di Gianluca Ginella
“Ampliare i chioschi fu una scelta per regolamentare una situazione che era diventata ingestibile, la decisero due Commissioni, non io da solo”. Il consigliere comunale Luigi Carelli si difende dall’accusa di corruzione relativa proprio ad una modifica del regolamento dei chioschi dei fiori al cimitero di Macerata. Per questa vicenda è indagata anche la titolare di uno dei chioschi, sempre per l’ipotesi di reato di corruzione. Carelli oggi ha fatto una scelta chiara, quella di lasciare il Pd per entrare nel gruppo misto. Lo ha fatto con una lettera (che è riportata integralmente in fondo al testo) in cui chiarisce che “Esco dal Pd perché il primo attacco che ho ricevuto è arrivato dal mio partito e non mi ci trovo più nel Pd. Io sono stato uno dei fondatori, mi è costato un sacrificio, ma così il partito è più libero e non deve giustificare che un consigliere abbia questo capo d’accusa, che crea difficoltà”. Ieri il segretario del Pd Paolo Micozzi aveva chiesto un passo indietro a Carelli dalla presidenza del commissione Urbanistica (leggi l’articolo), su questa possibilità, dice “Sto valutando cosa fare. Ma devo essere ancora ascoltato, prima voglio un attimo vedere, presentare le mia memoria difensiva, portare a conoscenza degli investigatori i documenti che al momento non ha in mano la procura”. Poi aggiunge “Io ho piena fiducia nella giustizia, una volta fatto l’interrogatorio poi prenderò le decisioni politiche”. Sulla vicenda che lo vede indagato, dice che “Nel 2011 non erano delimitati gli spazi dei chioschi, c’erano camion che vendevano fiori nonostante dovessero essere presenti solo i gazebo e c’erano state proteste dei fiorai, c’era stato chiesto di mettere fine alle irregolarità. Questo pur avendo fatto un regolamento nel 2010 che l’ufficio non ha fatto rispettare, e ci sarebbe anche da chiedersi perché l’ufficio non vigila. La situazione dei chioschi del cimitero andava riportata ad una situazione di legalità e per questo è stato modificato il regolamento”. Una modifica che “è scaturita dal lavoro di due commissioni – continua Carelli –. C’è stato tutto un lavoro di studio, durato per sei mesi. Abbiamo verificato se gli ampliamenti li potevano fare tutti, non solo una fioraia. Oggi ci sono 90 metri quadrati che sono suddivisi con identica metratura per tutti i chioschi. Nessuna persona è stata agevolata” afferma Carelli. Sui rapporti con la titolare del chiosco dice “ero cliente della signora perché vado al cimitero tutte le domeniche. Le ho fatto la segnalazione di inizio attività, ma mi ha dato l’incarico di direttore dei lavori architettonico ma questo è avvenuto dopo che era passata la normativa in consiglio ma l’incarico non è legato all’approvazione della modifica del regolamento”.
Per l’altra indagine, quella relativa ad una presunta concussione su di una lottizzazione (mai nata) nel quartiere di Corneto, a Macerata, oggi sono stati sentiti in procura entrambi gli indagati (il consigliere Guido Garufi e l’architetto Paolo Evangelisti) che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. <Attendiamo che il signor procuratore abbia elementi sufficienti e chiari per condurci davanti ad un giudice. Se non ci saranno ci avvarremo della facoltà di non rispondere – dice l’avvocato Federico Valori che insieme al legale Oberdan Pantana assiste il consigliere comunale Guido Garufi –. Allo stato ritengo che il capo di imputazione sia ben lungi dall’avere quei requisiti di chiarezza, precisione e determinatezza indispensabili per l’esercizio del diritto di difesa. Basti pensare al tempo della commissione del reato che è assolutamente indeterminato”.
