L’articolo di Carlo Cambi del 15 settembre, oggi è arrivata la replica di Buldorini e Parcaroli
Il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli e il vice Luca Buldorini rispondono all’articolo di Carlo Cambi pubblicato da Cronache Maceratesi attraverso una nota stampa arrivata dal loro partito, la Lega. Comunicato che pubblichiamo integralmente nonostante l’uso di una terminologia al limite del diffamatorio e scomposta rispetto a quelle che erano critiche politiche legittime e documentate e soprattutto su un tema in cui l’interesse pubblico è primario. Anche in questo caso la Lega se la prende con le scelte del passato ma va ricordato che Parcaroli ormai è al governo da tre anni e presiede anche l’Ata da cui dipende la gestione dei rifiuti.
La delegazione maceratese al raduno leghista di domenica scorsa a Pontida: con Parcaroli e Buldorini anche il “neo acquisto” Giuseppe Pezzanesi, l’assessore regionale Filippo Saltamartini e la segretaria civitanovese Veronica Fortuna
Di seguito la nota della Lega (in calce una breve risposta dell’autore dell’articolo, Carlo Cambi):
«Notizie false. Noi esposti alla gogna mediatica ingiustamente. Quella di Cambi più che una critica costruttiva, è stata un’invettiva basata su accuse e notizie false col solo obiettivo di infangare il nostro operato e la Lega. Innanzitutto ci teniamo a chiarire che durante la riunione con il governatore Francesco Acquaroli non ci sono state quelle urla che, a detta dello stesso Cambi, hanno risuonato fino al Passetto. Cambi verifichi bene le sue fonti prima di scrivere idiozie, probabilmente le grida che i suoi informatori hanno riferito, non erano altro che le eco provenienti dal concerto dei Tiromancino. Al di là di queste amenità, vogliamo che i cittadini conoscano la realtà dei fatti e non credano a certe notizie appositamente distorte, per questo siamo pronti a replicare punto per punto alle accuse che ci sono state rivolte senza uno straccio di fondamento. Cambi afferma che l’aumento della Tari del 25% a partire dal 1 gennaio 2024 è da attribuire alle politiche ambientali di Parcaroli e Buldorini, ma omette che con tutta probabilità Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), unica Autorità riconosciuta nel settore dei rifiuti, ha iniziato il suo percorso regolatorio da gennaio 2020 attraverso delibere vincolanti e sanzionatorie imponendo, tra gli altri, il limite alla crescita tariffaria (delibera 363/21 – MTR-2 art.4) e ponendo un aumento massimo sulle tariffe Tari 2024 pari al 9,6% solo ed esclusivamente in presenza di aumenti dimostrabili di costi energetici e di materie prime oppure in presenza di un piano di investimenti programmato al fine di miglioramenti gestionali (denominati Coi). La decisione di applicare tali aumenti spetta unicamente al direttore dell’Ata 3 che, nel rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del Cosmari, valida tale percentuale di aumento, la quale solo in un secondo momento viene approvata da Arera. Non comprendiamo quindi quale sia la logica per cui la colpa ricada sul sindaco nonché presidente della Provincia di Macerata e sul suo vice.
