Morgoni: “Togliamo la cittadinanza
ai militanti di Forza Nuova”

CASO KYENGE - Il senatore del Pd: "Mi vergogno per tutta la provincia di Macerata, quella gente non ci appartiene, sono comportamenti da Medioevo". Poi rilancia l'invito ai sindaci di conferire al Ministro Kyenge la cittadinanza onoraria: "Lei è già italiana, il processo di integrazione è in corso e non si può cancellare"

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Mario Morgoni

Mario Morgoni

di Filippo Ciccarelli

Spesso la politica è l’arte del dire nulla anche in un discorso di un’ora. Non è stato il caso della telefonata ricevuta dal Senatore del Partito Democratico Mario Morgoni, molto amareggiato dopo aver appreso delle scritte di Forza Nuova comparse sul muro della sede maceratese del suo partito (leggi l’articolo) contro il Ministro Kyenge. Morgoni condanna senza se e senza ma quanto fatto dai militanti forzanovisti, usando anche espressioni molto forti nei loro confronti, e rilancia sul tema dell’integrazione e della convivenza:

“Il gesto di Forza Nuova è di una stupidità colossale. Mi dispiace, perché mette in cattiva luce la comunità maceratese. Noi non siamo così, il nostro territorio non è questo. In provincia abbiamo una storia ed una tradizione ben precisa, la nostra popolazione ha vissuto ondate di emigrazione e si è comportata in modo rispettabile e facendosi rispettare. Macerata ha avuto esempi di grande eccellenza, figure capaci di parlare al mondo, anche alle popolazioni che apparivano ed erano in effetti molto lontane.  Comportamenti come quello di Forza Nuova ci fanno fare un salto nel Medioevo. Però da questo gesto spunta un pregio”.

Quale sarebbe?
“Cose come questa fanno capire chiaramente che c’è una sfida culturale che la politica deve raccogliere. Qui non è in discussione l’integrazione. Non dobbiamo vedere se discutere la convivenza, la mescolanza: dobbiamo capire come farlo. La globalizzazione non riguarda solo economia e finanza, ma anche le persone, l’integrazione e la convivenza sono temi che nessuno può cancellare o far finta di non vedere, a meno che non si accechi. Bisogna capire come vivere la convivenza, se in termini di respingimento e conflittualità o se in termini di civiltà e progresso. So che questo è un terreno culturale difficile, ma è qui che bisogna impegnarsi, dialogando con gli stranieri, ascoltandoli, ripartendo dall’articolo 3 della nostra Costituzione”.

 

Le scritte  di Forza Nuova contro il Ministro Kyenge

Le scritte di Forza Nuova contro il Ministro Kyenge

Conferma la proposta fatta ai sindaci della provincia di conferire la cittadinanza onoraria al Ministro Cecile Kyenge?
“La riaffermo e anzi sollecito i sindaci a compiere questo gesto. La Kyenge è una donna italiana, di origini straniere. Lei rivendica semplicemente le sue origini e ci mancherebbe che non lo facesse: questo è un attestato della sua dignità. Piuttosto propongo di togliere la cittadinanza ai militanti di Forza Nuova,  perché non la meritano. In una comunità ci sono diritti e doveri, serve rispetto, che loro non hanno, e si pongono fuori dal contesto civile con i loro comportamenti. Allora ci vadano formalmente fuori dal contesto civile, visto che dimostrano di non saper dar valore ai diritti né seguito e conseguenza ai doveri. Mi vergogno, da maceratese, per loro. Questi energumenti sono disdicevoli per il carattere della convivenza, non appartengono alla nostra cultura e gli va tolto, dialetticamente e politicamente, ogni spazio politico”.

 

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Marco Guzzini

Marco Guzzini

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 14.50 – Marco Guzzini, consigliere del Pdl Macerata, risponde al senatore Morgoni: ” Le parole di Morgoni sono di una gravità assoluta. Si possono discutere i metodi che una formazione politica sceglie per esprimere le proprie idee ma la libertà di espressione e parola restano un punto cardine della democrazia. Non stiamo parlando di razzismo! Basta con la demagogia! Per la prima volta nella storia della Repubblica viene designato un ministro che non si sente del tutto italiano e che non intende neppure diventarlo perché si concepisce come depositario di una doppia identità nazionale, italo- congolese, sostenendo candidamente di appartenere a due paesi e a due culture. In aggiunta alla chiara incompatibilità costituzionale e politica nell’affidare un ministero della Repubblica a un cittadino che non si riconosce né intende riconoscersi nell’identità italiana nella sua integralità, la Kyenge incarna lo stravolgimento della nostra cultura e della nostra tradizione circa il concetto di cittadinanza, di società, di Patria e di nazione. Morgoni si dovrebbe vergognare. Invece di parlare degli altri rifletta sui fallimenti del suo partito. Ora è facile spostare il discorso su altri temi, ma non ci siamo dimenticati i gravissimi danni che la follia politica del partito democratico hanno provocato al Pese negli ultimi mesi. Chi si crede di essere Morgoni per permettersi di dire che andrebbe tolto ogni spazio politico e di espressione ad una forza politica diversa dalla sua? L’incarico che ricopre dovrebbe produrre risultati diversi”.

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AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15.40Forza Nuova risponde al senatore Morgoni:

“Sapevamo da tempo che ormai gli italiani erano stranieri nella propria terra, ma dopo le parole dell’onorevole Morgoni, che vorrebbe revocare i diritti di cittadinanza a degli italiani, abbiamo finalmente la certezza. Del resto cosa ci potevamo aspettare da chi, invece di pensare a risolvere problemi ben più urgenti come la disoccupazione giovanile e la delocalizzazione delle imprese pensa a regalare la cittadinanza agli immigrati. Da sempre ci battiamo in difesa dello Ius Sanguinis, secondo un principio millenario e un’idea della cittadinanza basata su sangue, cultura e Fede, secondo cui solamente nascendo da genitori italiani si è cittadini. Siamo maceratesi esattamente nella stessa misura dell’onorevole Morgoni e siamo fieri di esserlo. Sinceramente ci preoccupiamo quando sentiamo questi politicanti affermare che occorre togliere, dialetticamente e politicamente, ogni spazio a dei movimenti semplicemente perché hanno posizioni diverse dalle loro”.



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