«La Cittadella dello Sport non si farà»

A dichiararlo è il presidente del Cus De Introna: "Ci stiamo muovendo per migliorare le attuali strutture". Intanto l'Ute conferma la perizia e demolisce il parere dato nel 2008 dall'Ufficio tecnico. Ora si attendono risposte dalla politica: sarà interessata la Procura?

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De-Introna

Stretta di mano tra il Rettore Lacchè ed il presidente del Cus Macerata De Introna

 

di Matteo Zallocco

Ok, il prezzo è giusto! La seconda perizia dell’Ute sulla valutazione della famigerata area di Fontescodella di 18.350 metri quadrati dove vi era l’intenzione di far sorgere la “Cittadella dello sport” parla chiaro: l’Ufficio tecnico erariale ha confermato la valutazione di 900mila euro, una cifra ben inferiore alla valutazione del 2008 dell’Ufficio tecnico di quasi un milione e 800mila euro.

Per ora il sindaco Carancini si limita a dire: “Si prende atto di quelle che sono state le osservazioni alla valutazione di parte che la Commissione Ambiente e Territorio aveva inviato all’Ute a corredo delle osservazioni critiche che erano state formulate. Ora bisognerà verificare sotto il profilo politico e tecnico quali sono gli ulteriori passaggi da definire”.

Della questione il sindaco ha parlato la scorsa settimana attraverso un’intervista sul nostro giornale (leggi l’articolo) dicendo che “La Cittadella non è affatto una priorità”, ma oggi è Antonio De Introna, presidente del Cus Macerata, a dire chiaramente che la Cittadella dello Sport non si farà mai. “E’ stato un bluff sin dall’inizio – commenta De Introna -, servito alla precedente Amministrazione e prima della campagna elettorale per farsi un po’ di pubblicità, così come sono dei bluff le nuove piscine di cui si parla tanto oggi e i nuovi palazzetti di cui si parlava tanto ieri.  E con il difficile quadro economico-finanziario a cui stiamo assistendo sarà impossibile vedere sorgere questa Cittadella: oltre a quelle del Comune sono evidenti anche le difficoltà economiche dell’Università, non esiste la disponibilità finanziaria per realizzare quest’opera e neanche la volontà politica”.

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Il presidente del Cus Macerata Totò De Introna

Perchè il Comune poteva prendere in considerazione anche terreni di sua proprietà, senza dover ricorrere alle cifre di cui stiamo parlando in queste settimane, per un’opera che il presidente del Cus voleva da tanto tempo: “L’idea mi è venuta 15 anni fa e come tutte le cose a Macerata se ne parla da tantissimo tempo. Speravo di poterla vedere prima di morire – dice con ironia il vulcanico Totò De Introna – ma ormai mi sono rassegnato. D’altronde se i soldi sono pochi si rischierebbe di fare un’opera che non avrebbe niente di più rispetto alle attuali strutture del Cus dove abbiamo deciso di effettuare alcune migliorie. Proprio ieri mi sono incontrato con il dirigente dell’Ufficio tecnico dell’Università, ingegner Micucci, e abbiamo valutato diverse soluzioni per rendere gli impianti del Cus sempre più efficienti”.

Torniamo alle carte. La seconda perizia dell’Ute prende in esame diversi aspetti. Inanzitutto vengono contestate le osservazioni della Commissione: “E’ difficile distinguere un parere da un’opinione se si parla di incopetenza degli Organi istituzionalmente preposti, a favore di presunte capacità professionali di Enti, secondo legge destinati a tutt’altri scopi”. Il riferimento è all’Ufficio tecnico comunale la cui perizia del 2009 viene definita dall’Agenzia del Territorio “del tutto inattendibile, così come le perizia chieste dal proprietario dell’area (la prima, del 2008 diede al terreno un valore di due milioni e settecentomila euro, mentre l’ultima, di quest’anno, quantificò il valore in un milione e 400mila euro). Fatto sta che l’Ute ha letteralmente demolito la perizia dell’ufficio tecnico definendola “totalmente priva del necessario procedimento logico-estimale e di precisi riferimenti comparativi, per cui i periti hanno indicato un valore che non trova oggettiva giustificazione economica in alcun dato di mercato”.

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Il sindaco Romano Carancini

A questo punto, il presidente Carelli (leggi l’intervista) e gli altri consiglieri procederanno ad una nuova convocazione d’urgenza della Commissione Ambiente e Territorio per chiedere scusa alla città?
Al sindaco va dato atto di aver richiesto il parere dell’Ute ma ora – alla luce di questa seconda perizia e delle dichiarazioni del presidente del Cus  –  ci si aspetta nel prossimo Consiglio Comunale di lunedì e martedì, dove risponderà alla mozione di Castiglioni e Sacchi sull’argomento, una parola definitiva di archiviazione della pratica (e non lasciare la situazione in una mera sospensione di fatto), procedendo ad informare dettagliatamente la Procura della Repubblica sull’intero, sconcertante, iter della vicenda.

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L’INCHIESTA DI CRONACHE MACERATESI (LEGGI L’ARTICOLO)

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Luigi Carelli, presidente della Commissione Ambiente Territorio

 

 

 



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