di Enrico Maria Scattolini
ELISABET SPINA, di 33 anni, è la prima donna ad aver recentemente ottenuto il diploma di allenatrice professionista Uefa con il massimo punteggio di 110 su 110 (+). Non so se pure con l’aggiunta della lode.
POTREBBE QUINDI ANCHE ASSUMERE la guida tecnica di una squadra di Lega Pro (mah!!!).
LA DOTTORESSA TARDELLA ha fatto studi diversi e dunque non possiede questo titolo, ma certo il suo ricco (vincente+++) lustro di frequentazione dei campi di calcio le meriterebbe il patentino…
LEI NE E’ PROBABILMENTE CONSAPEVOLE (+), al punto di essersi affezionata, negli ultimi tempi, al commento tecnico/tattico delle partite della Maceratese.
RELEGANDO A FATTO MARGINALE (-) il giudizio emotivo. Prima, al contrario, assolutamente prevalente.
IL MASSIMO SABATO SERA, al “Mancini”, a pochi secondi dalla conclusione del derby Fano-Maceratese (leggi la cronaca).
ECCO LA SUA IRONICA RIPOSTA ALLA MIA VALUTAZIONE sul suo esito, complessivamente positiva, se non altro per il punto conquistato a casa di una concorrente diretta per la salvezza (+): «Ma tu hai visto un altro incontro!»
DOPO LA CERTIFICAZIONE, AUTENTICATA DA TESTIMONI, di aver invece trascorso 94 minuti nella tribuna stampa del “Mancini”, ha replicato seccamente: «Non si può andare avanti con questo modulo. Dobbiamo giocare con il 4-2-4. Troppo lunghi, Quadri era esausto».
EVIDENTE POLLICE VERSO (-) per lo spensierato 4-3-3 applicato da Giunti.
IL QUALE POCO DOPO MI PRECISERA’. «Io nel finale l’ho cambiato (+), sostituendo Petrilli con Franchini…»
«…però un po’ tardi (-); ormai la spinta offensiva dei padroni di casa s’era esaurita. Sarebbe stato preferibile rinforzare prima il centrocampo, in grossa sofferenza nella mezz’ora iniziale del secondo tempo. Il 3-4-3 ha permesso al Fano di giocare con un uomo in più in quella zona». La mia sottolineatura.
«PERO’ GROSSI PROBLEMI DIFENSIVI non ne ho visti. Salvo nel corso della sostituzione dell’infortunato Perna», è la conclusione del mister.
DALLA QUALE MI SONO DISSOCIATO. Giunti ha trascurato il particolare, non irrilevante, di cui appresso (-).
FORTE NON E’ STATO CHIAMATO ai consueti prodigi solo perché gli attaccanti fanesi (soprattutto il celebrato Gucci) hanno sbagliato l’inimmaginabile (+).
DUNQUE IL PRAGMATISMO DELLA PRESIDENTESSA VS IL CORAGGIO DEL TECNICO, sicuro di essere ormai prossimo, con il suo schieramento, alla perfezione: «Ci manca solo l’abilità di concretizzare in gol il nostro gioco». L’altra, più realistica, invece decisamente convinta dell’opportunità di maggiore copertura nella zona degli intermedi (+).
DIREI CHE A FANO, soprattutto per l’andamento di metà gara, aveva ragione (+).
IL PUNTO PERO’ E’ UN ALTRO. O, meglio, l’…errore (-).
IL CONFRONTO FRA QUESTE DUE FILOSOFIE dovrebbe avvenire entro le mura domestiche (+), anziché davanti a telecamere e taccuini. Con l’inevitabile sospetto/certezza, dei terzi, di macroscopico disaccordo ai vertici della Rata.
LO AFFERMO CONTRO GLI INTERESSI della mia categoria.
CAUTELA IRRINUNCIABILE SOPRATTUTTO IN QUESTI PASSAGGI d’avvio di stagione che richiedono la massima riflessione (-). Nei quali Giunti cerca di sintetizzare le risultanze del lavoro iniziato a Camerino, per trarne le conclusioni. E’ obbligato a fare i conti con un parco giocatori rinnovato per nove undicesimi, acquisito in corso d’opera, pieno di gioventù e sicuramente non di prima scelta.
