Focolai nelle case di riposo
a San Severino e Camerino

CONTROLLI - Nel primo sono 30 i contagiati, nel secondo una decina di ospiti risultati positivi al molecolare. Sante Elisei, presidente della Fondazione che gestisce la struttura camerte: «Situazione pienamente sotto controllo»

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Due focolai Covid nelle case di riposo di Camerino e San Severino. La situazione numericamente più rilevante è proprio quella di San Severino dove tutt’oggi si contano 30 positivi. Si tratta di ospiti della struttura che risultano in gran parte asintomatici o tutt’al più con sintomi lievi, nel complesso le loro condizioni non destano alcuna preoccupazione. Sono scattati in questo caso tutti i protocolli necessari ad isolare il resto degli ospiti da quelli positivi e la situazione è costantemente seguita da vicino dalla presidente della casa di riposo Teresa Traversa e da tutto il personale, con il supporto dei medici di riferimento della struttura.

A Camerino invece è scoppiata di recente l’allerta, perché una decina di anziani con sintomi influenzali sono poi risultati positivi al tampone rapido, al quale sono stati sottoposti per precazione. Il direttivo della Fondazione Casa Amica, presieduto da Sante Elisei ha subito messo in atto anche in questo caso il protocollo necessario ad isolare i presunti positivi dal resto dei degenti. Si tratta di pochi casi e i nonnini sono stati sottoposti a tampone molecolare e si è ancora in attesa dei risultati definitivi, ma sono già scattate tutte le precauzioni del caso. In entrambe le strutture degenti e personale hanno ricevuto tutti la terza dose di vaccino. Camerino sino ad oggi si era salvata dal contagio da Covid.

Spiega Sante Elisei,  presidente della Fondazione che gestisce la casa di riposo di Camerino: «Voglio rassicurare sull’attuale situazione che è pienamente sotto controllo, ci sono solo alcuni anziani risultati positivi al tampone rapido e siamo in attesa di tampone molecolare. Abbiamo subito applicato tutti i protocolli del caso, che sono imposti dalla Regione e dalle autorità sanitarie per tutelare gli anziani ospiti. Per fortuna al momento non si registrano casi gravi e ci auguriamo che non ce ne siano nemmeno in futuro, tanto che l’Asur non ha disposto alcun ricovero al di fuori della struttura. Monitoreremo giorno per giorno la situazione, effettuando tutti gli interventi necessari, per garantire il benessere dei nostri ospiti che è la nostra preoccupazione primaria».

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