E’ il ristoratore Roberto Frifrì
il primo a riaprire in centro a Camerino

SISMA - Il commerciante era stato costretto a trasferirsi, nonostante il suo locale fosse agibile, perchè in zona rossa: «Finalmente rivedo la luce»

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Roberto Frifrì davanti al suo ristorante al Sottocorte Village di Camerino

 

di Monia Orazi

Domani alle 15.30 Camerino toglie la zona rossa e c’è chi inizierà a traslocare per riportare lì esattamente dove si trovava il 26 ottobre 2016, la sua attività. E’ il ristoratore camerte Roberto Frifrì, il cui ristorante “Noè wine food” dopo le scosse è rimasto perfettamente agibile, ma che è stato costretto a trasferirsi, come decine di colleghi commercianti del centro storico, al Sottocorte Village, perchè il suo locale era in piena zona rossa. «Sono orgoglioso di essere il portabandiera, il primo commerciante che ritorna nel suo locale in centro storico – spiega emozionato Roberto Frifrì – spero di essere il primo di una lunga serie, che gli altri tornino il più presto possibile. Da sabato appena toglieranno la zona rossa ricomincerò a sistemare il locale, dovrò allacciare le utenze, metano ed energia elettrica, riportare i mobili usati per trasferirmi nel Sottocorte village, penso che per metà febbraio sarò operativo. Aprirò anche come bar, per dare supporto ed un punto di riferimento ai soldati che sorvegliano il centro storico ed agli operai che lavoreranno nella zona per la ricostruzione».

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Camerino, nella foto di prima del sisma una festa nella zona del ristorante Noè

Al momento l’attività del ristorante è ridotta per via della zona arancione e Roberto Frifrì ne approfitterà per traslocare: «La possibilità di rientrare avviene in un ottimo momento, tanto per via del Covid sarei dovuto stare chiuso. Il mio ringraziamento va all’amministrazione comunale che ha permesso il realizzarsi di questo mio sogno. Ne approfitterò per allestire il locale, che fortunatamente non ha riportato danni dal sisma. Attendevo da tempo che si togliesse la zona rossa, finalmente rivedo la luce». La prima attività a rientrare in centro storico, delle oltre 90 presenti, è un segnale simbolico molto forte, di qualcosa che riparte a quattro anni e mezzo dal terremoto. Il locale di Frifrì si trova nella zona della Giudecca, l’ex ghetto ebraico, all’inizio di corso Vittorio Emanuele subito dopo il palazzo comunale, a due passi dal teatro Filippo Marchetti, in una traversa a destra. Era un luogo frequentato da giovani studenti universitari prima del sisma, in cui si tenevano appuntamenti musicali ed eventi culturali come presentazioni di libri, che il tenace Roberto Frifrì ha intenzione di riprendere prima possibile, appena le norme anti Covid lo consentiranno.

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