I ragazzi afghani salgono sul furgoncino della Croce Rossa che li porterà ad Appignano dove trascorreranno la notte
La presidente del comitato di Macerata della Croce Rossa, Rosaria Del Balzo Ruiti, saluta i sette richiedenti asilo che stanno partendo verso Appignano
di Gianluca Ginella
(Foto di Guido Picchio)
Da due notti dormivano al freddo, rannicchiati sulle panchine di piazza della Libertà, nel cuore della città di Maria, dove si affacciano tante finestre – ad esempio quelle del Comune –, e tanti sguardi. Ma quei sette afghani richiedenti asilo, accampati da mercoledì pomeriggio di fianco all’ingresso della questura di Macerata (leggi l’articolo), non li ha notati nessuno. E se li hanno notati, chi doveva vederli non li ha visti. Non ha visto la loro storia, non il freddo che provavano, non la stanchezza, non il loro bisogno di avere aiuto. E sono rimasti lì, in attesa di essere accolti. E anche questa notte pensavano di passarla al freddo, a dormire sulle panchine, dopo che la Caritas gli aveva servito un paio di teglie di pasta al sugo che hanno consumato seduti sotto le logge, ad un tavolino del bar Mercurio. Ma stanotte non la trascorreranno al freddo. Perché quando i responsabili della Croce Rossa hanno saputo che la situazione dei sette afghani da ieri era immutata e si prospettava per loro un’altra notte all’addiaccio, hanno deciso di intervenire. E così, poco dopo le 21, i volontari dell’associazione umanitaria e la presidente del comitato locale Macerata della Croce Rossa, Rosaria Del Balzo Ruiti, insieme ad una interprete, sono intervenuti e hanno organizzato la macchina dei soccorsi. Hanno trovato un luogo, la sede che hanno ad Appignano, per dare loro un letto. “Sono arrabbiata – dice Del Balzo Ruiti dopo aver incontrato i ragazzi –, perché siamo la più grande associazione umanitaria mondiale e la situazione doveva venirci segnalata immediatamente, invece nessuno ci ha detto nulla e l’abbiamo letta su Cronache Maceratesi”.
Nel giro di pochi minuti, oltre ad un posto dove farli dormire, la Croce Rossa ha risolto anche un problema dell’impianto di riscaldamento nelle stanze della loro sede, dove sono state portate delle stufe. E il comune di Appignano ha messo a disposizione le docce di una mensa. Oltre a questo, gli organizzatori di Leguminaria hanno messo a disposizione delle zuppe per i sette afghani, nel caso avessero fame. Organizzato per farli pernottare, in piazza è arrivato un pulmino della Croce Rossa dove i sette ragazzi afghani sono saliti, battendosi la mano sul cuore per dire grazie ai volontari che li hanno aiutati. Domani alle 15 dovranno tornare in questura per essere identificati e per sperare che vengano rilasciati i fogli necessari dalla prefettura perché possano trovare un alloggio definitivo, almeno fin quando rimarranno a Macerata, in qualche associazione umanitaria (a cui verranno versati 40 euro al giorno per prendersi carico di ogni richiedente asilo). I sette afghani, fuggiti dal loro Paese per la paura delle bombe e dei cecchini talebani, sono arrivati in Italia da sei giorni. Alcuni dopo aver fatto un viaggio, a piedi e con passaggi in auto, durato un anno intero.
Da Milano, hanno spiegato, sono saliti in treno e hanno continuato il viaggio sino a Macerata. Così, senza conoscere dove sarebbero arrivati, sino alla fine del tragitto del treno. Poi sono scesi e hanno cercato la prefettura per farsi regolarizzare e l’umanità di qualcuno. L’hanno trovata dalla Croce Rossa. E gratuita. Perché avere in cuore il pensiero di aver aiutato qualcuno, questo sì è qualcosa che paga davvero.
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vorrei sapere l’assesore Ricotta dei servizi sociali dove si trovava, o nessuno l’ha informato anche il Sindaco dove stava, credo che loro leggono Cronache Maceratesi, questi poveretti e’ tre giorni che dormono sulle panchine sotto la torre civica e il giorno bivaccavano per terra davanti alla questura, sono capaci solamente a mandare i vigili alle 10 di sera a fare le multe in piazza, hanno da fare i cittadini che ancora vi credono e vi votano
Brava Rosaria
L’Asse Kabul-Pigná funziona. Tutto é bene ciò che finisce bene, anche se siamo solo all’inizio…….