SCEGLIENDOLO, LA TARDELLA GLI HA DATO FIDUCIA. Dovrebbe fidarsi, Mariella nostra, delle sue capacità di scouting (+). Da lei medesima rivendicate sabato l’altro, dopo l’onorevole sconfitta con il Pordenone (che nel weekend ha poi battuto il Venezia). Nel ricordo di Magi e Bucchi.
FERMO RESTANDO IL SUO DIRITTO (+) di giudicarne il lavoro. Ma nelle sedi proprie.
Andrea Bargagna (a sinistra) è l’avvocato che sta trattando l’acquisto della Maceratese per conto di alcuni imprenditori toscani
SE DELICATO E’ L’APPROCCIO alla concretezza del campionato da parte del tecnico e dei giocatori, ancor più sensibili sono le attuali contingenze societarie. Anch’esse necessiterebbero di equilibrio per trasmettere serenità a chi potrebbe avvicinarsi alla Rata (+).
USCENDO ALLO SCOPERTO (+), l’avvocato Bargagna ha confermato le anticipazioni, corredate da documentazione fotografica, dell’edizione di “Somma Algebrica” della scorsa settimana (leggi la rubrica).
MA LA STRADA DA PERCORRERE è ancora molto lunga (-). Quindi sarebbe sbagliato affidarsi all’ottimismo.
AL MOMENTO INFATTI E’ STATA FIRMATA soltanto una lettera d’intenti, la cui validità scade il prossimo 14 ottobre.
MI RISULTA CHE SIA GENERICA. Nel senso che non contiene alcun preciso impegno giuridico.
COME LO SAREBBE STATO, AL CONTRARIO, UN PRELIMINARE (+). Che avrebbe invece necessariamente comportato il versamento di una caparra confirmatoria, con conseguente esborso di denaro, dall’una o l’altra parte, in caso di risoluzione.
GLI AVVOCATI GIANCARLO E MASSIMO NASCIMBENI stanno portando avanti le trattative da mesi; con serietà – come dimostrato dal documento di cui sopra – e certosina pazienza. Anche questo è noto ai lettori di CM.
LA CONSUMATA ESPERIENZA dello studio legale ed il clima di collaborazione che sembra caratterizzarle (+), sono sicuramente di buon auspicio. Però fermiamoci qui.
OCCORRE il soldo!
CHE POTREBBE ANCHE ARRIVARE anche da un’altra cordata. Di provenienza laziale. Fin qui però sottostimata.
I DUE AVVOCATI HANNO UN IMPEGNATIVO PROGRAMMA DA AFFRONTARE (+). Dovendo fra breve rappresentare la difesa della Maceratese per il suo deferimento al tribunale federale, richiesto dalla procura, a causa della ritardata iscrizione all’attuale campionato. Accadimento rilevante non solo per la classifica della Rata, ma anche perché nel dibattimento sarà discusso, nel merito, il micidiale rapporto di patrimonializzazione (PA). Che è costato alla dottoressa Tardella molto denaro.
PARTICOLARE che ancora una volta invito a non trascurare (+).
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HELVIA DI RICINO
La partita
Soporifera. Ha vinto la paura di perdere ed ha dimostrato la modestia delle due formazioni. Punto utile che conferma il piccolo record di imbattibilità esterna della rata.
La squadra
Non occorre il mago Otelma per vedere i difetti di una squadra largamente al disotto delle precedenti e ad di sotto delle aspettative degli sportivi e del sottoscritto.
Solo il portiere è all’altezza della situazione.
I tre centrali che si alternano commettano nei 90 minuti di gioco numerosi errori: Marchetti quando non lo sopportano le forze fisiche commette ingenuità incredibili mentre Gattari e Perna si distinguono spesso per gravi errori di disimpegno che innescano pericolose azioni avversarie.
Il centrocampo non si inserisce quasi mai lasciando completamento isolato Colombi nelle aree avversarie. Inoltre nessuno prova i tiri da fuori area (sabato ha tentato tre volte De Grazia con risultati deprimenti).
