Angelo Sciapichetti, segretario provinciale del Pd
Il segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti attacca «l’arroganza, l’approssimazione, la superbia e la manipolazione sistematica e continua dei fatti ad opera della destra». Nel mirino le azioni sul fronte delle risorse idriche e dei rifiuti. L’intervento di Sciapichetti arriva a stretto giro dalla risposta, alquanto scomposta nei modi, data dalla Lega all’articolo di Carlo Cambi su Cronache Maceratesi, che aveva messo nel mirino proprio tutti gli errori commessi dal centrodestra e dal Carroccio in particolare sulla questione Cosmari e nuova discarica.
Dice Sciapichetti: «In due servizi pubblici essenziali come l’acqua e i rifiuti, la destra ci sta portando verso un caos senza precedenti con gravissime ripercussioni per tutti i cittadini della provincia di Macerata e lo fanno pure con la tracotanza di chi si sente padrone e non amministratore legittimamente eletto al servizio della comunità. Le chiacchiere e le bugie ripetute come un mantra non solo hanno le gambe corte, ma purtroppo per loro non aiutano a risolvere in nessun modo i problemi da loro stessi creati. I fatti però sono come i numeri, sono testardi, e ci dicono che sui rifiuti la politica della destra è stata fino ad oggi disastrosa e se qualcuno non ci mette rapidamente una pezza rischia di diventare fallimentare con la conseguenza di mettere in ginocchio un consorzio, il Cosmari, voluto da politici avveduti ed illuminati del passato che è arrivato a dare lavoro ad oltre 500 dipendenti e ci veniva invidiato da tutti nelle Marche perché aveva consentito di ottenere ottimi risultati in fatto di raccolta e (cosa per niente scontata, e non avvenuta in tutte le province)di mettere la filiera dei rifiuti in mano totalmente pubblica. La destra deve imparare ad assumersi le proprie responsabilità perché i fatti dicono che dopo tre anni di amministrazione non basta più addossare maldestramente la colpa a chi c’era prima in quanto il gioco lo hanno ormai capito tutti e l’esercizio rischia di diventare patetico e ridicolo».
Il richiamo ai dati della raccolta differenziata: «I fatti dicono che in passato la percentuale di raccolta differenziata saliva ogni anno e poneva la provincia di Macerata al primo posto nelle Marche e in una posizione di tutto rispetto in Italia mentre oggi i numeri ci dicono che la differenziata è rimasta stabile tendente al ribasso. I fatti dicono che il centro sinistra quando doveva fare scelte anche dolorose per individuare il sito della discarica di appoggio le ha sempre fatte con coraggio anche a costo di pagare un conto molto salato elettoralmente parlando perché chi stava allora all’opposizione e oggi in maggioranza soffiava demagogicamente sul fuoco della protesta per impedire qualsiasi tipo di soluzione». L’accusa di poltronite mossa alla destra: «I fatti ci dicono che la fame di potere della destra che la porta ad occupare ovunque tutti gli spazi, ha messo fine ad una gestione e ad una “governance bilanciata” tra centro sinistra e centro destra che durava da tanti anni (la parte che esprimeva il presidente era minoranza nel consiglio) e aveva portato ad una gestione il più possibile condivisa e virtuosa del Cosmari. I fatti ci dicono che la destra ha proposto e a tutti i costi voluto imporre Giuseppe Pezzanesi alla presidenza del Cosmari non tenendo minimamente conto dei dubbi e delle perplessità sul problema dell’ inconferibilità dell’incarico relativa al suo ruolo espresse in sede politica dal Pd e in diverse altre sedi tecniche facendolo eleggere all’unanimità dei presenti all’assemblea con rassicurazioni che alla luce della delibera dell’Anac e della recente sentenza del Tar si sono rivelate sbagliate, convincendo così quasi tutti i sindaci che in assoluta buonafede, per non creare divisioni e per senso di responsabilità, aderirono alla proposta blindata dalla maggioranza di destra; come se ciò non bastasse, sempre gli stessi protagonisti, (questa volta però con il voto contrario di Montecassiano, Monte San Giusto, Montelupone, Recanati e molte comuni astenuti) hanno insistito con la solita tracotanza sul ricorso al Tar contro la delibera dell’Autorità anti corruzione che in undici pagine spiegava i motivi dell’inconferibilita’ stessa. Adesso, dopo la sentenza del Tar che da torto ai ricorrenti, pende come una spada di damocle l’incertezza sulla legittimità delle delibere prese da Pezzanesi nei suoi due anni di presidenza (questione ancora tutta da chiarire che ci auguriamo possa essere superata positivamente per il bene del Cosmari stesso)».
