Da sinistra Romano Carancini e Luca Ceriscioli
Al centro il direttore di Av3 Alessandro Maccioni e il direttore Asur Alessandro Marini
di Federica Nardi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Si chiude la partita per i reparti nel Maceratese. Dopo la conferenza di oggi dei sindaci di Area vasta 3 che si sono incontrati nella sala consiliare del capoluogo insieme ai vertici regionali politici e sanitari, a Macerata si conferma Radiologia interventistica anche se «bisogna che l’Agenzia sanitaria regionale valuti i flussi di pazienti», dice il direttore Asur, Alessandro Marini. A Civitanova ricompare Ematologia, notizia che distende i “mal di pancia” più volte evocati dal sindaco Tommaso Corvatta. L’assetto organizzativo degli ospedali presentato oggi pomeriggio verrà ufficializzato nei prossimi giorni, con la possibilità, dice Marini, «di sistemarlo ogni sei mesi circa». Ed entro la fine di agosto i sindaci del Maceratese presenteranno le loro proposte per posizionare il futuro ospedale unico. A scegliere quella migliore sarà un software creato in tempi record dagli informatici della Regione. La nuova app promette di individuare il posto con un calcolo che tiene conto di diversi fattori (ma principalmente quello delle strade di collegamento tra le varie città) e che darà un risultato che assicuri a tutti un arrivo rapido in ospedale.
Rosa Piermattei e Francesco Acquaroli
Alle porte anche la «svolta», dice il governatore Luca Ceriscioli, dell’eliambulanza 24 ore al giorno anche di notte e con il maltempo. Ma tutto questo non basta a sedare i malumori dei primi cittadini. «Dopo gli incontri – dice il sindaco di San Severino Rosa Piermattei, ancora in attesa della week-surgery – è stato fatto ben poco. Vorrei che di tutto quello che si dice almeno una parte venisse realizzata». Altri sindaci, soprattutto delle zone montane, denunciano un salasso di pazienti verso l’Umbria e la sanità privata quando «con medici in più – dice il sindaco di Pioraco Luisella Tamagnini – si potrebbero abbattere le liste di attesa e riportare questa gran massa di persone nella sanità pubblica». Per l’ex ospedale di Recanati, dice il primo cittadino Francesco Fiordomo, «non c’è mezzo segno più sugli investimenti. La struttura è fatiscente e c’è pochissima attività ambulatoriale». Turni massacranti, mancanza di personale, mancanza di progettualità sono i temi ricorrenti. E poi c’è il problema degli Ospedali di comunità. L’accordo in Regione con i sindacati dei medici di base e delle ex guardie mediche è stato firmato. Ma i primi sondaggi informali nel Maceratese rivelano che pochissimi medici di base sono disposti a lavorare nelle strutture e chi ha dato la sua disponibilità, secondo indiscrezioni, l’avrebbe fatto “con riserva”, cioè chiedendo più soldi a turno. Inoltre dal 31 dicembre gli ospedali di comunità non accetteranno più pazienti nelle ore notturne, quindi per essere medicati o visitati bisognerà andare nei pronto soccorsi degli ospedali che, come hanno ricordato i sindaci questo pomeriggio, già lavorano a pieno carico.
Luca Ceriscioli
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App o non app, la responsabilità è degli amministratori pubblici.
Un APP ma sono fuori di testa, perché non scelgono in base a dove sono i pokestop? Magari chi cattura più pokemon vince la sfida della scelta della sede.
Ma invece di costruire un ospedale unico, credo sia molto meglio costruire un ergastolo unico per politici e qualsiasi altro cittadino responsabile della ormai non più sopportabile NALASANITA’.
Tranquilla lo facciamo con l’app dei pokemon.
Lucio Tranzocchi, non un ergastolo unico, ma un manicomio unico con camicie di forza
Fiordomo chi di Cerisuole ferisce di Cerisuole perisce. Peccato che a farne le spese sono i tuoi amministrati che si ricorderanno di te. Sindaci, ma quando sentite parlare questi miserabili e squallidi caporali al comando del caporalmaggiore addetto a sfasciare ospedali, pazienti e pazienza, non vi si rivolta lo stomaco? Ma che ci andate a fare a queste riunioni dove contate come ” Io sono io…..” del Marchese del Grillo.
Peccato che non ci sia più la trasmissione TV “La corrida, dilettanti allo sbaraglio”. La App è solo uno strumento di ausilio a chi prende decisioni, come il metro per il muratore e lo stetoscopio per il medico.
Abbellirei con un concorso pronostici denominato Totoreparto.
Qui il giornalista ha certamente voluto sminuire una pratica informatica NECESSARIA, che è quella di avvalersi di strumenti di analisi dei dati per supportare le decisioni strategiche.
In pratica, si osservano dati oggettivi e si cerca di capire quale sia la soluzione migliore, un po’ come gli ingegneri della formula 1 che decidono come riconfigurare l’auto durante il campionato in base ai dati telemetrici raccolti durante le precedenti gare.
Quindi brava l’amministrazione per aver scelto sistemi di analisi per aiutarsi a prendere scelte. Mi preoccupa soltanto quel “a tempo di record”. La fretta è sempre un nemico di un lavoro fatto a regola d’arte.
Dibattito squallido e soluzioni ridicole. Sono d’accordo sulla proposta di una nuova edizione della trasmissione TV “La corrida, dilettanti allo sbaraglio”.
Se fate “Testa o Croce” vi risparmiate i soldi della App e potete ugualmente dare la colpa della scelta alla monetina.
E hanno anche la presunzione di governarci
Non valete proprio niente, e non pensate di sicuro chi sta male,tanto voi avrete sempre la precedenza se state male e anche i soldi per andare all’estero a curarvi,ma non vi vergognate.Invece di pensare di migliorare il nostro Ospedale di Macerata ,ci volete mandare da un’altra parte,personalmente io non posso permettermelo,che fate mi lasciate morire al Pronto Soccorso? Vergognatevi Politici inetti.
Dove andremo a finire!!!
….al di là delle facili battute, che pure sono legittime e spontanee, il problema è che – come per ogni metodo “neutro” – tutto dipende dagli input che si immettono per far “ragionare” l’app….”vendere” questo metodo come esempio di oggettività assoluta è un pò ridicolo !
Non è tanto l’uso della “app” che fa sorgere dubbi, quanto che tale “app” sia stata realizzata a tempi di record e non si sa come e su che cosa venga testata.
….
Comunque per saltimbanchi ed i venditori degli sciroppi miracolosi consiglierei un “app” del vecchio far west: scrivere i nomi su dei biglietti (uguali i biglietti ed anonimi), piegare i biglietti in 4 parti, mettere tutti i biglietti piegati in un cappello e poi far scegliere a caso ad un bambino (max 3 anni) un fogliettino a caso….. Sicuramente questa “app” ha MENO percentuali di errore di altre…
Comunque un gesto “distensivo” sarebbe se il Governator mollasse la presa sulla sanità, magari affidando l’assessorato in mani più capaci e competenti delle proprie….
Da quello cheviene fuori da queste riunioni,,sembrano decisioni di exstraterrestri.