di Matteo Zallocco
(foto di Lucrezia Benfatto)
La Maceratese perde in casa prendendo quattro gol, di cui tre sugli sviluppi di un corner. All’Helvia Recina la differenza l’hanno fatta i calci piazzati, con il Pordenone che ha saputo sfruttare al meglio le evidenti lacune difensive degli uomini di Giunti. Il portiere Forte (il migliore dei biancorossi) è lo stesso dell’anno scorso, ma la difesa no e si vede: Perna e compagni soffrono la fisicità avversaria e ogni azione degli ospiti fa tremare. La Maceratese si è trovata di fronte un attacco di tutto rispetto (Arma-Berrettoni è una delle coppie meglio assortite del campionato) e una squadra che continua a viaggiare nelle zone altissime della classifica con 13 punti in 6 partite, una sola lunghezza dietro alla capolista Venezia. Dall’altra parte i biancorossi si ritrovano con soli tre punti (frutto di altrettanti pareggi) e la consapevolezza che non sarà facile centrare la salvezza.
Fuori dal campo la situazione sembra ancora più incerta. Scongiurato il rischio porte chiuse per la vicenda steward, i tifosi della curva Just intonano a più riprese il coro “devi venderla” riferito alla presidente Tardella. In tribuna si nota la presenza di due probabili emissari della cordata toscana di cui si parla da tempo. Davanti agli occhi dei possibili acquirenti la formazione di Giunti inizia bene la partita creando tre opportunità da rete nei primi dieci minuti per poi passare in vantaggio al 21′: punizione dal vertice sinistro dell’area di Quadri, Gattari svetta e buca Tomei. Nemmeno il tempo di gioire e il Pordenone pareggia dopo appena 150 secondi: cross di Martignago, sponda sul secondo palo di Arma, Berrettoni si catapulta sulla sfera e mette in rete. La seconda grave disattenzione difensiva costa cara ai padroni di casa che, al 12′, erano stati salvati da Forte, bravissimo a respingere una conclusione a botta sicura di Berrettoni lasciato solo in area. Al 34′ una trattenuta plateale, quanto ingenua, di Broli su Semenzato consente al Pordenone di portarsi sul 2 a 1 con il calcio di rigore trasformato in maniera impeccabile da Arma. Tre minuti dopo episodio dubbio nell’area friulana: Petrilli che tenta un dribbling e cade a terra ma il direttore di gara non fischia tra le vibranti proteste dei giocatori e del pubblico. La partita è vivace, la Maceratese spinge e in fase di costruzione non dispiace. Al 40′ De Grazia va sul fondo e mette al centro un pallone d’oro per Colombi che manda a lato. Sul capovolgimento di fronte Berrettoni di testa colpisce la traversa da due passi, sulla respinta arriva l’incornata vincente di Arma ma il gioco è in fermo per un fallo in attacco.
Stessa musica nella ripresa. Al 4′ Forte salva la Maceratese togliendo dalla porta il colpo di testa di Berrettoni. Passano due minuti e arriva il gol del pareggio con un altro difensore, il terzino Ventola. Al termine di una caparbia azione personale il numero 14 trafigge Tomei in diagonale. La gara è indirizzata sui binari dell’equilibrio quando – come un fulmine a ciel sereno – il Pordenone trova la terza rete al 27′: corner di Burrai, Arma sul secondo palo arriva prima di tutti e al volo mette in rete. Quattro minuti dopo gli ospiti chiudono la partita sfruttando ancora un calcio d’angolo: il neo entrato Cattaneo riprende la respinta della difesa ed esplode un gran sinistro al volo che finisce sotto la traversa. Corre il 31′ e la partita trova il suo risultato definitivo: 4 a 2. L’unico sussulto nel finale arriva ad opera dei neo entrati: assist di Mestre, Allegretti spara alto. Il secondo campionato della Maceratese in Lega Pro è iniziato male. Ora si attendono risposte sul fronte societario.
MACERATESE – PORDENONE 2 – 4
MACERATESE (4-3-3): Forte 7; Ventola 6 (39’s.t. Mestre s.v.), Gattari 6, Perna 5, Broli 5; De Grazia 5.5, Malaccari 5.5, Quadri 5.5 (42’s.t. Allegretti s.v.); Turchetta 5 (13’s.t. Palmieri 5,5), Colombi 5.5, Petrilli 6. A disp.: Moscatelli, Gremizzi, Bondioli, Marchetti, M. Massei, A. Massei, Quadrini, Franchini, Cantarini. All.: Giunti.
PORDENONE (4-4-2): Tomei 6; Semenzato 6.5, Stefani 6, Parodi 6, De Agostini 6; Buratto 6.5, Misuraca 6, Burrai 6.5, Martignago 7 (16’s.t. Cattaneo 7); Arma 7 (46’s.t. Broh), Berrettoni 7 (19’s.t. Pietribiasi 6). A disp.: Pellegrini, Azzi, D’Arsie, Marchi, Raffini, Gerbaudo, Filinsky. All.: Tedino.
TERNA ARBITRALE: Giampaolo Mantelli di Brescia (Scarica di Castellammare di Stabia – Vettorel di Latina)
RETI: 21’p.t. Gattari, 24’s.t. Berrettoni, 36’p.t. Arma (rig.), 7’s.t. Ventola, 26’s.t. Arma, 31’s.t. Catteneo
NOTE: spettatori 900 circa. Ammoniti: Petrilli, Ventola, Gattari, Burrai. Angoli 5-6. Recupero: 5′ (1’+4′).
Gattari esulta dopo il gol dell’ 1 a 0 per la Maceratese
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me pare che c’era poca gliende a vedè la partita..
2 a 4. Maceratese invidiosa copiona.
Certo di acqua ne fa tanta la Rata ma se dopo cinque minuti non ci si rende conto che attaccare centrale e con palla alta non ti fa cavare un ragno dal buco è da tecnici di terza categoria, con palla a terra abbiamo fatto 2 gol e le azioni più pericolose sono state quelle portate con palla a terra, ma forse non c’è la volontà di fare bella figura per non esaltare il ruolo di persone che non si sa cosa vogliono fare!!!!?????
Tardella o non Tardella nessuno forse ha intuito che vogliono farci retrocedere per forza!!Ci hanno messo in un girone di ferro e questo la dice tutta!!!!I giocatori sono bravissimi e i complimenti vanno ugualmente ed esclusivamente a loro che danno il massimo, ma se hanno tutti contro cosa possono fare!!!E’ una vergogna!
Non condivido i voti attribuiti dal giornalista ad alcuni giocatori: Forte 7 (meritava 8) – Ventola 6 (meritava 6,5)- Broli 5,5 (meritava 4,5:è responsabile di 2 goals subiti)-Malaccari 5,5 (meritava 6) – Quadri 5,5 (meritava 6,5) – Palmieri 5,5 (meritava 6) – Petrilli 6 (meritava 5,5).
A proposito di Quadri, che viene accusato di lentezza come a suo tempo un certo Sabatini, se fosse stato più veloce non avrebbe giocato in questa categoria. Si tratta di un giocatore molto tecnico – regista – che ha distribuito palloni su palloni senza sbagliare quasi mai e fornendo 2 assists- Se poi davanti non si segna non la si può prendere con lui che, piuttosto, avrebbe bisogno di un incontrista al suo fianco tipo l’indimenticato Carotti.