di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)
Il Don Giovanni allo Sferisterio di Macerata è la prima della stagione bianco coraggio, in tutti i sensi. Mascherine alla mano, abiti eleganti e voglia di ricominciare, l’apertura del Macerata Opera Festival è uno spettacolo riservato a pochi (850 gli spettatori a causa delle norme Covid).
Ma è anche, come dicono i presenti all’ingresso, un segnale tangibile della voglia di ricominciare a sperare dopo il lockdown e con la pandemia ancora in corso. Barbara Minghetti, direttrice artistica, esibisce una gonna bianca – a tema – con tanto di luci led che si accendono e spengono ritmicamente. «Stasera è importante ricordare cosa è successo in questi mesi, abbiamo lavorato molto e insieme – dice Minghetti -. È importante essere qui per i lavoratori dello spettacolo, per il pubblico e per Macerata. Siamo felici di esserci e di aver osato».
Effettivamente questo Mof è stato, almeno inizialmente, un salto nel buio. Tra l’altro in piena campagna elettorale per le comunali – inaspettata anche questa – che invece dovevano tenersi in primavera. Ma nonostante la compresenza dei candidati Narciso Ricotta e Sandro Parcaroli (centrosinistra e centrodestra) non si è parlato praticamente mai di politica. Si sono tuttavia tenuti a debita distanza davanti all’arena anche se entrambi concordano sul momento storico per la stagione maceratese. «Ci si sente feriti ma anche felici di ripartire», dice Parcaroli, uno dei principali sostenitori della stagione lirica. Ricotta ricorda che «la stagione “bianco coraggio” risulta quanto mai azzeccata. Il coraggio di fare la stagione lirica nonostante la situazione è un segno di speranza per tutti e una valorizzazione dello Sferisterio simbolo della città. Un segno di rinascita sociale».
Tra le novità anche la presenza della Croce Rossa, in campo a titolo gratuito e che nei sette ingressi dell’arena ha preso la temperatura degli spettatori. La presidente Rosario Del Balzo lo dice chiaramente: «Bisogna ricominciare a vivere. Siamo qui gratis perché non si poteva non sostenere un bel gesto fatto dall’amministrazione di Macerata, che ha voluto dare un segno di ripartenza».
Tra gli ultimi a entrare il sindaco Romano Carancini e il governatore Luca Ceriscioli, arrivati insieme. «Siamo felici di aver riaperto. Siamo il secondo teatro d’Europa a riaprire alla lirica dopo Roma – dice il sindaco -. Per noi è motivo di soddisfazione. Rimettiamo in scena non solo il Don Giovanni ma il lavoro delle persone: l’elemento fondamentale. Speriamo che possa essere da stimolo per tutti gli altri. Si può fare e ci abbiamo creduto fin dal primo momento. Abbiamo tutte le serate sold out». Ceriscioli aggiunge: «Grandissima soddisfazione, qualche mese fa c’era un punto interrogativo. Io ero fra quelli convinto che andava fatto e ora siamo qui a godere di questo risultato. Questo è il modo migliore di affrontare l’idea di ripartenza. Con attenzione e qualità».
A sinistra Luciano Messi, a destra Giancarlo De Cataldo
Tra gli ospiti della prima anche lo scrittore Giancarlo De Cataldo, protagonista oggi pomeriggio in uno degli appuntamenti del Mof. E poi Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata, arrivato insieme al direttore Gianni Niccolò. «Dobbiamo dare segnali che vanno verso la normalizzazione – dice Guzzini -. La nostra azienda ha preferito non fare più smart working ma tornare a lavorare regolarmente. Anche lo Sferisterio ha voluto affrontare questa crisi aprendo le porte. E ha fatto bene perché si confermano anche oggi dati positivi di questo coronavirus che in Italia sta sempre più allentando la morsa».
Antonio Pettinari, presidente della Provincia, è arrivato insieme alla figlia Ludovica. «Quando a marzo-aprile si è cominciato a ragionare sulla possibilità di fare la stagione nonostante l’emergenza sanitaria, ci siamo detti: forse siamo un po’ matti. Ma era la voglia di non interrompere un appuntamento voluto, desiderato e apprezzato da tanti appassionati. Oltre a essere uno strumento per promuovere il nostro territorio. Dio sa quanto ce n’è ancora bisogno anche dopo il terremoto. Eccoci qui. Una prima vittoria: la stagione lirica si farà e stasera inizia». Soddisfatta anche la vicesindaca Stefania Monteverde: «Non potevo pensare fino a poco fa che potevamo essere qui. Ho visto tutti con una grandissima voglia di costruire questo festival come un segno di ripartenza».
(Ultimo aggiornamento alle 22,15)
Domenico Guzzini
che bei vestiti
Come interpretare il fatto che il Presidente della maggiore società partecipata dal Comune, nominato dal Sindaco uscente, si fa fotografare con candidato cdx e non con chi lha nominato? Chiedo per un amico!
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Raramente ho visto per una serata del genere tanta gente con un portafogli discretamente fornito così vestita male…
ecco perché non riparte l’economia!
Anvedi che parterre di Don Giovanni e di Zerline… apparizioni di sensualità esplosive…