Macerata Opera Festival,
un altro segno positivo:
venduti oltre 10mila biglietti

BRINDISI - Ennesimo anno con il bilancio in utile, l'incasso registrato sinora dal botteghino ha sfondato i 350mila euro. La soddisfazione di Carancini: «Lo Sferisterio è stato tra i pochi teatri europei dove si è fatta la lirica con i numeri, che ancora una volta ci hanno dato ragione. Lasciamo un patrimonio inestimabile ed un 2021 dove la Regione ha già eletto il Mof come evento dell’anno». La prossima edizione, quella del centenario, partirà il 23 luglio con l'Aida. In programma anche Il barbiere di Siviglia e La Traviata “degli specchi”

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Antonio Pettinari, Barbara Minghetti, Luciano Messi, Francesco Lanzillotta e Romano Carancini durante il brindisi

 

di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)

Anche l’edizione del Mof 2020 segnata dal Covid si chiude positivamente e spalanca le porte al prossimo anno che segnerà il centenario della lirica in arena che sarà inaugurata, come fu nel 1921, dall’Aida di Verdi.

Seferisterio_FF-8-325x217Una stagione snocciolata in tanti numeri, alcuni non definitivi come quello degli incassi in quanto mancano all’appello ancora due rappresentazioni (l’ultima replica del Don Giovanni e il concerto di Cristicchi di domenica), ma certamente molto significativi. Nelle 18 serate di spettacoli sono stati venduti oltre 10mila biglietti, l’incasso registrato sinora dal botteghino ha sfondato i 350mila euro, sono state poco meno di 400 le persone che hanno lavorato alla stagione lirica 2020, col 68% del budget (circa 1.700.000 euro su 2.500.000) sono stati investiti in contratti di artisti, tecnici e amministrativi, per oltre 15mila giornate di lavoro.

Seferisterio_FF-1-325x217Con il presidente del cda dell’Associazione Sferisterio, nonché sindaco uscente di Macerata Romano Carancini, che ha ricordato, ringraziandoli, come «artisti e maestranze hanno mostrato solidarietà donando le spettanze di 2 delle 6 recite del Don Giovanni anche in merito alla obbligata riduzione posti in arena legata all’emergenza sanitaria». Entrando nello specifico questo il bilancio dopo 23 intense giornate di programmazione al pubblico, frutto di un periodo di 27 giorni di prove: complessivamente 50 giorni in cui la città di Macerata e lo Sferisterio si sono trasformate per accogliere addetti ai lavori del mondo dello spettacolo, giornalisti e pubblico. Sono state 366 le persone che hanno lavorato alla macchina organizzativa nei vari settori: amministrazione, segreteria, ufficio stampa, comunicazione e marketing (28 persone); produzione, direzione di scena e collaboratori artistici (23 persone); 66 maestranze tecniche; 6 specialisti dell’accessibilità, 46 artisti per i cast delle tre opere (Don Giovanni, Il trovatore e Bia); 130 musicisti per orchestra e coro; 20 mimi, 45 maschere che compongono il personale di sala, cui si aggiungono gli altri artisti e tecnici che hanno realizzato gli appuntamenti extra operistici.

Seferisterio_FF-7-325x217«Gioia e amore sono i sentimenti che ci hanno ispirato a realizzare la stagione nonostante i tanti problemi legati al Covid 19 – ha esordito il presidente del cda, Romano Carancini- e per me quello odierno è un cerchio che si chiude dopo 10 anni. Vissuti con il coraggio di adesso, parafrasando il concerto che Cristicchi farà domenica, e il coraggio del futuro su cui si sta già lavorando al punto che posso dire che la stagione 2021 è già stata varata. Anche dal punto di vista dell’immagine e della comunicazione. Sono stati selezionati 3 progetti tra cui verrà scelto a settembre quello che rappresenterà il Mof nell’anno del centenario. In questo 2020 lo Sferisterio è stato tra i pochi teatri europei dove si è fatta la lirica con i numeri che ancora una volta ci hanno dato ragione a partire dai sold out per il Don Giovanni. Che resta una produzione ed un patrimonio che potrà essere messo in scena ancora in arena ma anche in altri teatri italiani. Lo stesso dicasi per il format di opera in forma di concerto de Il trovatore o di Palco reverse, tre serate diverse, geniali per vivere l’opera in modo alternativo. Anche l’esperimento di portare l’opera Bia in spazi come il Buonaccorsi apre nuovi orizzonti tutti da percorrere. E che spero li percorra chi verrà al nostro posto. Così come la nuova formula delle Notti dell’Opera può essere ulteriormente implementata.