“Evangelisti è molto provato psicologicamente, è un insegnante, sono trent’anni che fa il docente è una persona conosciuta e trovarsi sbattuto in prima pagina come fosse colpevole gli è pesato molto – dice l’avvocato Fabiola Cesanelli, che assiste Evangelisti –. Abbiamo preferito scegliere di difenderci in un momento successivo e oggi di non rispondere alle domande. Le indagini evidenziano che il famoso file ‘Paolo.doc’ è datato 2008. La delibera per la lottizzazione risale invece al 2005 e quando venne presentata in Consiglio Evangelisti non era presente per motivi personali. Inoltre era rimasto nella commissione Urbanistica solo fino al 2006 e nel 2008 non ne faceva parte. E comunque la commissione non aveva un potere decisionale. Questi elementi danno già l’idea dell’innocenza che l’architetto proclama”.
Le accuse verso Evangelisti riguardano il rinvenimento da parte degli investigatori (le indagini sono condotte dal procuratore Giovanni Giorgio) di un file, appunto “Paolo.doc” in cui l’architetto e Garufi avrebbero predisposto una lettera da inviare, secondo la procura, ai proprietari di terreni a Corneto. Nel file si legge: “agire come segue: se è in buona fede, il signor… dia ciò che ha promesso, se è in buona fede uno dei due…, dia lui la sua parte. Relativamente al secondo… ed al signor… sarà nostra specifica cura risolvere e incisivamente la questione”. E finiva così “Quanto detto va concluso con una cifra finale: ben sapete che la vostra terra agricola non avrebbe superato euro 150mila. E voi soli conoscete, come noi, il vostro guadagno rilevante, che è seguito al nostro lavoro. La vostra indecisione, non solo sotto il profilo pecuniario, sembra a noi un vero affronto, che si spera con questo ultimo invito di sanare”.
***
Il testo integrale della lettera del consigliere Carelli indirizzata al presidente del Consiglio comunale Romano Mari e al segretario Pd Paolo Micozzi :
Gentile Presidente, con questa mia lettera Le comunico la decisione che ho preso, ovvero di lasciare il gruppo Consiliare del Partito Democratico, entrando nel gruppo misto del nostro Consiglio Comunale e rimanendo in maggioranza. Questa decisione la ritengo doverosa, necessaria e irrevocabile.
Una serie di riflessioni mi hanno spinto al riguardo, non ultimo l’atteggiamento di isolamento e di censura esercitata dal Partito nei miei confronti. Va ricordato, per chi lo avesse dimenticato, che il sottoscritto, insieme ad altri, è stato tra i fondatori del P.D., provenendo dall’area della Margherita e, più precisamente dall’area cattolica alla quale mi onora, per cultura e per natura, di appartenere. Per anni, dunque, e nelle ultime legislature, ho sempre apportato il mio contributo tecnico, nelle riulioni di maggioranza e in Commissione Consiliare III ed è stato difficile, per me, districare nodi e trovare soluzioni laddove si presentavano incongruità e altro. Come consigliere ho rivestito sempre una pratica attiva e generosa nei confronti della Città e dei cittadini sollecitando l’Amministrazione a snellire e velocizzare pratiche ingolfate dalla burocrazia che io ritengo il vero male. Ebbene, dopo tutto questo, non ho ricevuto altro che un attacco politico, frontale e pieno di ipocrisia, armato dai più variegati e contemporanei trasformismi.
Tutto ciò è insopportabile e, se resta l’amicizia personale, rilevo che il “sistema” è davvero inesorabile nel colpevolizzare o diffondere insianuazioni in perfetta malafede. Ben altri sono gli oggetti e le materie di cui parlare e su queste sarebbe necessario un approfondimento.
Vedo che in questi tempi è in atto una strategia tesa ad amplificare le “cose piccole” per far dimenticare “quelle grandi”.
Ne prendo atto, con tristezza, e con questo mio gesto “obbligato” ad uscire dal partito.
Nessuno me ne vorrà, ma ho ritenuto di scrivere questa lettera , altrettando frontale rispetti ai “mormorii” e le chiacchiere che mi hanno completamente nauseato.
Ringrazio, comunque, gli amici che mi sono stati accanto. Anche questo è una lezione di vita.
Luigi Carelli
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In un paese civile non dovrebbe essere, ma purtroppo è così: dove c’è necessità di allargare il piano regolatore generale, o quando si prova ad ottenere anche il più minimo permesso per qualsiasi cosa e spettante come diritto , diventa un favore e spunta la maledetta corruzione. Questo non è Macerata, è l’Italia intera.
