione per fare gli interessi propri, a discapito degli altri. «La situazione è difficile ed in particolare per noi ristoratori – dice Bedini -, ma di sicuro non si esce dalla pandemia se le regole sancite dal Governo non trovano applicazione pratica in ambito locale».
Bedini spiega il concetto: «Nella nostra zona, e mi riferisco in particolare alla costa, non si fanno i controlli, per motivi che non capisco anche se posso immaginarli. All’inizio del lockdown ti fermavano anche più volte a pochi chilometri di distanza, ora in strada non ti ferma più nessuno, chi gira abusivamente pensa che le multe alla fine non si paghino». Quindi? «Alcuni sindaci non fanno i controlli, sulla costa ci sono locali che ne approfittano a scapito di quei ristoranti che applicano le regole. C’è chi gioca sul dpcm. Il primo escamotage è legato alla possibilità, per chi ha strutture ricettive, di dare da mangiare dicendo che si tratta di clienti. “Se arrivano i controlli dite che siete nella camera xy” dice il ristoratore e comunque il controllo non arriva. Poi ti trovi con ristoranti che fanno duecento coperti a pranzo o al sabato hanno cento auto nel parcheggio. Il secondo escamotage è quello della mensa aziendale. Prima di ristoranti che facevano i pasti per le aziende in zona ce ne erano un paio, ora in molti dichiarano pasti in regime di convenzione con le imprese. Allora i ristoratori onesti e professionali che rispettano le regole vengono affossati da chi non rispetta le regole e non si pone nemmeno tante domande sulla diffusione del virus». Come se ne esce? «Con i controlli. A Montelupone il sindaco è uno che i controlli li fa fare e i risultati si vedono, sulla costa questo non accade. Con un gruppo di ristoratori rispettosi delle regole ci stiamo organizzando per chiedere alle autorità più controlli, attenzione al diritto alla salute di tutti e rispetto delle regole. La settimana prossima Montecassiano e Morrovalle rischiano di passare zona arancione rafforzata, ci si affida al buon senso della popolazione che non sembra esserci ed allora ci vogliono i controlli».
Alle 12 del giorno di Pasqua i parcheggi degli hotel con salone da cerimonie erano pieni, alla sera piazzali vuoti. Forse avevano le camere piene di belle di notte. Questo ristoratore ha pienamente ragione.
Pareri personali.
Verissimo.
fate come rosanna spadari della torteria di chivasso, tenete aperto sempre, punto e basta, la costituzione è dalla vostra parte, chi vi impone di chiudere compie un reato
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Il sig. Bedini, purtroppo, penso che immagini bene!! Si sa che le nostre coste, non hanno solo infiltrazioni di libeccio! Quello che in una bella giornata gialla di febbraio mi colpì dei bar di Civitanova, ad esempio, era che alcuni avevano pochi avventori e ben distanziati, mentre altri, pur essendoci vigili in giro, avevano molti giovani ben stretti intorno a piccoli tavolini! C’è da meditare!
Lo scorso inverno questa taverna mi ha consegnato cibo d’asporto facendo 15 km per la consegna alla mia abitazione: servizio puntuale ed ottimo cibo. Verrò quanto prima a mangiare da voi. Tenete duro
è tutto tristemente VERO !!!
ha pienamente ragione, vige la legge del MENGA !!!
più controlli e chi sbaglia paga !!!
Caso mai sono affossati da regole anti Covid troppo restrittive, che cosa c’entrano i ristoratori disonesti?
Parole vere. Il reato lo compie chi fa ammalare le persone e gli ospedali non riescono a curarle. Libertà solo di fare soldi? Rispetto per altri?
Questo signore ha ragione da un punto di vista formale.tuttavia lui parla e protesta perché non le camere da associare ai pasti. Se l’avesse avute a quest’ora non sarebbe stato qui a protestare protestare
Mazzettopoliii ?? Eh eh eh
@Paolo Passaretti
La Taverna dell’artista ha le camere, semplicemente rispetta le regole pedissequamente a differenza di tanti altri. E, soprattutto, garantisce tutti i requisiti per consumare un pasto in sicurezza. Coscienza ed onestà sono da sempre tratti distintivi della famiglia Bedini alla quale rinnovo la mia stima totale e incondizionata.
Per Savi. Chiedo scusa, ma pedissequamente’ ha una connotazione negativa. Io direi ‘scrupolosamente’.
Per il sig. Savi. Quando parla di camere intende la ‘escape room’?
@Aldo Iacobini
Pedissequamente ha una connotazione negativa se inteso come “passivamente” o, peggio ancora, “servilmente”. Io ho utilizzato l’aggettivo nel senso (legittimo) di “alla lettera” o (più ironico) di ciecamente. Però, sì, ha ragione lei: meglio “scrupolosamente”. Per quanto riguarda le camere, sappia che il locale è anche un B&B quindi … nessuna Escape Room ma vere e proprie camere da letto. Saluti.