I capigruppo di maggioranza intervengono sull’Imu e sulla questione ville dopo la conferenza stampa convocata dalla federazione del centrodestra: “La relazione tecnica che fa chiarezza sulla situazione Imu dell’ambulatorio del sindaco Tommaso Corvatta mette una pietra tombale sulla campagna di falsità montata dal centro destra” scrivono in una nota i capigruppo – la relazione che hanno ricevuto gli esponenti dell’opposizione, firmata dal presidente della Civitas e contenente anche i chiarimenti del dirigente dell’ufficio Urbanistica del Comune, stabilisce che l’Imu versata dal sindaco per il suo ambulatorio è regolare. Si chiude qui una caccia alle streghe cominciata mesi fa con una lettera anonima a cui i consiglieri comunali dell’opposizione hanno dato credito e che oggi, come un boomerang, si ritorce contro di loro”.
Rimane invece il problema dell’accatastamento delle ville e villini, in un quadro normativo di difficile interpretazione. In questi giorni infatti sul caso si è generata una vera e propria valanga di opinioni e Giulio Silenzi invita tutti a mettersi in regola: “In un momento di crisi l’equità deve essere la stella polare per tutti, amministratori e cittadini – ha detto – se vogliamo essere una comunità civile. Il nostro è un richiamo alla responsabilità, i furbi non possono più essere tollerati e invito a mettersi in regola chi non lo è. Il sindaco non ha sotterrato la situazione, ma il centrodestra ha trovato comunque lo spunt0 per fare una conferenza stampa e attaccare il primo cittadino in maniera penosa perchè si cerca di coprire la situazione scandalosa di chi ha affinità politica col centrodestra. La trasparenza e chiarezza pagano sempre”.
In particolare il vulnus sta nell’accatastamento e in ciò che viene considerato villa o villino e che quindi ricade sotto la categoria A7 o A8. In sostanza secondo l’agenzia del territorio viene considerato villino A7 un edificio abitativo privato suddiviso in più unità immobiliari con finiture di un fabbricato di tipo civile dotato di aree a giardino. Viene invece considerata villa un’abitazione unifamiliare con caratteristiche e finiture impianti e servizi superiori all’ordinario. La villa dispone infine di un’ampia area verde ad uso esclusivo. Inoltre per effetto del decreto legge del 21 maggio 2013 n°54 le abitazioni accatastate in A7, se prima casa, non pagano l’Imu a differenza delle A1, A8, A9. “Appare chiaro che le ville di cui si discute non possono essere considerate villini – dice Antonio Secchiari, componente del Pd – il grado di finiture e le caratteristiche sono sicuramente superiori. Ora il fatto che esista solo una villa a Civitanova potrebbe non significare per forza di cose la volontà di non pagare i tributi da parte dei proprietari, ma soltanto una consuetudine di applicare alcune tariffe catastali e non altre da parte dell’Ufficio tecnico erariale. Ammettendo che gli accatastamenti non siano stati fatti apposta per evadere l’erario è altrettanto vero che l’errato accatastamento abbia determinato l’elusione dell’Ici prima e dell’Imu oggi”.
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Concordo! Vai avanti Corvatta, inizia tu! Sii di esempio per tutti noi!! 🙂
Vorrei fare dei chiarimenti:
1) l’accatastamento delle abitazione viene effettuato dal catasto e noi dai privati proprietari, la maggior parte dei cittadini nemmeno sanno come e’ accatastata la propria casa (a2 A3 a7 a8 ecc)
2) la maggior parte delle così’ dette ville sono accatastate prima casa quimdi non pagano imu
3) un abitazione con giardino ecc non è’ sufficiente per essere accatastata villa in quanto i requisiti sono molto chiari e definiti per legge, è difficilmente questi limiti vengono superati.
4) un abitazione, un negozio o un ufficio al centro di civtanova hanno una rendita normalmente il 40% inferiore di altri edifici simili a fontespina santa maria apparente o San Marone! quando invece il valore è’ almeno il 50% più’ alto (i negozi anche il 300%
5) un sindaco che si rispetti non va sputtanare i propri cittadini in televisione dicendo oltretutto una cosa che non e’ vera o quanto meno prima da approfondire l’argomento (voglio proprio vedere quante abitazioni diventeranno a8 ville)
6) un sindaco che si rispetti i cittadini li difende soprattutto in questo caso eventuali anomalie dipendono dal cattivo funzionamento dell’apparato pubblico a lui molto caro
7) l’articolo sopra è’ pieno di inesattezze in materia urbanistica si in vita il prof. Silenzi a informarsi meglio prima di scrivere anche perché’ non è’ proprio il suo mestiere il settore urbanistico
SILENZI RESTA IN SILENZIO PER FAVORE.
