Ville e catasto, Rosaria Ercoli:
“Ingiusto passare per evasori”

CIVITANOVA - L'imprenditrice, sorella del patron di Eurosuole Germano Ercoli, interviene dopo la trasmissione della Rai: "La nostra città sui media nazionali non è mai rappresentata per qualcosa di positivo"

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rosaria ercoli

Rosaria Ercoli

di Laura Boccanera

«Sulle ville si è scatenata una guerra l’uno contro l’altro. Spiace che Civitanova assurga a caso italiano di evasione al pari di Napoli». Ad intervenire è Rosaria Ercoli, titolare con il fratello Germano dell’azienda Eurosuole. Ha scatenato un vero e proprio terremoto di commenti ed opinioni il caso degli accatastamenti incongrui salito alla ribalta nazionale tramite le telecamere Rai e andato in onda domenica (leggi l’articolo).
Gli Ercoli sono una delle famiglie in vista della città e proprio la villa di Germano, che insiste nella zona di Villa Eugenia è una di quelle finite nel mirino della trasmissione.

La Ercoli non stigmatizza la richiesta di legalità e congruità, ma i metodi utilizzati: «Anziché richiedere la messa in regola tramite avviso da parte del Comune per tutti coloro che non hanno un accatastamento congruo allo stato attuale della propria abitazione, lAmministrazione ha scatenato questa guerra in cui a rimetterci saranno anche i proprietari di immobili più modesti, in categoria A2 o A3, per esempio» dice Ercoli. «Spiace inoltre che le ultime apparizioni di Civitanova sui media nazionali non siano mai state legate a qualcosa di positivo, per chi ha scelto di viverci, di farci crescere i figli ed i nipoti». Nessuna irregolarità per gli Ercoli secondo Rosaria: «La villa di Germano è accatastata in A7. Solo una villa è in categoria A8 e non può essere diversamente considerato che, a Civitanova, le caratteristiche di villa insistente in zone urbanistiche destinate per queste costruzioni sono veramente limitate eccezion fatta per Villa Eugenia. I fabbricati insistenti in categoria A7 abitazioni in villini, hanno un valore per il calcolo della rendita e quindi dell’Imu più alto di quelli inseriti nella categoria A8 abitazione in villa proprio per riconoscerne il valore culturale e per il fatto che necessitano di notevoli spese per essere mantenute». L’imprenditrice sottolinea come questo modo di azione abbia portato ad una guerra l’uno verso l’altro: «Capisco la rabbia di coloro che commentano sull’ingiustizia e sulla disparità, ma sottolineo anche che non è corretto essere additati come evasori. Conoscere se tutte le abitazioni con caratteristiche tali a Civitanova siano classificate nella giusta categoria di appartenenza è argomento di competenza degli enti che sovraintendono il territorio, ma prima di fare qualsiasi approfondimento non possono essere riportate notizie tendenziose al solo fine di mettere in cattiva luce i cittadini e creare difficoltà di rapporti. Non mi sembra sia la giusta strada per chi dovrebbe rappresentare tutta la cittadinanza».



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