di Laura Boccanera
In manette Mauro Mattucci, regista a Civitanova dell’operazione Civita Park, società poi fallita lo scorso febbraio. L’accusa che gli viene contestata è di essere a capo di una associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta a reati fiscali e ambientali. L’arresto è avvenuto questa mattina a Chieti dopo il sequestro dello chalet Tortuga di proprietà di Mattucci a Montesilvano. L’imprenditore è stato arrestato insieme ad altre 7 persone, nell’ambito di una indagine del nucleo tributario della Guardia di finanza di Chieti e nasce dal fallimento di una società del capoluogo abruzzese. I reati contestati riguardano soprattutto l’Abruzzo, anche se tra le società finite sotto la lente di ingrandimento della Finanza e della Procura c’è anche la Civita Park. Il costruttore abruzzese, attraverso Civita Park ha realizzato il centro commerciale Cuore Adriatico, il palazzetto dello sport e la nuova fiera a Civitanova.
GLI ARRESTI – Un’escalation di attività e di denaro avvenuta nel giro di 10 anni che ha insospettito le fiamme gialle, tanto da avviare una serie di indagini col nome di operazione “Viribus Unitis”. Questa mattina dopo anni di rilievi e sequestri (l’ultimo nel 2014 nell’ufficio antistante il Cuore Adriatico, a Civitanova) il Nucleo tributario della Guardia di finanza di Chieti assieme alla Squadra mobile della questura ha disposto l’arresto per otto persone, a vario titolo coinvolte in quella che viene definita una vera e propria “holding criminale” ben strutturata.
Tre le persone finite in carcere: Mauro Mattucci 59 anni, Giuliano Capurri 55 anni e Antonio Gentile 59, tutti di Montesilvano. Cinque ai domiciliari: Marco Mattucci, figlio di Mauro, 37 anni, Vincenzo Misso 50 anni, Nando di Luca 32 anni, Carla Cameli 58 anni di Roma, Valerie Laurence Lighezolo 48 anni di Castel Sant’Angelo. Due i divieti per l’esercizio della professione di commercialista e in totale 21 indagati.
Vincenzo Misso è un nome conosciuto anche a Civitanova in quanto dopo la vicenda del fallimento è emerso essere il vero amministratore “occulto” della Civita Park dal 2014 al posto di Mauro Mattucci (leggi l’articolo). La Finanza parla di una banda criminale di cui Mattucci sarebbe stato il capo, riuscendo, nel giro di dieci anni a passare da piccolo imprenditore con redditi praticamente inesistenti, a capo di una serie di società inserite nel tessuto economico e sociale non solo abruzzese.
IL SISTEMA MATTUCCI E LE SOCIETA’ – Le Fiamme gialle non hanno dubbi sulle ragioni di questo successo esercitato attraverso “ l’indubbia capacità intimidatoria che il Mattucci era in grado di esercitare – dicono gli investigatori – su alcuni imprenditori locali costretti con violenze e minacce a cedere le proprie attività commerciali a condizioni particolarmente svantaggiose, sia grazie alla sua capacità di avvalersi di professionisti in grado di dare una parvenza legale alle sue operazioni illecite”.
Dieci le società nel mirino degli inquirenti e fra queste figura anche la Civita Park . In particolare, l’attenzione degli investigatori, che già tenevano d’occhio il gruppo dell’imprenditore Mauro Mattucci, è stata attratta da una serie di operazioni economico e finanziarie rilevanti che si sono ripetute in più occasioni e che sembravano avere sempre lo stesso scopo: acquisire società sane ma in crisi di liquidità, svuotarle dei beni posseduti, intestarle a prestanome e poi farle fallire dopo averne trasferito la sede legale. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle prime ore di questa mattina quando una cinquantina di uomini della polizia e della Guardia di finanza hanno bussato alle abitazioni degli 8 indagati per reati di tipo tributario, fallimentare e societario. Complessivamente sono state accertate diverse bancarotte fraudolente e l’emissione di fatture false per 13 milioni di euro. L’imposta evasa supera i 6 milioni di euro. Sottoposti a sequestro preventivo oltre ai conti intestati alle società ed alle persone anche 17 immobili di proprietà della Edil5 srl e la famosa struttura turistico- ricettiva Tortuga oltre ai proventi della distrazione fallimentare.
