Controllo Green pass nel salone Hairmonia di Macerata (Foto Fabio Falcioni)
di Leonardo Giorgi
Scatta oggi l’obbligo di Green pass per parrucchieri, barbieri ed estetiste. Da questa mattina per accedere a saloni e centri estetici serve almeno la certificazione base, quella ottenibile da non vaccinati o non guariti (negli ultimi 180 giorni) con un tampone negativo. Tanti gli operatori del settore che hanno giocato d’anticipo, avvertendo per tempo i loro clienti. Nel complesso, nel territorio, non si sono registrate problematiche in giornata. Allo stesso tempo però, non mancano però le disdette e il malcontento tra i professionisti del settore per una burocrazia troppo pesante.
Il post pubblicato da Andrea Rilli per avvisare i clienti sull’obbligo Green pass
«Dobbiamo cercare di essere tutti un po’ più bravi a fare quello che dobbiamo fare. Devo ammettere però che qualche disdetta c’è stata – spiega Andrea Rilli, titolare di Idea Due Hair-styling a Belforte -. L’80% dei clienti circa sapeva delle nuove normative, comunque noi siamo stati bravi nella comunicazione. Cerchiamo di essere più fiduciosi per tornare alla normalità. Non abbiamo avuto casi di persone arrivate senza Green pass, però c’è tanta confusione. C’è molta rabbia e tristezza in giro, dobbiamo cercare di affrontare la situazione con serenità e sperare che tra qualche settimana il peggio sia passato».
Sempre sul lato parrucchieri, Michela Cernetti, titolare del salone Hairmonia di Macerata, sottolinea: «Oggi non abbiamo avuto nessun tipo di problema. Avevamo già informato le clienti, abbiamo mandato messaggi per informarle sul Green pass, spiegando anche che cosa volesse dire “Green pass base”. Ci siamo attivati da 15 giorni ormai, con post e messaggi Whatsapp. Le nostre clienti sanno che le regole anti Covid, dal 18 maggio 2020, giorno in cui abbiamo riaperto, sono state sempre rispettate. Diamo ai nostri clienti mascherine nuove e igienizziamo tutto. Anzi, molte clienti volevano mostrarmi il Green pass anche prima della data di oggi».
Rossana Rapaccini
Dal punto di vista dei centri estetici, la questione è più complicata, almeno sul lato burocratico. Per i professionisti autonomi e che lavorano da sempre senza collaboratori, come Rossana Rapaccini, titolare da ben 34 anni dello storico centro Estetica Rossana di Chiesanuova di Treia, la prima giornata è filata liscia: «I clienti sono tutti provvisti del Green pass, non ci sono stati problemi. Ovviamente non sto a chiedere se hanno un pass normale o rafforzato, quando vedo che lo schermo è verde, è tutto ok. Poi, come molte mie colleghe, usavo da sempre le mascherine Ffp2. Anche il 90% abbondante dei miei clienti usavano già questo tipo di mascherine e sembrano tutti contenti del fatto che stiamo usando tutte le protezioni del caso. Non abbiamo avuto disdette per il Green pass, ma ovviamente ne abbiamo avute parecchie per i casi di Covid».
Qualche problema lo segnala Romina Coppari, titolare del centro Voglia di Bellezza di Appignano, che da qualche mese ha rinnovato completamente la struttura, ampliandone le dimensioni e le tecnologie a disposizione.
Lo staff del centro estetico Voglia di Bellezza, gestito da Romina Coppari
«Per il fatto Green pass in sè è tutto ok, anche se in generale abbiamo avuto tanto spavento tra i clienti e molte disdette – spiega Coppari -. Abbiamo già tanti clienti vaccinati e altri che comunque si fanno già i tamponi per andare al lavoro.
