Un cartello comparso oggi davanti alla casa in cui è stata uccisa Pamela Mastropietro lo scorso 30 gennaio, in via Spalato 124, in cui qualcuno parla dell’indifferenza della città per la morte della 18enne. Nel cartello si legge: “Pamela Mastropietro perdona il cinismo e l’indifferenza dei maceratesi”.
Una casa dove quasi ogni giorno qualcuno si ferma a lasciare fiori di fianco al cancelletto d’ingresso. Il cartello è invece stato appeso sulla staccionata in legno che delimita un prato di fronte alla palazzina. La prossima settimana sono attesi i risultati dei Ris di Roma sui reperti trovati nella casa in cui la ragazza è stata uccisa e in sede di autopsia. Attesa anche la relazione finale di medico legale e tossicologo. Ieri intanto Innocent Oseghale, uno dei tre nigeriani fermati per l’omicidio di Pamela, è stato interrogato in merito ad una indagine per spaccio di 100 grammi di eroina. Reato che viene contestato anche a Lucky Awelima, pure lui indagato per l’omicidio di Pamela. La contestazione di spaccio nasce da una foto trovata sul telefono di Awelima. Oseghale, assistito dagli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, ha detto di non avere mai visto la foto e che lui spaccia marijuana e non eroina.
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Se l’avevo conosciuta la riportavo al PARS cosi’ non faceva la fine che ha fatto.
Il cartello è stato appeso perchè qualcuno, evidentemente fastidiato, ha pensato bene di togliere i fiori che diversi cittadini maceratesi avevano lasciato nei giorni scorsi dinanzi alla casa ove Pamela è stata barbaramente massacrata.
Ciò mentre è già partita l’attività di “rimozione” anche su larga scala. Qualcuno, ad esempio, anche all’interno dell’Amm.ne Com.le sta sostenendo che in fin dei conti a Macerata di droga non ne circola poi tanta e il focus puntato su Macerata in questi giorni è frutto solo dell’accentuazione data da qualcuno fissato con la droga a questa vera e propria epidemia, pericolosissima sopratutto per i ragazzi e gli adolescenti.
Se la conoscevo la riportavo alla Pars e non faceva la fine orribile Ca’ fatto.
Romagnoli,lascia perde…per favore
… sunt lacrimae ortographiae… ultimo dei problemi di Macerata eppure eloquente di un’umiliante fragilità culturale.
Per Giuseppe Bommarito: operazione RIMOZIONE incominciata, sono d’accordo. Ma basta leggere l’articolo sul questore , un’intervista che linko qui sotto, per capire che questa operazione rimozione da parte dell’Amministrazione sarà difficile, meno facile di quanto pensino. Pignatatro parla di città sconvolta, cittadini pure, una città che non sarà più come prima. Mi pare che al prossimo consiglio comunale ci sia una mozione che propone al Comune stesso di costituirsi pare civile al processo su Pamela. Mi piacerebbe che tanti maceratesi partecipassero per vedere le giravolte che, presumibilmente, la maggioranza metterà in scena per dire “NO”.
https://www.cronachemaceratesi.it/2018/03/17/il-questore-sara-tolleranza-zero-spaccio-sceso-dell80-percento-attenzione-ai-baby-pusher-nelle-scuole/1079303/
P.s.: Giuseppe, se sei “fissato”, come vedi, sei in ottima compagnia.
Fosse solo l’Amministrazione locale a voler “rimuovere” questo caso. Sono pienamente daccordo con Giuseppe Bommarito quanto afferma che v’è “l’attività di rimozione anche su larga scala” Basta andare a vedere il video sotto indicato dove il Cardinale John Onaiyekan tratta, in un’intervista rilasciata a TV2000 nello specifico al TG2000, la questione Pamela come un INCIDENTE (sich!) finendo la sua intervista che noi italiani dobbiamo abituarci perchè saremo tutti NERI!!!!!
http://www.streamingneuws.com/2018/03/12/cardinale-nigeriano-choc-pamela-solo-un-incidente-litalia-diventera-nera-dovete-abituarvi-video-2/
Grazie a Marina e a Claudio Fabbrizio.
Noi tutti forse non ci rendiamo pienamente conto di quanto sia potente, ad ogni livello, il mondo che gira e lucra intorno alla droga, di quanto sia capace di condizionare provvedimenti legislativi, stili di vita, condizionamenti culturali. Eppure tutto ciò è sotto i nostri occhi ogni giorno (pensiamo ad esempio al recente provvedimento cosiddetto svuotacarceri).
Purtroppo, Fabbrizio, l’alto clero attuale è spaventosamente ignorante intorno alle basi fondamentali della religione cristiana. Il messaggio costante di san Paolo è accettare la volontà di D.io, restare nello stato in cui si è: se si è schiavi non liberarsi neppure avendone la possibilità. Migrare è un peccato gravissimo verso D.io, alla cui volontà ci si ribella, e verso il prossimo, a cui si fa violenza, invadendo il suo territorio e usurpando i suoi beni. Il Cristianesimo è essenzialmente infinita rassegnazione, immensa indifferenza verso la vita terrena, perché amare D.io significa rifiutare il mondo.
Per l’avv. Bommarito. Mi sembra che una volta si era arrivati a effettuare i test antidroga ai parlamentari. Chissà se si fa ancora, ma ne dubito.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/droga-parlamento-trovate-tracce-cocaina-nei-bagni-camera-1393553.html
Per Fabbrizio. Non capisco queste paure ‘a priori’. Non è che un fatto si avvera solo perché viene detto da uno che è un Carneade, magari anche di colore, che spunta all’improvviso. Bisogna ragionare con la testa e magari – come diceva Pascal – anche con il cuore, ma non con la pancia.
L’amministrazione maceratese a guida Carancini è finita, closed, giunta al the end. Adesso ogni giorno fa un passo indietro per riacquistare un po’ di popolarità senza accorgersi che ne fa un altro avanti con cui ottiene l’annullamento dell’altro in un perfetto pareggio dove +1-1 fa zero. Pertanto maceratesi, dovete avere pazienza, arriverà anche per voi il giorno del giudizio elettorale come è arrivATO A cIVITANOVA. sEMBRAVA UN TEMPO INFINITO MA NON LO ERA, IL TEMPO PER QUEL CHE NE SO IO, SULLA TERRA, NON SI FERMA, POI altrove non lo so. Anzi, trovo veramente squallido questo arrovellarsi del sindaco la cui compagine non è certo migliore, dopo che il voto del 4 marzo e parlo di quello a Macerata ha dato un verdetto assoluto, ineludibile, incontrovertibile. Mah che ne AVETE FATTA UNA? Ma con quale coraggio ancora continuate ad annaspare in acqua quando la strada che dovete seguire è già pronta. Senza delibere, riunioni di giunta ecc.. è comparsa una mattina dopo una certa manifestazione anti di qua e anti di là meno che per la vera e unica vittima di questa storia con cui vi siete dati la zappata finale. Si chiama Via Vin Veritas, lunga 100 Km e dove ad ogni dieci metri c’è una botte e un immagine che ricorda uno dei tantissimi errori fatti e dopo aver fatto ammenda potete tranquillamente continuare per le prossime stazioni. Non c’è limite di tempo e neanche l’obbligo di avvisare quando siete arrivati e neanche quello di tornare indietro. Continuando vi potrete incontrare con le altre forze del Pd, analizzare un’altra volta il voto, visto che ancora non ve r’porta e partire alla riscossa con i migliori auguri di tutti purché la pugna avvenga fuori, lontana e senza tanto chiacchiericcio.