Giuseppe Giampaoli presidente facente funzione del Cosmari
Cambi afferma che Giampaoli, attuale presidente del Cosmari, andrà a Fermo ‘con il cappello in mano’ per la seconda volta a portare i rifiuti della provincia di Macerata – proseguono – va però ricordato che la prima volta risale al 2011 quando, esaurita la discarica di Tolentino e in attesa di realizzare quella di Cingoli, si è stati con stretti a stipulare un accordo interprovinciale che prevedeva il conferimento dei rifiuti maceratesi a Fermo. Insomma, stessa identica situazione odierna, con l’unica differenza che all’epoca non eravamo noi ad amministrare la provincia. L’emergenza rifiuti che ci siamo ritrovati a gestire è dovuta all’esaurimento della discarica di Cingoli, evento che, considerato il noto quantitativo di rifiuti prodotto giornalmente dal territorio, era preventivabile da molto tempo. È stato fatto qualcosa per porvi rimedio? No. Tutti sapevano e dovevano intervenire, ma nessuno l’ha mai fatto, lasciando in eredità l’emergenza all’attuale amministrazione che, dopo appena un anno e mezzo dall’insediamento, non solo è riuscita a dare una risposta, ma ha lavorato, mantenendo fede all’impegno preso, per l’approvazione del Piano di Ambito. Grazie alle competenze e serietà di questa amministrazione, unita alla responsabilità del sindaco di Cingoli, si è sistemata una vicenda annosa che si protrae dal 2019. Stiamo anche lavorando per d’individuo le nuovi siti dove poter collocare la discarica, nonostante le ritrosie dei territori che, almeno stando alle dichiarazioni rilasciate in Assemblea, si dichiarano contatti – fanno sapere – magari però, dopo la selezione e consapevoli del contributo assoggettato alla discarica, cambieranno idea. Dunque, in attesa di vedere realizzato l’ampliamento di Cingoli, il Cosmari si trova nella necessità, solo momentanea, di conferire i rifiuti a Fermo, con costi minori rispetto a Pesaro. Cosa sarebbe successo se Cingoli non avesse accettato l’ampiamento della discarica? Per quanto tempo il Cosmari avrebbe dovuto conferire i rifiuti in altri siti fuori Provincia? A quali Costi? Resta il fatto che questa situazione non può essere attribuita a questa amministrazione provinciale, che ha anzi il merito di aver attenzionato e risolto una problematica precedente legata alla mancanza di un sito di smaltimento che sarebbe costato, in termini economici, molto di più di oggi ai cittadini. Per lo smaltimento del secco, ovvero dei rifiuto indifferenziati, va fatta una più ampia riflessione – vanno avanti – il problema riguarda un po’ tutta Italia, in special modo le Regioni non dotate d’impianti, come la Regione Marche. Un problema destinato a diventare sempre più grave se non si prenderanno decisioni importanti ancorché scomode. Risulta infatti attiva in Europa, dal 4 luglio 2020, la direttiva comunitaria, la direttiva 850/2018/CE in cui si impone, fra le altre cose, di conferire in discarica al massimo il 10% del totale dei rifiuti entro il 2035, per poi arrivare a zero negli anni futuri. Infine Arera, con la delibera 611/22, e in attesa di quella regolatoria, chiarisce che agli ambiti provvisti di sole discariche applicherà una penale di 10/12 euro a tonnellata da versare alla Cassa per i servizi energetici e ambientali di Arera (Csea). Tali importi serviranno a finanziare gli ambiti che hanno impianti: 2/3 euro a tonnellata di premio per chi è provvisto di termovalorizzatori e 10/15 euro a tonnellata di premio per chi ha i biodigestori (delibera 611/22 art. 3 comma 18). Tali somme verranno riscosse o pagate direttamente con la Tari».
Il Cosmari
«Evidenzio, in merito all’impianto per i rifiuti indifferenziati, che la Provincia di Macerata era l’unica ad esserne dotata – specifica Buldorini – Se invece di attuare una politica volta alla chiusura dello stesso si fosse proceduto con una politica di investimenti volti a efficientare e adeguare ai requisiti ambientali e strutturali l’impianto già esistente, oggi non ci troveremmo in situazioni di emergenza e soprattutto avremmo potuto ottenere benefici di carattere economico da riversare sulle tasche dei cittadini. Per essere chiari, il rifiuto oggi sarebbe stato trattato come una risorsa. Né io né il Presidente Parcaroli siamo stati complici di queste scellerate scelte perpetrate a esclusivi scopi politici ed elettorali da chi ha governato gli ultimi vent’anni anni questo territorio, obbligandolo a gestire continui processi emergenziali anziché di sviluppo. Suggerisco al dottor Cambi di approfondire e divulgare, come è giusto che sia, la vera storia politica sui rifiuti con particolare attenzione alla costituzione e utilità dalla Smea, quando il Cosmari esisteva già, e successivo assorbimento oneroso della stessa. Quanto è costata al Cosmari e dunque ai cittadini? Chi amministrava allora? Gli aspetti relativi allo smaltimento dell’indifferenziato riguardano tutta la nostra Regione, non sono una questione che riguarda la presidenza della Provincia di Macerata».
