Giorgio Pollastrelli, capogruppo della Lega in Consiglio comunale
«La titolazione di aree urbane deve prescindere dalla faziosità politica divisiva soprattutto in un periodo dove appellarsi alla pace non ha solo un significato retorico generalizzato. L’intitolazione a Tatanka Yotanka meglio conosciuto come Toro Seduto è una proposta da me formulata dopo una fitta corrispondenza con Alessandro Martire, il delegato in Italia della nazione Lakota Sioux di Rosebud».
Giorgio Pollastrelli, presidente della commissione toponomastica di Civitanova motiva così la scelta di intitolare un piazzale a Toro Seduto. Non sarebbe quindi, a detta dell’esponente della Lega, conseguente alle parole dell’ex vicesindaco e ora presidente del consiglio Fausto Troiani che nel 2018, dopo che l’assise aveva bocciato una mozione per un’intitolazione di una via ad Anna Frank provocatoriamente aveva detto che se fosse stata intitolata una strada al simbolo dell’Olocausto, “perché non intitolarne una a toro Seduto”.
Pollastrelli sostiene che sul lavoro della commissione c’è stata piena unanimità e condivisione di scelte: «Nelle ultime sedute abbiamo approvato all’unanimità la intitolazione di una serie di aree di circolazione dando un tributo in particolar modo a chi è stato vittima di, violenze, soprusi, soppressioni e stermini – spiega – Oltre le segnalazioni giunte ci sono anche le proposte prodotte dalla stessa Commissione. Il 1 aprile Alessandro Martire sarà a Macerata per un convegno e sarebbe felicissimo nella mattina dello stesso giorno di venire a Civitanova Marche a tenere un convegno su un grande della storia dei nativi d’America, altra tragedia storica che ha prodotto milioni di morti. L’ intitolazione a Sergio Ramelli del quale il 13 marzo cadeva l’anniversario dell’aggressione è una testimonianza ad un giovane studente ucciso negli anni in cui il contrasto politico non era solo verbale ma gli scontri di piazza e la violenza condizionavano la quotidianità della società civile.
«La decisione della commissione di intitolare ad Anna Frank i giardini di via Goito è stata unanime – prosegue Pollastrelli – Una proposta che da circa 15 anni attendeva che fosse avviato il suo iter burocratico, mai approntato prima d’ora. In supporto di questa la stessa commissione ha anche individuata una via ai martirai dei lager nazisti, Maria del Carmen Hernàndez Barrera co-iniziatrice del cammino neocatecumenale, cosi come Piazzale Europa, così come per Pasqualina Pezzola. Il tutto in maniera unanime. Tutto questo lavoro di riordino di vecchie e nuove proposte ha prodotto un deliberato unico che parte dal 2016 con le Nazioni, gli sportivi del passato, passa per il risorgimento italiano, la storia dei nativi di America, le tragedie europee del 900 ed infine Anna Frank. Un plauso alla Giunta che ha approvato la proposta deliberativa senza stravolgere quanto fatto in commissione e ha apprezzato il lavoro di doveroso riordino».
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DI POLLASTRELLI OSSERVO LA SENSIBILITA’ SUGLI AMERICANI ORIGINARI E QUELLA (SCARSA) SU ANNA FRANK. COME DIRE: GLI UCRAINI E GLI EXTRACOMUNITARI. E POI:RAMELLI E GLI ALTRI….?. MA QUALI MENTI RIESCONO AD ESSERE COSI’ “CONFUSE”(LEGGI AMBIGUE) DOPPIOPESISTE E PERVERSE. SE VUOI ESSERE CONTRO ANNA FRANK O NON HAI IL CORAGGIO E TUTTO IL RESTO, ALMENO ABBILI DELLE SUE CONVINZIONI. IL TROIANI E’ PERSO (IN BLACK LIST) MA TU ALMENO NON
TI ARRAMPICARE SUGLI SPECCHI.
