L’arresto dell’imprenditore Mauro Mattucci ha portato al sequestro preventivo delle quote della Palace srl, la società che gestisce oggi il palazzetto dello sport di Civitanova. L’ordinanza del gip è del 21 settembre. A renderlo noto, in concomitanza con l’operazione Banco-Matt della guardia di finanza di Pescara (leggi l’articolo) è il Movimento 5 Stelle di Civitanova che ora si interroga sui risvolti che la vicenda potrà avere sul Palas e sulla Fiera. L’amministratore unico della Palace srl Giuliano Ginnobili aspetta di ricevere gli atti. «E’ una procedura normale – commenta – visto il filone d’indagine. Abbiamo saputo dell’iscrizione ma attendiamo ancora di ricevere il documento. Questo per ora non incide sull’attiva del palazzetto che non verrà bloccata. Con il sequestro hanno nominato anche gli amministratori giudiziari quindi l’attività va avanti. E’ anche meglio così siamo supervisionati e non ci saranno interferenze». La nomina degli amministratori giudiziari è avvenuta con un provvedimento del 5 ottobre scorso. Nella cittadina costiera si iniziano a sentire gli effetti del post Mattucci (arrestato, poi finito ai domiciliari e poi di nuovo arrestato) e del fallimento della Civita Park che per il 10% è ancora presente nel palazzetto e nella Palace srl (il 90% è in mano alla Sfera di Nicla Mazzocchitti).
Le quote del sequestro preventivo ammontano a 100mila euro: 90mila euro della Sfera e 10mila euro della Civita Park. «Cosa accadrà ora?», chiedono i grillini di Civitanova. «Vorremo sapere che ne sarà della gestione del palazzetto – dice Fabio Bottiglieri, esponente del Movimento 5 Stelle – rischia di essere revocata? Per le rate di mutuo se si bloccano i pagamenti della Palace srl chi pagherà? Anche l’Ente Fiera rischia di rimanere coinvolta perché il fallimento della Civita Park di Mattucci (febbraio 2015) è avvenuto dopo la stipula dei contratti (dicembre 2014)». In una nota scritta i grillini aggiungono: «La situazione dell’azienda desunta del bilancio 2014 è altamente compromessa visto che evidenziava già al 31 dicembre 2014 debiti per 5.474.388 euro in meno di 3 mesi di attività. Nell’assemblea dei soci del 30 aprile 2015 poi il curatore fallimentare della Civita Park in rappresentanza del 10% del capitale non ha approvato il bilancio, che è stato approvato quindi solo a maggioranza. Né si può far a meno di considerare come in assenza di concrete possibilità di prosecuzione o di ripresa dell’attività, il tribunale, una volta acquisito il parere del pm e dell’amministratore, potrebbe arrivare a disporre la messa in liquidazione dell’impresa. E in caso di bancarotta fraudolenta potremmo arrivare pure all’annullamento degli atti dell’intero anno precedente.
Quindi anche gli accatastamenti del Palas e dell’Ente Fiera potrebbero essere a rischio. In questa vicenda abbiamo tutta la maggioranza che con delibera nr 37 del 27 maggio 2014 ha approvato di concedere oltre 2 milioni di garanzia sul mutuo erogato dal Credito Sportivo. Il tutto su di una opera, il Palas, che per come si è sviluppata riteniamo sia stata una forzatura politica e ad oggi ancora non si capisce il motivo della enorme esposizione bancaria da parte del Comune a favore di una società, la Palas srl, che già qualche settimana prima della firma di garanzia del mutuo da parte del Comune aveva presentato un piano attestato di risanamento. Chi aveva controllato? Un percorso che aveva visto il sindaco e la maggioranza accettare persino delle garanzie personali su immobili del Mattucci, finiti sotto sequestro, al posto delle regolari fideiussioni previste per legge».
Redazione CM
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e siamo sicuri che i controlli per il corretto utilizzo delle strutture siano stati fatto in modo corretto ??
Toglietemi tutto ma non il mio ” Lube “.
Non ci vuole tanto acume politico per comprendere che questa vicenda sarà al centro della campagna elettorale delle prossime amministrative. Tutto sta a vedere quando tale consultazione elettorale si terrà, perchè se la vicenda dovesse registrare una repentina evoluzione negativa, non è da escludere che essa possa essere anticipata. Pesanti sono gli interrogativi lanciati dal M5S cittadino sul futuro del Palasport e della Fiera e sui rischi economici per il Comune che ha garantito il mutuo concesso dal Credito Sportivo. Bocche serrate in amministrazione, dove già al primo arresto di Mattucci è stato molto difficile strappare dichiarazioni. Ciò potrebbe anche chiarire i motivi per cui la maggioranza sulla vicenda in questione neghi un consiglio comunale aperto ai tecnici e alla cittadinanza. E’ di questi giorni un esposto di protesta dell’opposizione di centrodestra al Prefetto. Dissertava un esponente della Giunta, alla cerimonia di intitolazione della Fototeca, sul “valore simbolico” delle immagini. Ve ne sono in rete di imbarazzanti suggellate all’inaugurazione delle nuove strutture. E’ probabile che Civitanova conosca presto un radicale ricambio amministrativo, inaspettato fino a pochi mesi fa. Il vecchio gruppo dirigente della sinistra civitanovese, sopravvissuto alla quasi ventennale gestione del centrodestra, rischia la definitiva cancellazione e quella parte politica la collocazione per tanto tempo nell’oblio.
