di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
La lancia di Toro seduto e la borsa di tasso, il copricapo degli indiani Sioux e la bandiera della nazione Lakota. Sullo sfondo, dietro la targa di intitolazione a Tatanka Yotanka, c’erano i simboli degli indiani d’America.
La cerimonia di intitolazione del piazzale
Folkloristica cerimonia questa mattina al piazzale della palestra di Civitanova Alta a cui hanno preso parte il presidente della commissione toponomastica Giorgio Pollastrelli, promotore dell’intitolazione, il consigliere provinciale Luca Buldorini e l’assessore Giuseppe Cognigni. Defilato anche il presidente del consiglio Fausto Troiani, il primo nel 2018 a proporre di intitolare uno spazio a Toro seduto in risposta alla richiesta della minoranza di una via per Anna Frank. Una presentazione a cui hanno preso parte per lo più solo esponenti della Lega. Non si sono visti consiglieri di maggioranza degli altri partiti né assessori della giunta.
Per l’occasione è arrivato dalla Toscana Alessandro Martire, il rappresentante della nazione Lakota Sioux in Italia e da Filottrano Alessio Pieralisi, l’unico in Europa a parlare e insegnare l’antica lingua dei Sioux. La cerimonia ha previsto anche canti in lingua Sioux con l’accensione di incensi e la consacrazione attraverso una musica tipica. Alessandro Martire nel suo discorso ha voluto fare un accenno alle polemiche di questi giorni successive all’intitolazione salutando anche l’opposizione (non presente alla cerimonia): «Non siamo qui per cercare un momento di scontro – ha detto Martire – ma per essere uniti su temi come l’ambiente, l’ecosistema, le diversità affinché quelle atrocità non debbano mai più accadere e siamo qui a dirlo come rappresentanti di una nazione che ha subìto uno dei più grandi genocidi della storia. Il protocollo di amicizia del 2017 consolida i rapporti per scambi culturali di vario tipo. Perché le Marche? Perché qui, a Filottrano c’è Alessio Pieralisi, l’unico europeo che parla la lingua antica Lakota e insegna lingua filologia e tradizioni Lakota. A breve faremo una rappresentazione teatrale su Giacomo Costantino Beltrami di Filottrano il primo alla fine del ‘700 ad andare alle sorgenti del Mississippi a incontrare i Sioux e riportò la prima collezione di oggetti degli indiani Sioux».
Giorgio Pollastrelli
Uno spettacolo che Giorgio Pollastrelli ha promesso di portare a Civitanova: «La commissione toponomastica in maniera unanime ha approvato la proposta e oggi diamo vita a questa testimonianza di amicizia intraprendendo azioni di sensibilizzazione su questo argomento. Chi ha voluto deridere questa iniziativa oggi capirà che la storia di questo popolo è profonda e che c’è poco da ridere».
Pollastrelli ha poi letto il protocollo firmato nel 2017 e siglato fra Martire e il comune di Civitanova. Un’intitolazione nata dalla volontà di dare spazio a un simbolo di genocidio come ha ricordato Giuseppe Cognigni che ha parlato in rappresentanza del comune dal momento che sia il sindaco Fabrizio Ciarapica che il vice Claudio Morresi sono assenti per raggiungere Esine: «Quella di oggi e una giornata importante -ha detto Cognigni – intitoliamo questo spazio pubblico ad un uomo che ha fatto la storia dell’America, nato libero e morto per il proprio popolo ed è stato questo uno dei motivi che hanno portato all’intitolazione. Un vero e proprio genocidio. Noi come amministrazione siamo piccoli rispetto a questa problematica, ma siamo con voi e per voi».
Da sinistra Alessandro Martire, Luca Buldorini, Giorgio Pollastrelli e Cognigni
Presente anche Luca Buldorini in rappresentanza della provincia: «Ancora una volta Civitanova è avanti rispetto alla provincia e progressista. Auspico che la sinergia fra provincia e Civitanova sia un punto di inizio per tramandare l’ attività portata avanti con coraggio e senza strumentalizzazione da Civitanova».