AFFARI SOSPETTI E CIVITANOVA – Meticolosa e complessa l’indagine che ha seguito un modus operandi simile in ogni operazione: il gruppo acquisiva aziende in crisi che attraverso una serie di passaggi societari, saggiamente consigliati dai professionisti indagati, venivano svuotate dei loro beni e venivano condotte al fallimento, dopo aver occultato le scritture contabili, trasferito la sede all’estero e aver ceduto l’intero capitale sociale a prestanomi anche stranieri compiacenti. Oppure spesso tramite fittizie cessioni di beni strumentali si generavano crediti di imposta utilizzati per non pagare le tasse. Il collaudato sistema di frode, secondo la Finanza, ha permesso all’organizzazione di distrarre dalle società operative cospicue risorse finanziarie concesse dagli istituti di credito tra cui Banca delle Marche-Medioleasing per la realizzazione del centro commerciale Cuore Adriatico di Civitanova. Tali risorse finanziarie venivano distolte dalla loro reale destinazione attraverso un articolato sistema di fatture false per circa 13 milioni di euro. Questo consentiva alle società riconducibili a Mattucci di avere una cospicua liquidità e, nel contempo consentiva di ottenere cospicui crediti di imposta inesistenti che venivano utilizzati per abbattere gli oneri fiscali e contributivi. Il caso Civita Park rappresenta però un ibrido rispetto al sistema abruzzese. A Civitanova infatti l’imprenditore, che ha realizzato il centro commerciale e per la parte pubblica fiera e palazzetto dello sport, le opere con i soldi delle banche le ha realizzate completamente. E’ andata diversamente in Abruzzo – sempre secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti – dove a fronte di finanziamenti erogati le società venivano fatte fallire incamerando però i contributi creditizi. Per la Civita Park l’operazione ha preso avvio nel 2012 dopo lo stallo della precedente società. In questo caso Banca Marche attraverso la fiduciaria Medioleasing ha erogato il credito per le opere (un’operazione complessiva superiore a 60 milioni di euro) e il gruppo di Mattucci le ha completamente realizzate solo in parte, dicono gli inquirenti, ricorrendo a fatture false. L’ammontare di 13 milioni di euro rappresenta il totale delle presunte fatture false emesse in un anno per tutte le società coinvolte nell’indagine. La Guardia di finanza prosegue con le indagini e non è detto che non possano emergere ulteriori sviluppi da tutta la vicenda. Attualmente Mauro Mattucci si trova in carcere a Pescara. E’ assistito dall’avvocato Giancarlo Carlone.
I grafici della ricostruzione della Guardia di finanza e della Squadra mobile:
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Come dissero gli amministratori comunali civitanovesi, questi sono imprenditori seri!!!!
Deve esserci sicuramente un errore….
Tra poco verranno fuori quelli de citano
sarà curioso sapere per conto di chi e come il mattucci avrebbe rivolto “minacce e violenze” agli imprenditori per costringerli a vendere.
c’entreranno qualcosa i roghi?
Ma quale errore!!! queste erano e sono persone serie!!! infatti nelle foto non fanno mai un sorriso…
Se non c’erano queste persone Corvatta come faceva a far costruire il palazzetto dello sport di Civitanova Marche e metterlo in quel posto al ns. caro Carancini, pur non avendo un centesimo da poter spendere? Solo che non ha tenuto conto del fatto che neanche Mattucci ha speso niente, in quanto ha costruito il complesso per mezzo della Civita Park che però non ha pagato le forniture ed ha intascato il contributo del CONI ed i finanziamenti di Banca Marche, ed è stata fatta fallire subito dopo il completamento dell’opera. Che tempestività!!!!! E la giunta comunale di Civitanova M. non ha mai avuto dubbi in merito? Bohhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che significa ‘organigramma dei soggetti coinvolti’? Niente! L’organigramma è un grafico che si riferisce ad un’azienda. E’ utile per mostrare in modo sintetico l’organizzazione della medesima.
Schifo
Tanto lo sapevano tutti!!!
Cada Sansone con tutti i filistei
brava la giunta di Civitanova….persona serissima fu detto . Dimettetevi , fareste una gran bella figura.
Quando esce gli facciamo una festa allo Shada
Come a Roma cadendo tutti dalle stelle.Sia con i Casanova che con questo “imprenditore” tutta brava gente. I sindaci non sanno mai niente…
Mi rifiuto categoricamente di mettere in discussione l’onestà del sindaco, di Croccodile e di Quasimodo. Sono sicuro che anche se incapperanno nelle maglie dell’inchiesta, ne sgusceranno fuori e saranno giudicati completamente estranei alla vicenda. Ora vi lascio perché qui alla neuro è l’ora della terapia.
Vorrei ricordare a tutti, poiché dall’articolo potrebbe non emergere con chiarezza, che anche il Comune, cioè i cittadini di Civitanova Marche, sono stati coinvolti economicamente in tale manovra. Infatti da convenzione originaria 2007 la Civita Park doveva costruire un ente Fiera di 12000 mq + altre opere e consegnarle a maggio 2012. Essendo scaduta la data di consegna e non avendo garanzie, poiché le polizze presentate erano false, questa amministrazione ha ben pensato di inventarsi l’operazione Palas, cioè fare la Fiera di 6000 mq e trasformare l’altra metà della Fiera in Palasport. Ciò ha comportato un esborso supplementare da parte del Comune di Civitanova Marche di oltre 3 milioni di euro. Con questa operazione hanno sottoscritto una nuova Convenzione, secondo me a tutto vantaggio di Civita Park con proroga dei termini di consegna che sono slittati di 2 anni, presentazione di beni immobili come garanzia invece delle polizze ecc…..ecc…. ed anche sull’operato dell’Amministrazione secondo me gli enti di vigilanza competenti dovrebbero approfondire molto ma molto ma molto la questione………….
