di Filippo Ciccarelli
Comincia a muoversi qualcosa nella politica recanatese, in vista delle prossime elezioni Comunali che ci saranno a maggio. In attesa delle mosse dei partiti “big”, sono soprattutto i rappresentanti delle liste civiche a muoversi. L’ultima in ordine di tempo è Decoro e Azione, che candida a sindaco Francesca Agostinelli. La lista civica punta a ricomporre «quella profonda frattura che si è creata tra cittadini e istituzioni, con lavoro, impegno, e il coinvolgimento sempre maggiore di persone comuni. Decoro e Azione apre a tutti quei cittadini comuni, liste civiche, forze politiche e sociali, associazioni e comitati senza porre alcun veto e pregiudizio che condividono questo nuovo modo di concepire la vita politica locale» si legge in una nota. Simone Giaconi è il leader e candidato sindaco di Obiettivo Recanati, lista che potrebbe essere appoggiata dal centrodestra, mentre l’attuale assessore Daniele Massaccesi, che ha le deleghe a Sanità, Agricoltura e Servizi Sociali, correrà per la poltrona di primo cittadino (come avvenuto cinque anni fa) con la lista Recanati Democratica.
Resta al momento un’incognita il destino dell’Udc, che a Recanati è alleata con il centrosinistra al governo e può contare su un assessore (Armando Taddei), e sul Presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Grufi. Recentemente il “modello Macerata” e il “modello Marche” sono stati messi in discussione, a Roma, in vista di un avvicinamento del centrodestra in campo nazionale. Un’ipotesi che non seduce il presidente della Provincia e segretario regionale dell’Udc, Antonio Pettinari, né il consigliere regionale recanatese Luca Marconi (leggi l’articolo); è possibile che il partito di centro continui a sostenere, anche alla prossima tornata elettorale, le forze che oggi governano la città. Anche l’attuale assessore al commercio Michele Moretti dovrebbe sostenere ancora il centrosinistra, smarcandosi così dal movimento “Su La Testa” che cinque anni fa gli consentì di entrare in Giunta e che ora è più distante dalla maggioranza al governo della città. Il Partito Democratico presenterà nuovamente Francesco Fiordomo, anche se non c’è ancora l’ufficialità.
«Al momento sono impegnato ad amministrare, stiamo lavorando sulle tante questioni che riguardano la città – dice Fiordomo – come un progetto per i giovani e il lavoro approvato da Confartigianato e che potrebbe diventare pilota per tutta la provincia, la Family Card, il grande parcheggio a servizio del centro storico. Altre alchimie non mi interessano». Il primo cittadino, nei cinque anni di
mandato che ormai volgono al termine, ha condotto una costante campagna di ascolto nei quartieri e nelle frazioni: «Molti cittadini dicevano che mi sarei fatto vedere solo per le prossime elezioni, abbiamo organizzato fino ad oggi 72 incontri. Se dovessi scegliere i risultati più importanti raggiunti? Le opere pubbliche, con la riapertura della Cattedrale, di villa Colloredo, della cooperativa Le Grazie, il parcheggio a servizio del centro storico che sarà pronto entro l’estate. Abbiamo bonificato l’ex discarica del Rione Mercato, un intervento da 1.5 milioni di euro, era una vera e propria bomba ecologica. Poi gli interventi a favore dell’edilizia scolastica: nel 2009, praticamente, non ce n’era nessuna a norma. E infine il sociale: sono stati raddoppiati i voucher per gli asili, gli alloggi di edilizia popolare, l’assistenza agli anziani e abbiamo introdotto l’iniziativa della family card».
E se la ricandidatura di Fiordomo appare scontata, nel centrodestra il consigliere regionale Enzo Marangoni lancia la stoccata: «Nel Partito Democratico fanno le primarie per qualsiasi cosa, come mai non sembrano farle per il sindaco di Recanati? Perché Fiordomo, che è un renziano doc, non si confronta con gli elettori, se è convinto di aver amministrato bene?» osserva Marangoni. Il consigliere regionale, che nel proprio vissuto politico ha un’esperienza di tre anni con le liste civiche Lega per le Marche e Fit, attiva a Recanati, è fondatore del circolo Forza Silvio e del gruppo di Forza Italia nella città leopardiana. «Fit è
una lista civica che va avanti bene con le sue gambe, ha fatto e sta facendo opposizione molto bene. Il mio percorso politico – spiega Marangoni – è con Forza Italia. Non ho ancora deciso sulla mia candidatura a sindaco, stiamo valutando cosa fare insieme al partito. Le cose peggiori di questa Amministrazione? L’ipertassazione, con l’Imu più alta d’Italia, la cementificazione, i favori a parenti ed amici e lo spreco di soldi pubblici. E’ stata fatta campagna elettorale con i soldi pubblici, incontri spacciati come comunicazione istituzionale, in realtà a favore del sindaco. Giornalini, passaggi in radio, nelle tv locali: e poi sono stati buttati via soldi per delle opere senza senso, come l’ascensore di porta Cerasa di colore verde ramato, che Vittorio Sgarbi ha definito un obbrobrio» conclude Marangoni.
Se Forza Italia potrebbe decidere di candidare proprio Marangoni, Fit, lista nella quale il consigliere regionale ha militato, sembra orientata a sostenere Francesca Agostinelli.
Le altre realtà politiche civiche e del centrodestra, al pari del Movimento 5 Stelle, si stanno ancora organizzando e al momento non ci sono nomi caldi da inserire nella mischia. L’attuale vicesindaco e assessore al bilancio, Antonio Bravi, di Sel, si è detto disposto a scendere in campo. Il commercialista recanatese è dunque pronto a sottoporsi al giudizio degli elettori, mentre Sel sta lavorando per presentare una sinistra unitaria. La corsa per la poltrona del sindaco Fiordomo è appena cominciata.
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