Le famiglie accolte dall’Abf
di Giulia Sancricca
Nella parola “mamma” sono racchiusi tutto l’amore e la protezione che una donna può avere per i propri figli. Sentimenti che, nei momenti di difficoltà, si fanno tanto forti da sembrare invincibili.
Ne sono l’esempio le storie delle mamme in fuga dall’Ucraina, in cerca non tanto della loro salvezza, ma di quella dei propri figli e delle proprie figlie. Donne sole, ma non per questo meno forti, che hanno visto la guerra con i propri occhi e che da quella guerra hanno voluto portar via le loro creature.
Sono le storie di Irinia, Julia e Tatiana. Mamme che facevano parte del primo gruppo che la Andrea Bocelli Foundation ha accolto a Cracovia per il trasferimento in Italia e che ora vivono nelle Sae di Muccia e San Ginesio.
Laura Biancalani accoglie una delle mamme
Irina lavorava a Chernihiv, una città dell’Ucraina settentrionale, nella segreteria di un giudice ucciso a colpi di arma da fuoco davanti ai suoi occhi.
Anche per quelle immagini strazianti ha deciso di lasciare la sua casa e scappare con i suoi quattro figli e il marito in cerca di un posto sicuro.
Oggi Irina segue i corsi di cultura e lingua italiana, affiancata da un supporto psicologico e dal team multidisciplinare Abf. I suoi figli frequentano la scuola De Amicis di Muccia, dopo aver fatto un percorso di ambientamento e socializzazione.
«Siamo grati di essere arrivati qui – dice Irina – . Ci hanno dato un tetto, da mangiare e hanno dato ai nostri bambini sin da subito la possibilità di frequentare la scuola».
Julia, invece, ha lasciato la madre, il marito e i nipoti a Dnipro.
«A Cracovia – racconta – , la coordinatrice della fondazione ci ha comunicato la possibilità di scappare in Italia. Abbiamo deciso in meno di dieci minuti, con la speranza che saremmo stati in buone mani. E così è stato: a Muccia ci hanno accolto con grande calore umano. Oggi per noi questo paese è diventato una seconda casa».
Anche Tatiana è scappata da Dnipro. «Ho lasciato tutto – confida – . I miei familiari, gli amici, la mia casa, la mia vita. Sono arrivata a Muccia con mia figlia e ho trovato persone molto accoglienti».
Sono queste le storie di donne che, dopo aver letto il volantino della fondazione del tenore, hanno contattato telefonicamente una volontaria presente a Cracovia: «Hanno deciso al telefono, in cinque minuti, di fidarsi di noi – raccontano i volontari di Abf – . Si sono fidate delle parole della direttrice generale Laura Biancalani e sono venute a Muccia. Le prime domande che ci hanno rivolto riguardavano la possibilità di mandare i loro figli a scuola e di poter rimanere per tutto il tempo necessario. Hanno fatto una parte del viaggio con un volontario di Alba (Cuneo) che era andato a portare beni di prima necessità alla stazione. Noi di Abf siamo partiti per andare a prenderli ad Alba».
Con l’avvicinarsi del giorno della festa della mamma, la Andrea Bocelli Foundation vuole confermare il suo impegno al fianco delle famiglie ucraine lanciando la nuova campagna “Abf con te, per disegnare un futuro di pace”. «È una campagna – scrive la fondazione in una nota – , destinata alle mamme e ai bambini ucraini accolti dalla rete di comunità della fondazione nei Comuni di Muccia e San Ginesio.
L’obiettivo del progetto è restituire una condizione di vita dignitosa alle famiglie donando un ambiente sicuro, un accesso all’istruzione e un sostegno economico-sociale per poter ricominciare. Ogni donazione contribuirà all’acquisto di beni di prima necessità, alle spese per mediazione culturale, linguistica, consentirà la presenza di uno psicologo d’emergenza in loco e permetterà ai bambini l’accesso ai progetti educativi Abf. Con una donazione di 50 euro – prosegue la nota – o anche di più, sarà possibile garantire una settimana di attività nel “Summer Camp” di Muccia ad uno dei bambini ucraini accolti da Abf e dalla propria rete di comunità».
Si può donare fino al 16 maggio sulla piattaforma di crowdfunding dell’Andrea Bocelli Foundation a questo link o sulla piattaforma GoFundMe .
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