Giuseppe Pezzanesi
di Monia Orazi
«L’incarico di presidente del consiglio di amministrazione di un consorzio obbligatorio di smaltimento rifiuti, formato da tutti i Comuni di una Provincia, non può essere conferito a uno dei sindaci, che controllano lo stesso consorzio. Il controllato sarebbe nello stesso tempo anche il controllore». Lo dice l’Anac (Autorità anticorruzione), nell’approfondimento relativo alla delibera 346, pubblicato ieri, con cui è stata stabilita l’inconferibilità della carica di presidente del Cosmari a Giuseppe Pezzanesi, nominato il 4 agosto 2021, quando era sindaco di Tolentino in carica, ruolo da cui è cessato un mese fa dopo le elezioni amministrative.
Prosegue la nota: «Anac, infatti, ha documentato che si tratta non di incompatibilità, ma di inconferibilità. Quindi la nomina è viziata fin dall’origine, costringendo l’amministratore comunale a dimettersi da presidente del Consorzio. Inoltre, l’amministratore deve restituire gli eventuali compensi percepiti da presidente del Cda. E chi ha conferito l’incarico “inconferibile” viene sanzionato con il divieto di poter conferire incarichi per tre mesi dalla data di comunicazione». La motivazione espressa dall’Anac è il conflitto tra ruolo di controllore, che spetta al Comune socio e controllato, nel ruolo di presidente, che fanno capo alla stessa persona, Giuseppe Pezzanesi: «Anac motiva come gli enti di diritto privato in controllo pubblico non possono essere amministrati dagli stessi amministratori preposti al loro controllo. Infatti, il Comune in questione di cui l’amministratore era sindaco non solo è socio della società, ma è anche sito nella stessa regione degli altri comuni che compongono la compagine sociale dell’ente, quasi tutti quelli della Provincia. E la nomina è avvenuta all’unanimità da parte di tutti gli altri colleghi sindaci».
Un’assemblea del Cosmari
A votare all’unanimità il 4 agosto 2021 la nomina di Pezzanesi a presidente, durante l’assemblea dei soci, sono stati gran parte dei sindaci dei comuni soci, erano presenti il 92,13 per cento degli aventi diritto, come risulta dalla nota dell’ufficio stampa Cosmari. Impossibile accedere al verbale dell’assemblea, dal sito del consorzio sono stati tolti tutti i verbali delle assemblee dei soci, anche relative al 2022 e ad anni precedenti, anche il motore di ricerca restituisce pagine vuote.
Nella nota Anac ribadisce che nonostante la presenza del direttore generale, il presidente è di fatto amministratore di un ente di diritto privato, controllato da enti pubblici, per questa motivazione: «Il ruolo di presidente del consorzio aveva una rappresentanza e una rilevanza esterna fondamentale, compreso quello di firma di bandi pubblici di concorso. Inoltre aveva potere di firma, dando esecuzione alle deliberazioni dell’assemblea, deliberando assunzioni o incarichi di consulenza, stipulando contratti o accordi. In conclusione, l’Autorità ha deliberato la nullità dell’atto di conferimento e il relativo contratto».
Ora oltre alla dichiarazione di nullità della nomina del presidente, spetta al responsabile anticorruzione del Cosmari, Fabio Lancioni, l’avvio del procedimento contro i sindaci che hanno votato per Pezzanesi, spiega l’Anac: «Inoltre, in base all’articolo 18 del decreto legislativo n. 39 del 2013, “i componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati”, e nei loro confronti viene avviato procedimento che riguarda tutti coloro che, alla data del conferimento dell’incarico, erano componenti dell’organo conferente, ivi inclusi i componenti cessati dalla carica. I componenti dell’organo non possono per tre mesi conferire tutti gli incarichi di natura amministrativa di loro competenza». In queste ore sono i legali del Cosmari che stanno valutando la portata della delibera Anac, probabilmente si deciderà per il ricorso al Tar, opzione verso cui sembra essere orientato lo stesso Pezzanesi, che ieri a Cronache Maceratesi ha ribadito la legittimità della sua nomina, in quanto in base alle normative nazionali, in qualità di presidente non avrebbe deleghe effettive (leggi l’articolo).
