Il rogo nella notte
di Gianluca Ginella
La procura ha aperto un fascicolo per incendio colposo per il rogo che è divampato intorno alle 23,15 della scorsa notte alla Rimel di Casette Verdini di Pollenza. L’ipotesi preliminare è che le fiamme siano divampate da batterie al litio che erano stoccate all’interno dello stabilimento di via Dell’Industria. Sono stati poi messi sotto sequestro un locale (dove ci sono server e telecamere) e un computer in cui erano salvate le immagini della video sorveglianza.
I vigili del fuoco entrano in tribunale per incontrare il magistrato
Le indagini sull’incendio alla Rimel sono coordinate dal pm Enrico Riccioni. Il magistrato ha inoltre affidato l’incarico ad un consulente per analizzare il materiale informatico. Al momento non ci sono indagati e il magistrato è in attesa della relazione.
Questa mattina in procura c’è stato l’incontro con alcuni responsabili dei vigili del fuoco che hanno fatto il punto con il pm. Al momento l’idea è che si sia trattato di un incidente e non risulterebbe che qualcuno avesse attriti con l’azienda. Anche il legale della Rimel, l’avvocato Leonardo Filippucci, ha escluso che il rogo sia doloso. Nella ditta, che si occupa del recupero di materiali dagli elettrodomestici dismessi, c’era l’allarme che è regolarmente scattato per segnalare un incendio.
Le casse contenenti batterie al litio che sono state rimosse dall’azienda
A bruciare sono state materie plastiche. Una delle prime occupazioni dei vigili del fuoco è stata rimuovere delle batterie al litio che potevano esplodere per l’incendio. Sono state trasportate sul piazzale esterno della ditta. E proprio da batterie al litio potrebbe essere partito l’incendio. Questa per ora l’ipotesi che però dovrà essere approfondita con le indagini. Approfondimenti dovranno esserci anche per accertare se ci sia stato l’inquinamento dell’aria e un danno ambientale dovuto all’incendio. Su questo sono al lavoro i tecnici dell’Arpam.
Le operazioni dei vigili del fuoco durante la notte
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Più che di incendio colposo si dovrebbe parlare, stando a quanto si dice, di incendio ‘spontaneo’.
tranquilli tanto per cose grandi GRADI SILENZI
la prima piota lava via tutto….e apposto!! il danno ambientale è risolto..
Ma più che delle solerti evoluzione dell’Arpam, di cui diciamolo, i repentini cambi “d’umore” a volte sono presi con le molle, come gli indiani guarderei più al volo degli uccelli prima o dopo aver sorvolato la zona sotto controllo.
Incendio colposo, l’incendio è scoppiato per la cattiva gestione delle norme di sicurezza, negligenza, sicuramente non ci sono controlli miticolosi su questi centri di smaltimento rifiuti pericolosi, gli organi competenti cosa aspettano, che succeda come a Ischia, dopo forse….. intervenite. Ma tanto una volta conquistata la poltrona…………