Niente euro niente tetto. Senza croce rossa tutti per terra. Tutto ciò e deprecabile, però nell’articolo c’è una piccola discrepanza, forse mi sbaglio, ma non credo ci sia un treno Milano – Macerata. Quindi se in treno sono arrivati possono averlo fatto o da Civitanova o da Fabriano.
prima di tutto non c’è un treno che da milano porta a macerata. poi le “associazioni umanitarie” si prendono cura di queste persone disagiate solo se gli viene riconosciuto il contributo di 40 €?
La prefettura sono loro i responsabili. Loro dovevano informarvi perché sapevano.
tutte le strade portano a Macerata …la nuova Roma ospitaliera….siamo patetici….
Altra chicca del celebre duo ‘carancini-Ricotta’. Troppo impegnati in conferenze stampa e vernissages per curarsi di cose serie!! E pensare che il tutto avveniva davanti alla torre dove tra poco verranno posti ‘i puoi’…povera Macerata!
Ma sono regolari o clandestini ?
Ma la domanda inquietante e’…ma questi come sono arrivati in ITalia??? perdipiu’ a Milano??? chi li ha fatti entrare/passare’??? a livello sanitario come siamo messi??? chi sono queste persone??? sono state identificatw??? etc…etc….
Per un rifugiato politico o comunque straniero, hanno stabilito che per vivere hanno bisogno di 40 euro al giorno (1200 al mese). Un italiano che si è spellato le mani per 40 anni,contribuendo alla crescita del paese, invece hanno stabilito che può campare con meno di 700 euro al mese. Bene…vuol dire che il giorno che andrò in pensione mi dichiarerò rifugiato politico!
Credo che la questione vada discussa, da diversi punti di vista, ed ascoltanto tutti i pareri, tenendo però presente di non fare un unico calderone dove, poi, si mescola tutto e tutto si confonde…
(A) senza biglietto (come sembra) NON è facile arrivare, da Milano a Macerata: gli eventuali controllori (ma questi controlli li hanno fatti??) avrebbero dovuto allertare la Polizia Ferroviaria, in quanto i ragazzi erano sprovvisti di biglietto e (forse) di documenti.
Inoltre, se è vero che questi parlano poco/nulla l’Italiano, non deve esere agevole prendere treno giusto da Milano, eventualmente cambiare a Bologna e/o eventualmente cambiare a Civitanova….
Quindi c’è da capire se sono stati aiutati, come sono stati aiutati, da chi sono stati aiutati e soprattutto: perchè, tra le oltre mille città italiane dotate di stazione ferroviaria, arrivare proprio a Macerata (stazione “MINORE”) , invece che magari fermarsi in una città più grande, tipo Bologna o Ancona????
(B) Bene ha fatto la Croce Rossa ad intervenire, nel quasi disinteresse generale…
E qui si spalanca una controversia infinita.
Allora è vero, come da molte parti si dice, che esiste questa abominevole e spregievole “Fabbrica del rifugiato” (chi dice € 30 al giorno chi € 40, per ciascun rifugiato/richiedente asilo) per cui, se non hai i documenti giusti, i soldi non li prendi…
…….E quindi (come in tanti dicono): per chi si occupa di assistenza, visto che non ci si guadagna una lira, questi NON esistono?????
(C) E progeguendo nella discussione di cui sopra: probabilmente ci sarebbe da riconsiderare tutto l’impianto complessivo dell’accoglienza ai rifugiati e ai profughi.
Questo perchè, troppo spesso e dalle troppe lamentele che si avertono in giro (non solo a Macerata, ma in TUTTA Italia), sembrerebbe che parte dei soldi (destinati ai rifugiati) servano solo ad alimentare rimborsi, stipendi, dei volontari che, alla fine della fiera, molto “volontari” non sono, visto che (sui soldi ai rifugiati) ci campano, ci affittano abitazioni (di parenti/amici), ecc. …
(D) Ben vengano i progetti di accoglienza, ma la situazone economica italiana e tragica e, sempre più famiglie italiane, NON arrivano alla fine del mese (ti senti una merda, dal panettiere, ad ascoltare “ma con 50 centesimi di pane, quanto ne prendo??”), NON riescono a pagare gli affitti, NON hanno i soldi per pagare le bollette, NON riescono a dare il minimo necessario ai figli……
Forse ci sarebbe da far capire a questi “disperati” (e all’Europa intera, che se ne frega!!) che qui ci sono altrettanti disperati italiani e che quindi, da domani, i barconi andranno fermati alla partenza, e non all’arrivo
Oppure, dalle varie associazioni umanitarie (che tanto e poi tanto si occupano solo di stranieri) ci si faccia capire chiaramente: siccome i “disperati italiani” NON possono avere dallo Stato i 30/40 euro al giorno, alora questi disperati italici possono pure andare a morire ammazzati??????????