IN QUESTO MOMENTO DI CRISI I FURBETTI NON SONO TOLLERABILI?
MAI I FURBETTI A DISCAPITO DEGLI ALTRI SONO TOLLERABILI.
GIA’ NEL NOVEMBRE 2012 ERA USCITO UN ARTICOLO SULL’ARGOMENTO. NEL FRATTEMPO SILENZI CHE
AVETE FATTO? NULLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
SILENZI…………………………….SILENZIO
@alby
Non mi pare che tra i doveri del sindaco rientri la difesa dei cittadini che non pagano le imposte dovute.
E mi riallaccio all’intervento di Silenzi, che “invita (sic) a mettersi in regola chi non lo è”.
Mi chiedo: ma il Comune non può attivarsi presso il catasto in questo senso?
Chi ha una villa o un villino di sicuro non è in fondo alla scala sociale e potrebbe permettersi di pagare più di quanto paga ora.
Non dovrebbe essere interesse del Comune che la proprietà immobiliare sia tassata adeguatamente? Chi conosce il territorio meglio del Comune?
ad Alby “tanto per fare chiarimenti” Neanche io sono un esperto di edilizia però so navigare in internet nei siti ufficiali. !) la classificazione catastale viene dichiarata dal proprietario (docfa) e non dal catasto. Se poi un proprietario non sa che categoria catastale è la sua abitazione significa che non ha mai fatto dichiarazione dei redditi. Sulla visura catastale è scritto, e anche in maiuscolo, la categoria. 2) Il catasto specifica benissimo cosa è un villino e cosa è una villa. Differenza sostanziale A7 villino prima casa esente imu A8 villa prima casa NON esente imu. Siccome ho gli occhi per vedere mi sembra che certe abitazioni (se vuoi ti accompagno a vederle cosi vediamo anche di chi sono e lo pubblichiamo) non si possono certo considerare A7 villini. Pertanto se queste abitazioni sono classificate A7 di conseguenza i proprietari sono degli evasori. Punto. Il discorso è finito. Senza se e senza ma. Poi possono scrivere tutti gli articoli che voglione sempre evasori sono. Un sindaco che si rispetti deve SPUTTANARE questi cittadini anzi io farei di più. Pubblicherei i loro nomi. In modo che quanto parlano si sappia chi è realmente il personaggio. A nessuno piace pagare la tasse però se devi pagarle le paghi. E se riesci a non pagarle per qualche escamotage e vieni scoperto cerca almeno di non arrampicarti sugli specchi con articoli sui giornali.
Riepilogo
Fine aprile una lettera anonima giunge ai consiglieri comunali
Nella lettera si dice che :
il Sindaco ha il proprio ambulatorio in corso Umberto accatastato come civile abitazione
Il sindaco ha la residenza in una sua abitazione ( villino ? in cui ha ospitato i Rom ) in via Principe di Piemonte mentre vive con la famiglia a Portorecanati.
Il sindaco non chiarisce la situazione ma insulta per tutto il mese di Maggio i consiglieri di opposizione ( che gli avevano espresso solidarietà ).
A luglio dopo tre mesi di silenzio i consiglieri di centro destra chiedono , in assenza di risposte del Sindaco, ai dirigenti del comune di chiarire la posizione del primo cittadino in merito all’accatastamento dell’ ufficio del sindaco e della sua reale residenza.
In sessanta giorni nessuna risposta.
Il centro destra minaccia di inviare denuncia agli organi competenti per la mancanza di chiarezza e trasparenza ( risposte dovute per legge).
Arriva la risposta dell’ufficio urbanistica : c’è stato un cambio di destinazione quindi i locali di Corso Umberto sono urbanisticamente ufficio (contrariamente a quanto sostenuto dal Sindaco : un ambulatorio può stare in una civile abitazione).
Arriva la risposta della CIvitas: il sindaco paga su rendita presunta ( quindi i locali non sono accatastati ufficio )
Note : . È scomparso il credito ( che il sindaco vantava dalla Civitas)
La risposta della Civitas è rimasta ferma in comune 2 mesi
Non si capisce dove il sindaco abbia la residenza ( ambulatorio in Corso Umberto, in via Principe di Piemonte o a Porto Recanati con la famiglia ) e quindi agevolazione IMU.
I vigili urbani in 2 mesi non rispondono al quesito residenza .
@ Stefano Valenti
Prendendo spunto dalla trasmissione andata in onda, mi allaccio al suo discorso per segnalare come, secondo me, la cosa è da dividere in due parti: la prima riguarda la difformità di accatastamento , la seconda proprio il mancato accatastamento (le case fantasma).