La mancata indicazione della discarica: «I fatti ci dicono che non sono riusciti ad individuare ancora una discarica di appoggio nonostante le promesse fatte ripetutamente e ad oggi non mantenute, e che di conseguenza ci costringono ad andare in emergenza e ad abbancare fuori provincia con un inevitabile aggravio di costo per i cittadini. I fatti ci dicono ancora che sono sempre gli stessi partiti di destra che governano anche la Regione Marche che dopo tre anni non sono riusciti ad approvare il nuovo piano regionale dei rifiuti indispensabile per pianificare scelte relative agli investimenti sull’impiantistica del ciclo dei rifiuti stessi». La linea del Pd: «A fronte di tutto questo il Pd con comunicati e conferenze stampa, ordini del giorno, prese di posizione pubbliche, convegni e dibattiti aveva messo in guardia tutti consigliando di desistere dal fare ricorso al Tar sull’affaire Pezzanesi, aveva chiesto di accelerare sulla scelta del sito conoscendo i tempi per la realizzazione di una discarica di appoggio mettendo in evidenza al tempo stesso i conseguenti rischi relativi ad una emergenza rifiuti, aveva consigliato di riprendere un discorso già avviato negli anni precedenti per concertare con le altre province marchigiane in particolare Fermo e Ascoli, una politica comune di investimenti sulle infrastrutture in modo da realizzare economie di scala tra le tre province delle Marche del sud».
Le conseguenze secondo il leader provinciale Dem: «La sommatoria di tutti questi fatti portano purtroppo i cittadini della nostra provincia a ritrovarsi sul groppone aumenti della tassa sui rifiuti che per loro stessa ammissione non sarà per il prossimo anno, inferiore al 20%. Dopo tutto ciò, onestà intellettuale imporrebbe, non dico di chiedere scusa per le promesse non mantenute e per gli errori effettuati da alcuni dilettanti allo sbaraglio improvvisati amministratori pubblici ma almeno di evitare dichiarazioni baldanzose che offendono il comune senso del pudore e dimostrino un briciolo di umiltà. Non hanno voluto ascoltare noi, non hanno voluto ascoltare le forze sindacali che hanno di fatto sollevato le nostre stesse osservazioni e hanno anche il coraggio di scaricare goffamente su altri le loro responsabilità. Si è superato abbondantemente il limite della decenza e a pagare il conto della loro inadeguatezza saranno tutti i cittadini. Ma il tempo è sempre galantuomo».
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Da umile cittadino di Cingoli residente vicino alla discarica mi preme ricordare che il sito della nuova discarica successiva a quella di Cingoli doveva essere individuato fin dal 2014; dal 2014 al 2021 non c'era se non erro il Centrodestra preponderante al Governo della Provincia; qualcuno o tutti gli Amministratori della Provincia dal 2014 in poi facciano Mea Culpa; la strategia del Nimby ha prevalso su ogni logica razionale..Il non decidere con continui rinvii sull'individuazione della nuova discarica sta causando un danno economico non indifferente a tutti cittadini della Provincia; ci stiamo stancando penso tutti ma soprattutto Noi che oltre a sorbirci la vicinanza della discarica avremmo anche una Tari più pesante non so per quanti anni.
