Approvato questa mattina dalla Giunta di Macerata lo schema del protocollo d’intesa tra il Comune, il ministero dell’interno, Cdp Investimenti Sgr e l’Agenzia del Demanio per la realizzazione della nuova sede della questura di Macerata che sorgerà su un’area di proprietà del Fondo Investimenti per la Valorizzazione – Comparto Plus (Fiv Plus) – l’area in questione è quella delle ex Casermette – , in via Roma. Oggi è atteso in prefettura il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che parteciperà alla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e alla firma del protocollo di realizzazione della nuova sede della questura.
Il Comune di Macerata, con la sottoscrizione del protocollo d’intesa, si impegna ad assicurare ogni supporto necessario allo svolgimento delle attività di verifica, nonché di quelle tecniche, amministrative ed urbanistiche per la realizzazione in tempi brevi della nuova sede della questura, e di rilasciare, per quanto di propria competenza, tutti i permessi necessari e quant’altro dovesse occorrere per realizzare gli interventi edilizi in questione e per garantirne la conformità urbanistica ed edilizia. “Quello della nuova sede della questura – si legge nella nota del Comune – è un intervento importante che va ad aggiungersi a quello già in atto per la realizzazione del nuovo polo scolastico che prevede, la ricostruzione dei due nuovi edifici scolastici che ospiteranno gli istituti Dante Alighieri ed Enrico Mestica, uno degli investimenti più importanti che l’amministrazione comunale abbia fatto fino a oggi. Le due operazioni messe in campo nella zona delle ex Casermette rappresentano un arricchimento per l’intero quartiere che vedrà una riqualificazione complessiva dell’area grazie a interventi urbanistici di qualità”.
Nuova sede per la Questura di Macerata, Gentiloni arriva per la firma del protocollo
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
1000 studenti. Una questura. 1 centro commerciale. 1 passaggio a livello. Chi offre di più? Aggiuducato.
quante cose belle, nella realtà ho visto solo la palazzina Comando demolita, una parte di storia persa.
Credo che concentrare 1000 studenti, quindi quasi 1000 famiglie, alle ore 07:45 (all’inizio delle lezioni) e alle ore 13.00 (alla fine delle lezioni) oltre a tutto il personale e gli insegnanti delle scuole sulla rotonda di via Roma sia quanto meno folle.
E non mi venite a dire che esistono i mezzi pubblici…. perché stento a credere che gli autobus di Macerata possano caricare 1000 studenti nel giro di pochi minuti.
Ritengo che questa decisione sia un ulteriore effetto della sfiducia di fatto nelle autorità politiche e amministrative di Macerata, iniziata con la Presidenza del Ministro Minniti alla fatidica riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Credo anche che la nomina del nuovo Questore inizi a produrre quella modernizzazione organizzativa e infrastrutturale che nei decenni trascorsi non si era notata; che la Questura avesse bisogno di una nuova, autonoma ed efficiente sede, diversa da quella del cinquecentesco “ex Palazzo Legatizio” (che può andare bene solo per la Prefettura), era una cosa evidente a chiunque abbia avuto modo di visitare quegli spazi. La questione della nuova sede (già ipotizzata nel primitivo Piano Regolatore di Piccinato (1971), fu formalmente riproposta nella cosiddetta “variante tematica” per le attrezzature collettive, redatta dall’arch. Canzian nel 1994-98, insieme al trasferimento della caserma dei Vigili del Fuoco e altre funzioni statali.. L’area delle Casermette era una delle ipotesi e, a quel tempo, erano disponibili anche consistenti finanziamenti che si preferì perdere per lasciare le cose come stavano. La firma dell’odierno protocollo d’intesa, dunque, sancisce innanzi tutto la sfiducia nella politica urbanistica comunale, che in quell’area ha letteralmente inventato una incongrua destinazione scolastica attraverso l’arma impropria dell’emergenza sismica. In sostanza oggi, lo Stato, come da Costituzione, interviene per esercitare un potere sostitutivo, su materie comunali, previsto proprio in caso di inadempienza del Comune (meglio avrebbe potuto fare in passato anche la Provincia). Dunque la scelta delle scuole e del centro commerciale alle casermette resta una scelta sbagliata fatta dalla maggioranza, senza un confronto serio e approfondito con la cittadinanza, mentre l’insediamento della nuova sede per la Questura ha alle spalle un notevole approfondimento tecnico-urbanistico e un iter di approvazione trasparente, più volte reiterato, almeno sin dal Piano Regolatore del 1971.
L’area delle Casermette, per seguire il ragionamento dell’arch.Iommi, non è stata insomma oggetto, per quanto riguarda le due scuole, di scelte strategiche vere e proprie ma di una scorciatoia amministrativa nel quadro dell’emergenza; mentre per la questura e la polizia stradale abbiamo lasciato ad altri (lo stato) una scelta che potevamo invece proporre noi dentro un più generale ripensamento di quell’area sulla scorta di studi e analisi pregresse. Sulla stampa oggi si legge questa dichiarazione del sindaco: “La scelta è stata del ministero e del governo, noi abbiamo solo contribuito in termini di collaborazione”. Non parlerei di potere sostitutivo collegato alle norme costituzionali e alle leggi in materia ma è certamente singolare che si rivendichi la scelta discutibile e non discussa del cosiddetto polo scolastico e invece si subisca con un ruolo collaborativo-ancillare quella di questura e caserma della stradale.
Esimio Architetto, leggo con ammirazione la sua ricostruzione data da una memoria storica che non ho. E condivido. Condivido che si tratti di un’ulteriore “sorpasso” del ministero a danno della politica locale, immobile. Tuttavia , rebus sic stantibus, avremo una questura che si aggiunge, e non si insedia, in un luogo dove dovranno prendere posto 2 scuole da 4/500 alunni l’una. e un piccolo centro commerciale, già preannunciato. Insomma, il piano regolatore degli anni 70 e poi dei 90 prevedeva altro, ignorato, e ora ci ritroviamo con un proegtto, a mio modestissimo avviso, MONSTRE, inserito un un luogo dove la viabilità è un collo di bottiglia, inserendosi lì via Roma, via Mattei e nessuno sfogo con una strettoia e un passaggio a livello che già oggi crea disagi notevoli.
Insomma, un disconoscimento della politica locale, che temo però, a causa della successione temporale invertita delle scelte imposte al comune, non sarà un bene per Macerata.