Giuseppe Giampaoli
Saranno quindi i legali di Cosmari a consigliare Pezzanesi ed il consorzio sulla strada da intraprendere. Tra i nodi da sciogliere ad esempio c’è la validità del secondo concorso da direttore generale, che ha portato ad individuare la figura che ha sostituito dal primo agosto lo storico direttore Giuseppe Giampaoli, in pensione, che ricopre il ruolo di vicepresidente del Cda.
L’annullamento del primo concorso, indetto nel marzo del 2021 dall’allora presidente Graziano Ciurlanti, ha provocato l’apertura di un contenzioso legale tra il primo classificato, che ha citato per danni il Cosmari. Il secondo bando di concorso è stato firmato da Pezzanesi, ma stando alla delibera di Anac rischia di essere un atto nullo. L’unica strada per opporsi alla delibera Anac appare il ricorso al Tar, con richiesta di sospensiva dell’efficacia dell’atto. Se la delibera Anac è pienamente efficace, per almeno tre mesi i sindaci non potranno nominare il nuovo Cda e per Cosmari si apriranno le porte del commissariamento.
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Tranquilli ,niente di grave ,tanto L'accusa ed il tribunale sono a carico nostro La difesa è a carico nostro Il commissariamento a carico nostro Il concorso da rifare a carico nostro Ma tanto che problema abbiamo ,tra crisi economica, pandemia,bollette e guerra ,due spicci per questa roba è un piacere spenderli
Yuri Pesaresi e te ne accorgerai con la storiella del bando tra qualche anno No ma quissi era bravi, si
I sindaci non dovrebbero proprio votare perché se sono soci già si può immaginare cosa combinano
Per curiosità, cosa guadagna il Presidente?
Perché secondo voi è normale che non si siano abrogate le province, ma il voto per le stesse al cittadino. Infatti l'apparato burocratico e relativi costi a nostro carico, restano integri. Però il resto viene deciso da altri eletti Non vedo mai indignazione per tutto ciò.
Carla Mosca veramente con Besostri abbiamo fatto un bel ricorso sul punto. Respinto, con condanna alle spese.
Daniela Diomedi non ci sono mai dubbi sull'esito.
NON SONO un LEGALE, NON CONOSCO le leggi che determinano tale situazione e le relative regole di comportamento. SONO per la NON CONDANNA MEDIATICA fino a quando la GIUSTIZIA PREPOSTA non abbia compiuto tutti i suoi dovuti accertamenti, inchieste e processi. SONO per l'APPLICAZIONE CERTA della PENA e RELATIVE SANZIONI previste dalla NOSTRA LEGGE (Per chi come in questa storia avesse commesso inciuci, tratto profitti, favori e non so cos'altro). COME CITTADINO questo è quello che mi aspetto.
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Ricorso al Tar che costa tantissimo, avvocati peggio e quindi risorse che vengono tolte alla raccolta e al parziale riciclo dei rifiuti. Con questo modo di fare, potrei fare un ricorso al Tar anche sui rifiuti che approfittando dei rifiuti e non rifiutando ciò che si può ricavare dai rifiuti vogliono continuare ad occuparsi dei rifiuti così che alla fine diventa pure impossibile dividerli per un ottimale riciclo. E’ proprio vero che non si dovrebbe rifiutare mai e forse è quello che è successo!
Nulle o comunque annullabili sono tutte le delibere adottate da un CdA illegittimo nella sua posizione apicale. Forse è per questo che l’ente ha tolto (compiendo comunque un atto contro la normativa sulla trasparenza: che ne pensa la nuova direttrice generale?) dal sito tutte le delibere di questo ultimo periodo, per non stimolare ancora di più i possibili ricorsi che potrebbero piovere sull’ente.
La verità è il Cosmari è andato avanti per anni ignorando completamente norme di legge e regolamenti, anche quelli che era dato in autonomia. E nel frattempo tutti silenti e omertosi.
NON SONO un LEGALE, NON CONOSCO le leggi che determinano tale situazione e le relative regole di comportamento. SONO per la NON CONDANNA MEDIATICA fino a quando la GIUSTIZIA PREPOSTA non abbia compiuto tutti i suoi dovuti accertamenti, inchieste e processi. SONO per l’APPLICAZIONE CERTA della PENA e RELATIVE SANZIONI previste dalla NOSTRA LEGGE (Per chi come in questa storia avesse commesso inciuci, tratto profitti, favori e non so cos’altro). COME CITTADINO questo è quello che mi aspetto.