Bene, è Carelli che lascia il partito e non il contrario. Come se il marito, sorpreso con l’amante dicesse alla moglie “ti lascio perchè mi rendi la vita pesante!”. Poi aderisce al Gruppo Misto e si riserva di lasciare la Presidenza solo dopo l’interrogatorio….. perchè? Pensa che gli diano un voto? Oppure se le domande sono facili e poco insidiose non lascia, se invece la Procura conosce certi particolari, allora si dimette? Gli altri 2, al momento non rispondono (liberissimi…..ora), ma se non hanno nulla da nascondere, perchè? Poi l’ultima annotazione: praticamente il Carelli è riuscito ad avere la Direzione dei lavori, grazie e solo alla frequentazione assidua del Cimitero, mi verrebbe da scrivere una tipica frase dello slang quotidiano romanesco, che finisce con ….tacci tua!
Caro Luigi,
sappi che ti sono vicino. E tale vicinanza la esprimo qui, su queste pagine, pubblicamente senza nascondermi. Anche se può risultare sconveniente, lo faccio ugualmente perché i rapporti umani vengono SEMPRE prima di quelli politici e/o istituzionali. Sono certo che questa incresciosa situazione sarà chiarita, spero il prima possibile.
Con affetto
Alessandro
Al netto della vicenda giudiziaria che si svolgerà nelle sedi opportune, la storica frase ” che tutto cambi perchè nulla cambi” mi sembra calzi a pennello, per il consigliere Carelli.
https://www.youtube.com/watch?v=AmE_-74tV6c
Auspico che il consigliere Carelli – che ventila da mesi le “cose grandi” fatte dimenticare dalle “cose piccole” – voglia essere così gentile da spiegarle a chi di dovere e anche a noi cittadini, non costringendoci una volta di più ad assistere a questo imbarazzante teatrino dei non-detti. Il suo disco, infatti, si è incantato: o lo sblocca o lo toglie dal giradischi. Così è insopportabile.
Secondo me il problema è di opportunità politica.
Carelli ha tutto il diritto di difendersi e di proclamare la sua innocenza, ma, a livello politico, sin dalla precedente imputazione (quella del muretto che delimita la terra data in comodato gratuito dai proprietari dell’Oasi) si sarebbe dovuto dimettere non solo dalla Presidenza della Commissione Urbanistica, ma anche dalla stessa Commissione.
Il Presidente della Commissione Urbanistica comunale Carelli dice che “Ben altri sono gli oggetti e le materie di cui parlare e su queste sarebbe necessario un approfondimento”.
Se è ha conoscenza di fatti che ritiene siano ben più gravi di quelli a lui contestati ha il dovere di informare la Magistratura. Altrimenti stia zitto.
Facoltà di non rispondere???? Per carità, solo in Italia!!!
Perchè non sentite come test l’Ing. Spuri , Dirigente in carica all’epoca dei fatti contestati???? Potrebbe essere di grande aiuto nella risoluzione delle indagini, ma attenzione………………………….. il pentolone rischierebbe di tracimare, e le carceri sono troppo affollate!!
MMMMmmmmmmmmm…
Mi pare di averli letti da quelche parte.
se non ricordo male dovrebbero essere dei principi ai quali ogni buon cattolico dovrebbe attenersi:
# non rubare
# non dire falsa testimonianza
# non desiderare la roba d’altri
In Italia ci vorrebbero Procuratori come il Dott. Giovanni Giorgio uno per ogni comune, hanno fatto di tutto per ostacolare le indagini della Procura Maceratese sull’urbanistica
sì, si ladruncoli….dichiarazioni simili a quelle di Orsoni sindaco di Venezia che ha visto passare 500mila euro presi da tangenti, ma non li ha toccati perchè servivano per la sua campagna elettorale.
Che paese ridicolo!!! ed un condannato (Orsoni) resta a fare il sindaco.