Io, come penso tutti gli utenti dell’Enel, ho ricevuto ad ottobre 2008 un documento dove mi si chiedeva di dichiarare gli estremi catastali dell’immobole oggetto della fornitura, in forza di quanto stabilito dalla legge finanziaria 2005, la quale stabiliva che TUTTE le aziende erogatrici di forniture di utenze (elettriche, acqua, gas) erano OBBLIGATE alla rilevazione dei dati e loro trasmissione all’Agenzia delle Entrate per i controlli del caso. Le sanzioni erogabili a coloro che non fornivano i dati richiesti andavano da €103 a €2065.
http://www.enel.it/it-IT/clienti/enel_servizio_elettrico/moduli_on_line/dati_catastali/
http://http://www.enel.it/it-IT/doc/clienti/enel_servizio_elettrico/Modulo_catasto_ESE_2008.pdf
Ora io non sono riuscito a capire se a Civitanova ci sono, ed eventualmente in che numero, le case fantasma. In tutti i casi, mi sembra che di responsabilità a livello del Comune e delle Sue Aziende, sotto qualsiasi amministrazione, sia da chiarire in quanto, ALMENO A ME, da parte dell’efficientissima Atac o Gas Marca, non è arrivata alcuna richiesta.
Se non si è trattato di un disguido soltanto nei miei confronti, le Aziende comunali per prime sono state inadempienti nei confronti della legge. Se fossero state fatte le rilevazioni e, magari, comunicate anche all’ufficio tributi del Comune per controlli più rapidi, almeno le case fantasma sarebbero state subito individuate senza dover aspettare le foto aeree . Per le altre, visto che tutti diciamo di avere gli occhi per vedere, chi di dovere avrebbe dovuto accorgersi della difformità e sollecitare i proprietari a dare spiegazioni. Come si può dar retta a coloro i quali, per la verità non solo della Lega, auspicano una gestione più prossimale delle tasse adducendo la motivazione che la vicinanza tra l’Ente locale ed i propri cittadini sarà foriero di un reciproco benefico controllo?
Questo veramente porterebbe ad una più ampia considerazione anche sulle dichiarazione dei redditi che potrebbero sembrare poco veritiere e che, se il Comune ed i suoi enti verificassero (vista la prossimità) , porterebbe all’emersione di alcuni redditi di cui si gioverebbero anche le Casse Comunali, ma si sa che parlare di questo é tabù e se ne parla solo quando si accendono i riflettori, perché non se ne può fare a meno.
E poi, si sa, quando i riflettori si spengono…….
a Rosso50, vorrei rispondere ad ogni punto
1) ripeto quanto detto sull’accatastamento e confermato senza saperlo anche da te; e cioè l’accatastamento viene effettuato come anche da te detto attraverso un programma messo a disposizione dal catasto denominato DOCFA in questo programma i tecnici caricano i dati e automaticamente esce la rendita. (quindi eventualmente sarebbe sbagliato il programma DOCFA fornito dal catasto)
2) i requisiti per essere villa sono previsti dal Decreto Ministeriale del 2 agosto 1969 ti invito a leggerlo attentamente o farti aiutare di chi ha competenza in materia. Nel tuo articolo dici che hai gli occhi per vedere, ma le caratteristiche per essere definita un’abitazione villa non sono i tuoi occhi ma il Decreto Ministeriale del 2 agosto 1969. Ripeto le caratteristiche per essere villa sono definite dalla LEGGE. Comunque visto che ormai il problema è esploso nella sua totale interezza e ci metterà mano anche la guardia di finanza vediamo alla fine dell’indagine quante abitazioni diventeranno A8. Così vediamo se ho ragione o tu.
3) Non mi hai risposto su un punto importantissimo le rendite delle abitazioni, uffici e locali commerciali in centro. Per tua informazione un appartamento di 100 mq in centro in un palazzo ristrutturato ha una rendita dove si calcola l’imu pari a circa 40.000,00 €, lo stesso appartamento a Fontespina ha un valore di 125.000 circa. Inoltre l’appartamento in centro ha un valore almeno del 50% superiore. La rendita catastale dello studio medico del sindaco lungo il corso è notevolmente inferiore della rendita catastale di uno stesso studio medico che si trova a santa maria apparente. La rendita di un negozio zona cecchetti è doppia di un negozio lungo il corso. (quello che ho scritto in questo punto ti posso assicurare che ho avuto modo di appurarlo personalmente)
4) Non so che idea ti sei fatto di me ma anche io sono per far pagare l’importo giusto a tutti.
5) il problema è un altro il primo cittadino prima di denunciare i propri cittadini come evasori deve essere sicuro al 100% che siano evasori. Lui parla come Sindaco e no come un uomo in un bar. Per me lui non si è neanche reso conto di quello che stava dicendo oppure è in malafede. In questo caso secondo me è venuto fuori il suo fare giustizialismo sommario tipico della sua cultura politica.