Allo stesso tempo però abbiamo tante altre persone che non vogliono fare il vaccino e che purtroppo non possono più entrare. Non abbiamo avuto problemi in negozio, ma dietro tutto questo c’è una burocrazia troppo pesante. Io da titolare, devo fare un atto formale affinché una persona diversa da me possa scansionare il Green pass, altrimenti ci deve stare un addetto. Nel caso del centro estetico – continua – tutti dovrebbero poter scansionare il Green pass. Invece bisogna essere delegati appositamente con tanto di certificazione e tutto il resto. Se io sto facendo un massaggio in cabina, dovrebbe essere normale che una mia dipendente potesse scansionare il Green pass. Un’altra cosa: il controllo non si può fare con un cellulare privato. Ho dovuto mettere un dispositivo a parte. Perciò diciamo che il lato davvero pesante è quello burocratico. Noi ci siamo attrezzati al meglio, ma dovrebbero aiutarci a non complicare la situazione più di quello che già è. Ci dispiace per tutte le clienti che non possono venire, anche perché un tampone costa 15 euro e non è poco. E va ricordato che questo ha portato all’aumento del lavoro in nero. La gente va nelle case, a noi controllano anche il pelo, a loro no. Questo non è giusto».
Hairmonia (Foto Falcioni)
A parte ci vuole quello base e la maggior parte dei lavoratori ce lhanno laltra metà è vaccinata non vedo perché dovrebbero lavorare in nero.
Bettina Lucarelli Per quelli che non vogliono discriminare nessuno, immagino. Non è nemmeno una questione di soldi . Ma di solidarietà.
Pagate le tasse col supergreenpass gli aumenti gli affitti poi sentite Marioooo se gli sta bene
Se a voi sta bene questa"normalità" ... avanti tutta
In Germania(Baden Württemberg) è da Aprile /Maggio dell'anno scorso che occorre il Greenpass per andare dal parrucchiere. Tutto sto clamore..ahh solo in Italia..ahhh dittatura. Bahh tutti fossero li i problemi.
Silvana Barozzi a parte che in Germania i tamponi sono gratis, io per lavoro sono li più di 20 giorni al mese, la situazione di queste attività se non fosse per i ristori ( che li ci sono e sono corposi) sarebbe catastrofica. Locali non alimentari praticamente deserti, stessa cosa per i ristoranti.
Stefano Nepi ET ma chi te lo dice.. Tu non immagini nemmeno quante attività stanno chiudendo anche qui. Ristoranti in Insolvenz..la mia azienda(metallo) chiude il 31/03 e ciao. Ti lascio il mio posto vieni, io se riesco a chiudere la pratica della pensione fuggo, me ne torno sui Sibillini. Tschüss schöne Tag
Silvana Barozzi Ma che ha messo in dubbio che le attività stanno chiudendo, Ho solo detto che in germania non è oro, non ho detto che qui si stia meglio. Ho detto solo che il green pass sta distruggendo l'economia, Soprattutto le piccole attività. E questo sia in Italia come in Germania come in altri paesi europei che lo stanno Adottando
Silvana Barozzi Ed inoltre non tutela nessuno dal punto di vista sanitario
Stefano Nepi ET, sono io la prima a dire che il Greenpass non è la soluzione di tutti i problemi, ma non è nemmeno il problema maggiore. Come sempre la verità sta nel mezzo, ci vuole buon senso, prudenza e rispetto per la propria salute e quella altrui. Io sono vaccinata, ma qualche tampone lo faccio tranquillamente, soprattutto per la mia tranquillità..non mi credo sicuramente invulnerabile. Ci vuole che si usi la testa ogni tanto.
Silvana Barozzi Non sta in mezzo al nulla, Visto che chiha ill Green pass non tutela nessuno se è positivo il vaccino non immunizza, Oramai è un'evidenza scientifica. Tutto questo ora mai è una ritorsione verso chi non si è piegato
Stefano Nepi ET sa che le dico..dica quel che c...le pare tanto non ci si combatte. Ich bin fertig schöne Tag.
Silvana Barozzi serve il tampone che è quasi gratis.
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A conferma che il bello è il platonico splendore del vero.
Per la bellezza esteriore occorre il green pass… chi non lo ha dovrebbe approfittare per farsi bello dentro e fare la cosa giusta vaccinandosi.
Dai Dino, stappa un vaccino!