Strano, perchè esprimevano idee diverse quelli del PD quando veniva condannato il nano delinquente
Caro Carelli, ritirati!!!! abbia un po di dignità. Poi quando e se si sarà appurato che non ha colpa semmai se ne riparlerà. Si vergogni, io voto pd e da lei proprio non mi sento rappresentato, anzi, mi vergogno. Mi vergogno per lei e per me. DIGNITA’, lo conosce il significato della parola? E’ quella cosa che lei non ha.
Leggendo di questi fatti e i relativi commenti, onestamente la prima cosa che mi è balzata in mente è la seguente domanda.
“Ma i politici e i commetatori che si riconoscono nell’area della sinistra maceratese che prendono oggi le distanze dal consigliere Carelli addossando pregiudizievolmente a lui tutte le colpe, cosi come gli esponeti della sinistra hanno fatto con il Sincado di Venezia, sono per caso gli stessi che tempo fa ingiuriavano gli esponeti del centro destra maceratese che hanno manifestato a Roma solidarietà a Berlusconi per le sue vicende giudiziarie?”
Nulla da eccepire sulla libetà di ciascuno nel prendere le distanze da chi è oggetto di indagini giudiziarie, però non ritengo ammissibile che, come persona che si ritiene “pensante”, che se una parte è implicata in vicende giudiziarie “tutta quella parte è criminalizzata”, viceversa se le stesse vicende giudiziarie capitano all’altra parte, come per il caso del PD, allora la criminalizzazione é solamente individuale.
Credo che questo tipo di atteggiamneto (molto di parte) sia controproducente, se vi è l’intenzione di migliarare la politica.
Se al cimitero di Macerata c’era la grave emergenza d’un mercato dei fiori illecito ed un Carelli (particolarmente sensibile al problema in quanto proveniente dalla Margherita) l’ha risolta direi che è doveroso per un PD all’altezza del messaggio politico renziano non solo perdonarlo ma encomiarlo anche se nel farlo egli dovesse aver per caso commesso a sua volta qualche irregolarità, vogliamo uscire dalla palude burocratica (anche floreale) o no?!
Da consigliere comunale, e credo di interpretare la curiosità dei cittadini maceratesi, vorrei chiedere, avendo letto la lettera del sig. Carelli al Presidente Mari e al segretario del pd Micozzi il significato più o meno recondito della frase …”Ben altri sono gli oggetti e le materie di cui parlare e su queste sarebbe necessario un approfondimento”…….è proprio su questi approfondimenti che stiamo aspettando da tempo notizie precise!!!!
Circa le osservazioni dell’amico Sandro Monachesi, vorrei puntualizzare che le critiche ( e penso sia condiviso da molti) non si riflettono su di una parte politica piuttosto che su di un’altra. Il concetto semplice è che chiunque mi rappresenti, sia di destra che di sinistra, che si trovi imputato in qualsiasi vicenda giudiziaria, si deve far da parte, perchè anche il solo dubbio rappresenta, per il ruolo svolto, un ragionevole motivo per dimettersi. Se il suo vicino di casa fosse indagato per stupro, lascerebbe sua figlia da lui? Io credo che sia serio e dignitoso mettersi da parte, difendersi, e poi, una volta dimostrata l’innocenza all’inizio solo presunta, riproporsi. Io non credo che qualcuno sia implicato per cose inesistenti, a parte rari casi. Sulle sue considerazioni su Berlusconi stendo un velo pietoso (su Berlusconi, non sulle sue frasi), non mi piace parlare di cose ridicole e di una persona per per anni ci ha reso i buffoni dell’europa, anzi del mondo. Le caricature devono fare avanspettacolo.
a certe beghe, anche certi giornali non possono sottrarsi, speriamo bene che ‘sta gente -ed è questa il vero male in Italia!!- alla prossima tornata VADA A CASA, consiglieri comunali compresi- . E questo giornale quando si permette di trattare di “altro”, stia bene ATTENTO a non fare solo gossip . #potetemanipolareefarpassarequellochevipare #maarrestanosempreesolovoi
E mi tiro fuori da giornali “stile-gossip” perché non sono degni di essere nemmeno “guardati di striscio”…
Se veramente Carelli, tra le righe, avesse veramente lanciato un messaggio credo che in breve si vedrebbero delle fughe !