Le primarie dicono Gentili:
“Con me anche persone di centrodestra”

MONTE SAN GIUSTO - Il segretario (autosospeso) del locale circolo del Pd ha ottenuto 369 preferenze, contro le 109 di Federica Trifoglio: "Io e lei lavoreremo insieme per costruire l'alternativa, siamo aperti a chiunque voglia dare un contributo. I cittadini chiedono un cambiamento"

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Andrea Gentili e Federica Trifoglio

Andrea Gentili e Federica Trifoglio

di Filippo Ciccarelli

E’ Andrea Gentili il candidato sindaco scelto dai partecipanti che hanno votato alle primarie del centrosinistra a Monte San Giusto. Gentili, 37 anni, è responsabile commerciale di un’azienda che lavora nel settore pelletteria e calzatura: ha ottenuto 369 preferenze contro le 109 dell’altra candidata, l’avvocatessa Federica Trifoglio: 2 le schede bianche, per un totale di 480 voti. Numeri molto alti per una realtà come Monte San Giusto, come sottolinea lo stesso Gentili, riferendosi agli oltre 300 elettori che, nel dicembre scorso, erano andati a scegliere il segretario del Pd tra Renzi, Cuperlo e Civati. «Sarebbe stato un successo arrivare a quota 400; l’abbiamo ampiamente superata. Vuol dire che c’è grande attenzione nei nostri confronti e non dobbiamo deludere le aspettative dei cittadini, che con la loro partecipazione hanno dato un segnale di cambiamento» dice Gentili.
Il segretario cittadino del Pd – che nel frattempo si è autosospeso, tanto che ora il partito è retto da un comitato di reggenti composto da Mario Montalboddi e Giuseppe Romagnoli – ha ottenuto oltre tre volte i voti

Andrea Gentili

Andrea Gentili

della sua concorrente, ma la parola d’ordine è unità: «Il senso delle primarie non è quello di uno che vince e dell’altro che perde. Ora ci prendiamo un paio di giorni di riposo, poi insieme a Federica cominceremo a lavorare insieme, uniti, per un progetto che ci consenta di amministrare il paese».

Se la squadra e il progetto verranno decisi insieme, di certo c’è che Gentili punta ad essere il candidato sindaco di tutti: «La nostra è una lista civica, non ci limitiamo a guardare al campo del centrosinistra, anzi. Con me ci sono già persone che hanno votato centrodestra e Lattanzi, ma che oggi vogliono impegnarsi per dire basta al grigio che c’è a Monte San Giusto. Il nostro è un progetto inclusivo e aperto per chiunque voglia costruire l’alternativa e coinvolgere i cittadini, indipendentemente dal loro credo politico. Priorità? Bisogna ricostruire il rapporto tra le persone e l’Amministrazione. I problemi delle famiglie non possono essere ascoltati solo in campagna elettorale e poi ignorati. Chi amministra deve guardare a tutti, agli anziani e ai giovani: non mettere gli uni contro gli altri, come è stato fatto in questi anni. Monte San Giusto ha un grande problema – conclude Gentili – che è quello del lavoro. Non può bastare il centro per l’impiego di Macerata, serve anche dare una speranza e la prospettiva di un futuro diverso per questo paese e i suoi cittadini, ci sono idee a costo zero che possono essere messe in pratica».

 



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