Seferisterio_FF-6-325x217Chiudiamo con 8 anni consecutivi, ma mi sbilancio dico 9 inserendo anche il 2020, di bilanci in utile e con l’abbattimento delle passività. In conclusione lasciamo un patrimonio inestimabile ed un 2021 dove la Regione Marche ha già eletto il Mof come evento dell’anno». Dal canto suo la direttrice artistica, Barbara Minghetti, ha ricordato «tra le tante scommesse vinte quella degli spettacoli per i più piccoli, fra cui Nino ovvero Don Giovanni lo scapestrato bambino, i concerti e gli spettacoli crossover – oltre ai numerosissimi appuntamenti in città e sul territorio, una quarantina, compresa la prima assoluta di Bia, Un passo nuovo, una parola propria, progetto vincitore del Concorso Macerata Opera 4.0. Il sogno che ho dentro è quello di crescere portando avanti la tematica dell’inclusione, del sociale, della partecipazione dell’andare nei luoghi del territorio. L’idea nuova è quella di poterlo fare con una certa continuità anche nel periodo invernale, legando l’attività anche la teatro Lauro Rossi».

Seferisterio_FF-11-325x217Il futuro si chiama edizione del centenario che sarà inaugurata il 23 luglio 2021 con l’Aida stessa opera scelta nel 1921 dal Conte Pier Alberto Conti per aprire alla musica lo Sferisterio. Sul podio il direttore musicale del Macerata Opera Festival, Francesco Lanzillotta. Poi ci saranno Il barbiere di Siviglia, in scena dopo moltissimi anni di assenza il 24 luglio con sul podio José Miguel Pérez-Sierra e terzo titolo La traviata “degli specchi” ideata nel 1992 (e ripresa poi per altre sette edizioni sino al 2018) da Josef Svoboda ed Henning Brockhaus che debutterà il 25 luglio diretta Paolo Bortolameolli giovane bacchetta emergente di origine cilena e italiana.

Seferisterio_FF-2-325x217La vendita dei biglietti per il 2021 è già aperta dallo scorso 27 luglio, con prezzi invariati rispetto al 2020 e pianta ordinaria. Fra coloro che hanno già acquistato o prenotato anche cinque gruppi stranieri, provenienti da Austria, Francia, Svizzera e Germania, per circa 300 biglietti. «Soddisfatto, fiero ed orgoglioso di questa stagione difficile e di questi anni nel cda –ha detto il vice presidente Antonio Pettinari- perché sin dal 2011 abbiamo creduto che c’era una strada da imboccare per fare qualità tenendo a posto i conti. E ci siamo riusciti. Con un cambio di percezione del Mof che è diventato patrimonio comune, un riferimento culturale e di tutto il territorio. Anche la scommessa del cambiamento, di coniugare qualità e rigore nei conti è stata vinta. L’ultima sfida che abbiamo voluto affrontare e vincere è stata quella di fare la stagione nonostante l’emergenza Covid 19. Bravi e fortunati nel passare da Micheli alla Minghetti come direttore artistico così come abbiamo dimostrato che anche un Associazione a guida pubblica può fare bene rispetto a coloro che puntavano ad avere invece una Fondazione per la stagione lirica. Infine spero che tutti i 55 comuni della nostra provincia, anche con una quota simbolica, possano far parte della stagione lirica dello Sferisterio il che avvicinerebbe ancor più questo gioiello che abbiamo all’intera comunità maceratese».

 

 

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