robert mcgear sei un grande! vallo a dire ai buonisti sinistrati, ovviamente quei vili che accolgono tutti senza sé e senza ma e denunciano il vicino di casa perché gli scarica le briciole della tovaglia nel terrazzino stile liberty, canaglie radical chic o scit
Quindi: rifugiato politico 40 euro al giorno (1200 euro mese), pensionato artigiano che si è spellato le mani per oltre 40 anni deve campare con meno di 700 euro mese. Deciso!…quando andrò in pensione mi dichiarerò rifugiato politico!
tutte queste varie associazioni che aiutano gli immigrati..sono veri volantari o finti volontari cioe pagati in qualche modo? quindi piu immigrati piu soldi…?
Che bello la Croce Rossa ha onorato la Civitas Mariae, non certo l’amm.ne comunale ede altre autorità.
Come avevo previsto 2 giorni fa, visto che è arrivato qualcuno a dare una mano? tempo qualche giorno e questi qua avranno vitto e alloggio, e verranno loro destinati soldi pubblici. Nello stesso tempo, vi suggerisco l’articolo dove si dice che dall’inizio dell’anno hanno chiuso 452 aziende in provincia. Ecco, io preferisco che gli enti pubblici dedichino le loro risorse economiche agli italiani in in difficoltà piuttosto che agli altri
@Robert Mcgear,hai ragione al 110%,era meglio nasce in africa…oppure,se x caso dovremmo raggiungere la pensione conviene andsrci di casa,magari con 700 euro riusciamo a sopravvivere…questi fenomeni che ci governano ci chiedono sacrifici di continuo,però loro col c….che li fanno…x non parlare delle pensioni d oro,non si possono tagliare…e uno dopo 40 anni di fabbrica l unico diritto che acquisisce è quello di morire di fame…spero solo che i miei figli vadano via da questo paese ormai finito…
In breve tempo si sistemeranno, avranno il vitto, l’alloggio e magari anche un assegno dallo Stato. Poi faranno tanti figli e chiameranno madri, padri, fratelli, amici. La comunità afgana crescerà così some l’islam che da quando s’è capito da quelle parti non è poi così conciliante e, nonostante i ritardi, accogliente come da noi, per usare un eufemismo. In futuro arriveranno a chiedere una moschea? Se saranno in buon numero sicuro. Intanto perché proprio Macerata? Forse perché, e qui faccio dietrologia, a qualcuno di stanza in medio oriente interessa solo diffondersi in occidente, come faceva notare, inascoltata, la Fallaci a suo tempo e come qualche alto esponente di quel mondo, anche attuale, ancora oggi esorta a fare. La democrazia amici miei in mano a chi persegue l’ideologia del multiculturalismo ha fatto finire la società occidentale nel limbo del relativismo culturale. Come se noi, fateci caso. fossimo sempre in difetto, sempre i colpevoli, sempre i responsabili di qualsiasi cosa accada e per questo dobbiamo vivere con gli occhi bassi e la bocca sempre piena di politically correct, al fine di non passare per fascisti, razzisti, xeno-omo-fobici, populisti, esaltati e chissà cos’altro. In realtà la gente chiede solo controllo, ordine e decoro. Chi sono questi afgani? da dove vengono? dove vivono/vivranno? chi ce l’ha mandati? sono clandestini? che faranno/dove andranno? Lavoreranno o faranno i disoccupati davanti ai supermercati? Sono islamici? Moderati? Saranno controllati? Last but not least, la cittadinanza è disponibile a farsene carico? Quanti immigrati ci sono già e (ripetere le domande di cui sopra)? Poi la gente, rassicurata di tutto questo, chiederebbe anche che la politica riconosca la priorità a chi ha contribuito alla crescita dell’Italia, a “chi s’è spellato le mani per 40 anni” (.cit), e sia mai ai suoi figli al 42% disoccupati (40 euro al giorno per loro non ci sono?) stabilendo chiaro e tondo la non applicabilità in Italia del “turismo del welfare” (cit Cameron ,mica un populista di periferia), altra pratica diffusa ma che non si puo’ denunciare perché non politically correct.
il GUS senza soldi non interviene?
l’ACSIM se non sono neri e non gli danno i soldi non interviene?
togliete l’agggetivo “umanitarie” almeno
Perché i soldi pubblici ????