La cerimonia è poi proseguita nella sala del consiglio comunale dove Alessandro Martire ha tenuto una “lezione” sulla vita di Toro seduto aprendo il suo intervento con una preghiera cantata in lingua Sioux: «Il vostro concittadino Bartolomeo Bellesi molti anni fa mi ha chiamato per fare degli incontri e poi il rapporto è proseguito con l’amministrazione con un protocollo di intesa fra la vostra regione e noi. Il messaggio che portiamo è di pace».
Piazzale Toro seduto, ecco la targa. Inaugurazione il 1° aprile (e non è un pesce)
Piazzale Toro Seduto, Pollastrelli: «Una mia proposta dopo i colloqui con il delegato dei Sioux»
Papa Francesco nel suo viaggio in Canada ha incontrato i nativi americani per chiedere perdono per gli abusi commessi dalla Chiesa a danno di quel popolo. Il suo "lascarsi vestire" con il loro copricapo, è stato segno inequivocabile di riconoscimento reciproco, cultura e identità. Si è recato per questo "a casa loro" (come è in uso dire da una certa parte politica), per un atto di umiltà e ritrovata fraternità (in coerenza con la sua enciclica Fratelli tutti). Invitare a Civitanova Alessandro Martire per un incontro pubblico con la cittadinanza, lo avrei visto nell'ottica di un approfondimento su tematiche quali l'identità di popolo, la discriminazione, l'odio razziale, i genocidi... Mi sfugge invece il senso della intitolazione di uno spazio pubblico al capo Sioux nel territorio di Civitanova Alta, la cui cerimonia è inevitabilmente apparsa come una manifestazione folkloristica, che passata la festa non lascerà traccia nella storia e nella cultura della città. https://youtu.be/dRw3zp5sNKw
Quella Indiana o dei nativi americani, è stata una delle più grandi civiltà mai apparse sulla terra. Dedicare uno spazio a questo grande popolo per me è una scelta giusta e condivisibile.
Il prossimo 1 aprile, ricambieranno la visita, navigando con tre pescherecci lungo il Platte River nel Nebraska Stati Uniti, visitando i luoghi d'origine dei Sioux.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
…migliaia e migliaia di persone ad applaudire alla grande cerimonia…aug grande capo…
Esterofibi.
E anche questa è fatta.
Ora tocca a Tashunka Witko (Cavallo Pazzo), poi a Makhpiya-Luta (Nuvola Rossa) e poi a Shunkaha Tanka (Grande Lupo).
Manitù, proteggici tu.
AUGH.
Non bastava ubbidire agli USA? Ora ubbidiamo anche agli Indiani d’America?
Toro Seduto contrapposto ad Anna Frank è già tutto dire (!), ma poi perché Toro Seduto e non Nuvola Rossa o Geronimo, Cochise, Aquila Rossa, Cavallo bianco ecc. ecc. … e poi perché Sioux e non Apache o Cheyenne, Arapaho, Comanche, Irochesi, Chippewa, Cherokee, Creek, Seminole ecc. ecc. Oppure, perché non l’intera Nazione Indiana d’America, che sarebbe stato meglio … Misteri (ingloriosi) di una destra che legge evidentemente una storia a fumetti.
… dimenticavo: almeno scrivete Toro Seduto maiuscolo 😉
E’ proprio vero che ” Citanò è avanti!!! “
Ah…ma è quello delle vernici Ard Raccanello…ma allora era più meritevole di tale titolo il parcheggio di Cluana Color….
…folcloristica!!? Perché, qualcuno forse si aspettava che a suonare ci fosse la banda comunale “de Montecò Ardo”, con magari un po’ de vergare che ballavano “lo Sardarello”!!?!!? Ma per favore, si può non essere completamente d’accordo sulla intitolazione (ma bisognerebbe motivarlo bene), ma è giustissimo che la manifestazione abbia rispettato la cultura e le tradizioni appartenenti a quel popolo!!! gv
E con questa ennesima perla, Citanò si appresta a sostituire Roma come “Caput Mundi”….
Erano meglio le “palme hard” che una piazza intitolata a “TORO SEDUTO”.