Per parcondicio metterei anche “VACCA SDRAIATA” insieme a toro seduto…
Finalmente tutta la verità sul caso Toro Seduto. Guardando meglio il cranio del leghista e dopo averlo sottoposto a lunga osservazione secondo i canoni del Dottor Cesare Lombroso, medico, antropologo, filosofo, giurista e criminologo, notai la mancanza dello scalpo. Incuriosito ho avviato pericolosissime indagini che chi conosce gli attori della storia ben conosce sui rischi possibili. Non è stato facile squarciare il velo del mistero, protetto dalla cortina di fumo che usciva dal calumet della pace acceso dall’ex vice sindaco alla notizia che qualcuno cercava di sottrargli la possibilità di ripassare alla storia ( dopo le già ben note beghe giudiziarie), così dopo aver contattato una banda di Moicani inferociti li ingaggiava per l’occasione e con l’ordine perentorio ( da quella parte gli ordini possono essere solo così) di rasarlo dall’albo dei rappresentanti degli indiani d’America. Dopo laboriose indagine e grazie a un mio collega non profeta in patria mi è giunta finalmente la possibilità di sapere tutta la verità sul caso Toro Seduto. Da Siviglia mi arrivò una lettera scarlatta con il nome di un famigerato scotennatore di cuoi cappelluti. Grande fu la mia sorpresa nello scoprire che si trattava del Sig. Alessandro Marte che si nascondeva per sfuggire allo spiumato leghista che non aveva gradito il taglio e lo stava cercando. Ecco allora scoprirsi che la volontà di nominare una via all’ eroe indiano, tanto per fare lo sciapo, fu del suddetto tristo elemento, l’ex vice, come risulta da documenti trafugati in protocollo in cui viene riportato che fu lui e precisamente in un attimo di mitomania cronica, malattia di cui soffre da prima che nascesse, qualcuno dice anche prima, già nel mondo delle idee indiane coi suoi verdi pascoli e bisonti succosi già conditi e ancor prima che Platone ne parlasse copiandole. Mentre per il leghista , un giorno bisognerà, sorvolando su motivi logici e culturali legati alla nostra terra marchigiana scoprire quali sono le attrattive di un partito senza più né capo e né coda, legato esclusivamente ad un personaggio non dico discutibile ma che proprio rappresenta una vergogna senza se e senza ma da chi lo segue fatte salve le stesse motivazioni per cui lui segue i suoi affiliati e questi ultimi seguono lui e cioè :purissimo interesse. Questo per i più scaltri… per gli altri …un velo pietoso. Rientro prima che perda il filo di qualche pensiero. Insomma su questa diatriba dalle tante leggende natie come nei verdi pascoli dello Wyoming che spero non sia una zona prevalentemente montagnosa e che comunque dia colore al racconto che spiega nei minimi particolari e senza tema di sfidare i due protagonisti di questa allucinante novella investigativa degna di Poe, andiamo alle conclusione. Se a fare il nome di Tatanka Yotanka, tremate tremate le streghe son tornate e questo dopo un settimana di riflessioni alla neuro deliri è stato Iddu, il capo di tutta la tribù dei “ Civitanovesi Interdetti” e sempre più sconcertati e aver capito appresso un’analisi più approfondita e grazie a Wikipedia che stava parlando dello scomparso e leggendario Sitting Bull, bisogna capire la presenza del pelatone. Di ello, il tristo vice dell’ancor più tristo de l’allor non vice ma più su, attualmente ridottosi ad un allampanato e quasi cieco figurante per via dei numerosissimi selfie a cui si obbliga ogni giorno sappiamo tutto ma dell’altro? Anche!! Più machiavellico di Macchiavelli entra in gioco la furbizia tipica del totem leghista, famoso per aver organizzato un Camper Point per il mare ad una distanza di svariati chilometri e in un deserto che nemmeno gli indiani abituati al caldissimo deserto di Sonora ci andrebbero. Subdolamente fece sapere al barbiere di questa idea dell’intitolazione invitandolo in Italia per potersi vendicare nel più terribile dei modi: facendogli depilare il petto che pare fosse stato molto villoso per poter fare una parrucca che mette quando c’è molto vento . Purtroppo si parla di Civitanova in malo modo ma per fortuna ci sono uomini che non solo la guideranno fino allo sfascio totale ma non per loro ma che scrivono pagine di Storia che fanno il giro del Mondo ma si sta trattando con Elon MusK per un probabile viaggio nello Spazio con tutta la Giunta.
Nel corso di tanti e tanti anni, non mi era bastato sentire da più “voci” che c’è una netta differenza tra nazismo e comunismo, che i morti di Stalin almeno erano per una causa giusta, che il fascismo è stato peggio del comunismo e altre convinzioni del genere, no, non mi era bastato. Oggi leggo anche chi sostiene che se intitoli una via ad Anna Frank e una ad Aleksandr Solzenicyn (come avevo proposto ieri) le vittime dei Gulag si sentono prese in giro (come se Anna Frank si potesse sentire presa in giro per l’intitolazione di una via a Toro Seduto!), che non bisogna trovare per forza una controparte (e perché? La storia o è tutta o non è!), anche se è pur vero che se dovessimo intitolare le vie cittadine a tutte le vittime di genocidi della storia dell’uomo, non basterebbero tutte le vie di Civitanova e quindi sarebbe forse meglio “dedicarci” ai genocidi a noi più vicini, vicini geograficamente e temporalmente (ma non spetta a me decidere di questo). Oltre a ciò, leggo che c’è anche chi vuole dare “lezioni” di differenza tra genocidio e Shoah (!!!), oppure tra dittatura e totalitarismo (quale sarebbe meno peggio, chiedo!!?), probabilmente solo un artificio per ribadire la differenza tra comunismo (giusto!!? – migliore!!? – meno peggio!!?…poveri noi…) e nazifascismo. Cari signori e signore, in certi “meandri” politici, purtroppo, non si accetta, e non si accetterà mai, che i totalitarismi del novecento, come ha anche “sottoscritto” l’Europa (tanto cara in certe zone politiche), sono stati tutti uguali, al di là dei presunti ideali che, teoricamente, li trascinavano e questo farà si, ancora per molti anni, che non ci sarà mai una vera pacificazione, non ci sarà mai una vera completa conoscenza di tutta quella che è stata la nostra storia. gv