L’attacco non può giocare con l’attuale schieramento. Colombi ha bisogno di un compagno vicino con cui dialogare (Turchetta o Petrilli) con un tre quartista alle spalle (Turchetta o Petrilli).
Su questo argomento sono con la Tardella ma purtroppo dobbiamo ammettere che Giunti ha a disposizione una rosa inadeguata per disputare un onorevole campionato.
Prospettive
Salvarsi sarà molto complicato anche in virtù delle possibili penalizzazioni fra le quali, oltre per l’iscrizione, aggiungerei il pericolo di deferimento per la questione steward.
La fortuna forse è quella che vi sono squadre che non si trovano in ottime acque. Insomma per come siamo messi dobbiamo sperare anche nelle disgrazie altrui.
Vendita
Se la Tardella, che ha avuto grandissimi meriti nel riportare la rata tra i professionisti e per questo dobbiamo sempre ringraziarla, aveva intenzione di abdicare doveva farlo subito la fine del precedente campionato prima di smantellare la squadra dell’anno scorso.
Non si può formare una squadra al massimo risparmio e incolpare poi l’allenatore!!!
Durante l’estate sono stati commessi numerosi errori che hanno anche raffreddato l’entusiasmo degli sportivi.
Almeno il ricavato della vendita di Kouko poteva essere reinvestito con un elemento di qualità. Prestiti e giovani di belle speranze, se ci dovessimo salvare in queste condizioni avremmo fatto tredici altrimenti si sarà mandato all’aria l’ottimo lavoro degli anni precedenti.
Non ho mai creduto ai mercenari che vengono ad investire a Macerata. Di esempi ne abbiamo avuti diversi.
La cosa migliore sarebbe che la Tardella si riappropri della rata, rinforzi la squadra con il minimo necessario (vi sono 500 giocatori senza contratto) e pensare eventualmente di vendere a qualcuno del luogo il prossimo anno.
Da lo maro
Anche per questa’anno probabilmente saranno zero tituli, la Civitanovese non mi sembra in grado di vincere il campionato, la Lube ha iniziato come ha finito: ha già perso la prima manifestazione.
La squadra più forte è la ‘ndrangheta che sembra dominare nella città ma non può portare niente di buono come hanno fatto Bresciani e Cerolini osannati dirigenti ma con gravi problemi giudiziari!!!
Ah ah ah ah Carloooooooo…….ma come hai detto che chiudevi la tua “rubrica” ah ah ah la verità è che questa squadra farebbe fatica a salvarsi anche in serie D
INTEGRAZIONE DI HELVIA DI RICINO
Notizia di questa sera che l’incasso di Civitanovese-Matelica è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza insieme alle suppellettili degli spogliatoi. Il sorpasso è sempre più vicino!!!
Concordo in tutto cio’ che il Sig.Valentini ha ben chiaramente specificato.Desidero pero’ ancora ripetere che la Dr.ssa aveva acquistato grandi meriti e complimenti nei tre precedenti campionati destando ammirazione anche dai piu’ qualificati ambienti del calcio: Poi pero’ ha commesso l’inimmaginabile frantumandoin maniera assurda tutta la squadra e distruggendo inoltre quel meraviglioso feeling chd,dopo tanti anni si era ricreato con la tifoseria. Quindi,come sempre ho detto, Dalle STELLE alle STALLE ! Per quanto poi riguarda le cordate le qualificherei come le Cordate della buona morte perche’ si presentano sempre in occasione dei funerali delle Societa’ Ma comunque speriamo che non sia cosi per la Maceratese . Auguri per una buona ripresa !