Luca Buldorini e Sandro Parcaroli in Provincia
«In ultimo la questione del requisito del direttore tecnico – riprendono Parcaroli e Buldorini – responsabilità, se così si può definire, è di chi non ha passato l’esame per l’abilitazione, situazione prontamente risolta con l’individuazione di un tecnico esterno che verrà nominato entro i termini previsti fino a quando il responsabile tecnico interno non risulta idoneo. Non esiste quindi alcun rischio di chiusura del Cosmari come invece gravemente affermato dal giornalista Carlo Cambi. In vent’anni anni di amministrazioni si sta discutendo di individuare nuovi siti per discariche con una procedura amministrativa, e non certo politica, iniziata nel 2014 – continuano – di certo non c’eravamo noi né la Lega a guidare la Provincia di Macerata.
Il ‘servilismo’ di un opinionista, con la complicità di qualche baldo amministratore treiese di spicco impegnato nel condividere nelle chat di amministratori locali e maceratesi notizie false al solo scopo di diffamare chi senza percepire un centesimo per l’attività svolta cerca di dare un senso alle scelte politiche nel solo interesse dei cittadini, rende bene il modus operandi dei soliti politicanti. È vergognoso che, pur consapevoli di divulgare notizie false, si arrivi a tanto pur di screditare chi si sta adoperando mettendosi al servizio della comunità».
Sandro Parcaroli domenica scorsa a Pontida con l’ex commissario regionale della Lega Marche, Riccardo Marchetti
«Per quanto mi riguarda- conclude il presidente della Provincia e sindaco di Macerata Sandro Parcaroli – tengo fede all’impegno preso con i miei concittadini. Non intendo dare ulteriore spazio a una politica di così basso profilo, ma era doveroso chiarire per onore di verità e soprattutto per rispetto nei confronti di tutti i maceratesi della provincia che non meritano le prese in giro di qualche calunniatore. Ora daranno gli stessi cittadini, come già avvenuto durante le ultime elezioni amministrative, a trarre il dado».
«Quanto alla Lega – concludono Buldorini e Parcaroli – continueremo ad ascoltare i cittadini, a dar loro le corrette informazioni e renderli edotti di quanto svolto dai nostri amministratori. Proseguiremo il nostro impegno, ci batteremo con tutte le forze affinché certi ruoli vengano ricoperti da persone competenti, preparate in materia e che abbiano una visione amministrativa volta ad agevolare gli interessi esclusivi dei cittadini e non quello dei già noti affaristi del settore, che è tanto importante quanto delicato. Consapevoli dei rischi derivanti da una politica in discontinuità con il passato, andiamo avanti con determinazione, coraggio e responsabilità. I tentativi di diffamazione e intimidazione li lasciamo a chi, oltre che raccontare storie di natura culinaria, impegna il proprio tempo nel riversare il malessere interno su persone a loro sconosciute».
