Il sindaco di Montelupone Rolando Pecora
«Non si può più “tirare avanti”». E’ il sindaco di Montelupone Rolando Pecora alla vigilia di una nuova riunione del Cosmari «nella quale si dibatterà di argomenti non più rinviabili, quale la nuova discarica, a rimproverare i suoi colleghi e le altre istituzioni. Gestire il problema senza un piano a lungo termine – prosegue- rispettoso dei territori e condiviso dalle comunità: sono proprio questi che devono essere tutelati, non già gli interessi di qualche poltrona o della consorteria di turno».
«La discarica di Cingoli è esaurita – così spiega la situazione Pecora – Da anni lo si sapeva e da anni si sarebbe dovuto individuarne una nuova. Metto da parte le mie considerazioni sull’inceneritore (a oggi vietato dalla Regione) e su altro su cui si dovrà tornare perché strettamente collegati al discorso discarica. Anni fa, però, diedi la notizia che Montelupone, insieme a Morrovalle e Tolentino, in quanto già sedi in passato di discarica intercomunale, erano state cancellate dalla programmazione della nuova discarica, con voto unanime di tutti i sindaci della provincia di Macerata.
La Regione Marche ha successivamente cancellato quella delibera, di fatto dichiarando che i tre Comuni dovevano essere rimessi nella lista dei territori potenzialmente sede del nuovo impianto. Anche qui qualche considerazione andrà fatta e vi assicuro che non sopporteremo quella che mi viene da definire come una nuova “porcata” per la nostra comunità».
Il primo cittadino insiste sulla perdita di tempo: «Nel frattempo le lungaggini e l’inoperosità nel governo su questo problema producono già da oggi l’aumento delle tariffe che ci vengono imposte e che ogni cittadino dovrà pagare. Perché la verità è che, qualunque sia il pensiero sulle singole situazioni, negli ultimi anni si è perso tempo.
In attesa della nuova discarica che deve essere ancora individuata e che richiederà anni (almeno 3, verosimilmente 5) per essere attivata, occorre altro tempo per allargare quella di Cingoli (1-2 anni). Fino a quella data i rifiuti dovranno essere abbancati fuori Provincia, il che richiederà un costo e un aggravio sulla tariffa agli utenti».
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