In conclusione questa amministrazione ha fatto sborsare ai Civitanovesi oltre 3 milioni di euro in più del previsto…………
Detto questo non vedo commenti all’articolo da parte dei nostri amministratori. Per esempio, che ne pensano di questo articolo Il Sindaco Corvatta, il Vicesindaco Silenzi, l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Poeta, e il Presidente della Commissione Lavori Pubblici Pier Paolo Rossi?
Iniziate a commentare per piacere………..fateci ridere (o piangere a secondo dei punti di vista)……
Ma va… io lo dicevo mesi prima dell’inizio della costruzione di questo Mega Obrobrio che è “Cuore Adriatico” che era sicuramente affare derivante da soldi sporchi…. anche molto sporchi… prima nessuno a fare controlli no? o forse faceva comodo a tutti non controllare 😉
Dato che è stata una grande abbuffata, vorremmo conoscere tutti i nomi degli invitati.
Strano,molto strano che banca marche e medioleasing abbiano sbagliato a valutare operazione ed imprenditore ed hanno preso una fregatura.A loro,di solito non succede,sono molto attenti prima di erogare fidi o finanziamenti.Incappare poi in persone poco oneste che vengono arrestate,non riconosco piu’ la mia banca del territorio.Ora rientro anche io con Sauro Micucci in terapia
Aiuterà la trasparenza bancaria, magari con tempestive rogatorie internazionali, a rientrare in possesso dei capitali versati? Oppure andrà a finire come il tesoro della santa casa di Loreto?
Tanta ma tanta IPOCRESIA….. cascano tutti dalle nuvole….!!! Cemento, sopra cemento di nuovo,….. con aree cementificate, in disuso abbandonate….!!! dove sono, in questi casi… i famosi “VERDI”, che non fanno, pulire i fossi e i corsi d’acqua….???? VERGOGNA… VERGOGNA…E SOLO VERGOGNA…., nei confronti dei CONTRIBUETI…. magari stendando ad arrivare a fine mese…..!!!!!
“Se un sindaco eletto non rappresenta i suoi elettori, va da se che rappresenta se stesso e i suoi interessi.” ( Leonida Rubistein )
Mattucci, onesto o disonesto, a Civitanova ha fatto il suo mestiere che nell’occasione è stato quello di costruire. I conti non tornano, quando a poca distanza c’è un centro commerciale simile a quello che si va a costruire, condannandolo come poi si è visto e come era naturalmente prevedibile all’abbandono e degrado ed accessori. Quindi bisognerebbe chiedere il perché di queste autorizzazioni a costruire doppioni che creano mostri in stato di abbandono, chi le ha date e in base a quale logica sono state concesse. Per il Palas e Fiera, ne sono state dette talmente tante che nella confusione dei se e dei ma, se fossi il sindaco, rimarrei in Svezia fino a che questa matassa non viene districata, tenendo presente che dalla Lapponia, via mare si può raggiungere la sterminata Russia dove poter far perdere le proprie tracce. Un medico, anche nella steppa sconfinata, un lavoretto lo trova sempre basta fare attenzione a non confondere una tigre siberiana con un croccodailsilenzis ho peggio con un orribile campanaro gobbo e socialmente deformato. In più avrebbe tanto tempo per dedicarsi al suo gioco preferito: ” Qui comando io”. ” E’ solo nei grandi spazi silenti che ci si può smarrire e mai più ritrovarsi”, ( Leonida Rubistein )
Ma come siete cattivi!!!!!!!!!! Tutti ad attaccare gli amministratori di Civitanova M., ma loro che ne potevano sapere che Mattucci e soci non erano persone serie e rispettabili, li hanno incontrati solo per la firma della convenzione e per l’inaugurazione delle strutture……(salvo qualche cenetta offerta ma in via non ufficiale).
@Pierpaolo Iacopini: vuoi un commento da parte degli amministratori di Civitanova? Ma che caxxo abbi un pò di pazienza!!!, mica possono commentare così su due piedi: prima debbono studiare il caso, far calmare le acque e poi buttarle nel dimenticatoio per ripartire alla carica con la prossima avventura! Questi sono professionisti della politica e della finanza pubblica, mica novellini!
La vallata del Chienti ha ben più di una costruzione commerciale “nebulosa” e in tutti i casi c’è di mezzo una certa politica.
Anche altove si è “imposto”.
Chissà perché.