di Gianluca Ginella
Concussione sulla lottizzazione di Corneto a Macerata, perquisizioni a casa dei due indagati, il consigliere comunale Guido Garufi e l’architetto Paolo Evangelisti, e di cinque o sei persone che sarebbero state costrette dagli indagati, questa l’ipotesi dell’accusa, a pagare per far approvare il piano della lottizzazione (la delibera venne presentata in consiglio comunale nel 2005). Per quella vicenda gli investigatori hanno messo a segno una serie di perquisizioni a casa degli indagati e delle persone proprietarie di terreni dove doveva sorgere la lottizzazione di Corneto. Sono stati acquisiti documenti e sequestrati computer, nei cui file saranno cercati elementi utili per le indagini.
Nel corso delle investigazioni è inoltre emerso che i proprietari dei terreni, che sono parti lese in questa vicenda, avrebbero ceduto i loro terreni ad una azienda, la Mastedil srl di Macerata che aveva acquistato le proprietà nella convinzione che sarebbero partiti i lavori di edificazione, cosa che poi non era avvenuta e che causò un danno alla ditta. Le indagini, coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio, partite alcuni mesi fa avrebbero consentito sin qui di acquisire documentazione che gli investigatori ritengono essere probatoriamente rilevante. L’indagine partiva dal rinvenimento da parte degli investigatori di un file “Paolo.doc”, in cui l’architetto Evangelisti e Garufi avrebbero predisposto una lettera da inviare, secondo la procura, ai proprietari dei terreni di Corneto.
Nel file si legge: “agire come segue, se è in buona fede, il signor… dia ciò che ha promesso, se è in buona fede uno dei due…, dia lui la sua parte. Relativamente al secondo… ed al signor… sarà nostra specifica cura risolvere e incisivamente la questione”.
E finiva così:“Quanto detto va concluso con una cifra finale. ben sapete che la vostra terra agricola non avrebbe superato euro 150mila. E voi soli conoscete, come noi, il vostro guadagno rilevante, che è seguito al nostro lavoro. La vostra indecisione, non solo sotto il profilo pecuniario, sembra a noi un vero affronto, che si spera con questo ultimo invito di sanare”.
L’accusa contesta che Garufi e Evangelisti si sarebbero fatti versare 35mila euro dai proprietari. Nei mesi scorsi Garufi, difeso dagli avvocati Federico Valori e Oberdan Pantana, e Evangelisti, assistito dall’avvocato Fabiola Cesanelli, erano stati interrogtai e si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Entrambi avevano comunque respinto le accuse e il legale di Evangelisti aveva fatto notare come mentre la delibera era del 2005, il file trovato sul computer risaliva al 2008 e che l’ex consigliere comunale aveva fatto parte della commissione Urbanistica fino al 2006 e nel 2008 non ne faceva più parte. I difensori di Garufi avevano invece avanzato dubbi sulla chiarezza delle contestazioni e sul periodo in cui erano avvenuti i presunti fatti.
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Bella gente….
Huuummmmmmm
Più della foto del Procuratore, ogni due per tre, sarebbe interessante vedere le foto, con relative condanne passate in giudicato, di delinquenti, pedofili, spacciatori, malviventi, stupratori…