Ma la carità nn e’ una cosa personale (e quindi privata)?
Io la penso come Xabras
Macerata NON e’ un centro di primo soccorso e accoglienza e di conseguenza il Ministero non ha predisposto né il presidio medico per le prime visite né quello d’ordine pubblico per l’identificazione; ciononostante si richiede alla Prefettura e all’Asur di ottemperare a incombenze che non gli competono senza neppure avere a disposizione idonee strutture.
Gli immigrati devono, perciò, essere condotti presso il centro di Arcevia o altro deputato alla prima accoglienza e poi assegnati secondo i criteri stabiliti, altrimenti la città diventerà meta ambita da chiunque.
L’intervento della CR e’ stato encomiabile e mi piace sottolineare anche il gesto di solidarietà del poliziotto che di tasca sua ha offerto un pasto, gesto non dovuto, piccolo ma significativo del carattere delle nostre forze dell’ordine.
Per il resto solo la parola “vergogna” può descrivere la situazione in cui versa attualmente la capitale mondiale dell’umana solidarietà.
A qualcuno parrà di vivere con all’incontrario a qualcuno parrà di stare con la testa in giù come dentro una lavatrice l’oblò di fronte ed il cestello che gira, con tutto questo penoso ribaltarsi. Siamo italiani quando ci fa comodo, indulgenti se siamo in torto, inflessibili con il torto altrui, Europei quando paghiamo le tasse o compriamo un automobile o un litro di benzina, maceratesi se c’e’ il derby con civitanova e persino il vicino di casa è un nemico se non è un amico, se non ci chiede un bicchiere di latte, due uova strapazzate, meridionali se parcheggiamo in seconda fila, settentrionali se ci dimentichiamo del compleanno della mamma, a proposito che giorno è oggi ? Qualcuno avrebbe preferito nascere africano, io sinceramente mi sento fortunato ad essere nato dalla parte giusta del mondo dove la mortalità infantile è un ricordo distante, dove la fame è quella sensazione che provo a mezzogiorno prima del pranzo, dove ho frequentato una scuola che avrebbe dovuto insegnarmi la differenza tra scelta e obbligo , tra miseria e ricchezza. Perdonatemi signori se il mio agio è frutto anche delle vostre sofferenze, perdonatemi se ho distrutto le vostre famiglie, perdonatemi se sfrutto il vostro lavoro, se ho interesse nel vostro status di rifugiati…
Poi il titolo: “indifferenza”… perché ?
A me preoccupano eccome sono attentissimo nn indifferente, semmai diffidente
Basta dichiararsi “rifugiato politico ” e si apre un mondo di solidarietà e di facilitazioni.
Ma come sono entrati in Italia questi qui ? Dove erano e come sono vissuti fino ad adesso ?
Secondo me c’era già un posto caldo e un vitto gratuito da offrire loro … le Patrie Galere !!!!!!
A loro e a tutti quelli che ci “mangiano” sopra e ci speculano.
Assessore dr. prof. cav. ecc. ecc. avv. Ricotta, in nomen omen (ricuttaro, do you know ?)
Ancora una volta ed ancora di più continuo a pensare che bene abbiamo fatto a sollevare la questione ed i dubbi sulle politiche di accoglienza e dell’immigrazione della Giunta Carancini! Il ‘mistero’ si infittisce! Nulla da dire se non che continueremo a chiedere delucidazioni sempre più necessarie!
Sono pienamente d’accordo con Robert Mc, Macerata sta diventando come il PAESE dei BALOCCHI per tutta questa gente che stanno facendo il passaparola tra loro.
Il giorno in cui leggerò di qualcuno che aiuta disoccupati in difficoltà o cassaintegrati, sarò felice. Fino a che vedrò questa ipocrisia di dare una mano a stranieri che vengono qua solo a rubarci lavoro (o a rubarci in casa) e a non portare il minimo supporto alla nostra società, da me avranno solo totale dissenso. E pensare che non sopporto le idee dell’estrema destra o della Lega, ma per quanto riguarda gli stranieri è assurdo il comportamento di quegli italiani che privilegiano gli stranieri rispetto agli altri italiani.