6) Secondo me il problema è che gli accatastamenti devono essere indistintamente tutti rivisti (ville villini appartamenti uffici negozi ecc.ecc.) e dove ci siano delle incongruenze corretti. E no prendersela con una singola fascia di cittadini.
7) Un accatastamento serio è quello che dovrebbe fare il comune di concerto con il catasto in base alle leggi vigenti e non ad impressioni proprie. Il sindaco nelle sue denunce non ha altro che evidenziato le lacune della pubblica amministrazione.
Un saluto
Pietra Tombale? Ma Silenzi hai capito la risposta dei dirigenti comunali e della Civitas? Te lo spiego io:
1) i vigili in tre mesi hanno detto che non sono riusciti a verificare la residenza di Corvatta in via Principe di Piemonte e non per il corso dove ha l’ambulatorio
2) il dirigente all’urbanistica, dichiara che la destinazione d’uso di ambulatorio è maturata in base al silenzio/assenso e non ritirando la pratica, dietro pagamento di oneri di urbanizzazione come per qualsiasi altro cittadino. Non sappiamo se il Sindaco abbia mai pagato questi oneri, ma se no, oramai sono decorsi i termini per la prescrizione e quindi nulla è più dovuto
3) la CIVITAS, dichiara che i tributi, pur avendo l’accatastamento A3 (abitazione) sono stati pagati con rendita presunta A10. Alquanto anomala come prassi e comunque in contrasto con la dichiarazione dei redditi del sindaco, pubblicata sul sito del Comune, dove palesemente ed inequivocabilmente si evince che per il 2011, l’ICI èstata versata con rendita A3 e non A10. Chi si è sbagliato il sindaco a fare la dichiarazione dei redditi all’agenzia delle entrate o la Civitas a certificare una cosa non corrispondente? Sempre la Civitas dichiara che per i 2012, per l’ambulatorio del Corso, Corvatta ha usufruito dei vantaggi come abitazione principale; ma come è possibile? Innanzitutto non è contemplato avere la residenza in un ambulatorio, per lo più affittato ad altri professionisti e poi il sindaco risulta risiedere nella Villetta di Via Principe di Piemonte e non in corso Umberto I°. Infine,sempre la Civitas, dichiara di non aver potuto accertare il corretto accatastamento dell’ambulatorio in quanto non rientrante nei controlli a campione disposti dalla società di riscossione. Ci sembra alquanto strano e poco trasparente, non verificare d’ufficio dopo un esposto fatto da 7 consiglieri comunali. Non stiamo facendo nessuna caccia alle streghe, ma solo cercando di dimostrare, qualora ci fosse La fondatezza, che in base all’art.63 del TUEL,(incompatibilità) non può ricoprire la carica di Sindaco, chi ha un contenzioso tributario con l’ente amministrato. Caro SILENZI attento al boomerang, che potrebbe colpirti. Comunque, fino a prova contraria, siamo sempre convinti della buona fede ed estraneità ai fatti contestati, da parte del primo cittadino.
@alby
Non esistono programmi “magici”.
L’obbligo della presentazione degli elementi, tecnici ed economici, relativi agli immobili censiti o da censire in Catasto, è in capo al proprietario, che li “propone” per il tramite di un tecnico abilitato.
Quest’ultimo, mediate l’utilizzo del software previsto, decide come accatastare (categoria, classe, geometria), quindi decide la rendita.
Tale rendita (proposta) dovrebbe essere verificata dagli impiegati del Catasto. Se i tecnici del Catasto non riescono a verificarla per tempo, questa va regolarmente in atti, così come è stata presentata.
Il D.M. LL.PP. 2 AGOSTO 1969. – Caratteristiche delle abitazioni di lusso – non viene utilizzato in ambito tributario per stabilire la categoria catastale di alcunché!
Si usa solo per la verifica dei requisiti che devono, o meglio che NON devono possedere le abitazioni affinché l’acquirente possa usufruire dell’agevolazioni per l’acquisto prima casa (imposte IVA, Registro, Ipotecaria, catastale).
In ultimo, ti rappresento la mia totale contrarietà sulla tua ultima considerazione.
A mio (modestissimo) parere, la politica dovrebbe stare lontana dalla individuazione dei tributi.
I comuni dvrebbero badare solo alla loro gestione.
Accatastamenti realizzati dal Catasto di concerto con i comuni…. Accadrebbero solo due cose:
o la determinazione di rendite convenzionate (politiche appunto) troppo basse;
oppure, allo scopo di risanare i bilanci deficitari, individuazione di rendite esorbitati, a seconda della linea “politica” che quel determinato Comune ha in quel determinato contesto storico e sociale.
Quindi si verificherebbe una fortissima sperequazione. A seconda del Comune, si troverebbero regole diverse per l’accatastamento. In barba alla perequazione fiscale.
Saluti