di Sara Santacchi
“Ho deciso di candidarmi perché dopo anni di esperienze politiche e della così detta gavetta penso che il mio percorso sia maturo per ricoprire la carica più importante a livello amministrativo”. E’ dunque ufficiale la candidatura dell’attuale vicesindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, alle prossime amministrative. Dopo voci e indiscrezioni più o meno vere, inizia a delinearsi chiaramente il quadro politico che porterà al voto nel mese di maggio. “In un momento storico così difficile la decisione di mettermi a servizio a vantaggio della comunità l’ho trovata pensando alle mie figlie e al loro futuro”. Con queste parole ha inizio la campagna elettorale di Pasqui, 42 anni, imprenditore, sposato e padre di due bambine. Quella vera e proprio inizierà ufficialmente solo tra qualche settimana, ma si comincia a fare chiarezza sui punti fondamentali della sua candidatura. “Non sarò il candidato del centrodestra – chiarisce subito – non sto disconoscendo Forza Italia, il mio partito, ma penso che sia dovere dei sindaci congelare la propria tessera di partito per il bene della propria città e un intero territorio”. E proprio il concetto di territorio è quanto vuole emergere dal suo partito che si chiamerà “Camerino e il territorio”. Ancora da decidere, invece, il nome della lista civica che partirà dal medesimo concetto “ciò perché non possiamo più pensare a Camerino e al suo territorio senza pensare alle realtà limitrofe di Matelica, Castelraimondo, San Severino. Si deve lavorare tutti insieme per l’entroterra”.
Una squadra in fase di allestimento della quale farà parte con tutta probabilità l’attuale assessore ai lavori pubblici Roberto Lucarelli: “Non nego che potrebbe esserci anche lui, in effetti, ma come tanti altri. Vorrei una squadra giovane e formata per sette decimi da volti nuovi alla scena politica camerte”. Spiega Pasqui che sottolinea la sua apertura “alla persona e non al pensiero
politico. Per lavorare bene il sindaco deve prescindere e andare oltre alle logiche partitiche. Il pensiero deve essere a e per Camerino. Mi chiedo questo, infatti: se Pasqui dovesse diventare sindaco l’assessore Paola Giorgi e il segretario regionale Pd Francesco Comi non parleranno con lui?”. Quindi ampio spazio alla sua campagna fatta “non di promesse ma di concretezza. Non decanterò promesse per accattivarmi simpatie e voti, ma sarò estremamente concreto nel proporre pochi progetti e fattibili. Per fare questo mi avvarrò anche dell’esperienza e la competenza di una figura molto conosciuta a livello nazionale, alla quale sono legato in rapporti d’amicizia e che stimo enormemente”. Questa figura sembra rispondere al nome del celebre psichiatra e politico, già deputato e senatore di Forza Italia e Alessandro Meluzzi che, anche se non confermato, potrebbe essere proprio tra i candidati della lista Pasqui o in caso di vittoria delle elezioni ricoprire il ruolo di assessorato alla cultura. “Ritengo che mi debba spendere ancora per Camerino dal momento che far ripartire la macchina amministrativa da zero significherebbe rallentare i progetti portati avanti in questi anni”.
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Dopo il tripudio di giochi popolari con i ricchi premi, a Mezzogiorno in Famiglia, l’epopea televisiva della Città Ducale potrebbe proseguire con un assessore comunale di casa nel riflessivo salotto di Porta a Porta, che figata!
I personaggi famosi, seppure di discutibile stazza culturale, fanno pubblicità. Senza quest’ultima non c’è mercato. Non mi pare affatto una scelta sbagliata: meglio un Mezzogiorno… “in famiglia” che nell’anonimato in cui è finito questa bella cittadina.