Nella casa di riposto di Cingoli anche due operatori sono risultati positivi ieri al Coronavirus oltre a 5 anziani che lì sono ospiti. La Fp Cgil, appreso del contagio di due dipendenti ha scritto alla cooperativa Kcs Caegiver, che gestisce il servizio per conto dell’Asp 9, e al sindaco oltre alla stessa Asp chiedendo che gli ospiti contagiati vengano spostati in un struttura idonea. «Abbiamo sollecitato tutte le parti ad attivarsi tempestivamente con le autorità competenti per tutelare il personale dipendente impiegato nella struttura e gli ospiti della stessa, chiedendo in particolare: l׳immediato trasferimento degli ospiti positivi in strutture sanitarie adeguate. Non riteniamo infatti la struttura della casa di riposo in alcun modo adatta per gestire il contenimento della diffusione e la gestione dell׳emergenza». Il sindacato chiede poi che vengano attivati i protocolli sanitari previsti, la sanificazione degli ambienti della struttura, la messa a disposizione del personale di adeguati dispositivi di protezione individuale. «In mattinata la Cooperativa ha confermato le nostre preoccupazioni in merito alla permanenza degli ospiti contagiati nella struttura, seppur isolati dal resto degli utenti in un ambiente apposito, e ci ha informato che nella giornata di ieri, nonostante i vari tentativi fatti, si è rivelato impossibile il trasferimento degli interessati in altre strutture. Infine ci sono state fornite rassicurazioni sul fatto che idonei dispositivi di protezione sono stati forniti a tutto il personale già dall׳inizio dell׳emergenza. Siamo inoltre stati inoltre informati dagli operatori che in mattinata tutti gli ospiti e il personale in servizio sono stati sottoposti a tampone». Il sindacato conclude: «Continuiamo a monitorare la situazione e a chiedere lo spostamento degli ospiti positivi, permangono infatti i nostri dubbi sull׳inadeguatezza della struttura a poter garantire la sicurezza di personale dipendente e ospiti e un adeguato contrasto e contenimento della diffusione del virus. Abbiamo quindi provveduto a segnalare la situazione al Prefetto e allo Spsal Macerata e ci riserviamo, in base alle azioni che saranno messe in atto, di mettere in campo tutte le azioni a tutela di lavoratori e utenti». La prima a rimanere contagiata era stata una donna di 89 anni. Da giorni la struttura è stata chiusa a a parenti dei ricoverati e ai non addetti ai lavori.
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