Bravi…. Ora portateveli a casa vostra
questi sono clandestini e basta.
incoraggeremo tanti altri a venire qui ed essere mantenuti a vita non dalla Caritas ma da noi
“Gli italiani non hanno lavoro e ai rifugiati diamo 40 euro al giorno”. “Noi se stiamo senza lavoro non riceviamo un euro, a loro invece li manteniamo senza far niente”. Frasi ripetute spesso, come un ritornello, in questi giorni di scontri nella periferia romana, per spiegare il clima di insofferenza dei cittadini nei confronti dei migranti ospitati nei centri di accoglienza.
Ma quanti soldi ricevono davvero i migranti, i richiedenti asilo e i rifugiati? E chi sono i minori non accompagnati, finiti al centro delle polemiche dopo le rivolte scoppiate nella periferia est della capitale?
Quaranta euro versati in media alle cooperative, meno di tre euro ai migranti. Il costo medio per l’accoglienza di un richiedente asilo o rifugiato è di 35 euro al giorno. Un importo non definito per decreto, ma calcolato in base alla valutazione dei costi di gestione dei centri.
Gli enti locali che decidono di partecipare al bando Sprar (Sistema di protezione e accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo), come l’ultimo del 2014-2016, hanno l’obbligo infatti di presentare un piano finanziario che deve essere approvato dalla commissione formata da rappresentati di enti locali (comuni, province e regioni), del ministero dell’interno e dell’Unhcr.
Le spese di gestione per migrante, valutate in media intorno ai 35 euro pro capite al giorno, possono subire dunque delle variazioni da regione a regione, secondo il costo della vita del posto e l’affitto delle strutture. Questi soldi però, dai 35 ai 40 euro al giorno, non finiscono in tasca agli ospiti dei centri ma vengono dati alle cooperative, di cui i comuni si avvalgono per la gestione dell’accoglienza. E servono a coprire le spese per il vitto, l’alloggio, la pulizia dello stabile e la manutenzione. Una piccola quota copre anche i progetti di inserimento lavorativo.
Della somma complessiva, solo 2,5 euro in media – il cosiddetto pocket money – è la cifra che viene data ai migranti per le piccole spese quotidiane (dalle ricariche telefoniche per chiamare i parenti, alle sigarette, alle piccole necessità come comprarsi una bottiglia d’acqua o un caffè).
I soldi per l’accoglienza vengono presi dal fondo ordinario che il ministero dell’interno ha a disposizione per l’immigrazione e l’asilo. “L’accoglienza dei richiedenti asilo è una risposta alla convenzione dei diritti dell’uomo e alla nostra costituzione”, spiega Daniela Di Capua, direttrice del servizio centrale Sprar:
In questi giorni sono state dette molte cose sbagliate che vanno chiarite. Innanzitutto i 40 euro al giorno non vengono dati in nessuno modo ai richiedenti asilo e ai rifugiati. Sono soldi erogati per la gestione dei centri, che vanno a chi si prende la responsabilità di gestirli. Servono dunque a pagare gli operatori, l’affitto ai privati degli immobili, i fornitori di beni di consumo. Una piccola quota va per gli interventi di riqualificazione professionale, come i tirocini, orientati a permettere ai migranti di vivere in autonomia una volta usciti dal sistema di accoglienza. E solo una quota residua viene data direttamente a loro. Si tratta del pocket money, pochi euro per le piccole spese quotidiane. Queste risorse fanno parte di un fondo ordinario del ministero. Non sono spese straordinarie.
Per quanto riguarda i minori non accompagnati, il discorso è diverso e il costo pro capite varia a seconda delle rette delle singole comunità di accoglienza. “Questo dipende dal fatto che per i minori non accompagnati si fa riferimento a una normativa diversa, rispetto agli adulti, originariamente indirizzata ai minori allontanati dalle famiglie in Italia”, continua Di Capua. “La competenza è dei comuni che si avvalgono per la gestione delle comunità di accoglienza. Queste devono assicurare anche un servizio sociale e di tutela, che comporta una spesa maggiore. Le rette possono dunque superare anche i 140 euro, ma per quelli che rientrano nello Sprar, indipendentemente dalla rette della comunità, noi eroghiamo 80 euro al massimo. Il ministero sta comunque lavorando per abbattere i costi di queste rette, pensando a una differenziazione anche per fasce d’età”.