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Decisamente facile prendersela con chi effettivamente, sarà per l’ appartenenza politica di cui spesso non si capisce nemmeno che vogliono oltre ad arrogarsi il diritto di comandare a modo loro e non come sperava chi li ha votati pensando che avrebbero portato qualcosa di buono. Da Macerata, Civitanova e da Ancona assistiamo ogni giorno ad un incommentabile svolgersi di eventi che li dissacra crudelmente, senza alcuna pietà a mostrarli per quegli ometti che rappresentano. Naturalmente per abbreviare il post, insomma per modo di dire perché ce ne sarebbero di cose da dire e una peggio dell’altra fino a sfociare nel ridicolo che forse è la maggiore proprietà di costoro da cui non riescono a scrollarsi, anzi a camuffare che del resto questo è un tentativo fatto spesso per cui riescono quasi miracolosamente a peggiorarsi. Tutto sommato, visto che ho toccato di lato un termine religioso, si può provare a dire che visti anche i precedenti, forse bisogna aspettare ” il Messia”?
Concordo con Andrea Pretini, che la discarica di Cingoli sarebbe andata in saturazione si sapeva anche prima del 2014. Nessuno ha pensato a costruire un impianto alternativo, bastava copiare la germania,l’austria,l’olanda,la norvegia. Abbiamo ditte italiane che hanno costruito nel mondo impianti del genere anche in Cina.Il politico non pensa a lungo ma alle elezioni provinciali regionali nazionali europeee…..adesso che e’ tardi non si sa di chi e’ la colpa e ci rimettono i cittadini e l’ambiente. La stessa storia in piccolo dell’immondizia di Roma e Napoli che portiamo in gita all’estero con costi economici e ambientali mostruosi.
Il bue disse cornuto all’asino: il solito rimpallo di accuse dei politici.
Ma invece di parlare di discariche si poteva e doveva fare l’inceneritore ma siccome siamo in Italia mandiamo i rifiuti all’estero siamo proprio dei geni e i nostri politici (tutti) dovrebbero fare mea culpa.
Se dopo più di tre anni amcora c’è chi dice che ci dovevano pensare quelli di prima,allora perché chi è andato alle urne hanno voluto il cambiamento? Per farsi prendere per i fondelli!!!…in questo modo tutti sanno “COMANDARE”…
Da che pulpito arriva la predica!
Buongiorno Angelo, scrissi su questo giornale alcuni mesi fa della situazione grave che ci stava arrivando addosso, rifiuti e acqua, ma da parte della politica politicante nessuna risposta, adesso da entrambe le parti si vede solo strumentalizzazioni e colpe vicendevoli, quando una nuova epoca in politica?
Fate il termovalorizzatore (non l’inceneritore).
A proposito della possibilità di individuare una soluzione negli anni precedenti il 2020 va detto che in realtà un processo di valutazione è stato portato avanti da parte dei tecnici (su mandato del Presidente della Provincia) ed arrivo’ alla attenzione degli amministratori nella primavera del 2020, trovando subito molti ostacoli. Da allora non si è fatto alcun passo in avanti , e sono passati 3 anni con un governo della provincia e della gran parte dei Comuni saldamente in mano alla destra. Le responsabilità degli attuali amministratori sono indiscutibili e, ciò che più importa, il problema è tutt’altro che risolto. Per quanto riguarda il termovalorizzatore si tratta di un una palla buttata fuori del campo di gioco. Innanzitutto una legge regionale tutt’ora in vigore lo vieterebbe. Ma soprattutto la sua realizzazione non avrebbe alcun senso economico con un bacino di riferimento provinciale. Ci sarebbe bisogno come minimo di un piano regionale . Quel piano regionale che guarda un po’ non è stato avviato dalla Giunta di destra nei tre anni di amministrazione, nonostante anche in questo caso fosse un suo preciso compito. Per non parlare delle opposizioni che nascerebbero dal territorio destinato a ricevere e bruciare i rifiuti di tutta la regione.