Ma lasciate che le cose seguano il suo corso. Non affannatevi in discorsi insensati, fantasiosi e soprattutto riguardanti il passato. E chi ve lo fa ritornare. Se poi sia stata la bravura di tutti ssi mostri della maceratese o qualsiasi altra cosa, ora basta. Posto che venite dalle stelle , adesso siete nelle stalle. E quindi ragionate come la vostra nuova ubicazione suggerisce. Quel che è stato se c’è stato: imbattibilità, vittoria sulle prime, possibilità di fare qualcosa di più che non è stata fatta, punto, basta, inutile quardare alla polvere delle stelle su cui galleggiavate, adesso cercate di evitare di mettere i piedi in posti sbagliati tra la paglia della stalla dove siete finiti e guardate avanti o meglio indietro che è la direzione che avete preso ed era inevitabili. Sapete qual’è il vostro alveo, cercate di ritornarci con dignità, senza tanti affanni, cercando una salvezza costosa ed inutile. Tornate a casa vostra e poi chissà, fra sessant’anni, chissà, che magari un allineamento dei pianeti, un oroscopo favorevole, non vi ridia un momento di esaltante realtà. Ma adesso basta, guardate al futuro, siate felici di tornare nei vecchi borghi, negli oratori, nei campi nei campi, alle manifestazioni complementari tipo Maceratese – Bar dello Sport che portano gioia e tanta allegria, porchetta e vino rosso. Ma siate contenti della felicità che vi aspetta, lontano dal trambusto della Lega Pro che altro non è che una serie D1 posto che quella dove vi aspettano con ansia sia seri D2. Tornate presto tra chi per ventine di anni vi ha amato seguito, odiato e poi riamato e che sempre vi hanno fatto sentire il loro calore anche nei campetti di montagna con la neve a fare anche lei il tifo per la squadra avversari. Lasciate perdere l’effimero della Lega Pro, la nostra è una piccola provincia dove ogni giorno si inventano un evento culturale, pure a Civitanova, dai peli sul naso delle scimmie ai vuoti d’aria lasciati dall’uso del Phon.
Micucci perché una volta tanto non pensi alla m…da in cui vi ha affondato il galeotto Cerolini. Se dovessimo retrocedere non vi troveremo, vi stanno sequestrando tutto. Vi dovete portare il pallone da casa!! Per favore..
Il passato è gloria e ne andiamo fieri, voi di cosa andate fieri? Dei vostri dirigenti galeotti?
Mi perdoni Scattolini, ma di fronte ad una città intera che sta reclamando a gran voce che la Tardella finalmente se ne vada (da bravo giornalista qual è sono certo che seguirà i coloriti commenti dei tifosi sui social…), non le sembra fuori luogo continuare a parlare, e anche con una certa timorata deferenza, di “Mariella nostra”?
Abbia pazienza… ma “nostra” di chi?!?
Se posso permettermi, dal suo prossimo articolo, si adegui ai tempi che sono ormai irrimediabilmente cambiati e si rivolga alla Tardella con un più appropriato “Mariella mia”.
A citanò c’avemo così tante rogne che li pistacoppi, come al solito invidiosi, per non rimanere indietro le rogne se le và a cercà co la zeppetta!
Li pisani che ama buttà li sordi pe fà cresce lo pallò a macerata…mah…anche questi miracoli della quadrilatero!
Signor Cortellucci,la mia non è deferenza ma rispetto per quello che la dottoressa Tardella ha fatto negli ultimi anni per il calcio biancorosso.
E’ noto che i miei rapporti con lei siano stati sempre ondivaghi,oscillando fra il sereno ed il burrascoso.Ultimo esempio:il concitato(eufemismo!),pubblico scambio di opinioni-con minaccia di querela- fra il sottoscritto e la medesima, al centro della tribuna stampa,nell’ultima partita interna con il Pordenone.Ed i suoi innumerevoli “silenzi stampa” ad personam.Cioè solo nei miei conronti. Questo però non significa dimenticare.
Che poi,come lei sostiene, l’atteggiamento della tifoseria stia cambiando, non m’interessa e certamente non mi fa mutare idea.
Quindi la prego di tenere per sè le sue insinuazioni.
Francamente nel mio commento non riscontro alcuna insinuazione, cosa che mai mi permetterei.
Ho solo rimarcato che lei continua ad usare (e per carità, è liberissimo di farlo) un aggettivo possessivo divenuto ormai anacronistico, soprattutto alla luce del mutato atteggiamento della tifoseria nei confronti della Tardella, cosa che non sono io a sostenere, ma che rappresenta un dato di fatto a tutti noto.
Mi scusi,Cortellucci: allora che significato debbo attribuire alla sua frase “….ed anche con una certa timorata deferenza”,con cui cerca di etichettare i miei rapporti con la dottoressa Tardella?