QUALCUNO HA UN CEROTTINO E UNA CREMINA PER LA SCOTTATURE?
“Il palas si trova sulla terra del Comune e deve soltanto essere accatastato – spiega Mariotti – E’ stato collaudato e la pratica è stata approvata e fatturata al Comune che ha preso in carico la struttura. Quindi nessun rischio che il fallimento si ripercuota sul Comune”. Su questo punto mette la mano sul fuoco anche il sindaco di Civitanova: “Mattucci ha sempre pagato tutti – dice il primo cittadino, Tommaso Claudio Corvatta -. Le critiche di questi giorni mi paiono molto strumentali e comunque ribadisco tutto quello che ho già detto nel comunicato. Ci siamo sentiti al telefono e gli ho espresso la mia solidarietà e l’auspicio che si risolta tutto presto. Lui mi ha assicurato che non c’è nessun impatto sul Cuore adriatico e sul Palas, ma in merito a questo non abbiamo dubbI”.
DA. https://www.cronachemaceratesi.it/2015/02/09/civita-park-crac-di-una-scatola-vuota-ora-e-bufera-in-comune/621466/
Ah ah ah ah
Ah ah ah nua’ cemo lo palas,vua’ a Macerata gnente pappappero,però tra poco jemo tutti carcerati pappappero
ciucciatevi il calzino. ora corvatta piagne per davvero. e ha pure la faccia tosta di dichiarargli solidarietà. mah. dopo marino, toccherà a lui dimettersi.
mmm…ma come puo’ il comune di citano’ prendere in carico una struttura che non e’ sua e peraltro neanche gestisce???? ah gia’ dimenticavamo che le leggi giuì da quelle parti non sono tutte uguali.
I maceratesi che fanno dell’ironia su questa vicenda sono un pò miopi, questi luridi delinquenti hanno creato un’organizzazione che ha sottratto dalle casse dello stato e quindi a tutti noi cittadini 100 milioni di tasse! Sono soldi di tutti e non dei civitanovesi…questo prezzo lo pagano tutti i cittadini italiani onesti, per cui dovreste solo essere indignati con chi ha permesso ciò.
Qui non si tratta di Macerta contro Civitanova, ma di onestà contro mal’affare all’italiana e purtroppo a questo pericolo siamo esposti tutti, basta abbassare un attimo la guardia e tac.. te la mettono in quel posto.
Noi civitanovesi siamo profondamente arrabbiati per questa infamante vicenda che comunque ci coivolge( e di cui ancora non ne conosciamo il reale pericolo) e lo dimostreremo sicuramente alle prossime comunali, speriamo anticipate!!!
Vorrei dire a Marco Gatti che ha focalizzato appieno il problema. Vi è poco da commentare su una vicenda che emerge soltanto in minima parte. I reati di Mattucci & C. sono gravissimi e la detenzione in carcere dello stesso ne certifica la sua pericolosità nonché dei soggetti coinvolti in una bancarotta fraudolenta di cui noi cittadini ne siamo le prime vittime. Emerge dalle notizie di stampa un vero sodalizio criminale! Un grazie va ai grillini di Civitanova Marche ed, in particolare, a Iacopini e Bottiglieri, che mai hanno abbandonato un argomento che vede la nostra città oggi coinvolta solo marginalmente ma che potrebbe esserlo prestissimo. Farebbero bene i nostri amministratori a tacere di fronte ad un “macigno” giudiziario penale dalle conseguenze imprevedibili per la città con la conseguenza che ,mai come oggi, occorre unitarietà politica di azione di fronte ad una situazione sulla quale vi è poco da “stare tranquilli”.
Vorrei ricordare a Gatti e Landolfo tutte le ironie,gli sfottò contro Macerata colpevole di non sapersi mantenere la Lube. Andate a rileggere le dichiarazioni dei vostri amministratori e cittadini. Tenetevi pure Costa Magna,Silenzis Cane, noi siamo orgogliosi di avere un sindaco come Romano,dalla faccia PULITA. Saluti da pistacoppilandia.
quello che risalta in modo indelebile e’ che come si e’ sempre detto le cose se fatte con le carte in regola non si possono fare in pochi mesi ma,,,,fino a qualche tempo fa’ si sbeffeggiavano i maceratesi proproi per i motivi espressi da Ferramondo ora…la realta’ dei fatti e’ davanti agli occhi di tutti e possiamo anche aggiungere che il problema a differenza di quello che afferma Gatti che cerca di rigirare la frittata non e’di macerata oppure della provincia tutta o della regione ma…tutto solo ed esclusivamente di Civitanova e conseguentemente dei suoi cittadini.dispiace ma e’ cosi’.