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Carlo Cambi
LA RISPOSTA DI CARLO CAMBI – Vorrei rassicurare il presidente e il vicepresidente della Provincia di Macerata che non mi presto ad alcun tiro mancino. Luca Buldorini e Sandro Parcaroli mi replicano ancora una volta come fossi un esponente politico e non un giornalista che si occupa anche di enogastronomia. Dopo 43 anni di professione so cucinare le notizie e anche coloro i quali le nascondono o le negano. Dovrò suggerire all’onorevole Alessandro Panza – responsabile organizzativo nazionale della Lega – di riaprire le scuole di partito così forse Buldorini e Paracaroli apprenderanno che talune espressioni che loro mi indirizzano sono diffamatorie, ma le risposte le devono ai cittadini contribuenti che hanno diritto di sapere come vengono gestiti i loro soldi con cui si fanno spesi anche gli emolumenti di sindaco e vicepresidente della Provincia. Non io ma il dottor Giampaoli facente funzione di presidente del Cosmari ha detto che «si va per la seconda volta con il cappello in mano a Fermo», non io ma sempre Giampaoli il 20 giugno scorso ha confermato che ci sarà un aumento delle tariffe del 15% e successivamente del 5% nel 2024. E vorrei capire perché ai cittadini non è stato comunicato che il Cosmari è privo di direttore tecnico e si dovrà ricorrere a un professionista esterno. Chi ha indicato Giuseppe Pezzanesi pur sapendo che l’incarico era inconferibile al vertice del Cosmari salvo poi accoglierlo a braccia aperte nella Lega forse doveva anche preoccuparsi che al Cosmari tutto fosse fatto nella norma. I danni derivanti da quella nomina chi li paga? Quei danni sì sono un tiro mancino per i contribuenti. Che sanno bene a chi chiederne conto.
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"esposti ingiustamente a gogna mediatica " Ma che c'hanno dieci anni?!? Ridicoli.
Facevate più bella figura senza replicare.......
Fare politica significa risolvere i problemi. Governo nazionale, Regione, provincia e quasi totalità delle amministrazioni comunali hanno ormai da anni legittimamente lo stesso colore politico e in due servizi pubblici importantissimi del nostro territorio come acqua e rifiuti rischiamo di andare verso il caos, con gravissime ripercussioni per la cittadinanza. Invece di continuare a scaricare responsabilità e rispondere in modo arrogante a chiunque lo faccia notare forse sarebbe il caso di iniziare a fornire qualche soluzione credibile.
Qualche mese fa ai raduni della lega a Pontida si chiedeva Padania Libera e fuori i terroni dal nord, ora i terroni marchigiani cosa sono andati a fare al raduno.
Un bel termo valorizzatore e produrre energia elettrica?
Ho i conati di vomito
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Ma fate sto cavolo di inceneritore tanto qui è tutto inquinato e per incentivare la cosa il comune che lo ospiterà Tari gratis vedrai quanti si faranno avanti.
Possibile che vengano utilizzati toni simili da parte di esponenti politici con incarichi pubblici così rilevanti? È corretta l’osservazione di Carlo Cambi, in questi casi si sente la mancanza delle scuole di partito.
Sono anch’io favorevole a riaprire le scuole di partito;
oggi commercianti, vigili del fuoco, infermieri, poliziotti, carabinieri, operai etc etc pensano che l’ingresso in politica e nella pubblica amministrazione siano motivo di aumento di reddito non considerando il danno che creano alla collettività.
Fate un passo indietro, per favore.
Grazie
Delegazione di miracolati che hanno visto “La Luce” per la benedizione del neo-leghista direttamente dalle mani del ” Maestro ” .Ora che Salvini staccatosi da Bossi e dal sogno di un’autonomia padana stia cercando proseliti per un partito che curi gli interessi di tutti gli italiani. Effettivamente questa bella delegazione che non rappresenta nessuna regione, ma semmai le sconclusionate idee che possono essere partorite dalle loro menti che già a leggere l’articolo sono piene di promesse. Se , e dico proprio se, qualcuno avrebbe potuto aver dubbi su quanto riportato da Cambi, li avrà dissipati immediatamente e anzi adesso conosciamo meglio i nostri eroi purtroppo alle prese con problemi di monnezza che per loro non esistono e comunque sono atavici ed estranei a chi da “sempre nel nome della Lega Salvini”… che farebbe? Lasciatomi trascinare dall’enfasi, rientro immediatamente che tanto leggendo quest’articolo oggi per sciocchezze di ogni genere, non c’è bisogno di me. Dico solo che trovo veramente inquietante, adesso parlo solo per Macerata e purtroppo anche Provincia essere guidati da chi va a Pontida ad ascoltare Salvini e la signora Le Pen. Del resto siete in molti a Macerata a pensarla come loro anche se tolto lo slogan sui migranti, per il resto non capisco che cosa vi abbia colpito ma proprio forte.