In tutto sono 11mila i minorenni non accompagnati arrivati quest’anno in Italia. Si tratta di ragazzi, di età media tra i 12 e i 17 anni, che arrivano da soli sul territorio italiano. La maggior parte sono maschi e provengono dall’Afganistan, dal Nord Africa e dalla Siria. Spiega Di Capua: “Alcuni di loro sono stati aiutati a fuggire da zone di guerra o di conflitto dai genitori e hanno diritto a fare richiesta d’asilo. Altri vengono per lavorare o sono vittime dei trafficanti. In ogni caso per tutti, anche per i non richiedenti asilo, c’è un obbligo di tutela fino alla maggiore età”. FONTE “INTERNAZIONALE”
Quando vedo qualcuno con la piccozza , il badile ed il cemento costruirsi la strada fino al lavoro, le fogne, l acquedotto, e quando vedo qualcuno con il bisturi operarsi da solo e applicarsi un by.pass e quando vedo qualcuno prendere un libro ed insegnarsi una qualsiasi materia, quando vedo qualcuno che si fa il suo pozzo di petrolio distilla benzina e si costruisce la macchina con la quale ovviamente va al lavoro che tuttavia si è creato, io giuro che prendo 12 clandestini e li porto a casa e non gli faccio mancare nulla e rinuncio anche io alle comodità della società.
Non si tratta di aiutare il prossimo tanto per fare , si tratta di benessere condiviso o qualcuno crede che il mondo in cui viviamo sia fatto a comparti stagni ? tutti a casa propria e ognuno si tiene le sue risorse ? Addio Acciaio , addio elettricità per tutti, addio macchinina per andare al lavoro , addio estate al mare inverno in montagna ! Benvenuto buio! Prego lossignori accomodatevi, c’e’ un posto vicino all uomo di neanderthal.
Ma l’operazione ‘Mare Nostrum’ non era stata chiusa, sostituita da ‘Triton’, con grande rabbia delle associazioni nei confronti del premier Renzi?
Triton di fatto e’ una falsa operazione in quanto per stessa ammissione dei nostri politicanti il grosso del lavoro continuera’ ad essere svolto dalle nostre unita’ della Guardia Costiera e della Marina.Delle nazioni che hanno aderito a Triton qualcuno mette a disposizione ad esempio solo un elicottero…..nuff said….
Dico da molto che bisognerebbe attuare una politica simile a quelli degli amici australiani…vedere per credere…
nota a margine…a vedere spesso con quali macchinone girano i cosiddetti migiranti nullatenenti e nulladacenti…i cellulari che sfoggiano..mi sa tanto che i richiedenti asilo siamo noi….
Suvvia, non è il caso di colpevolizzare nessuno, l’iniziale indifferenza può anche esser stata causata da un banale equivoco, dalle finestre che si affacciano sulla piazza quei sette afghani possono facilmente esser stati stati presi per uno di quei tanti gruppi di turisti che solitamente, al cospetto delle bellezze artistiche maceratesi, cadono in preda a qualcosa di simile alla sindrome di Stendhal.
Ad Appignano, paese dove sono rimaste solo due grosse aziende manufatturiere ed un’infinità di persone in cassa integrazione e mobilità, ci sarà senz’altro posto su qualche capannone vuoto (molti) per queste persone.
Un vecchio mi ha detto: “la Caritas prima va fatta a casa nostra”.
Mi vergogno di essere italiano: uno Stato che gradatamente ti preleva euri in tutti i modi tra tasse dirette ed indirette (tassa sui conti correnti, benzina, ecc) , diminuiscono le pensioni ma trovano 40 euro al giorno per queste persone.
A Corridonia ho un giovane denutrito a cui hanno tagliato la luce perché non ha un becco di un quattrino per pagare la bolletta e per mangiare. NESSUNO SE LO CAGA: né i buoni cattolici, né il Comune democratico, né la Caritas.
Che faccio? Lo spedisco in Afghanistan?
A Happy ñano é stato assegnato il premio “Biancaneve 2014” per aver salvato i 7 Afg Nani! Braiiiii!
Portalo a casa di qualche caro politico maceratese che di solito si riempie la bocca di tanti buoni propositi ma sfortunatamente non ha mai avuto occasione di concretizzarli !!
Corridonia ovvero come la chiamano da quelle parti…Pakistan City???
Ma perché la CRI Locale.di Macerata ha una postazione ad Appignano? Ma quello non è territorio di Cingoli? Allora dobbiamo ringraziare il Comitato di Cingoli e no quello di Macerata?